Shadow of the Colossus: un Remake alternativo negli scatti di Emanuele Bresciani

Shadow of the Colossus arriva oggi nei negozi, per l'occasione Emanuele Bresciani torna con un nuovo servizio fotografico dedicato al gioco di Fumito Ueda.

Shadow of the Colossus: un Remake alternativo negli scatti di Emanuele Bresciani
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS4
  • PS4 Pro
  • Se qualcuno tra voi mi chiedesse cosa ne penso del remake di Shadow Of The Colossus ad opera di Bluepoint Games, vi direi che per alcuni versi è un prodotto molto valido mentre per altri è un prodotto che ha soffocato il cuore artistico dell'originale di Team Ico. Tecnologicamente non c'è dubbio, SOTC (2018) è un gioco che fa tante cose benissimo. Adoro i mille dettagli adesso ben visibili sul corpo dei colossi, la polvere e pietruzze che perdono durante la lotta nonché i 60fps quasi sempre presenti sul campo di battaglia. Eppure, questo gioco non ha l'anima di SOTC e questa cosa la vedo chiaramente ogni singolo istante che passo sul photomode.
    Se osservate le mie foto qui sotto capirete subito cosa mi sarei aspettato da questo remake: la vecchia direzione artistica spinta a mille, coniugata ad un apparato tecnologico degno di questa generazione. Quello che invece questo gioco ci regala oggi è come il remake di Robocop senza l'ultraviolenza, il remake di Old Boy senza l'odore del peccato presente nell'originale coreano, è come il tiramisù fatto con la ricotta invece del mascarpone. E' un gioco sempre bello, per carità, ma gli manca quel quid che lo rendeva un gioco Team Ico fino al midollo. 
    Quando fotografai per la prima volta SOTC per il mio defunto sito web electricblueskies.com nel lontano 2012, utilizzai un hack su PC che mi permetteva di spegnere a piacimento il fortissimo bloom ambientale. Sapete cosa si nascondeva dietro le nuvole nell'originale di Team Ico? Un favoloso cielo color magenta. Un empireo a metà tra il viola ed il porpora, nascosto il più delle volte da una luce ambientale fortissima che diluiva il colore della volta celeste in un più generico grigio-bianco. Questo dettaglio estetico regalava la sensazione di muoversi in un mondo magico, mistico e alieno. Un'esperienza soprannaturale ai limiti del sogno, o dell'incubo, a seconda di come interpretiate il viaggio spirituale di Wanda e Agro. Le scelte cromatiche e di illuminazione erano metà della bellezza del gioco e metà della sua atmosfera. Quello che un remake avrebbe dovuto fare era esasperare queste sensazioni e questo mondo. Quello che invece rimane oggi di quel mondo sono i colossi e i suoi protagonisti, ma purtroppo non c'è più "quel mondo". Oggi Wanda si muove nella coloratissima Nuova Zelanda di Peter Jackson e si è perso, davvero, un po' del fascino dell'opera. Non il suo messaggio, non il suo significato, non il suo gameplay, ma forse il suo spirito e anima più intimi.
    Siete d'accordo? Non siete d'accordo? Fateci sapere cosa ne pensate. Scrivete a Francesco Fossetti per lamentarvi o contestare i miei punti di vista oppure iscrivetevi al mio canale Facebook se invece siete d'accordo con me e siete curiosi di vedere come prosegue il mio prossimo servizio su SOTC.

    La magia di Shadow of the Colossus


    Che voto dai a: Shadow of the Colossus Remastered

    Media Voto Utenti
    Voti: 143
    8.4
    nd