Red Dead Redemption 2: i segreti e i misteri più spaventosi del West

Red Dead Redemption 2 contiene molti misteri, capaci di incuriosire i giocatori come pochi altri e di mettere in luce il talento di Rockstar Games.

Red Dead Redemption 2
Speciale: Multi
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Stadia
  • Nonostante sia uscito da ormai cinque anni, Red Dead Redemption 2 non smette di far parlare di sé, a causa della pletora di sotto trame che probabilmente non avranno mai una conclusione definitiva. Andiamo a vedere quali sono alcuni tra i più curiosi misteri disseminati nel vecchio West creato da Rockstar Games, che da tempo ormai fanno viaggiare la fantasia degli appassionati. Prima di iniziare però, ci sentiamo di rivolgere un encomio a ciò che lo studio è riuscito a creare per le avventure di Arthur Morgan: pochissimi titoli infatti possono vantare un tipo di narrativa ambientale così ricca e al contempo una commovente storia dal taglio cinematografico (qui lo speciale sul realismo di Red Dead Redemption 2).

    Mai vagare di notte nelle paludi

    Uno dei biomi meglio realizzati nella mappa di Red Dead Redemption 2 è sicuramente quello paludoso del Bayou. Situato in un lembo di terra a nord di Saint Denis e a sud del fiume Kamassa, questo pantano non è molto agevole da esplorare, sia a causa della spessa fanghiglia che rallenta i movimenti del nostro alter ego e della nostra cavalcatura, sia per la presenza degli enormi e perennemente affamati alligatori. Questi predatori tuttavia non rappresentano l'unico pericolo che si cela nella vegetazione acquitrinosa circostante. Se doveste vagare per questi territori dopo il tramonto, potreste essere vittima di assalti da parte dei "Nightfolks".

    Questi abitanti della notte sembrano essere una tribù di selvaggi che attacca i malcapitati passanti stordendoli, derubandoli e infine seviziandoli. Gli sviluppatori li hanno raffigurati in maniera molto dettagliata, con modelli unici, abiti fatti di stracci, armi rudimentali - come archi e trappole - e persino un inedito modo di comunicare. Per sorprendere le vittime infatti questi bruti non si coordinano con le parole bensì con fischi, sibili e click, quasi come i Serafiti e i Clicker di The Last of Us (qui il nostro speciale sulle fazioni di The Last Of Us Parte 2).

    I Nightfolks possono essere sorpresi mentre trasportano le persone appena assassinate o mentre si coprono di fango per mimetizzarsi nella vegetazione. Per quanto non si sappia molto delle usanze e delle origini di questa tribù, la loro sola presenza costituisce una buona ragione per non avventurarsi in questi territori dopo il calar del sole.

    È stata la mano... del Diavolo?

    Forse il più grande interrogativo senza risposta - comune ad entrambi i capitoli della saga - è la vera identità dello "Straniero". Questo losco figuro, che possiamo incontrare anche in Red Dead Redemption, sembra essere un'entità onnisciente e incorporea, dato che quando John prova a ucciderlo, i colpi di revolver sembrano passargli attraverso. Nella seconda iterazione della serie, Arthur non ha occasione di incontrare dal vivo l'uomo col cilindro, tuttavia le prove della sua presenza sono disseminate in giro per il mondo.

    Anzitutto, nel Lemoyne è possibile entrare in una baracca apparentemente insignificante che nasconde un oscuro segreto. Se varchiamo l'uscio della catapecchia per quattro volte possiamo notare come cambino le scritte sulle pareti - in base anche ad alcune scelte di trama - e come prenda sempre più forma un ritratto al centro della stanza. Durante la nostra quarta visita, il quadro è completo e, riflesso in uno specchio alla nostra sinistra, appare lui, lo Straniero. Pur non essendoci altri avvistamenti diretti di questa figura, non possiamo che completare il quadro col mistero che avvolge il titolare dell'emporio di Armadillo: Herbert Moon. Il baffuto negoziante custodisce alle sue spalle un piccolo ritratto del losco individuo e scopriamo - tramite alcuni documenti - che i due hanno stipulato un patto. In cambio dell'adorazione del signor Moon, quello che probabilmente è un demone gli ha garantito prosperità e buona salute per due generazioni. Il proprietario dell'attività è infatti l'unico in tutta Armadillo ad esser sopravvissuto all'epidemia di colera e infatti lo si incontra nuovamente in Red Dead Redemption. Nessuno sa con certezza chi o cosa sia il dandy col cilindro, ma la sua storia fa sicuramente accapponare la pelle.

    Qualunque cosa accada non guardare su

    Da GTA alle avventure nel vecchio West, Rockstar ha sempre avuto un debole per gli alieni, disseminando nei suoi giochi vari riferimenti a esseri venuti dallo spazio. Non fanno eccezione le avventure di Arthur Morgan, che durante i suoi viaggi può avvistare più volte alcuni UFO. Un disco volante è visibile dalla cima del monte Shann all'una di notte e un altro si può scorgere mentre ci troviamo in un capanno diroccato nelle Heartlands, alle due del mattino. In entrambi i casi è possibile notare oggetti dalla forma discoidale che emettono intense luci e che, dopo poco, spariscono all'orizzonte.

    Nel capanno citato vi sono anche numerosi scheletri antropomorfi e su uno di essi è posta una lettera in cui si nomina un certo Kuhkowaba, un misterioso viaggiatore spaziotemporale in grado di portare gli spiriti delle persone nella "terra promessa". Altri riferimenti agli extraterrestri possono essere rinvenuti su alcune rocce, raffiguranti degli esseri dalla testa sproporzionatamente più grossa del corpo che troneggiano sugli umani.

    Il Conte Orlok a Saint Denis

    Se siete appassionati di cacce al tesoro, non potete non provare a risolvere il mistero del vampiro di Saint Denis. Nella ridente cittadina industrializzata infatti è possibile trovare cinque frasi incise sulle pareti in vari punti. Una volta rinvenuto tutto il quintetto, Arthur disegna sul suo taccuino una mappa a forma di pentagramma che indica la posizione del bersaglio.

    Una volta giunti lì purtroppo non ci attende nessuna pentola d'oro, bensì un individuo - molto simile al Nosferatu di Friedrich Murnau - intento a succhiare il sangue della sua vittima. Fortunatamente il pallido mostro si rivela tutt'altro che sovrannaturale e un semplice colpo di fucile al volto dissipa tutti i dubbi sulla sua presunta immortalità. Simpatico souvenir che fa da ricompensa per i nostri sforzi è un pugnale antico intarsiato. Pur non dando informazioni specifiche sulla sua identità e non conferendogli particolari poteri, lo studio di sviluppo ha comunque impreziosito questo simil Conte Orlok con alcuni strani dettagli. Se ci avvicineremo a questo individuo in groppa a un cavallo, l'animale si spaventerà e fuggirà via. Ciliegina sulla torta, catturare il vampiro vivo e portarlo incaprettato all'interno della cattedrale (che è un luogo sacro), significherà condannarlo a un malore fatale.

    Ritorno al West

    In Red Dead Redemption 2 è possibile incontrare uno sconosciuto - tale Francis Sinclair - che chiederà ad Arthur di localizzare alcuni bassorilievi sparsi per la mappa di gioco. Dal momento che gli viene concessa un'ingente somma di denaro, il nostro pistolero accetta il compito, tuttavia ci sono alcuni elementi che rendono quest'ignoto avventore fuori luogo. Anzitutto alcune espressioni che usa erano tipiche dell'America del 1930, e inoltre anche il suo abbigliamento non sembra combaciare con l'epoca in ci è ambientato il gioco.

    Che questi dettagli non siano sviste appare ovvio non appena si localizzano i vari bassorilievi che, oltre a rappresentare scene del passato, raffigurano eventi futuri come - per esempio - l'esplosione della bomba atomica. Al rientro dalla nostra ricerca, non veniamo accolti dal ragazzo dai capelli rossi bensì da una donna, che racconta di aver perso il marito Tom e di essere rimasta sola a dover crescere suo figlio Francis.

    L'infante, ancora in fasce, è un bimbo dai capelli rossi con una voglia dello stesso colore sull'occhio destro. Dopo aver visto ciò che è rappresentato sulle incisioni, e aver stabilito che il neonato e colui che ci ha commissionato la ricerca condividono tratti così specifici, è più che lecito ritenere che il signor Sinclair sia effettivamente nato alla fine dell'Ottocento, ed è poi riuscito a viaggiare nel tempo tramite l'uso di portali. Anche nella lore di GTA V si fa riferimento ad un individuo del genere, che ha ispirato il programma "epsilon", un culto che crede che tutti gli umani siano imparentati tra loro a eccezione di coloro che hanno capelli rossi.

    Inoltre questa setta ritiene che gli alieni esistono e vagano tra noi e che chi possiede una voglia sul volto è un discendente di un certo Kraff, entità definita come l'imperatore del quarto paradiso. Impossibile sapere se Francis sia lo stesso Kraff o un suo discendente, fatto sta che il curioso collegamento tra i due titoli e la mole di cura riposta dagli sviluppatori in questa storia, la rendono una delle trame degli sconosciuti più interessanti di sempre

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