Spider-Man: alla scoperta di Wilson Fisk, il Re del Crimine noto come Kingpin

Nemesi sporadica di Spider-Man e comprimario nel nuovo videogioco, approfondiamo la storia del più grande criminale dei fumetti Marvel.

Spider-Man: alla scoperta di Wilson Fisk, il Re del Crimine noto come Kingpin
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  • PS4
  • PS4 Pro
  • L'universo di Spider-Man (tanto fumettistico quanto cinematografico) include nomi rimasti scolpiti nella memoria dei fan della Marvel. Una buona storia si svolge, quasi sempre, quando a grandi eroi si contrappongono grandi cattivi: se consideriamo che ogni paladino della Casa delle Idee ha alle proprie spalle una pletora di villain a dir poco enciclopedica, forse riusciamo a capire perché certi cicli narrativi riescono a susseguirsi con un ritmo e una qualità così elevati. Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere, sia come eroe solitario che come Avenger, ha affrontato un numero indefinito di antagonisti, a cui ha addirittura aperto le porte verso un successo tutto personale, all'interno di altre testate Marvel. È proprio il caso di Kingpin, all'anagrafe Wilson Fisk, la cui storia editoriale ha preso nel tempo una strada che ha leggermente deviato da quella dell'arrampicamuri. Questo non significa che i destini dei due personaggi non si intreccino tra di loro in maniera indissolubile. Il Re del Crimine di New York è quindi il protagonista del nostro terzo appuntamento alla scoperta degli attori che compariranno nello Spider-Man per PlayStation 4 di Insomniac Games: fresco dell'annuncio relativo alla data di uscita, fissata al prossimo 7 settembre in esclusiva Sony, il titolo vedrà anche la partecipazione di Fisk. Per il momento, il suo ruolo sembra relegato a una dimensione secondaria rispetto a quella che sembra la nemesi principale (Mr. Negativo). La presenza di Kingpin nel nuovo videogioco di Spider-Man, però, ci dà l'occasione per approfondire la sua storia editoriale: andiamo quindi alla scoperta del più grande (in tutti i sensi) boss del crimine della Grande Mela!

    Il boss del crimine

    Kingpin fa il suo esordio fumettistico nel 1967: il personaggio fu creato dalla penna di Stan Lee per le matite di John Romita Sr. e, nel tempo, si è affermato come una delle più grandi nemesi di Daredevil. Ciò è avvenuto a causa dei suoi numerosi traffici illeciti in Hell's Kitchen, uno dei quartieri più malfamati e popolati del bronx newyorkese - e, per questo, preso di mira da tutte le principali cosche malavitose della città per il controllo del mercato illegale, dai traffici di droga e armi o finanche di esseri umani, senza contare altre numerose operazioni indicibili. Ma quindi, cosa c'entra in fondo questo villain con l'Uomo Ragno? Ma è molto semplice: Kingpin debuttò, in quel lontano 1967, sulle pagine della testata di Amazing Spider-Man. Inizialmente, dunque, il boss malavitoso era un avversario dell'arrampicamuri e, nel corso della sua lunga e mai banale esistenza editoriale, che ancora oggi sopravvive con serie standalone che lo vedono protagonista, si è frapposto spesso e volentieri al buon vecchio Peter Parker, pur rimanendone un antagonista per certi versi secondario, impegnato su più fronti e sempre destinato a trovare nel Diavolo di Hell's Kitchen il suo più grande rivale. Il suo nome completo, peraltro, è Wilson Grant Fisk: la sua creazione non fu casuale, ma gli autori scelsero di modellarlo traendo ispirazione dalle principali figure gangster del cinema noir degli anni Quaranta.

    In particolare, il personaggio di Fisk si ispira in toto a Sidney Greenstreet, noto attore cinematografico proprio degli anni Quaranta, celebre per la sua interpretazione di Kasper Gutman nel film Il mistero del falco, pellicola pulp del 1941 tratta dal romanzo di Dashiell Hammett. Che la fisionomia, le posture e i comportamenti di Wilson Fisk si rifacciano ai grandi gangster tratteggiati dal cinema di genere del ventennio precedente è praticamente indubbio, ma Stan Lee e Romita Senior riuscirono a mescolarne i connotati classici e citazionisti con una figura dalle sembianze e dal tratto psicologico semplicemente unici.

    Gli abiti eleganti (quasi sempre tendenti al bianco), il bastone da borghese, il genio intellettuale e i modi estremamente freddi, lucidi e sibillini si affiancano alle sue sembianze mostruose e grottesche, al suo incedere mastodontico e alla furia che cede il posto, subito dopo, all'utilizzo di una forza bruta rara e terribile. Ciò che caratterizza maggiormente Kingpin sono proprio le sue dimensioni colossali, rappresentate nei fumetti con delle fattezze sovrumane che si accompagnano a una potenza fisica che non conosce eguali per chi non è un superumano: una possanza che, in passato, ha permesso a Wilson di affrontare persino Capitan America e che, unendo tutto ciò al suo acume strategico, lo ha reso un nemico pericoloso persino per gli Avengers.

    Le origini di un Re

    Le origini di Wilson Fisk come criminale affondano le proprie radici ben prima di quanto inizi la storia di Spider-Man: il nostro, da bambino, viveva in un quartiere povero di New York in una famiglia poco agiata, con un padre alcolizzato e problematico - un ritratto delineato soprattutto negli ultimi anni, e ampiamente esplorato nella serie TV di Daredevil prodotta da Netflix, in cui il colossale villain è interpretato da un magistrale e nerboruto Vincent D'Onofrio.

    L'infanzia del futuro Kingpin non è affatto facile, poiché Wilson veniva costantemente bulleggiato dai suoi coetanei a causa della sua obesità: ma, già forte di un'intelligenza senza pari sin dalla tenera età, Fisk decise di sfruttare la sua più grande debolezza e renderla il suo maggiore punto di forza, addestrandosi nell'apprendimento di svariate arti marziali tra cui il sumo, la lotta libera e altre discipline, accostando alla sua mole fisica anche una straordinaria abilità nel combattimento.

    Crescendo negli anni, e raccogliendo attorno a sé svariati criminali al fine di formare una nuova gang, Wilson inizia la sua carriera malavitosa lavorando per Don Rigoletto, un boss mafioso che in seguito verrà ucciso proprio dal suo nuovo protetto, lasciando vacante il trono di un impero criminale vastissimo e che si estende per gran parte della costa orientale degli Stati Uniti D'America. Uno scranno che, ovviamente, sarà riempito da Wilson Grant Fisk. Intanto, però, Wilson conosce una ragazza di nome Vanessa, una povera senzatetto che alcuni trafficanti di esseri umani provano a vendergli: innamoratosi a prima vista della donna, decide di prenderla con sé e di sposarla, un unione dalla quale nascerà persino un figlio di nome Richard. Tra i due nasce un amore profondo e sincero che, per tutto il resto della sua vita, sarà la maggiore debolezza di Kingpin.

    Tra Spider-Man e Devil

    È a questo punto del suo percorso criminale che Wilson assume l'identità di Kingpin - il "perno", appunto, di tutte le cosche criminali di New York, l'imperatore indiscusso del crimine la cui morsa attanaglia da sempre (e per sempre) i fumetti Marvel su livelli social, politici e finanziari. Che sia il Punitore, l'Uomo Ragno, Daredevil o qualunque altro supereroe o Avenger, se la lotta alla malavita si ingigantisce sfociando nella guerra contro le gang di New York, possiamo star certi che dietro le quinte ci sarà sempre il malvagio Kingpin. La più grande abilità dell'antagonista di Spider-Man e Daredevil sarà la sua enorme capacità di estendere la sua morsa di potere a macchia d'olio e di insinuarsi nelle esistenze dei suoi nemici con abilità sibillina e micidiale, distruggendo e decostruendo la figura dell'eroe senza neanche bisogno di sporcarsi le mani. È il tratto delineato dal corso editoriale di Frank Miller e David Mazzucchelli in Daredevil: Rinascita, una delle storie più celebri, mature e decadenti in assoluto sul personaggio di Matt Murdock e sulla dicotomia imprescindibile che regola il rapporto tra Daredevil e Kingpin.

    Una storia, pubblicata nel corso degli anni Ottanta, in cui Miller tratteggiò quel Kingpin calcolatore e micidiale che abbiamo fin qui descritto, capace di smantellare la credibilità del Diavolo di Hell's Kitchen e del suo alter ego senza alzare neanche un dito, forte della più grande arma che un cattivo possa avere, a patto di possedere l'acume necessario a utilizzarla: le informazioni. Ma torniamo a Spider-Man: le lotte tra l'arrampicamuri e Kingpin non sono numerose come nel caso di altri eroi quali Devil o The Punisher, ma - come già detto - fu proprio la serie fumettistica dell'Uomo Ragno a lanciare il personaggio nell'universo editoriale della Casa delle Idee.

    In seguito al ritiro di Spider-Man, che scelse per un periodo di abbandonare il costume perché non fu in grado di sopportare la pressione di mettere in pericolo i suoi cari, Wilson Fisk decise di sfruttare l'occasione per riportare in auge il suo potere a New York, sfidando l'organizzazione mafiosa dei Maggia (gli stessi che minacciarono Mr. Negativo) ma incontrando in un redivivo Spidey l'ostacolo principale al coronamento del suo successo. Le strade di Fisk e di Spider-man si incroceranno ancora quando suo figlio Richard, nei panni di un supercriminale, si palesa intenzionato a proseguire sulle orme del padre: la storia in questione porta il nostro a scontrarsi con l'HYDRA e il Teschio Rosso, duello in seguito al quale Richard viene ferito gravemente, riuscendo a riacquisire vitalità solo dopo che i suoi genitori sfruttano proprio l'energia dell'Uomo Ragno.

    Tra Civil War e nuove vite

    L'amore per Vanessa, che gli intima di smetterla con il crimine pena la fine della loro relazione, porterà Kingpin a ritirarsi per un periodo, slegandosi di fatto dalla sua rivalità con Spider-Man. Comincerà da qui il percorso che lo porterà a diventare una delle più grandi nemesi di Daredevil, dando vita a storie come Rinascita - un corso fumettistico che, a quanto pare, sarà oggetto di trasposizione nella terza stagione di Marvel's Daredevil su Netflix. È solo in tempi più recenti che Fisk torna a intrecciare il suo destino con quello del buon Spidey: per questo, però, dobbiamo fare un passo indietro di qualche anno, al 2007: è la stagione della Civil War fumettistica di Mark Millar e Steve McNiven, una saga che ha ridefinito i confini editoriali della Marvel e che ha dimostrato anche di cosa sia capace un antagonista come Kingpin persino nel bel mezzo di un conflitto tra superumani. Durante la guerra civile che vede frapporsi Tony Stark e Steve Rogers, infatti, Fisk sfrutta la sua influenza dispensando ordini e disposizioni dalla prigione in cui è rinchiuso per passare informazioni utili alla fazione di Capitan America, così da ingannare Iron Man e indirizzarlo verso una finta base segreta dei disertori.

    Ma i suoi gesti più gravi avvengono in seguito: la Civil War è un evento importante anche per Spider-Man, diviso tra il profondo rispetto patriottico nei confronti di Cap e la sua lealtà a Tony Stark. Per questo, Peter sceglie di smascherarsi in mondovisione, facendo sapere a tutto il globo di vestire i panni dell'arrampicamuri sin dall'età di 15 anni.

    Venuto a sapere ciò, Kingpin organizza un raid per uccidere Peter, ma è la povera zia May a finire vittima dell'agguato. L'incidente avrà, ovviamente, ripercussioni gravissime sulla psicologia di Spider-Man, che tornerà a vestire il costume nero e inizierà un periodo oscuro fatto di vendetta e redenzione. Solo in seguito al patto che Spidey stringerà con Mefisto - nella storia Soltanto un altro giorno, un evento che riscriverà lo status quo dell'eroe cancellando il suo matrimonio con Mary Jane ma salvando la vita di Zia May - Kingpin perderà i ricordi sulla reale identità di uno dei suoi storici avversari. Il ciclo narrativo successivo, come vi abbiamo già raccontato, segnerà peraltro il debutto di Mr. Negativo nel pantheon dei villain di Spider-Man.

    Dall'Universo Ultimate ai giorni nostri

    La rivalità tra Spider-Man e Kingpin assume tratti seri e profondi anche nell'Universo Ultimate - che fu, ricordiamolo, una variante editoriale voluta dalle Marvel nei primi anni 2000 per confezionare un microcosmo dai toni teen e drammatici grazie al quale avvicinare un pubblico più giovane. Già Peter Parker, sin dalle sue primissime avventure nei panni dell'arrampicamuri, si impegna nel tentare di porre un freno ai traffici illeciti del signore del crimine di New York, ma sarà anche con Miles Morales che - seppur indirettamente - Fisk eserciterà un peso significativo.

    Kingpin, infatti, condizionò pesantemente la vita del padre di Miles, Jefferson Davis, che fu ingaggiato dallo S.H.I.E.L.D. con la proposta di riscattare un passato da criminale lavorando sotto copertura per Nick Fury. Accettando a malincuore, e staccandosi dalle malefatte che compiva intanto suo fratello Aaron (destinato poi a diventare il supercriminale noto come Prowler), Jefferson entrò nelle grazie di Kingpin, iniziando a portare a termine una serie di azioni di cui si sarebbe poi pentito per tutta la vita. La figura di Kingpin, oggi, non è cambiata molto: la linea editoriale della Nuovissima Marvel non ha esplorato a fondo, finora, il personaggio di Fisk, che sembra avere poco da dire rispetto ai fasti del passato. Lo abbiamo ritrovato protagonista, però, in una side story di Civil War II: mentre, tra i palazzi di New York, infuriava la seconda guerra civile dei superumani tra Iron Man e Capitan Marvel, le azioni criminali del boss lo hanno portato a interagire con un Inumano che non ha esitato a sfruttare a suo piacimento. L'ennesima, piccola dimostrazione della forza esercitata dalla più grande arma che un criminale come Kingpin possa desiderare: la manipolazione.

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