PS5: il 4K a 60 fps è un obbiettivo troppo ottimistico?

L'opinione comune è che Playstation 5 sarà in grado di gestire il 4K a 60 fps in ogni condizione, ma siamo sicuri che sia un obbiettivo realistico?

PS5: il 4K a 60 fps è un obbiettivo troppo ottimistico?
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Nelle ultime settimane i rumor su PS5 sono aumentati. L'ultimo ha visto protagonista non un insider, ma Kenichiro Yoshida, CEO di Sony Corporation, che ha confermato a Forbes l'esistenza di un hardware di nuova generazione: "A questo punto, posso dire che è necessario per noi avere un hardware di nuova generazione". A queste dichiarazioni si aggiungono quelle di John Kodera, CEO di Sony Interactive Entertainment, il quale ha affermato che "PlayStation 4 è entrata nell'ultima fase del suo ciclo vitale". Insomma, sembra proprio che le voci di corridoio che indicano il biennio 2020-2021 per l'uscita della nuova console potrebbero essere plausibili. Obiettivo primario di Playstation 5, come di tutte le console di prossima generazione, è una migliore gestione del 4K, che deve essere in grado di reggere i 60 fps in tutti i giochi. Anche se sembra una certezza, osservando le prestazioni delle nuove RTX 2080 di NVIDIA ci si rende conto che forse questo obiettivo potrebbe essere fin troppo ottimistico, soprattutto se entra in gioco il Ray Tracing.

L'upscaling sarà l'unica soluzione?

Le considerazioni che faremo ora sono basate sui dati attualmente disponibili e sui rumor che riguardano la prossima Playstation 5. Non abbiamo una sfera di cristallo, ma alcune analisi possono essere già fatte ora, alla luce della potenza di calcolo necessaria per gestire le tecnologie grafiche che arriveranno nei prossimi anni, e che Playstation 5 dovrà avere per non arrivare sul mercato già obsoleta. Tecnologie che NVIDIA ci ha parzialmente mostrato con la nuova generazione di GPU Turing, il cui perno fondamentale è rappresentato da Ray Tracing e DLSS.
Ma partiamo da qualcosa di più semplice, almeno in teoria, ovvero la gestione del 4K. Fino all'arrivo delle RTX 2080 e 2080 Ti, si pensava che questa generazione di GPU fosse in grado di reggere al meglio le richieste computazionali necessarie a raggiungere i 60 fps in 4K in quasi tutte le condizioni. Come dimostrato dalle recenti recensioni però, questo obbiettivo è stato raggiunto solo dalla 2080 Ti, una GPU venduta oggi a oltre 1200€, capace di generare una potenza di 14.2 TFLOP, contro i 10.6 TFLOP della RTX 2080, che invece costa 869€. Se all'equazione aggiungiamo anche il Ray Tracing, elemento fondamentale per arrivare sempre più vicini all'obiettivo del fotorealismo, la situazione diventa ancora più complicata per il futuro hardware di PS5. I primi test sui titoli che utilizzano il Ray Tracing hanno mostrato prestazioni altalenanti, dovute anche alla scarsa ottimizzazione e all'utilizzo di driver acerbi.

Diversi sviluppatori, tra cui DICE, hanno affermato che i 60 fps in Full HD sono il target per quanto riguarda i giochi in Ray Tracing, un obiettivo raggiungibile grazie anche al DLSS. Questa tecnica di post processing è passata in secondo piano rispetto al Ray Tracing, ma si tratta di una tecnologia fondamentale per poter diminuire il carico di lavoro sulle GPU. Semplificando la sua spiegazione, si tratta di una particolare tecnica di post processing, basata sul Deep Learning, che sfrutta delle unità di calcolo apposite inserite all'interno delle GPU RTX. Grazie ad essa è possibile applicare alle immagini il super-sampling per aumentare la loro definizione, insieme all'anti-alising per ridurre le fastidiose scalettature.

Quanta potenza serve per 4K e Ray Tracing?

Come abbiamo visto, anche una GPU che oggi costa oltre 800€ non è in grado di gestire il 4K a 60 fps in ogni condizione, se applichiamo poi anche il Ray Tracing, si scende addirittura al Full HD. La domanda che sorge spontanea, a questo punto, è come può un'ipotetica Playstation 5 garantire un gaming in 4K in ogni condizione, per di più con Ray Tracing attivo. Le speranze nell'evoluzione tecnologica ci sono. Il prossimo anno AMD lancerà i nuovi processori AMD Zen 2 e l'architettura Navi per le GPU, entrambi realizzati con un processo produttivo a 7 nm. Si tratta, con ogni probabilità, della base da cui partire per cercare di capire le potenzialità dell'hardware custom su cui PS5 sarà basata.
Allo stato attuale, la GPU più potente in arrivo da AMD è indirizzata al settore professionale e fa parte della gamma Radeon Instinct, basata ancora su architettura Vega. Secondo i primi rumor, questa potrebbe fornire ben 20.9 TFLOP di potenza, ma si tratta di un prodotto professionale e con un'architettura ormai alla fine del suo ciclo vitale, per di più senza supporto al Ray Tracing e dal costo di migliaia di euro. In merito a Navi, le informazioni sono molto scarse attualmente e non permettono di avere un'idea del potenziale di questa architettura.
La GPU installata su Playstation 5 dovrà riuscire ad unire potenza e prezzi compatibili con la produzione di massa di una console da gioco, un compito molto complesso viste le richieste computazionali del gaming in 4K e del Ray Tracing. I rumor parlano di una potenza complessiva dagli 11 ai 15 TFLOP per PS5: siamo praticamente agli stessi livelli delle attuali GPU di NVIDIA top di gamma, che non permettono nemmeno lontanamente di pensare a un 4K utilizzato insieme al Ray Tracing. Eliminando il Ray Tracing dall'equazione, l'obiettivo dei 60 fps sarebbe anche raggiungibile, ma questa tecnica di rendering non deve essere vista come un'opzione, quanto più come un obbligo. Nel caso in cui non venisse integrata, saremmo di fronte ad un hardware obsoleto ancora prima di arrivare in commercio. Il Ray Tracing non è una tecnologia proprietaria di NVIDIA, ma una tecnica di rendering già inserita nelle DirectX12 e supportata anche, in modo nativo, da Windows 10, grazie all'ultimo aggiornamento di ottobre. Anche la prossima generazione di GPU di AMD lo adotterà, con ogni probabilità, tanto che la casa americana ha già confermato di essere al lavoro sulla sua implementazione, con la tecnologia Radeon Rays.

Va precisato tuttavia che le prestazioni non si misurano in soli TFLOP, ci sono altri fattori da tenere in considerazione. Il primo è la migliore ottimizzazione disponibile su console, ottimizzazione che si nota però in modo nettamente superiore nelle esclusive piuttosto che nei titoli multipiattaforma, che rimangono la maggioranza. L'altro fattore da tenere in considerazione è prettamente tecnologico, e riguarda tecniche come il DLSS, che permettono di effettuare un lavoro di pulizia e di upscaling delle immagini, rendendo più leggero gestire il carico di lavoro per la GPU. Da AMD tuttavia non sono ancora giunte informazioni in merito allo sviluppo di una tecnica simile.
Insomma, se dovessimo basarci solo sulle informazioni disponibili oggi, allora diremmo che il 4K a 60 fps su PS5 non è un obiettivo così scontato e semplice da raggiungere. Con l'arrivo dell'architettura Navi il prossimo anno sarà possibile capire meglio quali saranno le reali potenzialità di Playstation 5, nel frattempo però è meglio rimanere con i piedi per terra, perché il 4K e soprattutto il Ray Tracing hanno un costo salato in termini di potenza di calcolo, e riuscire a gestirli con una console, che non potrà costare migliaia di euro, sarà un'impresa molto dura.