PES League: il calcio Konami protagonista del weekend milanese

Sabato è andata in scena l'ultima finale regionale europea della PES League, che vedeva protagonisti anche il super campione italiano Ettorito...

PES League: il calcio Konami protagonista del weekend milanese
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Anche il secondo appuntamento europeo della PES League si è concluso. Dopo Barcellona è toccato a Milano l'onere e l'onore di ospitare una manifestazione di caratura internazionale, gestendo per un pomeriggio i migliori giocatori d'Europa. La location prescelta è stata "Santeria Social Club", uno spazio aperto nel 2016 dedicato ad arte, musica, concerti, cibo e vino. Un locale nato dall'esperienza e dalla passione di 16 persone che hanno deciso di investire il proprio denaro in uno spazio dedicato alla cultura in molte forme.
    Nella cornice di un locale in cui l'arte italiana si assaggia e si assapora in modalità differenti, ecco che anche il settore sportivo, o meglio esportivo, fa capolino da dietro un angolo, scaldando gli animi degli appassionati e regalando ad una Milano infreddolita e bagnata da una pioggia scrosciante uno spettacolo che non ha deluso le attese.

    Doppia modalità, doppio spettacolo

    Come già anticipato nell'articolo di introduzione alla manifestazione, l'evento si è svolto su una sola piattaforma, PS4 PRO, ma con due modalità differenti: 1vs1 e 3vs3 co-op.
    Questa importante feature è stata introdotta solamente tramite l'ultimo episodio del brand, ma visti i commenti assai positivi di giocatori e critica, molto probabilmente Konami porterà avanti il progetto anche nelle prossime incarnazioni. E chissà che in futuro non possa diventare questa la modalità regina della software house orientale, così da creare un percorso esportivo fortemente distintivo.
    L'evento si è svolto nella giornata di sabato, ed è stato organizzato in maniera uguale per entrambe le modalità: i sedici giocatori qualificati sono stati smistati in quattro gironi diversi, ognuno composto da quattro player.
    Nella modalità giocatore singolo, l'unica in cui la compagine azzurra era presente, Ettorito ha confermato le attese della vigilia, superando agilmente sia la fase a gironi che i quarti di finale, annichilendo il franco-portoghese Christopher_PW. Un dominio totale quello dell'azzurro, fatto di una superiorità disarmante a centrocampo e nel reparto arretrato, che ha impedito al proprio avversario di compiere alcun un tiro verso la propria porta.

    Da questi presupposti era nel lecito ben sperare in ottica finale. Finale che però, anche stavolta, non è mai arrivata.
    La dea bendata infatti ha deciso di voltare le spalle al barese, presentandogli davanti al turno successivo il rivale più insidioso del torneo, lo spagnolo Alex Alguacil. Il giocatore classe '97 infatti non è solo dei più abili interpreti della specialità pad alla mano, ma è anche il compagno di squadra di Ettore nel team 3vs3 co-op "Broken Silence", aspetto che sposta la partita completamente su un altro piano.
    La profonda conoscenza dell'avversario infatti, mette nella condizione i due partecipanti di non potersi più confrontare rispondendo in maniera meccanica: per vincere queste partite, non servono i riflessi, ma la lucidità.
    Dopo i primi prevedibili minuti di stallo è Alex a portarsi in vantaggio, grazie ad un cross apparentemente innocuo ma che invece rivela un posizionamento errato della difesa dell'italiano. Come spesso accade, il momento migliore per replicare alla rete avversaria è nei minuti immediatamente successivi al gol.

    E infatti arriva puntuale la risposta del campione azzurro, con un gol che riporta il risultato in parità.
    Con il passare dei minuti il player spagnolo riesce a rispondere in maniera più efficace al gioco dell'italiano, mettendo a segno un fortunoso uno-due che, all'intervallo, manda le squadre negli spogliatoi con il punteggio di 3-1. Nonostante nel secondo tempo Ettorito abbia adottato le giuste contromisure ed accorciato le distanze di una rete, il match si concluderà con il punteggio di 3-2 per Alex. Un vero peccato per il campione barese, ancora aggrappato ai 50 punti ranking ottenuti in occasione del round asiatico, grazie al secondo posto del girone di qualificazione.
    Per gli altri due italiani in corsa invece i gironi si sono rivelati fatali. "Noi siamo già contenti di essere arrivati fin qui" hanno detto nel post partita spagnols88 e umbee4596: per entrambi, d'altronde, si è trattato della prima partecipazione ad un evento internazionale. Noi ovviamente auguriamo ai due che questa avventura sia solo l'inizio di un lungo cammino verso il successo, in modo tale che, magari tramite un supporto maggiore, possano fare della propria passione un vero lavoro.

    La finale

    L'ultimo atto del torneo ha avuto luogo nel tardo pomeriggio, in un match finale che ha messo di fronte due dei più forti player del mondo: Alex Alguacil e il francese Kamel "Neo_TerribleTank" El Morabet, finalista alla regional di Barcellona nonché artefice della sconfitta ai quarti di finale di Ettore.
    In un clima paradossalmente più rilassato a causa della sicura qualificazione già ottenuta da entrambi i player, i due hanno dato luogo ad una sfida tecnicamente interessante ma viziata da molte imprecisioni, segno inequivocabile di un evidente calo di tensione. Il risultato finale recita 3-2 per il francese, grazie soprattutto ad un possesso palla lento e ragionato che però, tramite perentori lunghi lanci filtranti, rendeva TerribleTank improvvisamente pericoloso.
    Per quanto riguarda la modalità co-op invece, la vittoria è andata al team spagnolo "Shadow Hunters", in una rocambolesca finale che tuttavia ha visto dominare in maniera importante la compagine olandese dei "Total Football". La squadra vincitrice, messa alle corde dal primo all'ultimo minuto, è stata brava (e fortunata) a capitalizzare le uniche tre occasioni ottenute nel corso nel match, dimostrando una precisione ed una cattiveria sotto porta davvero invidiabile.

    I tre olandesi invece, nonostante abbiano dato prova di una manifesta superiorità sul piano del gioco (basti pensare che, per larghi tratti del match, la divisione del possesso palla li vedeva superiori con percentuali che hanno toccato il 72%), hanno forse peccato di presunzione, divenendo troppo leziosi negli ultimi undici metri e sprecando quindi numerose occasioni da gol.
    Il match nel complesso si è rivelato estremamente divertente, con ribaltamenti da una parte e dall'altra che ci hanno fatto esultare più volte, vittime come eravamo di un'altalena di emozioni tipica degli sport più blasonati.
    Ricordiamo inoltre, per dovere di cronaca, che il fortissimo team Broken Silence capitanato da Ettorito, non è stato presente all'evento perché già qualificato alla fase europea, grazie alla vittoria ottenuta in finale a Barcellona - ironia della sorte - proprio contro il team olandese Total Football.

    Pro Evolution Soccer 2018 La tappa italiana della PES League firmata Konami si è rivelata un successo. La competizione è stata davvero emozionante, merito di un gameplay che ha presentato sì qualche incertezza, ma che nel complesso risulta assolutamente piacevole da guardare e da commentare. Il servizio e l'impegno di Konami per sostenere un settore esport che solo ora sta cominciando a germogliare è virtuoso e di primo livello. La cura della software house nel trattare questo ambiente come una vera e propria costola della produzione è evidente anzitutto dai cospicui premi pecuniari in palio, e in secondo luogo attraverso l'organizzazione, con l'evento milanese che si è svolto senza problemi di sorta. L'unico neo è stata la location. Intendiamoci: la scelta di svolgere una manifestazione di caratura internazionale a Milano deve essere motivo di orgoglio per tutto il movimento esportivo italiano. Ma la selezione del locale a nostro parere avrebbe potuto essere migliore. Il fatto che le stanze adibite al torneo fossero posizionate posteriormente rispetto ad un luogo in cui i clienti, ignari di tutto quello che succedeva, pranzavano e trascorrevano il proprio pomeriggio, tendeva a disperdere molto l'atmosfera faticosamente creata, sminuendo di caratura e di importanza un evento che dovrebbe fare della propria immagine e del proprio appeal un vero vanto. Forse la chiusura momentanea ai clienti avrebbe rappresentato un giusto compromesso. Nonostante sia solo il secondo anno di vita della PES League, Konami ha dimostrato di saper gestire gli eventi nel modo giusto, mescolando i propri elementi fino a trovare un buon equilibrio anche nel settore esportivo, sia in termini di giocabilità del prodotto che su questioni burocratiche ed organizzative. Com'è ovvio, l'intero pacchetto è ampiamente migliorabile, a cominciare dal sito internet, un portale in grado di dare molte informazioni utili ma che ci è parso di difficile navigazione. Nel complesso però Konami ha imboccato la direzione corretta. Ora mancano solo i grandi investitori per far crescere il circuito: ma se il livello di intrattenimento rimarrà tanto elevato e la spinta dello studio giapponese continuerà a essere così importante negli anni a venire, siamo sicuri che non tarderanno ad arrivare.

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