Il riassunto di Horizon Zero Dawn, aspettando Forbidden West

Horizon Forbidden West esce il 18 febbraio, per non farsi trovare impreparati ripassiamo insieme cosa è accaduto nella prima avventura di Aloy.

Il riassunto di Horizon Zero Dawn
Speciale: PlayStation 5
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Assieme a Elden Ring e Dying Light 2: Stay Human, Horizon: Forbidden West è in assoluto uno dei titoli più attesi tra quelli in uscita il prossimo febbraio. Dopo avervi parlato in più occasioni dei luoghi, delle tribù e delle Macchine in cui ci imbatteremo nel micidiale Ovest Proibito (a proposito, avete già letto la nostra intervista agli sviluppatori di Horizon 2?), abbiamo deciso di rivolgere lo sguardo al passato e proporvi un riassunto delle precedenti avventure di Aloy.

    In questo modo, chiunque non ricordi con esattezza gli eventi principali di Horizon: Zero Dawn e del suo DLC (qui trovate la nostra recensione di Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds) potrà avventarsi direttamente sul sequel e lasciarsi trasportare dall'ultima fatica di Guerrilla Games.

    La trama di Horizon Zero Dawn

    Anno 3000 d.C. A causa di un terrificante cataclisma che ha mutato per sempre gli equilibri sulla Terra, non solo la civiltà umana rischia ormai di estinguersi, ma è regredita al punto tale da essersi divisa in molteplici fazioni tribali. La specie dominante sul pianeta è invece rappresentata dalle Macchine, che al contrario si sono evolute sempre più e hanno assunto l'aspetto di dinosauri e animali di dimensioni spesso colossali. Cacciata dalla tribù Nora quando era ancora in fasce e cresciuta da un esule di nome Rost (un guerriero che tanti anni prima aveva rinunciato al proprio spirito per vendicare la morte della moglie e della figlia), Aloy è la protagonista della serie, nonché una cacciatrice eccellente, ostinata e piuttosto aggressiva.

    Emarginata sin dalla nascita, la fanciulla è sempre stata ossessionata dal desiderio di scoprire le proprie origini e i motivi del suo esilio, ragion per cui sin dall'età di sei anni si è addestrata duramente per ottenere risposte e sottoporsi alla Prova, ossia il rito di passaggio che le permetterà di rientrare nella tribù dei Nora col titolo di Audace. Sotto la preziosa guida di un cacciatore saggio e abile come Rost, dodici lunghi anni di sacrificio permettono quindi alla giovane donna di diventare una maestra nel tiro con l'arco e nelle tecniche di sopravvivenza.

    Raggiunta l'età giusta per affrontare la Prova, Aloy si separa dunque dal proprio padre adottivo e visita l'accampamento dei Nora, dove però viene accolta con sfiducia e disprezzo dalla maggior parte degli abitanti. Iscrittasi alla competizione, la guerriera ritrova Ted, un ragazzino che da piccola aveva salvato da una mandria di Vedette, ma soprattutto conosce Erend, un membro della tribù Oseram, e Olin, un cercatore che come lei possiede un Focus (un piccolo dispositivo che grazie alla realtà aumentata conferisce speciali capacità percettive a chiunque ne faccia uso).

    Nonostante lo svantaggio iniziale, il giorno della Prova Aloy è la prima a completare il rituale, ma nell'istante esatto in cui viene annunciata la sua vittoria, un gruppo di assassini con indosso i tipici indumenti della fazione dei Carja attacca e uccide buona parte dei nuovi Audaci Nora. Braccata da Helis, il possente leader degli assalitori, la stessa Aloy si salva solo grazie al sacrificio di Rost, che appunto era rimasto in zona per assistere da lontano al trionfo della figlia adottiva. Mentre questi cade sotto i colpi del nemico, che lo pugnala a morte per poi impartire ai sottoposti l'ordine di radere al suolo l'intera zona, Aloy precipita dalla montagna e si risveglia nel luogo proibito cui possono accedere soltanto le Alte Matriarche (le sagge del villaggio Nora). Qui la cacciatrice apprende di essere stata trovata ai piedi di una porta sigillata quando era ancora una neonata, e per di più realizza di essere pressoché identica alla dottoressa Elisabet Sobeck, una scienziata vissuta nel Mondo Antico.

    Come spiegato in seguito da Olin, che per proteggere la propria famiglia è stato costretto a collaborare con gli assassini, i ribelli Carja fanno parte di un culto chiamato Eclipse e hanno assunto il controllo di alcune Macchine corrotte. Oltretutto, il motivo del loro improvviso attacco va ricercato nell'incredibile somiglianza tra la dottoressa Sobeck e la stessa Aloy, che nel frattempo viene nominata Cercatrice dalle Matriarche: un titolo che le consente il raro privilegio di poter viaggiare senza limiti oltre le Terre Sacre.

    Nonostante i rischi, la donna accetta il suo nuovo incarico e subito è costretta a proteggere le porte del villaggio da alcuni Corsieri e un Corruttore, una Macchina che grazie al portentoso componente chiamato "Override" è in grado di controllare le altre creature robotiche. La caparbia Aloy ha quindi la meglio e recupera lo strumento, che installa sulla propria lancia per acquisire a sua volta la capacità di assoggettare i robot e servirsene come cavalcature.

    Dopo svariate missioni, la Cercatrice parte verso Meridiana, la città della tribù dei Carja, e individua i resti della compagnia un tempo nota come Faro Automated Solution, dove si scopre che il Mondo Antico venne distrutto circa mille anni prima. Alla fine del 21° secolo, infatti, la società perse il controllo di una linea di robot pacificatori organizzati in sciami e capaci di consumare biomassa come combustibile, nonché di auto-replicarsi esponenzialmente. Divenuto un'entità del tutto indipendente, lo "sciame di Faro" cominciò quindi a crescere a dismisura e a consumare tutta la materia organica della Terra, divenendo la nuova specie dominante sul pianeta.

    Temendo che lo sciame potesse alla lunga esaurire l'intera biosfera, la dottoressa Sobeck avviò lo Zero Dawn, un progetto top-secret finalizzato a creare un sistema di terraformazione automatizzato che potesse spegnere le Macchine e ripristinare la vita sulla Terra. Al contrario degli umani, il cui tempo era prossimo ad esaurirsi, un supercomputer battezzato GAIA avrebbe infatti avuto diversi secoli per craccare e disattivare le Macchine, per poi ripulire il pianeta e ricreare la biosfera.

    Contattata da Sylens, un ricercatore errante intenzionato a scoprire cosa accadde agli "Antichi", Aloy apprende che la dottoressa Sobeck venne poi trasferita in una base di lancio situata sotto la Cittadella, il centro del potere di Eclipse, e vi si reca. Qui la Cercatrice trova le fabbriche e le strutture che GAIA utilizzò per creare dei cloni umani e ripopolare la Terra, ma soprattutto realizza che il fondatore della Faro Automated Solution, Theodore Faro, aveva sabotato APOLLO, ovvero il sistema progettato per educare i nuovi nascituri ed evitare che questi potessero commettere gli stessi errori del passato.

    Se l'evidente atto di nichilismo del CEO fu il motivo per cui il nuovo genere umano si divise in fazioni tribali, l'inaspettata attivazione e un malfunzionamento del programma ADE - un sottosistema di GAIA progettato per provocare l'estinzione controllata e ripetere l'intero procedimento qualora lo Zero Dawn avesse avuto un esito non favorevole al ritorno dell'uomo - provocarono invece la riaccensione delle Macchine.

    Una volta raggiunto l'ufficio della Sobeck, Aloy scarica un registro che dovrebbe permetterle di aprire la porta davanti al quale venne trovata, ma proprio quando la donna si rende conto di essere ormai prossima a scoprire il segreto circa le sue vere origini, questa viene catturata da Helis, il quale la conduce nella Cittadella e la condanna a morte. È solo grazie al provvidenziale intervento di Sylens se la cacciatrice riesce a mettersi in salvo ancora una volta, per poi supportare la tribù Nora nella battaglia contro il culto Eclipse e recarsi infine dinanzi alla porta sigillata nascosta nel cuore della montagna della sua fazione. Ricorrendo al registro rinvenuto poco prima, Aloy trova dunque una registrazione lasciatale da GAIA, la quale rivela di essersi autodistrutta per negare a ADE l'accesso all'hardware di terraformazione, ma non prima di aver creato un clone della dottoressa Sobeck che potesse appunto ritrovare il messaggio e ripristinare le funzioni del supercomputer. Seppur devastata dall'agghiacciante scoperta di non avere una madre e di essere in realtà un clone creato per un singolo scopo, Aloy decide ugualmente di raggiungere le antiche rovine di GAIA Prime per compiere il suo dovere: distruggere ADE una volta per tutte.

    Con l'aiuto di Sylens, il quale ammette di essere stato abbindolato tempo addietro dalla conoscenza promessagli da ADE e di aver fondato personalmente Eclipse, per poi abbandonare sia il culto che il programma corrotto, Aloy si impossessa dapprima del "Master Override" necessario per distruggere ADE e in seguito partecipa alla terrificante Battaglia per la Guglia, dove uccide Helis al termine di un lungo e sofferto scontro all'ultimo sangue.

    Aprendosi la strada tra le ondate di Macchine, la ragazza ha quindi l'occasione per pugnalare ADE con la lancia e gli inietta il "Master Override", in modo tale da disattivare il programma e porre fine alla guerra in corso. Qualche tempo dopo la conclusione delle ostilità, la guerriera ormai riconosciuta come un'eroina viaggia sino all'antica dimora della dottoressa e ne trova i resti. Mentre questa saluta con un'espressione mista di gioia e dolore quella che dal punto di vista biologico potrebbe essere considerata sua madre, altrove ADE si scopre ancora "vivo", ma intrappolato all'interno di un dispositivo progettato da Sylens, che a quanto pare intende interrogarlo per scoprire la causa del suo inspiegabile malfunzionamento.

    La storia di Horizon The Frozen Wilds

    Ambientato nelle selvagge terre ghiacciate del Nord e collocabile durante la campagna principale del gioco base, il DLC intitolato The Frozen Wilds conduce la protagonista della saga nel cosiddetto Squarcio, ovvero la terra popolata dalla tribù dei Banuk (la stessa fazione cui appartiene Sylens). Incaricata di indagare sull'apparizione di Macchine mai viste prima e su un monte dal quale fuoriesce del fumo, Aloy fa visita all'anziano Aratak, il quale le parla del famigerato Demone della montagna.

    Stando alle parole del saggio capo locale, proprio al "Rombo di Tuono" va attribuito lo strano comportamento delle Macchine, che in seguito alla sua comparsa divennero persino più aggressive. Tuttavia, poiché il loro attacco iniziale si rivelò un totale fallimento, i fieri Banuk hanno da tempo rinunciato all'idea di sconfiggerlo da soli. Proseguendo con le sue ricerche, la Cercatrice dei Nora individua delle strane torri tecnologiche che corrompono le Macchine nei dintorni e oltretutto si imbatte in Ourea, sciamana scomparsa dei Banuk e sorella dell'anziano Aratak.

    Anche Ourea è in cerca di un modo per sbarazzarsi del Rombo di Tuono, e conduce la giovane appena conosciuta in una struttura del Mondo Antico che i Banuk trasformarono in un santuario per ospitare la voce elettronica da loro ribattezza "Anima" e venerata al pari di una divinità. Aloy entra dunque in contatto con CYAN, un'intelligenza artificiale originariamente programmata per impedire al vulcano di Yellowstone di eruttare e annientare ogni forma di vita nello Squarcio, e apprende che il Demone sta bloccando le sue trasmissioni.

    Quando la comunicazione si interrompe bruscamente, la Cercatrice si allea con Ourea per salvare lo Spirito e scoprire maggiori dettagli sul Rombo di Tuono. Prima di poter procedere col piano, però, le due donne devono spogliare Aratak del titolo di capo Banuk, in quanto il fratello della sciamana si rifiuta di approvare e condurre ulteriori assalti contro il Demone della montagna.

    Non avendo alternative, Aloy si vede costretta a sfidare l'anziano, ma è a quel punto che le Macchine cadute sotto il controllo del Rombo di Tuono tendono loro un'imboscata e li obbligano a collaborare pur di sopravvivere. Impressionato dalle straordinarie abilità sfoggiate dalla guerriera Nora, Aratak si convince infine a cederle il comando della tribù, e così la Cercatrice e i suoi alleati si infiltrano in una struttura del Mondo Antico situata nel cuore della montagna.

    Ripristinate le comunicazioni con CYAN, i presenti scoprono che anche il Rombo di Tuono è in realtà un'avanzatissima intelligenza artificiale di nome EFESTO: un tempo subordinato di GAIA, la sua funzione originale era stata la costruzione di macchine indispensabili per la terraformazione del pianeta reso totalmente sterile dallo sciame del Faro. Essendo questo ormai fuori controllo, Aloy e i suoi lottano quindi contro le Macchine prodotte da EFESTO per permettere a Ourea di effettuare l'ovverride sul nucleo di CYAN, affinché lo Spirito possa trasferire il proprio nucleo in un centro ausiliario e avviare la distruzione della struttura sotto il controllo del Demone. Sfortunatamente la sciamana perde la vita durante il procedimento, mentre Aloy e Aratak riescono a lasciare incolumi la caldera del supervulcano e a tornare al Santuario dei Banuk, dove CYAN ha trovato rifugio. Nonostante i loro sforzi ed il sacrificio di Ourea, i due vengono però informati che anche EFESTO è sopravvissuto e che pertanto continuerà a progettare Macchine con cui portare avanti lo sterminio degli esseri umani. Le ragioni dietro le azioni della malvagia IA rimangono insomma un mistero, e Aloy si separa dai Banuk dopo aver rimesso un riconoscente Aratak a capo della sua gente.

    L'attesissimo Horizon: Forbidden West, che ricordiamo raggiungerà i negozi il prossimo 18 febbraio, avrà presumibilmente il compito di far luce sia sul malfunzionamento di ADE che sulle atrocità perpetrare da EFESTO. Il sequel dovrà inoltre chiudere in bellezza l'epopea di Aloy, e celebrare la sua evoluzione da emarginata ad eroina senza eguali.

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