Speciale Prince of Persia : I due troni

I due troni del principe

Speciale Prince of Persia : I due troni
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • La conclusione della trilogia... e la nascita di un principe oscuro.

    Tra le cose più rare che esistano nel mondo videoludico vi è la capacità di recuperare vecchi franchise e riportarli in gloria nelle mani dei giocatori moderni. Spesso infatti si assiste a vere e proprie profanazioni di tombe, con storici personaggi sfruttati come specchietti per le allodole nel tentativo di rendere appetibile il più mediocre dei prodotti. Fortunatamente il destino vuole che negli studios di Ubisoft Montreal questa capacità non sia cosa tanto fuori dal comune: il talentuoso team di sviluppo (composto da circa 120 persone) infatti, ha riportato tra le mani dei giocatori moderni un titolo storico, Prince Of Persia, ottenendo sorprendenti risultati sia dal punto di vista qualitativo che economico, portando all'inevitabile uscita di un seguito nell'anno immediatamente successivo. Con questo terzo titolo gli sviluppatori hanno il chiaro intento di chiudere il cerchio degli eventi legati alle sabbie del tempo...

    La lunga maturazione

    Sebbene The Two Thrones sia il terzo titolo realizzato dagli studios di Montreal in tre anni, è innegabile che gli sviluppatori non si siano lasciati tentare dalla possibilità di realizzare dei giochi in copia carbone e abbiano costantemente cercato di migliorare il progetto originale modificandone anche il contesto e le ambientazioni.
    Nel primo POP, infatti, si respirava l'atmosfera tipica delle mille e una notte, con musiche orientaleggianti e una rappresentazione grafica eterea che trasmetteva la sensazione di vivere effettivamente in una fiaba. Il gameplay incentrato sulle sezioni platform/acrobatiche più che sul combattimento, inoltre, contribuiva a dare l'impressione di vivere davvero un'avventura e non essere impegnati nel solito "affetta tutti i nemici fino a svuotare la stanza e vai in quella dopo", rendendo "Le Sabbie Del Tempo" un titolo tutt'ora unico nel suo genere.
    Con il secondo episodio Ubisoft ha provato a migliorare ogni parte del gioco, dalla lunghezza alla varietà, dalle acrobazie al sistema di combattimento (unico aspetto poco riuscito nel precedente capitolo), ottenendo come risultato un gioco potenzialmente migliore ma che andava a perdere la sua natura a causa dell'atmosfera oscura che permeava ogni istante del gioco e alle musiche rock che banalizzavano il contesto ponendolo al livello di tutti gli altri giochi d'azione presenti sul mercato.
    Il gioco in sè rimaneva comunque buono, ma aveva perso lo spirito che contraddistingueva il predecessore e veniva meno l'ideale immaginario delle avventure del principe di Persia, non più eroe della patria ma guerriero impegnato a lottare per salvare la propria vita.
    Nel terzo episodio appare chiara un'inversione di tendenza netta rispetto a "Spirito Guerriero": le ambientazioni cupe e inospitali lasciano il posto a una riproduzione fantasiosa di Babilonia e l'atmosfera generale sembra aver recuperato parte di quell’aspetto fiabesco che tanto aveva colpito i giocatori.
    Aggiungendo un sistema di combattimento ancora una volta raffinato e le nuove modalità, è facile intuire come l'ultima avventura del principe possa potenzialemente rappresentare la definitiva evoluzione di un personaggio che, nel corso degli anni, ha cercato una nuova identità per stare al passo coi tempi e che sembra averla trovata grazie all'impegno di Ubisoft Montreal.

    I frutti del sacrificio

    Ritornare nella propria patria al fianco della donna amata è l'immagine più classica che si può legare alla conclusione delle gesta di un eroe: peccato che questa volta le cose non vadano per il verso giusto e che il principe ritrovi la propria città invasa da un'armata sconosciuta pronta a fargli la pelle e a impossessarsi del trono.
    Ed è qui che spunta la prima, lampante, novità di questo seguito: i soldati che hanno assalito Babilonia non sono carne da macello per testare le mille acrobazie del principe, ma veri e propri mercenari specializzati capaci di impegnare a fondo il protagonista anche in combattimenti uno contro uno, spingendo quindi il giocatore a strategie di gioco più attente e meno avventate.
    Se da un lato le cose si fanno più ardue, dall'altro il nostro eroe ha sviluppato nuove tecniche di combattimento con cui sbarazzarsi facilmente dei nemici: le speed kill. Nel momento in cui ci troveremo in una situazione in cui sarà possibile uccidere un nemico con un'azione furtiva, i bordi dello schermo tenderanno al rosso, indicandoci chiaramente che è il momento di attaccare. Da lì in poi starà tutto al tempismo del giocatore, che dovrà premere il tasto di attacco nel momento giusto (indicato dalla luminescenza della lama) per un numero determinato di volte.
    In nemici più deboli cadranno con un paio di colpi, mentre quelli più coriacei possono richiederne quattro, cinque o anche di più.
    Per quanto concettualmente semplici, le speed kill sembrano fondersi perfettamente con la meccanica "platfom-acrobatica" del gioco, dal momento che sarà possibile utilizzarle non solo arrivando furtivamente alle spalle dei nemici, ma anche calandosi dal soffitto con una corda, lanciandosi da un parapetto o correndo su di un muro per poi lanciarsi con un salto: la varietà di situazioni è ampia e (allo stato attuale) molto intrigante.
    Le speed kill sono manovre definibili come "grosso rischio, grossa ricompensa", perchè in caso di errore nell'esecuzione permettono al soldato rivale di contrattaccare e partire all'offensiva con il principe al tappeto... lasciando tutto nelle mani del giocatore e della sua capacità di sfruttare il free form fighting system introdotto in POP2.

    Ovviamente se ci si sente estremamente forti con il FFFS, è possibile buttarsi negli scontri senza sfruttare le speed kill. Basta averne il coaraggio.
    Altra novità della serie è rappresentata dalle sezioni sulla biga, in cui il principe verrà inseguito dai mercenari che tenteranno di abbordare il mezzo o, guidando a loro volta una biga, di farlo schiantare contro i muri della città, in modo del tutto simile a quello che si può vedere in giochi come Burnout 3. Queste parti di gioco paiono piacevolmente veloci e graficamente molto valide, con inquadrature ad hoc che vanno a sottolineare i momenti più adrenalinici della corsa.
    Se tutto ciò non fosse sufficiente, Ubisoft ci offre un secondo personaggio utilizzabile, la versione oscura del nostro eroe: nei primi passi dell'avventura infatti, egli verrà a contatto direttamente con le sabbie del tempo, subendo una graduale trasformazione fisica che lo porterà, nei momenti di debolezza, a perdere il controllo e ad essere posseduto da un’entità malvagia che rappresenta tutto ciò che non è il principe. Malvagità, crudeltà, ferocia e piacere nel combattimento oltre ad un repertorio di mosse completamente rivisitato: tutto racchiuso in un essere che ha lo stesso scopo del protagonista, ovvero mettere fine all'assedio nemico e recuperare il trono di Babilonia.
    Al momento gli sviluppatori sono nella fase di completamento del titolo: tutto è già stato scritto, si tratta solo di correggere ogni difetto tecnico e limare alla perfezione ogni dettaglio di quello che punta ad essere uno dei titoli più importanti del periodo natalizio.

    Prince of Persia : I due troni Ubisoft è intenzionata a proporci l'esperienza definitiva per quel che riguarda le avventure del principe più famoso dei videogiochi, offrendoci delle situazioni di gioco più equilibrate rispetto ai due precedenti titoli e ancora una volta perfezionate. L'aggiunta di nuove sezioni come le bighe e l'arena non può far altro che aumentare l'interesse per un titolo che già ora appare di altissimo livello. Conoscendo la bontà del progetto e dei due precedenti episodi, è difficile pensare che qualcosa possa andare storto, a meno di stravolgimenti dell'ultimo momento o di un'uscita strettamente legata al periodo natalizio che possa accelerare i tempi di chiusura. In definitiva non ci resta che aspettare con ottimismo questo promettente terzo e conclusivo episodio della saga delle sabbie del tempo.

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