Red Dead Redemption 2: il glossario del Vecchio West

Prima di iniziare la nuova avventura open world di Rockstar, immergiamoci nell'atmosfera del Far West ripassando alcuni dei termini tipici del genere.

Red Dead Redemption 2: il glossario del Vecchio West
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Stadia
  • Lo sappiamo: l'attesa vi sta logorando internamente. Ormai, mentre camminate nelle strade della vostra città, dinanzi agli occhi vi appare il miraggio di praterie dagli orizzonti interminabili. I semafori si trasformano in alberi rinsecchiti, l'asfalto in terriccio ciottoloso, le insegne al neon dei bar nelle targhette di legno ciondolanti dei Saloon, e vi sembra persino che le macchine comincino a nitrire come uno stallone purosangue. Tutto normale: siete affetti da "redemptionite" acuta, e la cura è soltanto il tempo. Mancano ormai pochi giorni all'arrivo di Red Dead Redemption 2: vi conviene quindi iniziare a lucidare il tamburo della vostra Revolver, indossare uno spolverino bello lercio, un cappello sudicio, un paio di stivaloni con gli speroni e parlare come un cercatore d'oro del 1890. A tal proposito, per non farvi arrivare impreparati all'appuntamento con il nuovo open world di Rockstar Games, abbiamo pensato di proporvi una piccola guida esplicativa sui termini e lo slang tipici dell'epoca, così da farvi sentire a vostro agio nell'atmosfera del Vecchio West.

    Pellerossa

    Un appellativo decisamente noto a tutti gli habitué del cinema western: si tratta, banalmente, dei Nativi Americani, altrimenti noti come "Indiani d'America". Una dicotomia, quella tra "indiani" e "cowboy", che ha accompagnato a lungo l'immaginario collettivo post-colonizzazione. Legati alla spiritualità della loro terra, connessi in modo molto intimo ad una forma primitiva, mitica e pura del naturalismo, rappresentano l'opposizione all'avanzare della civilizzazione, della modernità "meccanica", a causa della quale i panorami incontaminati dell'Ovest vennero squarciati in due dalle rotaie della ferrovia. Le donne degli Indiani dell'America del Nord, in senso dispregiativo, venivano invece chiamate Squaw. Come attestano varie fonti, la parola è di origine incerta, ma è utilizzata soprattutto con intenti derisori.

    Cowboy e Pistoleri

    Benché, con un po' di superficialità, si tenda ad assimilare queste due figure, in realtà cowboy e pistoleri svolgevano funzioni ben diverse. I primi (anche detti vaquero) erano solitamente preposti alla guida del bestiame nei ranch: siccome erano autorizzati a portare armi con loro, in alcuni casi formavano piccoli eserciti privati, assoldati per difendere le proprietà terriere dagli assalti dei fuorilegge. I criminali, per l'appunto, erano i pistoleri (gunslinger), abilissimi nell'uso della pistola e, quando non si radunavano in una banda (come quella di Duch Van Der Linde), si reinventavano cacciatori di taglie, operando in una zona grigia tra la giustizia e la criminalità.

    Sono entrambi personaggi che appartengono di diritto alla mitologia del West cinematografico, al quale si deve inoltre la nascita di una precisa iconografia estetica. Nella ricostruzione filmica, i cowboy sono soliti vestire con un classico cappello a falde larghe e con i cosiddetti justins (ossia gli stivaloni), ed inoltre portavano con loro anche il lazo, la tradizionale corda con la quale afferrare gli animali durante il pascolo. Per quanto riguarda i gunslinger, di contro, l'immagine tipificata ce li presenta con il loro inseparabile cinturone e con la fondina in cui era riposta la pistola, avvolti poi da un lungo spolverino, che in buona parte dei casi celava alla vista il posizionamento del revolver. Almeno finché non si dava inizio ad un duello...

    Stallo alla messicana

    E parlando di duelli, vale la pena approfondire rapidamente il celeberrimo "stallo alla messicana". Ce ne fornisce un esempio visivo lo straordinario "Triello" de Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone, una vera e propria lectio magistralis di regia.

    In pratica, si definisce Stallo alla Messicana, o Mexican Standoff, quella situazione in cui tre o più soggetti si puntano vicendevolmente le armi contro, tenendosi l'un l'altro sotto tiro, in modo tale che nessuno possa sparare per primo senza innescare una reazione a catena che causi la morte di tutti i duellanti. Vorreste sapere quale potrebbe essere la scappatoia da questo impasse mortale? Non vi resta che guardare fino alla fine Il buono, il brutto, il cattivo.

    Sventagliata

    Prima di un duello c'è il silenzio. Gli sfidanti si osservano, si scrutano con attenzione, respirano a malapena, tengono gli occhi fissi sul bersaglio. Tutto avviene con una lentezza asfissiante, e le dita si avvicinano pian piano alla fondina.

    Il tempo sembra essersi fermato: finché, ad un tratto, come se i secondi riprendessero a scorrere con velocità raddoppiata, il suono scoppiettante dei proiettili non sferza l'aria, e si infrange sul corpo dell'avversario più lento. L'azione con cui il pistolero agisce rapidamente sul cane della pistola, e fa vibrare il tamburo del revolver in una ripetizione ossessiva di colpi, è la "sventagliata" che tante volte ci ha fatto esaltare nei film western, specialmente quelli appartenenti al sottogenere degli "spaghetti".

    Peones

    Termine derivante dallo spagnolo, il "peone" è comunemente inteso come il bracciante, il lavoratore agricolo che molto spesso si trovava ad operare in condizioni di lavoro al limite della schiavitù. La definizione si applicava perlopiù agli indiani dell'America Centrale e Meridionale, ed è entrato a far parte del glossario del west soprattutto in quei film di genere (post 1968) che mescolavano l'epopea della frontiera con un cinema di stampo più politico, legato alle dinamiche rivoluzionarie di inizio Novecento.

    Gringo

    Rimaniamo in tema di parole "spagnoleggianti". Avete presente quella scena di Per un pungo di dollari in cui Ramón (interpretato da Gian Maria Volonté) si rivolge al protagonista Joe (Clint Eastwood con il cappello) chiamandolo "Gringo"? Ebbene, l'appellativo veniva utilizzato dai parlanti dell'America Latina per identificare i forestieri che si esprimevano in un idioma incomprensibile, specialmente quelli di lingua inglese.

    Scalpo

    Gli appassionati di cinema (non solo western) avranno di certo visto il bellissimo Corvo Rosso non avrai il mio scalpo (Jeremiah Johnson, in originale), diretto nel 1976 dal compianto Sydney Pollack, con un barbuto Robert Redford. Tuttavia, chi non ha avuto il piacere di visionare la pellicola a questo punto potrebbe chiedersi: ma cos'è lo "scalpo"?

    Identificato come una sorta di trofeo di battaglia, è l'attaccatura del cuoio capelluto che viene recisa dalla testa dell'avversario sconfitto (generalmente deceduto, ma non tutti sono stati così fortunati). Una simpatica "tradizione" che appartiene non soltanto agli Indigeni dell'America, ma anche a molti altri popoli delle culture asiatiche.

    Tumbleweed

    Vi sarà certamente capitato di assistere, in qualche film o magari in un meme su internet, ad una scena in cui un agglomerato di piante spinose, di forma tendenzialmente circolare, rotola in un luogo desertico, sospinto malinconicamente dal vento. Questo ammasso di erbacce è chiamato "Rotolacampo" (Tumbleweed in inglese), ed è ormai stato assunto a vera e propria icona del cinema western, usato nelle pellicole per rappresentare un ambiente completamente disabitato.

    Nel tempo, la presenza dei tenerissimi rotolacampo ha assunto anche connotazioni ironiche, entrando in scena per testimoniare un "silenzio" imbarazzante o un'aridità umoristica a seguito di una situazione involontariamente ridicola. Piccola curiosità: lo sapete che una delle città del primo Red Dead Redemption si chiama proprio Tumbleweed in onore di questi batuffoli di polvere ed erba?

    Febbre dell'oro

    Avete presente nei fumetti di Don Rosa quando Paperon de' Paperoni partiva alla ricerca dell'oro nel Klondike? Ecco, a me piace immaginare così i cercatori di filoni, con i loro picconi e la loro fame di ricchezza, nell'America del 1849: gente di ogni popolo, risma, cultura e professione si avventurò nelle lande dell'Ovest nella speranza di trovar fortuna. La chiamano "febbre dell'oro". Una migrazione straordinaria, iniziata da James Marshall che, per primo, scoprì il prezioso metallo sul letto di un fiume. Da lì in poi, questa "influenza dorata", tra annegamenti, carestie ed epidemie, avrebbe mietuto molte vittime.

    Iron Horse

    Nelle terre più ricche dell'America del tempo, la modernità stava iniziando ad incalzare sul dominio della natura: avanzavano inesorabili la tecnologia, la legge, la stabilità. Ma il progresso non era sempre ben visto da quei "cowboy" abituati a tutt'altro tipo di vita, i quali, invece di salire a bordo della ferrovia, preferivano di gran lunga viaggiare sulle selle di possenti pezzati.

    Eppure, nonostante questa visione romantica, l'avvento del futuro non si poteva certo arrestare: nel gergo del periodo, era definito "iron Horse", ossia "cavallo di ferro", proprio il treno a vapore che correva sulle rotaie. Il simbolo per eccellenza del tramonto della frontiera.

    Curiosità numero 1: La mano del morto

    I cowboy, gli ubriaconi, i cacciatori di taglie ed i fuorilegge del vecchio West avevano principalmente l'hobby di spararsi a vicenda o azzuffarsi nei saloon dopo qualche bicchiere di troppo. Ma queste risse in compagnia non erano i loro unici passatempi. Di tanto in tanto rinfoderavano la pistola e si dedicavano anche ad una sana partita a poker. Vero è che spesso ci scappava il morto, ma questo è un dettaglio trascurabile.

    art by David Lozeau

    Una delle più famose (e letali...) mani di poker è la cosiddetta "Dead Man's Hand", che consiste in una coppia di assi ed una di otto, di fiori e di picche. L'allegro nomignolo deriva dal fatto che, secondo le cronache, questa era la mano che il mitico pistolero (realmente esistito) Wild Bill Hickok stringeva tra le dita quando fu colpito alle spalle da Jack McCall, intenzionato a vendicare la morte del fratello. Non sappiamo se quello di Wild Bill, al tavolo, sarebbe stato un punto vincente...

    Curiosità numero 2: Le armi del west

    Se c'è una cosa che la gente del West non si faceva mai mancare, oltre ad una buona dose di liquore, era un sostanzioso manipolo di armi. L'arsenale del vecchio Ovest conteneva in sé un bel quantitativo di bocche da fuoco: tra le tante, occorre citare quantomeno il fucile Kentucky, il tomahawk (ossia la scure tipica degli indiani, che solitamente si affiancava all'arco ed alle frecce), la carabina Winchester e le leggendarie pistole Colt, ideate da Samuel Colt intorno alla metà del 1800.

    Molti di questi gioielli mortali saranno maneggiabili all'interno di Red Dead Redemption 2, che - stando alle recenti indiscrezioni - dovrebbe contenere più di 50 armi. E siamo certi che ci divertiremo un mondo a far cantare la canna del Revolver in compagnia di Arthur Morgan, lasciando che a dar voce ai nostri pensieri siano soprattutto i proiettili. In fondo, come diceva Tuco (Eli Wallach) in Il buono, il brutto, il cattivo: "Quando si spara, si spara. Non si parla".

    Che voto dai a: Red Dead Redemption 2

    Media Voto Utenti
    Voti: 626
    8.9
    nd