PS5: quali caratteristiche non possono assolutamente mancare?

Cosa ci aspettiamo da PlayStation 5? La nostra lista dei desideri delle funzionalità che vorremmo vedere sulla nuova console Sony.

PS5: quali caratteristiche non possono assolutamente mancare?
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Sony salta l'E3 e subito i videogiocatori cominciano a pensare a PS5. La correlazione viene quasi automatica se si pensa che, dopo aver cancellato pure l'annuale PlayStation Experience, il colosso nipponico deve necessariamente ritagliarsi uno spazio comunicativo di rilievo nell'anno che verrà. La mente corre quindi ai due eventi privati di New York, in cui furono presentate prima l'attuale PS4 e poi la sua versione PRO. Se davvero Sony ha in mente di replicare lo stesso format, in effetti, avrebbe poco senso farlo soltanto per la line-up di una console avviata sul viale del tramonto: di sicuro in ballo dev'esserci qualcosa di più grande.
Attenti però: nonostante i rumor provvidenzialmente riemersi nelle scorse ore, l'annuncio ufficiale di PlayStation 5 non è affatto scontato. Sony potrebbe ad esempio creare un evento sulla falsariga di EA Play, collocato comunque nei pressi della fiera losangelina, in modo da coinvolgere stampa e pubblico. Oppure potrebbe tentare la strada di Nintendo, passando ad una comunicazione completamente digitale, in una schedule fitta di appuntamenti di volta in volta concentrati su specifici prodotti o servizi.

L'ipotesi PS5 resta in ogni caso accreditata, quale che sia il periodo di lancio (alcuni dicono autunno 2019, altri puntano sul 2020). Le voci di corridoio di cui sopra, oltre a tentare di dare una collocazione temporale alla next-gen di Sony, si focalizzano pure sulle specifiche tecniche. Sembra molto probabile che PlayStation 5 sia basata su architettura AMD Navi, e monti una CPU Ryzen a 8 core. L'hardware dovrebbe garantire da una potenza di calcolo in un range da 11 a 15 TFLOPs. È molto difficile stabilire la fondatezza di queste voci, e per il momento ha poco senso anche speculare su RAM, memoria di archiviazione, prezzo di lancio. Ci sembra invece molto più interessante pensare a quali funzionalità vorremmo vedere implementate nella nuova console: cosa non deve mancare a PS5 per essere una vera piattaforma next-gen dal punto di vista dell'usabilità e dell'esperienza utente? Ecco la nostra wishlist!

Retrocompatibilità

La retrocompatibilità è una caratteristica che in molti danno per scontata, e che personalmente riteniamo fondamentale per la buona riuscita del progetto e per la salute del mercato. La possibilità di far girare i titoli PS4, sia in versione fisica che in edizione digitale, è importante per vari motivi, non ultimo quello economico e commerciale: con la crescita che il digitale ha avuto in questi anni molti account degli utenti PlayStation contengono un piccolo "tesoretto", un discreto numero di videogiochi dal valore più che consistente. Poterli scaricare sul nuovo hardware non è più una questione legata al desiderio di "non lasciare indietro la propria libreria", bensì alla volontà di "non perdere quello che si è investito". Più è alto il controvalore dei giochi legati all'account, per altro, più difficile che un giocatore decida di passare alla concorrenza: una scelta che invece sarebbe sicuramente più facile se con la next-gen si ripartisse da zero. Ovviamente le stesse considerazioni valgono anche a parti invertite.

Un passaggio fluido e senza strappi permetterebbe inoltre di ridurre l'importanza delle edizioni rimasterizzate e dei remake, o comunque ne potrebbe cambiare la forma: i possessori del gioco potrebbero al limite acquistare dei "texture pack" o degli upgrade tecnici, ad un prezzo inferiore rispetto a quello di un gioco ripubblicato. Ovviamente la speranza è che i team di sviluppo aggiornino in autonomia le texture e gli asset, come è accaduto a diversi titoli del catalogo Xbox One, e che la maggior potenza di calcolo permetta di aumentare in maniera automatica il conteggio degli FPS.

La retrocompatibilità sarebbe importante anche per i publisher, che potrebbero continuare a vendere i loro prodotti anche sulla lunga distanza. La politica di sconti e riduzioni di prezzo sui videogiochi più datati non verrebbe più arrestata bruscamente dal cambio generazionale, ma procederebbe di anno in anno, e sullo store online della console potrebbero trovarsi offerte più simili a quelle di Steam. Proprio la prospettiva di non perdere altro terreno nei confronti del PC, la cui libreria cresce progressivamente invece di "resettarsi" ogni sei o sette anni, dovrebbe essere lo stimolo più forte a puntare su questa ormai imprescindibile caratteristica.

Startup immediato

Imparate da Switch. Sulla console Nintendo, appena si preme il pulsante di accensione la schermata del sistema operativo si manifesta in un lampo. Bastano poi tre rapidi click di un qualsiasi tasto e via, il gioco riparte esattamente da dove ci eravamo interrotti. Tempo totale dell'operazione: 4 secondi.
Per PlayStation 5 (e Xbox Scarlett) c'è bisogno di una cosa così. Ed è vero che attivando le giuste opzioni anche le console attuali tentano di fare lo stesso, ma con mille limitazioni e risultati non certo ottimali. Lo startup delle piattaforme casalinghe è troppo lento, così come sono lente le operazioni di connessione alla rete, caricamento del profilo, gestione delle periferiche. Ridurre i tempi è imperativo, soprattutto se consideriamo quali sono i ritmi solitamente legati alla fruizione di contenuti multimediali.

Una demo per ogni gioco

Sappiamo che si tratta di una speranza quasi utopistica, ma sarebbe davvero meraviglioso se ogni singolo gioco disponibile sullo store digitale fosse in verità una potenziale versione di prova. Tutti i giocatori dovrebbero avere a disposizione un'ora di tempo per provare il prodotto, e poi decidere se confermare l'acquisto o meno (magari, come succedeva su Xbox Live già nel 2005, portandosi dietro tutti gli obiettivi conquistati nel corso delle prime fasi di gioco).

Andrebbero bene anche trenta minuti, giusto per capire il sistema di controllo, dare un'occhiata alla grafica o alle atmosfere. In questo campo, fra l'altro, il cloud gaming potrebbe essere veramente utile: se in molti non accetterebbero mai di giocare in streaming ad un FPS o ad un Action game, potrebbero chiudere un occhio nel caso di una versione di prova a tempo limitato, utile se non altro a farsi un'idea generale del prodotto.

Gioca durante il Download

Questa fu una delle promesse mai mantenute di PS4. Sul palco della conferenza di presentazione dell'attuale console Sony fu confermato che gli utenti sarebbero stati in grado di giocare ai titoli durante il download degli stessi. La verità è che questa opzione è attiva solo su un numero risibile di giochi, e inoltre funziona davvero male: bisogna in ogni caso aspettare di aver raggiunto una specifica percentuale del download, e la fase giocabile si esaurisce molto in fretta, solitamente ben prima che lo scaricamento del prodotto sia completo. Speriamo che PlayStation 5 possa sviluppare ed evolvere questa idea, che rappresenterebbe anche un discreto incentivo per l'acquisto in digitale.

Come Discord

È ora di abbandonare la party chat, e con essa il limite (assurdo) di otto giocatori, i tempi di accesso insostenibili, i problemi di Nat. Il servizio di voice chat integrato nelle prossime console deve essere più simile a quelli che su PC sono disponibili da molto tempo. Deve esserci la possibilità di creare stanze ad accesso controllato (da una password e non dal sistema di inviti), e di dividere i partecipanti in vari gruppi indipendenti. Non sarebbe male avere un client da scaricare su smart device e computer per unirsi alla chat anche quando non siamo di fronte alla console, per salutare gli amici, mettersi d'accordo sulla sessione di gioco della serata o anche solo scambiare quattro chiacchiere. L'obiettivo, insomma, è anche quello di creare un ambiente più accogliente per le community.

Uno store più chiaro, un'interfaccia più navigbaile

Per la prossima generazione sarebbe anche auspicabile riorganizzare lo shop, migliorare il sistema di ricerca (magari con un filtro per escludere le decine di DLC e costume pack), dare più visibilità ai giochi indipendenti, e magari pensare ad un sistema di suggerimenti come quelli di Spotify e Netflix.

A dirla tutta anche l'interfaccia del Sistema Operativo potrebbe essere riorganizzata, con una sezione appositamente dedicata alle App e un menù di accesso rapido alle opzioni/funzioni più utilizzate (magari con delle shortcut personalizzabili, ma se non altro con la possibilità di accedere con pochi click alla gestione della memoria interna). L'interfaccia di PS4, così come quella di Xbox One, sono molto indietro rispetto a quelle di quasi ogni Smart TV: è tempo di cambiare.

Questa è la nostra "lista dei desideri" per quel che riguarda user experience e funzionalità di PlayStation 5 (e della sua diretta concorrente). Vogliamo insomma una console che sia più attenta alle esigenze del pubblico e, anche dal punto di vista del sistema operativo e delle sue funzioni, si avvicini al dinamismo dei PC e degli Smart Device. E per voi, quali sono le feature imprescindibili per la nuova generazione?