Quale sarà il futuro di Nintendo Switch: giochi, servizi e nuovo hardware?

Analizziamo insieme a voi il possibile futuro della console di punta della grande N, ovviamente Nintendo Switch; cosa avrà da offrire?

Quale sarà il futuro di Nintendo Switch: giochi, servizi e nuovo hardware?
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In questo periodo storico si può affermare con tranquillità che Nintendo stia vivendo una nuova epoca d'oro, come dimostra anche il recente lancio di Monster Hunter Rise, un episodio davvero stratosferico (potete leggere le nostre impressioni sul gioco nella recensione di Monster Hunter Rise). Dopo l'inciampo di WiiU, con Switch l'azienda Nipponica è tornata a dominare le classifiche di vendita con un hardware tanto innovativo quanto peculiare, in grado di stregare i giocatori di tutto il mondo. Le intenzioni di Nintendo sono chiare: l'obiettivo principale è quello di estendere il trend positivo il più possibile, e con una console arrivata solo alla metà del suo ciclo vitale, saranno cruciali le decisioni che la grande N deciderà di prendere nei prossimi mesi. Come può Nintendo Switch continuare a risultare appetibile ai consumatori anche sul lungo termine, in un mercato videoludico in rapida trasformazione?

Squadra che vince...

Una delle carte vincenti della console ibrida è stata quella di poter far affidamento sulla libreria di WiiU. Una softeca composta in gran parte da produzioni di calibro che però erano state sostanzialmente ignorate dal grande pubblico a causa della scarsa diffusione della console. Nintendo sin dal lancio di Switch con riproposizioni come quella di Mario Kart 8 Deluxe (qui la nostra recensione di Mario Kart 8 Deluxe), ha potuto sfruttare al massimo la potenza e la riconoscibilità dei suoi brand con porting e remaster semplici da confezionare e ben visti dal nuovo pubblico attirato dal nuovo sistema. Una formula che ancora oggi funziona alla grande, basti vedere l'ottima ricezione di critica e pubblico ottenuta dalla remaster di Super Mario 3D World, ma è anche vero che con Bowser's Fury si chiude la stagione dei porting da WiiU. Con pochi titoli mancanti all'appello, e di sicuro non dallo stesso impatto mediatico che può avere un platform di Mario, Nintendo è costretta a rivedere le sue strategie se veramente vuole puntare solo su Switch per i prossimi 4 anni.

La peculiarità della console però, la sua natura ibrida, è anche un'arma a doppio taglio e se da una parte le ha permesso di imporsi sul mercato come la perfetta via di mezzo tra l'esperienza del gioco in portabilità e il gaming da divano, allo stesso tempo questa sua trasversalità rischia di diventare un problema. Con una Next-Gen pronta a ingranare e il gaming in cloud che diventa sempre più una realtà concreta, quale potrà essere il futuro di Switch?

First Party

Risulta evidente come Nintendo voglia continuare ad attingere lentamente dalla sua collezione di grandi classici. Una remaster come quella di Skyward Sword indica la consapevolezza di poter contare sulle pubblicazioni meno recenti per proporre delle esperienze ottimizzate senza apportare pesanti stravolgimenti. Il successo della 3D All-Stars, contenete tre importanti platform del brand di Mario, ha confermato la possibilità di riempire i vuoti che naturalmente intercorrono tra un nuovo episodio di una saga e il suo successore, con delle remaster che non appesantiscono il lavoro degli studi interni. Così la delusione di essere ancora lontani da nuove informazioni su Breath of the Wild 2 viene mitigata dalla versione in HD di uno dei titoli più controversi della serie. Nintendo può gestire il suo sconfinato catalogo con estrema calma, senza necessità di rendere tutto accessibile nell'immediato futuro.

Sembrano definitivamente abbandonate le versioni "classic mini" delle storiche console, così come la "virtual console" ovvero lo store e digitale dedicato al retrogaming. La delusione derivata dal colpevole ritardo su alcune esclusive, tra cui vanno dolorosamente annoverate Metroid Prime 4 e Bayonetta 3, può essere ridimensionata da collection, remaster e remake gestiti da team interni. Una bella ancora di salvezza che però da sola non può fare la fortuna di una console: c'è bisogno anche del supporto delle terze parti.

Third Party

Mentre la Switch si avvicina a passo veloce alle vendite totali della Wii, quei 100 milioni che fino a qualche anno fa sembravano un lontano miraggio, è evidente quanto la situazione tra le due console sia radicalmente diversa.

Su Switch infatti anche i software godono di ottima salute e l'utenza è curiosa di esplorare tutto il catalogo offerto dalla piattaforma ibrida, tanto in digitale quanto in edizione fisica. Uno scenario del genere non può che garantire il supporto attivo degli sviluppatori esterni, una delle grandi mancanze dell'era Wii e WiiU. Un gigante come Ubisoft ha confermato di giovare incredibilmente dal successo di Switch, ed anche un colosso come EA, finora restio ad approdare sull'hardware Nintendo, con l'ultimo Direct ha iniziato a garantire una presenza sempre più massiccia, proponendo una versione pensata ad hoc del suo onnipresente Frostbite Engine. L'eShop poi è una vetrina di esposizione fondamentale anche per le piccole produzioni Indie che trovano nella loro presenza digitale su Switch molto spesso il luogo di maggior successo. C'è però un evidente problema: le peculiarità dell'hardware Nintendo rendono non così immediate le conversioni di titoli multipiattaforma, delle produzioni su cui molti dei grandi publisher basano i loro modelli commerciali.

Titoli come Doom Eternal e Apex Legends riescono sì ad arrivare su Switch, ma in netto ritardo rispetto alla concorrenza e spesso necessitano di team specializzati per poter dare luce a delle conversioni altrimenti impossibili.

Nintendo recentemente ha iniziato ad aprire le porte al Cloud gaming. Per ovviare agli evidenti limiti tecnici della console, che diventeranno sempre più marcati con l'affermarsi di PS5 e Series X, quella del gioco in streaming sembra la soluzione più ovvia, ed esperimenti del calibro di Control Ultimate Edition (qui la recensione di Control Ultimate Edition) e Hitman 3 (e qui, invece, la nostra recensione di Hitman 3) hanno saputo convincere il pubblico seppur con qualche riserva.

Si tratta di tentativi sì riusciti ma isolati a cui manca un'organizzazione strutturata. Un ecosistema che difficilmente Nintendo riuscirà a costruire in corso di questa generazione. Sono anni ormai che Microsoft investe seriamente sulla tecnologia necessaria per rendere possibile il gaming in cloud, e solo negli ultimi mesi Xcloud ha iniziato a muovere i primi passi sui device android, uno sforzo reso possibile grazie anche all'integrazione nel Game Pass.

La casa di Kyoto non può certo contare sulle risorse di Microsoft, e su Switch il gaming in streaming al momento non potrà che rimanere un fenomeno marginale.

Uno sguardo al futuro: Pro e DLSS

Per questo si parla tanto di una possibile revisione hardware di Nintendo Switch, un nuovo modello che potrebbe affiancare l'attuale console senza la pretesa di sostituirla. Un po' come è accaduto per le versioni mid-gen di PS4 e Xbox One, il compito di Switch Pro dovrebbe essere quello di attualizzare un hardware ormai non più al passo coi tempi senza però stravolgerne l'architettura.

Così come la Lite è compatibile al 99% con la libreria Switch, così la Pro si inserirebbe in quella nicchia di mercato composta da utenti in cerca di determinate caratteristiche ritenute fondamentali al giorno d'oggi come un frame rate stabile e risoluzioni di gioco non adattive almeno in Full HD. Un esperimento in fondo che non sarebbe poi così estraneo alle politiche di Nintendo che in passato ha più volte proposto revisioni delle sue console con l'intento di allungarne il ciclo vitale: l'esempio più calzate in questo caso è l'immissione sul mercato del new 3DS XL, un modello con hardware potenziato, e di tutta la famiglia del 2DS, che forse con il modello New 2DS XL ha presentato il miglior esponente di tutta la linea evolutiva.Si può fantasticare con facilità su quali siano le caratteristiche e le potenzialità di questa nuova versione: in fondo Nintendo con la Lite non si è posta dei limiti nel sacrificare la peculiarità della Switch, e potrebbe fare altrettanto anche con la Pro.

Che si tratti di una console fissa, di una dock potenziata, o di una Switch con lo schermo in 4K, una delle poche certezze è che la collaborazione con Nvidia continuerà a fornire il cuore pulsante della piattaforma. Il Tegra X1, il SoC della console ibrida si è dimostrato perfetto nel suo bilanciamento tra performance e consumi e a questo punto è giusto dare uno sguardo agli avanzamenti tecnologici portati avanti da Nvdia negli ultimi anni.

Il DLSS è sicuramente la feature più impressionante delle ultime generazioni di schede RTX, una funzionalità che consente grazie all'utilizzo dei tensor core e del deep learning, di produrre immagini ad alta risoluzione senza sovraccaricare la scheda video. La recente implementazione del DLSS all'interno dell'Unreal Engine 4 tramite un plugin sviluppato in collaborazione con Epic potrebbe rappresentare l'inizio della diffusione su larga scala di questa tecnologia: uno scenario potenzialmente molto interessante per Nintendo.

Se è difficile pensare che una Switch Pro includa da subito un'architettura così radicalmente diversa, Nintendo potrebbe essere al lavoro con Nvidia per l'evoluzione delle console ibride: delle piattaforme in grado di rivaleggiare (quasi) ad armi pari con le console fisse. I prossimi anni dunque, saranno cruciali per Nintendo. Switch può ambire a diventare una delle console più vendute di tutti i tempi, ma avrà bisogno di sbloccare lo stallo produttivo delle grandi produzioni tripla A annunciate da tempo ma sparite dai radar.

Inoltre è difficile pensare ad altri quattro anni sulla cresta dell'onda senza una revisione hardware in grado di renderla competitiva sul mercato, quel tanto che basta per guadagnare la fiducia degli studi esterni e l'attenzione dei consumatori. Il 2021 per ora si è aperto con un Direct privo di novità radicali, ma visto l'ultimo anno di Nintendo, non ci sorprenderebbe vedere qualche stravolgimento in casa Switch nel breve periodo.