Speciale Sony Press Conference - Vol. 2

Sony Press Conference 2006 - SCE si proietta nella Next Generation - Vol. 2

Speciale Sony Press Conference - Vol. 2
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Giochi.

Leggi la Prima Parte dello speciale sulla Press Conference Sony.


Genji 2 ha ricevuto speciali attenzioni da parte degli sviluppatori: il titolo è stato mostrato ampiamente, in una demo version provvisoria e ritoccata appositamente per l'evento.
Sfortunatamente la scelta di dare rilievo ai lavori dei team interni non si è rivelata fruttuosa. Un gameplay standard ed un comparto tecnico pessimo, con un framerate altalenante e spesso sotto i 15 frame per secondo, non ha fatto una buona impressione. In questo articolo tutte le informazioni.

Eye of Judgment è stata la prima applicazione Next Generation per Eyetoy. Attualmente la periferica targata London Studio è poco sfruttata, per lo più in serie di minigiochi che ben poco servono a caratterizzare il parco titoli Ps2. Eye of Judgment è il primo tentativo di invertire questa tendenza. Si tratta di un Trading Card Game, sulla falsariga delle trasposizioni videoludiche di Yu Ghi Oh. La particolarità del prodotto sta nel fatto che il posizione delle carte e l'interazione con i mostri evocati avviene muovendo le mani di fronte allo sguardo digitale di Eyetoy. Spostare le cartesul tavolo da gioco, lanciare attacchi speciali, tutto con un semplice gesto delle dita. Immaginiamo che tale prodotto possa essere sfruttato solamente per il gioco online, e alla fine potrebbe risultare piacevole, non certo incisivo o rivoluzionario. Speriamo dunque che le future applicazioni di Eyetoy mostrino qualcosa di ancora più sostanzioso.


Improvviso, appare Metal Gear Solid 4. Il genio di Kojima nel suo massimo splendore. Ed è un intermezzo poetico nel centro di una conferenza in cui non è certo l'emozione, ad essere in primo piano. Così, anche Everyeye, si ferma un attimo...

Metal Gear Solid 4

Pupille languide si dilatano emozionate, centinaia di sguardi scrutano avidamente un anonimo telo bianco, pugni carichi di adrenalina si adagiano sui freddi braccioli di un seggiolino vellutato... per tre minuti e 18 secondi il mondo dei videogiochi vuole fermarsi, così, in rispettoso silenzio, perché il protagonista principale, il vecchio Snake, ha deciso di entrare in scena.

La guerra sta cambiando

Il soave canto intona una triste melodia, terre mediorientali fanno la loro comparsa, spoglie di civiltà, vuote d'animo. L'atmosfera è grigia, satura di morte, dominata da minacciose creature bipedi, alimentate solo da istinti primordiali: caccia, distruzione.

Carovane di uomini viaggiano nervosamente, ignare del sanguinoso destino che attende loro. Freddi cecchini fanno incetta di vittime, mentre il pesante metallo senziente travolge gli ultimi sopravvissuti della strage... e poi appare lui: Solid; vecchio, stanco, fuggiasco per necessità, rassegnato per scelta.

Vecchie conoscenze, facce note, preoccupate, aggressive, ma straziate... Naomi Hunter, Roy Campbell, Meryl Silverburgh, Otacon, Raiden, Ocelot e poi nuovamente lui, il vecchio Snake, con la sigaretta in bocca, quasi fosse il suo ultimo desiderio. La pistola in mano, i proiettili che scivolano in canna, metà volto tumefatto da battaglie senza vincitori, né vinti... -c'è ancora una cosa che devo fare-, la mano si alza, il revolver entra in bocca, un ultimo pensiero si distende nella sua mente... BANG... cala il sipario.


A cura di Flavio "Flactarus" Ragnotti

Third Parts Action.

Electronic Arts ha mostrato, con ampie argomentazioni filmate, lo stadio di sviluppo del suo prossimo NBA e di Tiger Woods.
Entrambe le demo erano in tempo reale, gestite manualmente sotto gli occhi del pubblico.
Le attenzioni della software house canadese per il comparto tecnico di NBA Live 2007 hanno interessato sopratutto il comparto delle animazioni. Mostrando la differenza fra current e next gen, è stato lampante quanto il realismo guadagni con il passaggio da Ps2 a Ps3. Adesso, riportando fedelmente le dichiarazioni dei producer, ogni giocatore in campo avrà una propria "personalità motoria", reagendo alla presenza di altri player con una gamma di movimenti ampia all'inverosimile. Spostamenti delle spalle e delle braccia, torsioni del volto, step sul posto, costituiscono una serie di animazioni che aprono la via ad un nuovo modo di intendere l'interazione poligonale. A questo si aggiunge una più precisa gestione degli spostamenti: anzitutto, le direzioni di movineto, a differenza di quanto è per l'attuale generazione, non saranno predefinite lungo assi inclinati di 45° gli uni rispetto agli altri. I giocatori potranno muovere lungo traiettorie fluide, ruotando a 360° con continuità, senza "scatti". Gli sviluppatori hanno poi riorganizzato la gestione dei passi: tutti gli spostamenti compiuti dai modelli poligonali (rotazioni, step laterali) sono effettuati piede dopo piede, e non più con gli evidenti slittamenti delle passate edizioni.
Il risultato finale, mostrato in una demo, è piuttosto convincente. Certo, qualche incertezza fa sì che il rimbalzo del pallone si perda in alcuni momenti, come alcuni, pochissimo passi. Il lavoro di ottimizzazione gioverà non poco.
Tiger Wood è servito com espunto per mostrare al mondo un nuovo sistema di gestione delle espressioni facciali: utile sopratutto per caratterizzare le partite in multiplayer, tale impostazione fa sì che, tramite la pressione dei testi del pad, l'alter ego digitale si abbandoni ad una serie di commenti vocali impreziositi da un morphing del volto preciso e molto verosimile. Di interesse relativo per quanto riguarda. la sua effettiva validità ludica, la tech demo ha permesso tuttavia di di apprezzare un modello umano molto dettagliato (seppure ancora abbigliato con vesti del tutto statiche).
Un brevissimo filmato di Madden ha concluso la presentazione di EA, con poco interessa da parte della stampa, doveroso soltanto per la presenza di giornalisti americani.

Fra i vari video presentati, non molti presentavano sequenze in real time. Comunque sia, si è trattato di una carrellata piuttosto interessante.
Di rilievo, fra i tanti videogiochi, segnaliamo:

- Fatal Inertial. Un racing game molto simile a Wipeout. Il filmato di presentazione era ambientato in un canyon, in cui si davano battagli alcune navicelle.

- 8 Days. Uno dei titoli più interessanti, a quanto appare dalla presentazione. Un action game in cui le sezioni di gioco risultano molto cinematografiche: l'azione si colora attraverso continui cambi di inquadratura, ed appare frenetica e coinvolgente. Purtroppo l'introduzione di un Hud a schermo non convince completamente lo spettatore, che ha ancora l'impressiode di trovarsi di fronte a filmati precalcolati. Dopo aver messo le mani su Heavenly Sword, tuttavia, in cui la fluidità dell'azione non viene intaccata dal continuo alternarsi delle animazioni attivate dopo ogni contromossa, viene da pensare che, in effetti, sia possibile realizzare qualcosa di concreto. (ndr questo link potete vedere un filmato di 8 Days)

- Naughty Dog abbandona per ora il suo brand più famoso per dedicarsi ad un nuovo action game, un prodotto completamente diverso sia nelle ambientazioni che nel gameplay. Attualmente noto come "Naughty Dog" questo action game ci cala nei panni di un cacciatore di tesori che, in modo del tutto simile ad Indiana Jones, approda in un isola misteriosa, in cui è sepolto un segreto che non dovrebbe essere svelato al mondo intero, come recitano i titoli che anticipano i le immagini di gioco. Una grafica brillante, colori vivi per la natura e look dei protagonisti solare e particolarmente "fumettoso", nonostante i lineamentei adulti del protagonista e dei suoi avversari. Il nostro eroe appare come un emulo di Lara Croft, con cui condivide l'arte di raggiungere le vette più impervie con le nude mani, a cui aggiunge però una certa propensione al combattimento.


Per maggiori informazioni riguardo ai titoli in programmazione, vi rimandiamo alle gallerie immagini ed alle notizie riguardanti l'E3, sperando di poter esaminare con più calma, durante l'Expo, altri titoli Ps3.

2 & P

Ps2 è, per Sony, una console ancora importante. In effetti, la decisione di lanciare un anno più tardi rispetto a Microsoft deriva probabilmente dal successo incredibile dell'attuale console, che non solo sta continuamente ampliando la base installata, ma sta proponendo titoli eccellenti, in grado di attrarre indistintamente ogni giocatore. Certo, ci sono voluti 5 anni, ma adesso c'è il giocattolo è completo, non sfruttarlo sarebbe stata una pazzia. Così, durante la conferenza Sony, PS2 ha avuto molte menzioni d'onore. Nessuna presentazione filmata di nuovi titoli, solamente un elenco delle produzioni future, fra cui sono annoverati esponenti di enorme rilievo. Comuqnue, nessuna novità sostanziale: tutti i prodotti sono stati annunciati da molto tempo. Del resto, Ps2 non ha bisogno di ulteriore pubblicità. E non l'avrà nei prossimi 5 anni, in cui la macchina continuerà ad essere prodotta e, senza alcun dubbio, venduta.

Più sostanziosa la campagna mediatica dedicata a PSP. Questa ha riguardato sopratutto la presentazioni di nuove demo giocabili (Ratchet & Clank: Size Matters, Gangs of London), della cui prova diretta vi forniremo ben presto un resoconto. Inoltre, una carrellata video ha mostrato qualche titolo di prossima uscita: Talkman, B-Boy (dedicato al mondo della Break Dance), Planet PSP (Working Title - Una sorta di Guida interattiva), Killzone Liberation. Insomma, tanta carne al fuoco, se si considera anche che, entro la fine dell'anno in corso verranno commercializzati, oltre al microfono di Talkman, un Eyetoy di dimensioni ridotte (e tutti giocheremo facendo l'occhiolino), ed un sistema GPS.
Se poi si conta l'annuncio di ulteriori aggiornamenti del firmware, che includeranno un Flash Player, il quadro è quasi completo, e dipinge una incredibile fiducia nel proprio prodotto, a fronte di dati non troppo fausti.
Ma non basta: la massiccia intercomunicazione fra PSP e Ps3 permetterà non solo di utilizzare in connessione le due console da gioco, ma, con tutta probabilità, di visualizzare su schermo televisivo l'immagine della piccola console. Una scelta, questa, che risult aindispensabile per la diffusione dello standard UMD; attualmente uno dei meno avanzati sistemi per la gestione dei dati.
Durante l'E3 Everyeye proporrà una serie di articoli riguardanti le prove dirette dei titoli sopra menzionati, nonchè alcuni interviste ai team di sviluppo di prodotti PSP e PS2, nella speranza di poter delineare la situazione ludica da qui al prossimo Novembre.

Closing Comments.

Una conferenza a misura d'uomo. Realistica, concreta. In cui c'è stato qualcosa da nascondere, niente da inventare.
Ciò nonostante, la generale impressione che l'utenza ha avuto, è stata disastrosa. La sollevazione popolare ingente. Il nuovo controller non è stato accolto, è stato denunciato. I giochi non sono stati apprezzati, ma derisi.
Eppure da ridere c'è poco. Sony ha quel che ha: poco da presentare al lancio, ma un'infinità di proposte per il futuro remoto. Sony ha la faccia tosta di sfruttare il libero mercato delle idee. Sony ha la voglia di monopolizzare, e ne ha la possibilità. Perchè, inutile non citarlo, durante gli ultimi 3 minuti (180 secondi) di conferenza, sono passati i titoli di coda, su sfondo. Costituiti dell'elenco di terze parti, software house indipendenti, che hanno intezione di sviluppare titoli su Ps3. E, dopo quelli, davvero è stata la fine. Perchè ogni Console War, di qualsiasi generazione, è giocata sull'abilità dei generali.
Le fette dei diagrammi statistici, senza alcun dubbio, resteranno tre anche stavolta: ogni console si indirizza ad un'utenza differente ed ha buone carte da giocare. Ma Sony sembra avere i mazzi più sostanziosi, quanto basta per confermare il dominio attuale, nel campo dell'Home Console. I problemi in cui potrebbe incorrere saranno sopratutto relativi alle schermaglie dei prezzi: se Microsoft abbasserà per tempo, ed ingentemente, il costo della sua console, e Nintendo lancerà Wii ad un prezzo rivoluzionario, allora l'attrito economico potrebbe ostacolare non poco il successo iniziale del lancio. Non certo quello futuro. Perchè quello è giocato sulla fidelizzazione, contemporaneamente sul passaparola e sull'ignoranza del target. Sull'azione totalizzante del marketing e del brand, sulla base installata, sullo strascico della console "presente e viva". Sulla convinzione che "la virtù sta nel mezzo". Nel mezzo fra infanzia e maturità, fra online e offline, fra vecchio e nuovo, fra movimento e staticità.
Nel limbo ludico di chi può attendere, ed attendendo non ha niente da perdere. Solo da guadagnare.