Pixel Perfect: la fotografia virtuale raccontata dai suoi autori

Inauguriamo una nuova rubrica dedicata alla Virtual Photography e ad alcuni dei suoi interpreti più talentuosi scoperti in rete. Si parte dalla Svezia!

Pixel Perfect: la fotografia virtuale raccontata dai suoi autori
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Pixel Perfect è una nuova rubrica che nasce da un'esigenza: espandere la conoscenza della Virtual Photography (VP), amplificandone le caratteristiche essenziali e mettendone in luce gli aspetti più intimi. Pixel Perfect è, nelle sue intenzioni, il mondo della fotografia virtuale esplorato dai suoi stessi autori: un lavoro di ricerca visivo fatto da un Virtual Photographer sui principali Social Media, per scovare talenti nascosti, potenziali Influencer e geni incompresi. Quello che conta non è il numero dei follower ma la visione che si nasconde dietro uno scatto e le emozioni che sa regalare.

La prima autrice che vi presento si chiama Jenny Karlsson. L'ho adocchiata su Twitter e sono rimasto subito colpito dall'ampio respiro dei suoi scatti. Scorrere le 10 foto (+1 Bonus di Game Art) che troverete qui di seguito mi ha trasmesso un enorme senso di libertà e di scoperta. Le scelte cromatiche e l'uso del framing hanno trasformato screenshot potenzialmente assai classici in immagini altamente evocative. Anche quando sono spalmate sull'orizzontalità dei 16:9 le sue composizioni non perdono nulla del loro fascino. È difficile non vedere nei lavori di Jenny la natura come palcoscenico, dove l'essere umano è un piccolo, solitario, momentaneo soggetto di passaggio. Vi lasciamo alle sue parole.

Dalla Svezia con furore (autodidatta)

Everyeye.it: Iniziamo con una domanda semplice: raccontaci qualcosa di te!

Jenny Karlsson: Sono una web e grafic designer freelancer svedese. Mi sono occupata di fotografia nella vita reale per alcuni anni, principalmente come hobby, ma ultimamente la fotografia virtuale è diventato il mio sbocco creativo preferito

Everyeye.it: Sei una VP autoditatta oppure hai qualche background come artista o fotografa?

Jenny Karlsson:: Sono un'autoditatta. Mi piace imparare! Almeno per le cose per le quali nutro una certa passione: Fotografia, design/arte e gaming. Mi è sempre piaciuto il mondo dei videogiochi, soprattutto quei titoli che mi permettono di essere creativa. Avere un background di fotografia e conoscere le basi sia della composizione, sia dell'illuminazione mi ha aiutato molto in VP. Il tutto mi è stato decisamente utile anche per ciò che riguarda le mie foto nella vita reale grazie alle molte altre situazioni nelle quali mi è possibile scattare fotografie.

Everyeye.it: Tra le varie opzioni inserite nella Photo Mode, qual è la tua preferita e quale vorresti fosse uno standard, che spesso non viene inserita?

Jenny Karlsson: Probabilmente è una risposta noiosa, ma adoro l'opzione "camera libera". È essenziale potersi muovere senza costrizioni. Molti giochi usano una camera che orbita attorno al tuo personaggio, a volte sopra di esso con un range molto ridotto. Tutto ciò è molto limitante e spesso frustrante. Vorrei che più sviluppatori si rendessero conto di quanto tedioso sia lasciare il giocatore con così poca libertà creativa.

Everyeye.it: Quando sono "nella zona" e completamente concentrato nella VP trovo grande difficoltà a divertirmi. Tu riesci ancora a divertirti mentre giochi?

Jenny Karlsson: Onestamente, accade molto di rado negli ultimi tempi. Tendo solo a fotografare quei giochi che trovo molto divertenti da giocare. Alcuni titoli li ho finiti molto tempo fa, ma continuo a installarli per ricaricare un vecchio salvataggio e scattare un paio di foto. Alcuni giochi probabilmente non li finirò mai (mi riferisco a te, Red Dead Redemption 2!). Nonostante mi piacciano molto, del resto, spendo la maggior parte del mio tempo a realizzare alcuni scatti. Posso impiegare ore su una singola foto, prendere diverse angolazioni e quant'altro...E poi spendo ancora più tempo in fase di editing

Un percorso in costante evoluzione

Everyeye.it: Che cosa ti fa capire che stai migliorando come VP?

Jenny Karlsson: Rivedere dei vecchi lavori è sempre una esperienza dolorosa, e spesso mi imbarazza, specialmente quando noto di aver continuato a utilizzare alcuni rapporti d'aspetto che ora risultano molto innaturali per me. Ci sono davvero pochi scatti nel mio "archivio" di cui sono genuinamente soddisfatta. Se non mi spingessi a migliorare o non trovassi divertente il processo di crescita, farei meglio a fermarmi!

Everyeye.it: La Photo Mode è uno strumento: ma fino dove può arrivare?

Jenny Karlsson: La photo mode è uno strumento che tutti possono usare, sebbene non tutti riescano a farlo nel modo migliore: serve molta pratica! Comunque, alla fine non è molto importante che strumento venga utilizzato per realizzare dell'arte: una PhotoMode in un videogioco, una vera fotocamera, un pennello, Photoshop. Ciò che conta è la tua visione e la tua creatività.

Everyeye.it: Chi beneficia di più dalla Photo Mode? Publisher o pubblico?

Jenny Karlsson: I publisher: per loro è marketing a costo zero. Ci sono persone che continuano a dirmi che giocheranno Mad Max per le mie foto. Ed è una cosa che amo!

Everyeye.it: Che cosa ne pensi dei Social Media?

Jenny Karlsson: Sono una fortuna e una maledizione al tempo stesso. Non sono una persona molto socievole, ragion per cui i Social Media sono una piattaforma con cui continuo a rapportarmi con difficoltà. Quando ho scoperto che ci sono persone che condividono VP attraverso Twitter o altri siti internet, ho iniziato a interessarmi ai social, ma senza interagire per un bel po' di tempo. In ogni caso, da quando ho iniziato a diffondere le mie foto è stata una esperienza per lo più molto buona! La comunity VP è incredibile: piena di gente amichevole e collaborativa con cui condividere la passione per il gaming. Alcune volte è un po' estenuante. Ma se si escludono queste situazioni, ne vale la pena. Quando qualcuno dice di essere ispirato dalle mie foto, mi convinco di star facendo qualcosa di buono.

Everyeye.it: Vedi la VP come una possibile carriera in futuro?

Jenny Karlsson: Per me, personalmente, non proprio. Certo sarebbe davvero molto interessante, e probabilmente non rifiuterei neppure un lavoro in questo ambito. Per ora però preferirei continuare a concentrarmi sul design e sulla fotografia nella vita reale. La VP è solo un hobby, e non ho sento alcuna pressione che non venga da me stessa. Lo faccio per divertirmi. Tuttavia, realizzare lo scatto perfetto rappresenta un lavoro duro, alle volte.

Everyeye.it: Vedresti la VP esibita in qualche museo nei prossimi 15 anni? Per esempio al MOMA o Louvre?

Jenny Karlsson: Certo, perché no? Chi può sapere questo hobby come sarà nei prossimi 15 anni?

Vi proponiamo di seguito anche l'intervista nella sua versione originale, in inglese: la fotografia è un linguaggio universale e crediamo che questa nostra chiacchierata possa risultare interessante anche per chi non parla la nostra lingua.

A self taught artist from Sweden

Everyeye.it: Let's start easy and simple: tell us something about you.

Jenny Karlsson: I'm a freelance web and graphic designer from Sweden. I've done IRL (In Real Life) photography for several years,mostly as a hobby, but lately, VP has become my favorite creative outlet.

Everyeye.it: Are you a self-taught VP or do you have some background as an artist or a photographer?

Jenny Karlsson: I'm a self-taught photographer and designer. I enjoy the learning process, at least when it comes to things I'm passionate about: photography, design/art, gaming. I've always loved gaming; especially games that allow you to be creative. Having a photography background and knowing the basics ofcomposition, lighting etc., has helped me a lot in VP, which in turn has also improved my IRL photography thanks to more possible situations I could take pictures of/in.

Everyeye.it: Among the many options of a Photo Mode, which one you love the most and which one you wish was a standard but is often missing?

Jenny Karlsson: It's probably a very boring answer, but I love the "free camera". It's essential to be able to move around without constraints. A lot of games use a camera that orbits around your character, at times, on top of that, at a very short range; that's very limiting and often frustrating. I wish more game developers would realize how bad it is and not leave the player that limited in their creative freedom

Everyeye.it: When I'm "in the zone" and totally devoted to VP I can hardly enjoy playing. Can you still enjoy playing videogames and have fun?

Jenny Karlsson: Honestly, that's very rare these days. I tend to only shoot games that I also really enjoy playing. Some games I have finished a long time ago, but I keep them installed just so I can load up an old save and grab some shots. Other games I will probably never finish (looking at you, Red Dead Redemption 2). Even though I really enjoy them, I spend most of the time just taking pictures. I can spend hours on a single shot, doing multiple versions from different angles etc. and then spending even more time editing them.


Pushing yourself to improve

Everyeye.it: Which mind process makes you realize you are growing, and getting better, as a VP?

Jenny Karlsson: Going through old work is always a painful experience and often makes me cringe, especially when I notice how I kept using certain aspect ratios that feel very unnatural to me now. There are very few shots in my "archive" that I still feel genuinely happy with. If I'm not pushing myself to improve or not enjoying the process of getting better, I might just as well stop.

Everyeye.it: Photo Mode is a "tool", but to which extension?

Jenny Karlsson: A photo mode itself is indeed just a tool that anyone can use. Not everyone can use it well. It takes a lot of practice. In the end, however, it doesn't matter what tool you use for your art: a photo mode in a game, a real camera, a paintbrush, Photoshop; what matters most is your personal vision and creativity.

Everyeye.it: Who benefits most from Photo Mode? Publishers or Public?

Jenny Karlsson: The publishers; it's free marketing for them. People keep telling me they're going to play Mad Max because they saw my shots, and I love that!

Everyeye.it: What's your sentiment towards Social Media?

Jenny Karlsson: It's a blessing and a curse. I'm not a very social person, so for me, social media is always something I struggle with. When I first discovered that there were people sharing VP on Twitter and other websites I lurked for a really long time, but since I also started to post my shots on social media it has been mostly a great experience. The VP community is amazing, full of friendly and helpful people that share the same love for gaming. Then there is the other side of social media: algorithms, pressure to always post new shots, interacting and keeping up with everyone. It's exhausting at times. Despite that, it's still worth it, and when someone says they're inspired by my shots I think I'm doing something right.

Everyeye.it: Do you see VP as a possible career in a nearby future?

Jenny Karlsson: For me personally, not really. Sure, it would be pretty cool and I probably wouldn't turn down a job offer, either. Right now, though, I'd rather continue to focus on design and IRL photography. VP is just a hobby and there isn't any pressure involved (other than from myself). I'm doing it for fun. Although getting that perfect shot sure can feel like a chore sometimes!

Everyeye.it: Do you see VP exhibited in a major Museum in the next 15 years? Talking about MOMA or Louvre...

Jenny Karlsson: Sure, why not? Who knows what this hobby will look like in 15 years?

Se i lavori di Jenny Karlsson vi hanno incuriosito, potete seguirla sui suoi profili Twitter e Flickr.