Giudicare un titolo come Pokémon Channel non è per nulla facile. Avevo la speranza che si trattasse di un titolo originale, magari a modo suo innovativo, con i simpatici mostriciattoli tascabili come protagonisti, ma ammetto di essere rimasto spiazzato nel momento in cui ho finalmente messo le mani sul mini dvd Nintendo. Dopo qualche ora di gioco (se così possiamo definire il tempo passato con Pokémon Channel), mi sono reso conto che questo titolo non poteva essere valutato attraverso una normale recensione. Sono rimasto fedele a questa mia iniziale impressione, per cui non troverete in questa pagina la classica pagella che accompagna le nostre recensioni: spero di essere in grado di motivare la mia scelta attraverso questo piccolo approfondimento.
Ottima sostanza...
Voglio subito contraddire la valutazione fatta dalle riviste specializzate riguardo a questo gioco: Pokémon Channel è un titolo molto interessante e curato, unico nel suo genere. Ma è un titolo adatto a bambini di non oltre 10 anni. Per farvi capire meglio di che tipo di prodotto sto parlando, potreste pensare a questo gioco come la proposta Nintendo nel campo del software per l'infanzia, quei programmi a metà tra il ludico e l'educativo che abbondano su computer. Semplici avventure grafiche, corsi d'inglese e via dicendo. Va subito detto che Pokémon Channel non ha alcuna velleità pedagogica, anzi: le uniche cose che si possono imparare dal titolo Nintendo sono i nomi, le abitudini e i versi delle creaturine Game Freak. Ma è proprio questo il punto di forza del gioco: facendo leva sulla popolarità del marchio Pokémon, Nintendo ha realizzato un software con cui i bambini possono virtualmente passare il tempo immersi in un credibile mondo popolato dalle suddette bestiole tascabili. Perché è proprio questo lo scopo del gioco, trascorrere il tempo in compagnia di un Pikachu, ora davanti alla Tv (e si potrebbe filosofeggiare sul senso di un videogioco che sembra una scatola cinese: il giocatore che guarda la Tv dove cui il suo alter ego digitale guarda la Tv), ora in giro per le colline a giocare a palla con il roditore elettrico e fare conoscenza con gli altri Pokémon. Quando ci si siede al televisore, la scelta di programmi è abbastanza ampia: quiz, fitness, telegiornali, cartoni animati, persino televendite (interattive!). Il tutto viene vissuto costantemente attraverso una visuale in soggettiva, spostandosi tra le diverse locazioni in modo simile a quanto avveniva nelle vecchie avventure grafiche “punta e clicca”.
...e buona realizzazione!
La qualità tecnica e la cura con cui è stato realizzato Pokémon Channel è più che buona: non è certo un esempio di come vorremmo vedere sfruttato l'hardware del Cubo, ma i modelli poligonali dei Pokémon sono davvero ottimi, così come i loro versi sono stati campionati rimanendo fedeli alla serie Tv. All'interno del gioco è presente anche il cartone “Pichu&Pichu”, le cui puntate sono sbloccabili man mano che si avanza nell'esplorazione mediatica e virtuale del mondo dei Pokémon; il doppiaggio dei personaggi è stato realizzato dai responsabili della serie televisiva, il che aumenta notevolmente l'appetibilità di questo bonus. La longevità non è certamente valutabile in un prodotto di questo tipo, soprattutto considerando la fascia di utenza cui è rivolto. Inoltre, benché simpatico e accattivante, Pokémon Channel resta sempre qualcosa che catalizza l'attenzione dei più piccoli verso lo schermo: a quella delicata età, è meglio passare le ore all'aria aperta, in compagnia di altri bambini o sul tappeto della propria cameretta con macchinine/bambole. Non vorrete mica trasformarli in mostri divoratori di videogiochi come noi?
Pokémon Channel, per concludere, risulta essere poco più di un programma di intrattenimento digitale per bambini, e se ritenete che non ci sia nulla di negativo nell'iniziare i più piccoli ai videogiochi, questo titolo può essere un'ottima scelta grazie alla qualità realizzativi che lo contraddistingue. Decisamente sconsigliato a chi ha già compiuto undici, dodici anni.
Speciale Pokémon Channel
Leggi il nostro articolo speciale su Pokémon Channel - 2225
Un titolo insolito...
Giudicare un titolo come Pokémon Channel non è per nulla facile. Avevo la speranza che si trattasse di un titolo originale, magari a modo suo innovativo, con i simpatici mostriciattoli tascabili come protagonisti, ma ammetto di essere rimasto spiazzato nel momento in cui ho finalmente messo le mani sul mini dvd Nintendo. Dopo qualche ora di gioco (se così possiamo definire il tempo passato con Pokémon Channel), mi sono reso conto che questo titolo non poteva essere valutato attraverso una normale recensione. Sono rimasto fedele a questa mia iniziale impressione, per cui non troverete in questa pagina la classica pagella che accompagna le nostre recensioni: spero di essere in grado di motivare la mia scelta attraverso questo piccolo approfondimento.
Ottima sostanza...
Voglio subito contraddire la valutazione fatta dalle riviste specializzate riguardo a questo gioco: Pokémon Channel è un titolo molto interessante e curato, unico nel suo genere. Ma è un titolo adatto a bambini di non oltre 10 anni. Per farvi capire meglio di che tipo di prodotto sto parlando, potreste pensare a questo gioco come la proposta Nintendo nel campo del software per l'infanzia, quei programmi a metà tra il ludico e l'educativo che abbondano su computer. Semplici avventure grafiche, corsi d'inglese e via dicendo. Va subito detto che Pokémon Channel non ha alcuna velleità pedagogica, anzi: le uniche cose che si possono imparare dal titolo Nintendo sono i nomi, le abitudini e i versi delle creaturine Game Freak. Ma è proprio questo il punto di forza del gioco: facendo leva sulla popolarità del marchio Pokémon, Nintendo ha realizzato un software con cui i bambini possono virtualmente passare il tempo immersi in un credibile mondo popolato dalle suddette bestiole tascabili. Perché è proprio questo lo scopo del gioco, trascorrere il tempo in compagnia di un Pikachu, ora davanti alla Tv (e si potrebbe filosofeggiare sul senso di un videogioco che sembra una scatola cinese: il giocatore che guarda la Tv dove cui il suo alter ego digitale guarda la Tv), ora in giro per le colline a giocare a palla con il roditore elettrico e fare conoscenza con gli altri Pokémon. Quando ci si siede al televisore, la scelta di programmi è abbastanza ampia: quiz, fitness, telegiornali, cartoni animati, persino televendite (interattive!). Il tutto viene vissuto costantemente attraverso una visuale in soggettiva, spostandosi tra le diverse locazioni in modo simile a quanto avveniva nelle vecchie avventure grafiche “punta e clicca”.
...e buona realizzazione!
La qualità tecnica e la cura con cui è stato realizzato Pokémon Channel è più che buona: non è certo un esempio di come vorremmo vedere sfruttato l'hardware del Cubo, ma i modelli poligonali dei Pokémon sono davvero ottimi, così come i loro versi sono stati campionati rimanendo fedeli alla serie Tv. All'interno del gioco è presente anche il cartone “Pichu&Pichu”, le cui puntate sono sbloccabili man mano che si avanza nell'esplorazione mediatica e virtuale del mondo dei Pokémon; il doppiaggio dei personaggi è stato realizzato dai responsabili della serie televisiva, il che aumenta notevolmente l'appetibilità di questo bonus. La longevità non è certamente valutabile in un prodotto di questo tipo, soprattutto considerando la fascia di utenza cui è rivolto. Inoltre, benché simpatico e accattivante, Pokémon Channel resta sempre qualcosa che catalizza l'attenzione dei più piccoli verso lo schermo: a quella delicata età, è meglio passare le ore all'aria aperta, in compagnia di altri bambini o sul tappeto della propria cameretta con macchinine/bambole. Non vorrete mica trasformarli in mostri divoratori di videogiochi come noi?
Pokémon Channel, per concludere, risulta essere poco più di un programma di intrattenimento digitale per bambini, e se ritenete che non ci sia nulla di negativo nell'iniziare i più piccoli ai videogiochi, questo titolo può essere un'ottima scelta grazie alla qualità realizzativi che lo contraddistingue. Decisamente sconsigliato a chi ha già compiuto undici, dodici anni.
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