Overwatch: L'Antro degli Eroi, alla scoperta di Moira

Moira è il ventiseiesimo eroe del roster di Overwatch: andiamo ad approfindire le principali abilità di questo interessante combattente.

Overwatch: L'Antro degli Eroi, alla scoperta di Moira
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Svelata a sorpresa nel corso della scorsa BlizzCon 2017, Moira O'Deorain è il nuovo eroe di supporto che va ad aggiungersi al nutrito roster dell'hero shooter targato Blizzard. Il ventiseiesimo, per la precisione. L'eroina è giunta in concomitanza con la nuova patch che (ancora una volta) apporta alcune modifiche alle "colleghe di reparto" Mercy e Ana. Dalle ore trascorse in compagnia con Moira, è emersa tutta l'efficacia e la complessità di questa nuova combattente dai metodi non convenzionali.

    Da Blackwatch a Talon, sempre in nome della scienza?

    Brillante scienziata dotata di impareggiabile genio e spregiudicatezza, Moira O'Deorain ha trascorso gran parte della sua carriera in seno alla divisione Blackwatch, il ramo deputato alle operazioni segrete dell'organizzazione Overwatch. Nel corso degli anni passati al fianco di McRee, Reyes e soci, la ricercatrice dal volto affilato e pallido ha dimostrato più e più volte di essere disposta a fare di tutto pur di eccellere nel suo campo. Moira è una genetista e lo scopo principale della sua ricerca è scoprire il modo in cui poter sfruttare, imbrigliare e modificare l'immenso potere della "natura umana". Per perseguire tale obiettivo, ovviamente, la ricercatrice non si è fatta scrupoli a proseguire nei propri esperimenti deputati alla manipolazione dei corpi a livello cellulare, intaccando addirittura il DNA.

    In molti consideravano il suo lavoro assai pericoloso e affetto da una totale mancanza di etica. La scienziata del Blackwatch venne persino accusata di avere le stesse, spregiudicate aspirazioni che alcuni ritenevano la causa della Crisi degli Omnic. Dopo lo scioglimento dell'organizzazione, l'ossessione di Moira l'ha spinta a proseguire le proprie ricerche in altri luoghi, sino a quando l'organizzazione terroristica Talon (e Doomfist in particolare) non le ha dato ciò che voleva: risorse illimitate e totale libertà. Il ventiseiesimo eroe di Overwatch, dunque, rientra fieramente nella categoria dei "cattivi", ma questo non le impedisce di far la propria parte sul campo di battaglia a fianco di altri eroi. Proviamo a capire in che modo possiamo padroneggiare questa combattente inedita.

    Una mano lava i peccati dell'altra

    L'anima del nuovo personaggio rimane in costante bilico su una contraddizione perfetta. Da un lato Moira possiede la capacità di curare il prossimo; dall'altro, però, può portare morte e distruzione con la medesima facilità. La mano sinistra cura, mentre la destra è deputata a infliggere più danno possibile. Solo in apparenza antitetiche, le sue capacità lavorano in simbiosi e, imparare a gestirle (e dosarle) al meglio, può fare la differenza durante i match.

    Con Biomanipolazione, Moira può curare i bersagli di fronte a lei entro un raggio di 15 metri. La cosa interessante è che l'abilità può curare anche più alleati contemporaneamente, con un rateo di circa 80 punti al secondo. Mentre utilizza l'abilità di cura, il giocatore può contare su un indicatore visivo che mostra l'esatta quantità di carica residua. La particolarità è, infatti, proprio questa: se Moira non possiede abbastanza carica, non può curare. L'energia si rigenera molto lentamente nel corso del tempo ma il modo migliore per farlo velocemente è quello di passare alle maniere forti, ovvero infliggere danno agli avversari.Il fuoco alternativo di Moira infligge danni in un raggio di circa 21 metri. Questa abilità speciale funziona un po' come l'arma di Symmetra ma risulta necessario mantenersi esattamente sul bersaglio, per far sì che il raggio abbia effetto. In questo modo, non solo si infliggono 50 danni al secondo ma si permette all'eroina di curarsi per 33 punti salute al secondo e, ovviamente, ricaricare l'abilità di biomanipolazione. Insomma, come abbiamo anticipato poco fa, per poter guarire bisogna prima fare dei danni. Il fuoco alternativo non ha alcun cooldown, per cui potete - anzi, dovete - infliggere danno senza timori.

    Il Globo Biotico

    L'abilità più importante - e devastante - di Moira rimane, senza ombra di dubbio, il Globo Biotico. Quando questa abilità viene attivata, il giocatore può scegliere tra due opzioni: un globo di cura, oppure una sfera che infligge danno ai nemici circostanti. Entrambi risultano essere estremamente efficaci per diverse ragioni. Prima di tutto non possono essere fermati o distrutti.
    In seconda battuta, lanciare un globo di danno vicino a un nemico non solo lo rallenta, ma gli provoca 50 punti danno al secondo fino a 200 danni totali. La sfera di rigenerazione funziona allo stesso modo ma cura circa 75 punti salute al secondo, sino a 300 HP totali. I globi rimbalzano sulle pareti sino a quando non si scaricano. Questa particolarità consente, a chi sta utilizzando Moira, di mantenersi al sicuro in seconda linea, oppure al riparo dietro un angolo, fuori da qualunque situazione potenzialmente rischiosa.

    La sfera di rigenerazione funziona a dovere e contribuisce a mantenere i compagni di squadra vivi nel caso in cui Moira sia impossibilitata a fornire le cure necessarie con Biomanipolazione. Attenzione, però, perché l'abilità ha un cooldown abbastanza importante: 10 secondi. I globi, data la loro capacità di rimbalzare, funzionano in modo spettacolare in spazi angusti e stretti. In queste situazioni lanciare le sfere permette al giocatore di infliggere danni (o curare) molto rapidamente tutti coloro che capiteranno nel loro raggio d'azione. L'abilità Dissolvenza, invece, le permette di teletrasportarsi molto velocemente e scomparire per un breve periodo di tempo in cui diviene anche invulnerabile a qualunque tipo di danno. Dissolvenza ha un cooldown di sei secondi ed è estremamente utile per far uscire Moira da situazioni potenzialmente pericolose.

    Non è scienza senza Coalescenza

    L'Ultimate di Moira è Coalescenza, forse tra le Ultimate più utili (e meno "tecniche") che abbiamo visto sino a questo momento in Overwatch. L'abilità finale, peraltro, si carica abbastanza velocemente. Non è una Ultimate rivoluzionaria come Trascendenza o Barriera Sonora ma s dimostra estremamente valida in molte situazioni.

    Coalescenza è un potente fascio di energia che riunisce e la doppia anima di Moira in un tutt'uno inscindibile. La combattente può, allo stesso tempo, guarire gli alleati e infliggere danni a tutti gli avversari che si troveranno nel raggio d'azione dell'Ultimate. Tanto per darvi qualche statistica, ogni secondo Coalescenza infligge 70 danni, curando gli alleati di 140 punti e rigenerando l'energia della stessa Moira per 50 punti salute. L'abilità ha una durata totale di circa otto secondi e, soprattutto, può oltrepassare le barriere. Inoltre, visto che la percentuale di cura è molto più alta rispetto al danno inflitto, Coalescenza risulta molto utile quando la squadra deve difendere (o conquistare) un obiettivo specifico e si trova a combattere in in un fazzoletto di terreno. In questo caso, Coalescenza acquista un valore inestimabile per l'intero team. Inoltre, può sempre essere sfruttata per sostenere la spinta della squadra o frenare l'offensiva nemica.

    Forza e debolezze

    Moira, sotto questo profilo, appare molto efficace contro Tank come Reinhardt e Orisa. Il Globo Biotico può oltrepassare le barriere di entrambi i combattenti. Ciò significa che Moira può aggirare con molta facilità i punti di forza dei due Tank senza per forza doverli aggirare "fisicamente". Con Zarya, invece, diviene molto utile Dissolvenza: abilità che consente a Moira di evitare la Bomba Gravitonica della combattente russa continuando a guarire i compagni di squadra bloccati all'interno, ovviamente rimanendo a distanza di sicurezza.

    L'eroina di supporto, però, ha anche alcune nemesi che la possono mettere in seria difficoltà.
    La Matrice Difensiva di D.Va, ad esempio, può diventare l'incubo più grande di Moira. La barriera del mech controllato dalla ragazzina coreana, una volta alzata, annulla i globi biotici addirittura dissolvendoli. La Granata Biotica di Ana impedisce chiaramente anche a Moira di curare i compagni di squadra, oppure di curare se stessa. Pharah (assieme a Widowmaker) sono forse gli eroi meno toccati dai poteri di Moira e ciò li rende dei clienti davvero ostici da affrontare in molte situazioni. Lo stesso possiamo dire per Sombra, anche se l'hacker messicana è sempre fastidiosa, per chiunque.

    Alla luce dei punti di forza e delle debolezze mostrate da Moira nel corso delle partite, ancora non sappiamo se la nuova eroina di supporto avrà davvero la forza di farsi largo nel panorama competitivo attuale che vede ancora il dominio incontrastato della "nuova" Mercy (e, in parte, di Lucio). Moira, però, ha ottime possibilità per emergere, sempre se i giocatori riusciranno a padroneggiare appieno la sua doppia anima. L'eroina, infatti, cammina in costante equilibrio sul concetto Yin e Yang: il potere di curare il prossimo e la sua perfetta negazione. Moira, insomma, gioca a fare Dio. E pare riuscirle abbastanza bene, al momento. Ora ci manca un vero eroe deputato alla difesa, l'unico reparto rimasto "scoperto" sin dall'uscita del titolo.

    Overwatch Moira, nuova combattente dell'hero shooter targato Blizzard svelata a sorpresa nel corso della BlizzCon 2017, è finalmente tra noi. Tutti i giocatori possono testare le abilità di questa particolare eroina di supporto la quale si muove in perfetto equilibrio su una dualità che le permette di curare il prossimo, oppure distruggerlo. Moira, però, appare anche come una combattente abbastanza tecnica da padroneggiare. Il suo potere di cura si esaurisce in fretta e, per ricaricarlo, è necessario entrare in combattimento e portare un po' di danno agli avversari. Con questa sorta di "furto vitale", Moira può tornare operativa e lavorare in funzione della squadra. I Globi Biotici e la sua Ultimate, Coalescenza, contribuiscono a renderla un nemico non solo "non convenzionale" ma anche ostico da abbattere. È sicuramente troppo presto per dire se Moira potrà contribuire a modificare la scena competitiva attuale, ma ha ottime possibilità per emergere e dare del filo da torcere alla collega di reparto, un po' troppo "stressata" in questo ultimo periodo.

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