Red Bull Factions: gli eSports si prendono il cuore di Milano

Il mondo delle competizioni virtuali richiama milioni di appassionati e sembra finalmente pronto a conquistare il nostro Paese.

Red Bull Factions: gli eSports si prendono il cuore di Milano
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  • Un mercato ricchissimo attorno al quale ruotano tecnologie all'avanguardia, preparazione psicologica e tecniche manageriali, ma anche eventi dedicati ai supporters, cosplay e grandi ricevimenti: gli eSports guadagnano sempre maggiore popolarità con lo scorrere del tempo, e dopo aver conquistato il continente americano - bissando lo strepitoso successo che ancora infiamma l'Oriente - sembrano abbastanza maturi per rubare le scene europee ed agguantare la ribalta mondiale. Abbiamo partecipato alla finale della Red Bull Factions svoltasi nel centro di Milano, una grande manifestazione che ha dimostrato tutte le potenzialità di una scena competitiva nostrana che è ormai impossibile da ignorare anche per i più scettici e remissivi (vi rimandiamo volentieri alle nostre riflessioni sul gaming competitivo nel 2022).

    La calma prima della tempesta

    Lo scenario italiano è forse uno dei più reticenti in materia di competizioni virtuali, trovandosi ancora in una fase di accettazione e crescita nonostante gli eSports siano ormai una realtà più che consolidata in tutto il resto del mondo, eppure basta fare capolino nella strada dove si svolgerà la finale della Red Bull Factions per capire tutta la passione tricolore verso un mondo che - proprio come negli sport dal vivo - vive di attese spasmodiche, pronostici da ribaltare e rivalità senza fine.

    È una lunga fila quella che si snoda per decine di metri all'ingresso de La Pelota Jai Alai, lo storico spazio per eventi nel cuore di Milano: alle spalle del Castello Sforzesco e della Pinacoteca di Brera, centinaia di appassionati attendono trepidanti di poter assistere ad un match il cui risultato sembra già scritto, eppure foriero di potenziali ribaltoni, che segna l'immediata rivincita tra i Macko e gli Atleta. I protagonisti dello Spring Split si ritrovano uno contro l'altro sotto l'egida dei due tori e riaccendono quella sfida che solo pochi mesi prima aveva visto gli Atleta trionfare sugli avversari, all'interno dell'incredibile rovesciamento nel quale i titani dei Macko si erano arresi ai grandi sfavoriti provenienti dal PG Proving Grounds. Aleggia quindi la sensazione di una sanguinosa vendetta nell'attesa dei fan, pizzicati però dall'indicibile sogno di una nuova follia sportiva perché, al di là dei meriti passati e delle capacità innate, ogni partita comincia sullo zero a zero e qualsiasi cosa può accadere.

    Attesa agli sgoccioli

    La fila si rimpolpa con gli ultimi ritardatari quando si aprono le porte di questa arena allestita nel capoluogo lombardo, lasciando intravedere le luci abbaglianti di un palcoscenico allestito fin nei minimi particolari.

    Una platea pronta ad accogliere centinaia di appassionati si stende a pochi metri dal palco principale, dove le postazioni dei competitors sono già pronte ad accogliere i padroni della serata, proprio sotto ad un maxischermo che fa partire il conto alla rovescia e segna senza pietà i minuti che mancano allo showdown. Tra effetti di luce degni di un Superbowl ed un bar che reinventa i cocktail calandoli nel mondo di Runeterra, sfilano i cosplayer dando il via ad un caratteristico set fotografico che coinvolge gli atleti e i grandi ospiti dell'occasione, appena prima del collegamento pre-partita che tira le fila del lungo percorso della Red Bull Factions e imbastisce la cornice narrativa di una sfida quasi inattesa. Sono infatti i tre analisti Wolcat, Juniper e Counter6 ad analizzare il percorso delle due finaliste e a lanciare i loro pronostici a senso unico - dando di fatto poche speranze agli Atleta e dimostrando di non credere nell'ennesimo ribaltone - per poi lasciare la parola ai due caster della serata.

    Terenas e KenRhen, veri e propri volti storici della scena competitiva italiana di League of Legends, aizzano un pubblico che freme per l'attesa agli sgoccioli e presentano col favore del maxischermo i due team pronti a scontrarsi nella serata milanese: standing ovation e celebrazioni a squarciagola accompagnano l'entrata sul palco di Macko ed Atleta, facendo ribollire la passione di un pubblico che non si accontenta più del monitor e sente il bisogno di supportare dal vivo i propri campioni.

    La sfida finale

    Gettando nello stomaco le ultime gocce del nostro Jinx Tonic assistiamo all'attesissimo draft attraverso il quale le due squadre sceglieranno le armi con cui combattere e morire: come quasi tutte le competizioni targate Red Bull, infatti, le Factions si presentano come una sfida complessa che mette a dura prova la capacità di adattamento dei partecipanti.

    I team non possono contare sull'intero roster di League of Legends, ma devono pescare da un pool di campioni limitato a due "fazioni" caratterizzanti l'universo in cui è ambientato il videogioco, bannando i gruppi che vogliono evitare per sé e per gli avversari, e scegliendo i propri personaggi bilanciandoli con quelli dei compagni e dei nemici. Le poche sorprese in fase di draft anticipano un inizio catastrofico per gli Atleta, che vanno immediatamente sotto 2 a 0 e si trovano ad un passo da quella sconfitta che tutti davano per scontata. In un pandemonio di schiamazzi e tifo incessante c'è giusto il tempo per mangiare un boccone al volo, perché gli underdog della serata trovano il colpo di reni in un terzo match dominato e danno vita ad una serie che rimette tutto in discussione. La partita è decisa dalla incrollabile volontà dei Macko di sopprimere immediatamente ogni velleità di rimonta, ed infatti la plurititolata compagine annichilisce gli Atleta nel quarto incontro e agguanta non solo il torneo, ma anche quella vendetta ardentemente desiderata sugli avversari.

    La passerella finale è l'occasione per celebrare un team che sventola con orgoglio il tricolore anche nelle competizioni europee - recuperate qui la nostra intervista ai Macko eSports -, ma è soprattutto la spettacolare cornice conclusiva di un evento che sottolinea con fermezza la crescita di un mondo virtuale ormai incontenibile anche in Italia. Inizialmente osteggiato e poi guardato con sempre minor diffidenza, con la grandezza di queste kermesse la popolarità dell'universo eSports nel Bel Paese si dimostra abbastanza matura da meritarsi un posto nelle cronache sportive, in attesa di quelle vittorie continentali che sancirebbero l'approdo definitivo sui grandi palcoscenici che questo pubblico meriterebbe.

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