Rainbow Six Siege: l'eSport non dorme mai, focus sulla EU League

La scena competitiva di R6 è sempre in fervente movimento. Dopo l'inizio del PG Nats, vediamo come si stanno comportando le squadre europee!

Rainbow Six Siege: l'eSport non dorme mai, focus sulla EU League
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  • Rainbow Six Siege è, come sappiamo, un titolo in costante espansione. La terza stagione dell'Anno 6 è ormai a disposizione di tutti i giocatori da qualche settimana. A proposito, avete avuto modo di testare la nuova operatrice croata Osa con i suoi scudi mobili? Noi abbiamo provato a darvi alcuni trucchi per usare la nuova operatrice Osa di R6 al meglio nelle vostre team composition offensive. Anche la scena competitiva è piuttosto vivace e non conosce un secondo di pausa. Dopo l'incredibile Six Major messicano, vinto nuovamente da un team brasiliano (questa volta il Team oNe Esports), sono ripartiti tutti - o quasi - i principali campionati, tra cui quello italiano, il PG Nationals, di cui vi parlammo qualche giorno fa. Nel Vecchio Continente, però, è iniziata da un po' anche lo Stage 3 della EU League. Vediamo a che punto sono i migliori team europei!

    Il PG Nats

    La scorsa settimana, come anticipato, abbiamo visto le principali novità del campionato nazionale di Rainbow Six Siege. Com'è la situazione, dopo ben cinque playday?

    I ragazzi dei Mkers, dopo aver concesso un solo match contro i rivali Macko, si sono ripresi con un certo grado di tranquillità - ma solo provvisoriamente - il primo posto nella classifica generale. Il team capitolino ha rischiato grosso in Villa, solo contro i transalpini dei Totem.

    Tra le squadre che stanno meglio figurando in questa prima parte di regular season figurano anche gli IGP, formazione sempre interamente francese. A chiudere la classifica, invece, ci pensano gli HMBLE: troppo lontani dalle posizioni che contano, il loro percorso si fa di palyday in playday decisamente accidentato.
    Infine nella pancia del gruppo si agitano irrequieti team ambiziosi: i già citati Macko, per dirne uno. Non solo: anche gli OP e i Nubbles (rebrand dei Notorious Legion) si stanno mettendo in evidenza. Gli Axolotl, già presenti in LoL e recentemente entrati anche nel competitivo nazionale di VALORANT con una squadra qualificata per l'Agents Series, stanno lentamente ma tenacemente risalendo la china. Restano i Totem, ancora un'incognita. Tutto può accadere e noi ovviamente seguiremo il campionato sempre da vicino!

    La Lega - Europea - dei fenomeni

    Nel gotha del competitivo europeo, invece, si sono già giocate cinque giornate e la classifica si sta via via definendo con maggior precisione, in vista del prossimo Major stagionale. Quest'ultimo, secondo calendario, si terrà dal 19 al 21 novembre prossimo in una non ancora svelata location asiatica.

    Come di consueto, dunque, i team si stanno affrontando non solo per i Six Points necessari per il Global Standing e il conseguente accesso all'Invitational del prossimo anno, ma anche per rientrare in uno dei quattro slot riservati per il Major.

    La classifica, attualmente, appare davvero molto interessante, perché se il campionato si concludesse domani, rimarrebbero fuori dei veri e propri pezzi da novanta come Team Empire, G2, Natus Vincere, Virtus.Pro. Certo, con squadre di questo calibro mai dire mai, anche se è indubbio che abbiano risentito di un inizio di Stage piuttosto traumatico.

    Invece, a stupire sono dei team che mai avremmo detto così in palla: Cowana Gaming e, soprattutto i redivivi Vitality. Dopo l'addio dei senatori Fabian e GoGa (se volete leggete la nostra intervista a GoGa) per l'organizzazione francese si è aperto un nuovo ciclo. Nonostante le due sconfitte iniziali - che rientravano sostanzialmente in ciò a cui la squadra ci ha abituati da tempo - i ragazzi transalpini si sono ripresi alla grande macinando tre vittorie consecutive. Tra i caduti eccellenti ci sono stati infatti gli Empire e i Virtus.Pro. Considerando i match futuri, i Vitality potrebbero davvero fare il colpo gobbo e volare in Asia a farsi conoscere.

    A stupire nuovamente - dopo un Stage 1 al debutto, giocato piuttosto bene - i Cowana Gaming. L'org tedesca, dopo esser salita dai Challengers non si è più fermata (se escludiamo la defaillance nello Stage 2). E ora sembra ancora pronta a stupirci. Per fortuna. Perché i BDS ormai possono essere considerati la Juventus di Rainbow Six. Il team francese capitanato da Elemzje, infatti è ormai una garanzia di grandi performance, perlomeno in Europa. In campo internazionale hanno sempre raccolto magri risultati. Chissà che al prossimo Major possano avere la maturità giusta per esser protagonisti.

    In affanno, almeno per il momento le formazioni che in qualche modo hanno fatto la storia del competitive di R6: i G2 e gli Empire. I G2, quest'anno hanno rivoluzionato il loro roster in favore di una team composition più giovane ma ancora un po' inesperta. Se, almeno all'inizio, i risultati sono parsi in linea con le aspettative, ora la flessione appare piuttosto evidente. La sconfitta di misura contro i Na'Vi ci può anche stare. Perdere malamente contro il Team Secret, proprio no.

    Per quanto riguarda invece i russi del Team Empire, vincitori della EU League Stage 2 e Runner Up del Major messicano, non tutto è perduto. Vero che hanno perso contro i Vitality e i Cowana Gaming, ma hanno tutto il tempo di recuperare. Certo è che per i prossimi playday sarà uno "spareggio qualificazione" costante.

    Gli unici che si trovano loro malgrado travolti da eventi più grandi di loro sono i poveri Heroic. Ultimo in classifica, il team danese è composto in realtà da giocatori di ottima esperienza, la maggior parte provenienti da quella dolorosa esperienza che fu Tempra Esports/TrainHard/Unknights e che solo recentemente sembra aver trovato una soluzione definitiva. Fortunatamente per i giocatori. Gli unici tre punti accumulati sono stati strappati con le unghie e i denti ai tempi supplementari Secret, BDS e Virtus.Pro. Le potenzialità ci sono tutte, insomma. Probabilmente, però, i tempi non sono ancora maturi, per loro.

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