Red Bull Indie Forge: al via il premio per il miglior gioco indie italiano

Uno sguardo alla giuria e al contest Red Bull dedicato agli sviluppatori indie italiani, in attesa della premiazione.

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È impossibile trascurare l'impatto negativo che la situazione di emergenza legata al Covid-19 sta avendo sui team di sviluppo, specialmente quelli di dimensioni contenute. Per questo salutiamo con favore iniziative volte a sostenere le realtà italiane più talentuose: è il caso di Red Bull Indie Forge 2020, il nuovo contest dedicato alla promozione della scena indipendente del nostro Paese. Una novità mai importante come quest'anno, quindi, che seguiremo con attenzione nelle settimane che ci separano dall'annuncio del vincitore: parleremo dei cinque titoli scelti dalla giuria, intervisteremo gli sviluppatori giunti al già meritevole traguardo della finale e conosceremo meglio i giudici chiamati a mettere in luce i titoli indie italiani più promettenti dell'anno, pronti a spiccare il volo grazie all'aiuto di Red Bull.

Red Bull alla ricerca dei talenti italiani

Il Red Bull Indie Forge è stato lanciato quest'estate, con una chiamata alle armi degli sviluppatori indie italiani desiderosi di mettere in luce le proprie creature. Lo scopo del progetto? Selezionare i cinque titoli più interessanti e promettenti, supportandoli con azioni di comunicazione mirate e personalizzate in base alle caratteristiche dei videogame proposti, fino a giungere alla scelta del vincitore della competizione.

Una gara dalle regole particolari, insomma, in quanto, alla fine del contest, il vincitore non sarà uno solo: tutti i finalisti avranno comunque beneficiato della forte cassa di risonanza mediatica offerta da un'azienda importante come Red Bull, e potranno senz'altro avere un bacino d'utenza più ampio e informato. La giuria, formata da personalità di spicco del mondo videoludico italiano, ha già selezionato i cinque videogiochi che arriveranno alla finale. Avremo occasione di parlarvene nel dettaglio nelle prossime settimane, con interviste agli sviluppatori che metteranno in luce la difficile e meravigliosa sfida legata alla nascita di un videogioco: solitamente siamo abituati ad apprezzare soltanto il prodotto finito, ma possiamo assicurarvi che è davvero interessante e istruttivo ascoltare la viva voce di chi produce le avventure in cui amiamo immergerci!
Ecco a voi i titoli selezionati come finalisti di Red Bull Indie Forge 2020.

- Freud's Bones - The game: un'avventura grafica in cui si potrà impersonare l'inconscio di Sigmund Freud in persona, sviluppata da Fortuna "Axel Fox" Imperatore.
- HELLSEED, Chapter 1: videogioco horror ambientato nella Torino del 1980, con un investigatore alla ricerca di un medico scomparso da un ospedale psichiatrico in circostanze misteriose, sviluppato da Profenix Studio
- Griefhelm: ispirato a titoli storici come Nidhogg, cala il giocatore nei panni di un cavaliere medievale alla ricerca di gloria. Questo videogame dalla forte vocazione multiplayer è sviluppato da Johnny Dale Lonack.
- Vesper: Cordens Interactive propone un platform a due dimensioni con protagonista un piccolo androide che dovrà confrontarsi con i pericoli di un mondo post-apocalittico.
- Faraday Protocol: potremo esplorare un'ambientazione fantascientifica altamente immersiva e resa in tre dimensioni, con un'avventura story-driven in bilico tra il futuristico e il vintage, il tutto sviluppato da Red Koi Box.

I giudici di Red Bull Indie Forge 2020

La selezione è stata curata da una giuria accuratamente composta da Red Bull, che ha formato un team in cui spiccano importanti figure del mondo videoludico italiano.

Nella giuria troviamo anche il nostro Francesco Fossetti, responsabile editoriale di Everyeye; Fabio "Kenobit" Bortolotti, traduttore di videogiochi, chiptune performer e streamer di retrogaming;

Cristina Nava, che come Producer in Ubisoft Milano ha lavorato su titoli di assoluta importanza, come Tom Clancy's Ghost Recon: Wildlands e il delizioso Mario + Rabbids Kingdom Battle; Clara Parona, già game designer per Ubisoft e co-fondatrice, nel 2012, dello studio di sviluppo Bad Seed Entertainment; Luca De Santis, scrittore e sceneggiatore attentissimo al delicato tema dell'inclusività nel gaming, autore del primo saggio al mondo a trattare dei personaggi LGBTQ+ nella storia dei videogiochi; Sara "Kurolily" Stefanizzi, content creator su YouTube e Twitch, con un focus particolare su avventure grafiche, horror e MMORPG; e infine (ma non per importanza!) Andrea "Tearless Raptor" Di Bella, anche lui presente sulle piattaforme YouTube e Twitch con vari contenuti incentrati sul mondo dei videogiochi. Si tratta insomma di una giuria ben diversificata e composta da vari tipi di professionalità del panorama gaming, sicuramente adatte a selezionare i titoli indie italiani più interessanti dell'anno.

Siete curiosi di scoprire di più sui cinque finalisti di Red Bull Indie Forge 2020? Nelle prossime settimane vi proporremo speciali dove gli sviluppatori e la loro passione saranno i veri protagonisti, nell'attesa che venga rivelato il vincitore del contest. Rimanete sintonizzati sulle pagine di Everyeye per saperne di più sulla vivace e talentuosa scena indipendente italiana!