Oltre Resident Evil 2: i migliori giochi horror da tenere d'occhio nel 2019

Con Resident Evil 2 alle porte, è il momento di guardare al futuro con un decalogo dei migliori titoli horror in arrivo nei prossimi mesi...

Giochi horror più attesi del 2019
Speciale: Multi
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Mancano ormai poche ore all'esordio di Resident Evil 2, il ritorno di uno dei titoli più amati dai fan dell'orrore videoludico che, dopo quattro lunghi anni di gestazione, si appresta a martoriare di nuovo i sensi dei giocatori con una veste tecnica nuova di pacca. E mentre le mani degli appassionati tremano al pensiero del nuovo viaggio tra gli abomini erranti di Raccoon City, noi siamo già con lo sguardo puntato verso l'avvenire di un genere in pieno fermento. Per questo motivo abbiamo deciso di stilare un gustoso decalogo delle esperienze horror che promettono di popolare gli incubi dell'utenza di genere nel prossimo futuro.
    Sì, perché a noi dormire bene ci fa un po' schifo.

    Daymare: 1998

    Considerando il punto di partenza per questo articolo, ovvero l'imminente uscita del remake di Resident Evil 2, era impossibile non aprire questo decalogo con Daymare: 1998.

    L'opera prima degli italiani Invader Studios punta a portare su schermo un distillato dell'iconografia classica dei migliori horror anni ‘90, calando i giocatori nei panni di tre diversi personaggi alle prese con l'epidemia mortifera che ha trascinato nel caos la pacifica quotidianità di una cittadina come tante. L'idea è quella di proporre al pubblico un gameplay hardcore dai tratti crudelmente survival, con un forte accento sull'esplorazione e la risoluzione di enigmi. Il risultato è un titolo che, dando un'occhiata ai trailer, promette di corrompere in maniera esplosiva il candore del vostro corredo intimo.

    The Last of Us Parte 2

    Nessuna lista a tema horror sarebbe completa senza l'inclusione di quel pezzo da novanta di The Last of Us Parte 2. Sequel di uno dei titoli più importanti della scorsa generazioni di casa PlayStation, il nuovo titolo di Naughty Dog ci proietta a cinque anni dall'avventura di Joel ed Ellie, di nuovo tra le maglie di un mondo post apocalittico tanto inquietante quanto magnificamente modellato.

    Nei panni di Ellie, apparentemente l'unica protagonista del titolo, ci troveremo a vivere un'esperienza dal taglio fortemente cinematografico, quella offerta da un capitolo che, a detta degli sviluppatori, segnerà una svolta tematica radicale per il racconto. Se il primo The Last of Us si fa portavoce di una storia incentrata sul sentimento dell'amore, questo seguito porterà sui nostri schermi una cruda rappresentazione del suo opposto: l'odio. Va da sé che il livello d'hype ha già da tempo superato la soglia di guardia, per un titolo che speriamo ardentemente di vedere entro il 2019.

    The Beast Inside

    L'opera prima dei polacchi Movie Games ci trascina tra le mura scricchiolanti di una casa sperduta nei boschi, già teatro di un efferato omicidio. Attraverso gli occhi di due protagonisti differenti, Adam nel 1979 e Nicolas nel 1864, ci troveremo alle prese con le inquietanti presenze che aleggiano tra le oscure stanze della magione, inseguendo un mistero vecchio di un secolo.

    Un horror in prima persona che punta tutto su atmosfera e tensione, con richiami a titoli del calibro di Amnesia, Silent Hill e Outlast. Produzione dalle quali The Beast Inside sembra ereditare un costante senso di urgenza, sostenuto da una gestione sonora di grande impatto che rende ancor più soffocanti le tenebre che riempono ogni schermata di gioco. Un titolo da tenere d'occhio, specialmente nel caso siate determinati a sabotare il vostro benessere psicofisico.

    The Dark Pictures Anthology: Man of Medan

    Progettata come una vera e propria antologia del terrore, la nuova proposta degli autori di Until Dawn sembra seguire piuttosto fedelmente i canoni della loro precedente avventura, presentandosi come una sorta di film horror interattivo suddiviso in episodi indipendenti.

    Il primo di questi, Man of Medan, trae ispirazioni da una delle più famose storie di navi fantasma e propone una formula di gioco basata, come da premessa, su un'intricata ragnatela di scelte e bivi narrativi, opportunamente intervallati da frenetici quick time event. Costretti da un'avaria a calcare i ponti marcescenti di una nave alla deriva, un gruppo di ragazzi si ritrova nella morsa di un incubo il cui esito dipenderà interamente dalla condotta dei giocatori. Tra jumpscare e atmosfere spettrali, la nostra prova su strada ha confermato la fibra ansiogena di una produzione che non vediamo l'ora di testare più approfonditamente nei mesi a venire.

    Close to the sun

    Torniamo in territorio italico con il nuovo titolo di Storm in a Teacup, un horror in prima persona dalle tinte steampunk e con alcuni punti in comune con campioni videoludici del calibro di Bioshock e Soma. Al tramonto di un diciannovesimo secolo alternativo, in Close to the Sun impersoneremo una giovane giornalista di nome Rose, alla ricerca della sorella scomparsa. Una ricerca che ci condurrà nei sinistri corridoi di un complesso galleggiante costruito da nientemeno che Nikola Tesla.

    Proprio come successo alla Rapture di Andrew Ryan, anche questo vessillo della modernità e del potere dell'uomo sugli elementi si è ormai trasformato in uno scenario aberrante e spaventoso, e Rose dovrà quindi cercare si sopravvivere agli assalti di terrificanti abomini, emersi dagli abissi più oscuri del progresso scientifico. Una premessa senza dubbio interessante, per un gameplay che vuole offrire al pubblico quello stesso senso di opprimente impotenza che ha fatto la fortuna dei titoli Frictional.

    Scorn

    Ispirato all'angosciante immaginario estetico di H. R. Giger, Scorn è un horror in prima persona che conduce i giocatori in un mondo grottesco e alieno. Un inferno tecnorganico soffocante e carico di minacce in agguato, che dovremo affrontare utilizzando armi tanto efficaci quanto orripilanti.

    Al momento non sappiamo molto altro del titolo di Ebb Software, che mira a proporre al pubblico una progressione scandita da narrativa ambientale, risoluzione di enigmi e dall'attenta gestione delle proprie risorse letali. Inizialmente diviso in due episodi (il primo dei quali sarebbe dovuto arrivare lo scorso ottobre), Scorn dovrebbe sbarcare su Steam entro la fine dell'anno, giusto in tempo per fornirvi nuovo materiale per qualche nottata all'insegna del sudorino freddo.

    The Sinking City

    Dopo la cocente delusione di Call of Cthulhu, tutte le speranze dei fan del semidio tentacolare pesano ora sulle spalle degli uomini di Frogwares, che con il loro The Sinking City puntano a rendere onore alla penna visionaria di H.P. Lovecraft. Ambientato negli anni ‘20, tra le strade di una città che ha da tempo accettato l'orrore come parte integrante della sua distorta quotidianità, il titolo ci cala nei panni di Charles Winfield, un ex soldato determinato a liberare Oakmont dalla morsa di temibile forze soprannaturali.

    In questa avventura investigativa in terza persona saremo chiamati a risolvere una lunga serie di casi, tutti collegati al male che ha pervaso la città di una follia dilagante e contagiosa. Pur sfoggiando una forte identità, che fa da cornice a meccaniche di gameplay classiche ma interessanti, la scelta di optare per una struttura open world lascia spazio a qualche dubbio circa la tenuta ritmica dell'esperienza, senza considerare le incognite legate alla scrittura. Resta il fatto che The Sinking City ha tutto il potenziale per ritagliarsi un posticino tra le più grandi sorprese horror del 2019.

    Paranoid

    Messo da parte l'esordio claudicante di Agony, Madmind Studio sta già lavorando a una nuovo raccapricciante viaggio all'insegna del malessere multisensoriale. L'inferno portato su schermo da Paranoid assume però i tratti di un horror psicologico, che narra le vicende di un protagonista in bilico sul baratro dell'insania. A tredici anni dal brutale omicidio dei genitori, Patrick Calman vive come un recluso nell'appartamento di famiglia, dove fatica a tenere insieme i pezzi della sua mente fra ricordi traumatici e dipendenze farmacologiche.

    Un'improvvisa telefonata della sorella, scomparsa subito dopo la violenta dipartita dei famigliari, segna la fine di questo isolamento autoimposto, innescando però una rapida discesa negli abissi della pazzia, popolati da visioni da incubo pronte a ghermire il protagonista. Ludicamente parlando, questo horror in prima persona riporta alla mente titoli come Condemned e lo stesso Agony, anche per il ritorno di una interpretazione distorta e conturbante della sessualità. La speranza è che questo titolo, ancora senza una precisa finestra di lancio, si mostri al pubblico in uno stato migliore rispetto al precedente lavoro di Madmind.

    Apsulov: End of Gods

    Cosa succede mescolando orrore in salsa sci-fi e mitologia norrena? La risposta è Apsulov: End of Gods, il nuovo titolo di Angry Demon Studio, team svedese che con Unforgiving: a Northern Hymn aveva già dato prova della capacità di miscelare sapientemente horror e folklore nordico.

    Un male antico si è risvegliato nelle profondità di Midgard, un antico artefatto che intende sfruttare la tecnologia umana per fini decisamente malevoli. Nei panni di un'enigmatica donna tecno-potenziata, il nostro compito sarà quindi quello di liberare il mondo dal caos imperante, svelando un mistero che coinvolge tutti i regni toccati da Yggdrasill. Una premessa intrigante per un titolo che pare far sue le atmosfere dense di titoli come System Shock e Soma, all'interno di complessi labirintici fatti di acciaio, cemento e disagio... tanto disagio.

    Unholy

    Ambientato nell'oscuro abbraccio di una metropoli fetida e decadente, ultimo baluardo dell'umanità in un mondo ormai morente, Unholy racconta la storia di una madre alla ricerca del figlio rapito, costretta ad affrontare gli orrori di un regime repressivo che ha da tempo ceduto alla più totale follia. Un pericolo che corre la stessa Saidah, sul percorso tracciato da un gameplay che mescola elementi survival horror e stealth. Un brutale omicidio potrebbe essere il modo più veloce per superare un ostacolo, ma così facendo la protagonista potrebbe dover rinunciare a un pezzo della sua sanità mentale, rischiando inoltre di attirare le attenzioni delle caste dominanti.

    L'alternativa è quella del sotterfugio, che si tratti di nascondersi nelle ombre o di sfruttare a proprio vantaggio il particolare e rigidissimo sistema sociale della città. Se il gameplay promette di offrire una grande varietà di approcci, ognuno caratterizzato da specifiche conseguenze, la vera forza di Unholy sembra essere una direzione artistica particolarmente ispirata. La megalopoli costruita da Duality Games pare la putrida incarnazione di un delirio febbrile, racchiuso tra i profili gotici di architetture avvolte da un complesso di viticci organici orribilmente frementi. Come se questo marasma di ripugnanza non fosse abbastanza, Saidah dovrà resistere agli assalti di creature deformi e repellenti, figlie di quello stesso flagello che ha ormai ridotto l'umanità a un'oscena caricatura. Sì, diciamo che c'è del potenziale.

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