Race Driver GRID: test approfondito della versione PS3

Un test approfondito della versione Ps3: Online e Logitech Driving Force Pro

Race Driver GRID: test approfondito della versione PS3
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Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • The “Grid” test

    L’ultimo titolo automobilistico di casa Codemaster ha raccolto unanimi consensi dalla critica internazionale e da buona parte dei giocatori di tutto il mondo, grazie alle notevoli doti tecniche ma soprattutto all’adrenalina e al divertimento che scaturiscono solo da un gioco di guida arcade tosto, spettacolare e che spinge a migliorarsi come Race Driver Grid.
    Dopo intense sessioni in solitaria, trascorse a “sportellare” nell’avvincente modalità campagna, lo abbiamo messo alla frusta con uno dei migliori volanti disponibili per la Playstation 3 ( l’ottimo Driving Force Pro di Logitech, con i 900 gradi di sterzata ) e soprattutto testato a fondo la modalità multiplayer online via PSN, croce e delizia di numerosi titoli disponibili per la nera console di casa Sony : avrà superato con successo queste estenuanti prove cui lo abbiamo sottoposto? Scopritelo subito continuando a leggere il nostro speciale.

    Guidare, che passione

    Diciamolo subito, al cospetto di sua maestà Gran Turismo 5 prologue (per quanto abbia senso paragonare due titoli con ambizioni totalmente differenti), dal punto di vista dell’implementazione e della fruibilità di un buon volante come il Logitech Driving Force Pro, un cavaliere di monicelliana memoria avrebbe detto “cedete lo passo”.
    Il problema fondamentale risiede proprio nelle caratteristiche che hanno decretato il successo del prodotto made in Codemaster, come la giocabilità frenetica ed estremamente arcade, la spettacolarità e la tipologia di alcuni eventi, che purtroppo non collimano sempre con la concentrazione e la sensibilità che la guida tramite volante spesso richiede ai novelli piloti virtuali.
    Il risultato finale non è così disastroso come si può intendere, ma ci sono dei pro e dei contro che vanno esaminati nel dettaglio ed in generale è comunque possibile imbastire sessioni divertentissime ed adrenaliniche; in fondo le eccellenti ed oggettive qualità del gioco non possono esser completamente spazzate via utilizzando una periferica studiata esplicitamente per la guida virtuale.
    Il primo passo per rendere più appagante l’esperienza di gioco attraverso il volante è quello di “tarpare le ali” alle caratteristiche che rendono il Logitech Driving Force Pro una periferica di gioco di livello superiore, come ad esempio i 900 gradi di sterzata (comunque non impostati come standard), assolutamente non adatti per affrontare curve e chicane alle velocità pazzesche che tutti i bolidi di Race Driver Grid raggiungono in pochi secondi, inoltre le reazioni nervosissime delle auto al primo accenno di perdita di controllo sono quasi ingestibili con un angolo di sterzata così ampio; si finisce spesso in testacoda o fuori strada senza poter opporre alcun accorgimento di sorta.
    Ci sono poi gare come quelle di drifting (ma anche quelle di destruction derby, fonte di continue perdite di controllo per palesi ragioni) che sono un attentato all’equilibrio mentale di chi cerca disperatamente di domare 900 gradi di sterzata nel caos più totale, tra curve che dovrebbero essere pennellate di Botticelli e che invece solo il miglior Picasso riuscirebbe ad impostare in tali condizioni.
    Insomma, mantenere le impostazioni standard per quanto concerne l’angolo di sterzata è un imperativo categorico per non essere travolti dalla frustrazione alla prima curva, mentre è assolutamente consigliabile un setting personalizzato di tutte le altre caratteristiche (force feedback, sensibilità del volante, zone morte etc) e non rinunciare agli aiuti elettronici, che ben si sposano con la concezione arcade del gioco e soprattutto indispensabili su auto così veloci e potenti come quelle da corsa (le uniche presenti nel gioco).
    Imparando a memoria i numerosissimi circuiti, assecondando l’aggressività eccessiva dei piloti avversari che spesso vi porteranno a correggere le traiettorie e soprattutto mantenendo la calma, attraverso l’uso del volante (correttamente impostato) la sensazione è quella di venir proiettati in una vera corsa sotto il profilo dello stress e della concentrazione richiesta, con alcuni eventi talmente adrenalinici che vincere una gara con questa periferica regala soddisfazioni immense.
    Provare per credere.

    Bello e senza pedaggio

    La componente multiplayer online nei giochi di guida moderni è un aspetto che non può più e non deve essere trascurato dalle software house, dunque era lecito attendersi una profonda e ben strutturata modalità in rete anche per questo Race driver Grid, titolo che fa della competitività e dell’adrenalina i propri cavalli di battaglia, vincenti e di razza.
    Fortunatamente le aspettative sono state ripagate e le molteplici sessioni in multiplayer alla base del nostro test non possono far altro che confermare la bontà generale dell’ultimo racing game uscito sulla console di casa Sony.
    Il PSN non presenta la raffinatezza del supporto Xbox Live per i motivi che tutti conoscono, in particolare la mancanza di una dashboard ingame che renda consultabile la lista amici e la componente messaggi (sarà presto implementata in uno dei prossimi aggiornamenti del firmware), nonostante ciò il titolo Codemaster, grazie ad una serie di menù di pratica e facile consultazione sopperisce alle deficienze di una struttura di base in continua evoluzione, garantendo un’esperienza di gioco online profonda, accurata e che sicuramente si colloca ai vertici delle produzioni analoghe dotate di servizio in rete.
    Il supporto di Codemaster è così approfondito che nel manuale del gioco sono indicate persino le porte da aprire per tutti coloro che dispongono di router/firewall, nella fattispecie le TCP/UDP 3074.
    Le possibilità offerte dalla componente in rete sono molteplici e rappresentano i classici della situazione (gara veloce, partita personalizzata, partita classificata, crea sessione, sessione privata), ma sono strutturati secondo un sistema di votazioni a doppio turno, di esperienza e punteggi molto raffinato, in grado di accorpare automaticamente i giocatori più capaci in stanze adeguate alle loro potenzialità e di premiare i principianti, che saranno spinti a migliorarsi gara dopo gara, potendo scalare posizioni nella classifica mondiale.
    Una volta scesi in pista il divertimento è assicurato dalle medesime qualità riscontrabili nelle modalità single player, naturalmente con l’aggiunta di una sfida molto più avvincente ed appagante grazie al numero di giocatori umani che possono prender parte alla bagarre (fino a 12), inoltre è doveroso sottolineare che problemi di latenza e di lag sono praticamente inesistenti.
    Data la varietà di eventi possibili (pro turing, destruction derby, head to head, 24 ore di Le Mans, drifting...), i numerosissimi circuiti sui quali darsi battaglia ed il cospicuo garage di Race driver Grid, non c’è assolutamente modo di annoiarsi facilmente; l’unico problema che abbiamo riscontrato nei nostri test è relativo a tutti i giochi di guida dotati di modalità multiplayer online, ovvero la scorrettezza dei partecipanti, che in un titolo dove i danni alle auto sono molto influenti (preservare l’integrità della propria vettura è un obbligo se si vuol vincere) diventa ancor più fastidiosa; un sistema di penalità sarebbe stato opportuno per eliminare o quantomeno limitare la maggior parte dei comportamenti “incivili” in pista.

    Race Driver: Grid In definitiva, il nostro giudizio non può che essere positivo e premia a pieni voti uno degli aspetti di maggior interesse nei prodotti moderni di questo genere; Race Driver Grid garantisce divertimento, sfida e voglia di migliorarsi a tutti i livelli possibili, rappresentando un punto di riferimento per cura e completezza anche sotto il profilo multiplayer, sebbene la mancanza di alcune penalità in gara possa penalizzare i piloti più esperti e desiderosi di vittoria.

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