PS5: ci piace il design della console Sony?

Sony ha mostrato senza alcun preavviso il design definitivo di PlayStation 5, disponibile in due versioni. Ci ha colpito oppure no?

PS5: ci è piaciuto il design?
Speciale: PlayStation 5
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L'abbiamo immaginata, sognata e attesa per un lasso di tempo che ci è parso a tratti quasi interminabile, ma ecco che alla fine PlayStation 5 si è finalmente svelata, andando a completare il quadro inaugurato con l'intrigante presentazione del controller DualSense di un paio di mesi fa. Sony ha scelto di mostrare la linea della sua prossima console in maniera sorprendente ed esplicita, a chiudere in bellezza un evento che sulla carta si sarebbe dovuto concentrare solo e soltanto sul software. E invece, appena prima dell'inevitabile video di chiusura, ecco spuntare il tanto agognato form factor della next gen marchiata PlayStation: un design coraggioso e per certi versi davvero inatteso, che sembra dividere un po' il pubblico tra chi apprezza moltissimo la visione un po' insolita di Sony e chi invece fatica a digerire una scocca forse meno minimale del previsto.

Una console, due colori

Partiamo dalla colorazione: esattamente come per il pad, a dominare è un bianco opaco che non può non richiamare le suggestioni di una fantascienza elegante e asettica che sembra provenire dall'idea di futuro tanto in voga negli ultimi anni (e forse a dirla tutta anche quasi addirittura un filo superata...).

A completare l'insieme - creando un contrasto bicromatico per certi versi senza precedenti in fatto di hardware - troviamo innesti di un nero con finitura lucida da cui si irradia un'inequivocabile luce bluastra che richiama l'ormai iconico blu PlayStation: l'effetto finale è di rottura nettissima con il presente e con il passato tanto di casa Sony quanto della concorrenza, anche se non manca un rimando a quanto già visto con PlayStation VR - accessorio che se riguardato oggi sembra essere almeno in parte un'anticipazione dei principi di design di PS5.
Il grande elemento di sorpresa, oltre che il principale fattore di discussione sui social di mezzo mondo da qualche ora a questa parte, riguarda ad ogni modo la forma vera e propria della macchina: accantonate le linee squadrate di PlayStation 4 e gli angoli acuti di tanta tecnologia in voga in questi anni, PS5 opta - non senza il lodevole coraggio di osare - per un design organico e quasi morbidamente lascivo, in una sorta di ideale abbraccio tra l'esterno chiaro e l'interno scuro (con tanto di prese d'aria che ricordano quasi delle branchie). Una soluzione in forte controtendenza, nient'affatto banale negli intenti e nella pratica, che senza ombra di dubbio convince più nella simmetria assoluta della versione 100% digitale piuttosto che nell'edizione con lettore Blu-Ray Ultra HD, in cui l'aggiunta dello slot per i dischi fa in effetti perdere qualcosa in termini di bilanciamento e compostezza.

Le dimensioni contano

Nonostante le dimensioni inaspettatamente generose, in particolar modo per quel che concerne un'altezza che da misure non ufficiali potrebbe sfiorare i 40cm, PlayStation 5 è comunque sinonimo di movimento, di sinuosità, di slancio: una contrapposizione fortissima con il monolitico rigore di tante home console del passato di Sony e soprattutto con l'approccio di Series X, visto il form factor letteralmente agli antipodi scelto per il competitor diretto di casa Microsoft.

Ed è forse proprio in virtù di questa sua intrinseca complessità, del suo dualismo innato anche in termini di colore, che PS5 ci ha al momento stupito ma non ancora al 100% conquistato: siamo al cospetto di un design meno immediato del previsto, da metabolizzare nel tempo, lasciandolo sedimentare un po' (fosse solo per quanto cambia l'impressione a livello estetico tra la console posizionata in verticale - come è stata del resto presentata il più delle volte - e la console messa invece in orizzontale).

Se insomma il controller DualSense ci aveva lasciato a bocca aperta per il suo potentissimo squarcio di futuro, con linee che avevano immediatamente fatto sembrare il Dualshock 4 un goffo retaggio del passato, PlayStation 5 si è dimostrata sì intrigante ma probabilmente anche meno sbalorditiva, meno avveniristica e meno leggiadra del pad stesso o dell'eccellente headset ufficiale. Non vediamo comunque l'ora di vedere la console dal vivo, di toccare con mano i materiali e di vedere con i nostri occhi il riverbero blu sullo chassis bianconero: una luce destinata a illuminare il cammino nextgen a marchio Sony.