Vedere sventolare la bandiera della propria nazione è un qualcosa di veramente unico, le emozioni e le sensazioni che un drappo di stoffa riesce a trasmettere in un qualsiasi contesto lo si riesca a collocare rimane qualcosa di realmente magico.Vedere poi quella stessa bandiera, comunemente associata ad un monumento, evento calcistico o, meglio ancora, ad un contesto olimpico, sventolare accanto ad una persona che si professa videogiocatore competitivo e che, tra una pausa e l'altra, usa mouse e tastiera per dare vita a quelle competizioni a cui noi assistiamo e commentiamo quotidianamente, rende tutto ancora più straordinario.
Ecco, le Nation Wars di Starcraft II sono servite a questo, a regalare quel pizzico di "follia" in un universo schematico di eventi e tornei, di rigorose regole, di un sistema che premia il singolo, meno la squadra e ancor meno la bandiera che ci si porta dietro.
Macchina del tempo: 2014
Le Nation Wars sono nate nel 2014 come format ideato da un gruppo di commentatori francesi chiamato O'GamingTV che all'epoca aveva costruito una fitta rete di network di casting e si affacciava al mondo dell'organizzazione dei tornei per nazioni.
In realtà l'azienda francese aveva realizzato, due anni prima, a cavallo tra l'inizio e la fine del 2012 un torneo molto simile all'odierna StarLeague denominato "Iron Squid", diviso in due "capitoli".
L'evento fu commentato in lingua francese da Pomf et Thud, due ragazzi uniti dalla passione per Starcraft II e per League of Legends, che il 5 dicembre 2011 fondarono quella che oggi è conosciuta come O'GamingTV iniziando un percorso nuovo che porterà questa organizzazione a diventare una delle più importanti in ambito internazionale per quanto riguarda la trasmissione in diretta di eventi targati Blizzard e non solo.
Pomf et Thud furono quindi gli ideatori, le menti, dietro all'Iron Squid che dopo la fondazione di O'GamingTV venne alla luce nel 2012, arrivando a diventare un successo internazionale in brevissimo tempo, sorprendendo tutti per l'ottima organizzazione ed il formato di gioco che garantì equità nei gironi e la vittoria di MMA (Capitolo I) e Life (Capitolo II).
Dopo la realizzazione di questi due tornei, O'GamingTV si concentrò sulla creazione di cup francesi che prenderanno il nome di Underdogs che presero il via nel 2013 e videro la massiccia partecipazione di cyber-atleti transalpini e sono ancora oggi dei tornei che regalano spettacolo per la qualità del gioco espresso dai giocatori partecipanti e hanno lo scopo di scoprire nuovi giovani talenti.
Welcome Nation Wars!
Nel 2014 venne alla luce la prima edizione delle Nation Wars, un torneo che fu concepito ad inviti e che vide la partecipazione di sole otto squadre (Francia, Svezia, Germania, Norvegia, Spagna, Russia, Ucraina e Polonia, ndr), un numero che, ad oggi, sembra assolutamente limitato per una competizione che risulterà vincente sotto tutti i punti di vista nell'immediato futuro.
Grazie alla preziosa collaborazione con Dailymotion, che sponsorizzò la prima edizione delle Nation Wars, furono messi sul piatto 6000$ ripartiti tra i primi quattro posti.
L'idea di escludere dalla competizione diverse importanti nazioni come Finlandia, Olanda e soprattutto Corea del Sud, ebbe la conseguenza di creare tensioni e polemiche all'interno della comunità internazionale che accusò l'organizzazione di aver premiato la popolarità anzichè puntare sulla reale abilità dei giocatori.
A dirla tutta, escludendo la Corea del Sud, gli organizzatori invitarono oggettivamente le formazioni più forti del panorama videoludico internazionale e le polemiche con il passare dei giorni, complice anche un'ottima riuscita della manifestazione, si andarono attenuando fino a scomparire del tutto.
Il fatto che permise a questo torneo di entrare nella storia fu la modalità di selezione delle nazionali, che per la prima volta avvenne per votazione del pubblico.
Dopo aver selezionato una rosa di cinque aspiranti titolari della nazionale, O'GamingTV lasciò all'utente la possibilità di scegliere tre dei cinque giocatori in base al proprio gusto personale.
In pochissimo tempo, un fiume in piena di voti inondò il sito che l'azienda francese aveva aperto per le Nation Wars costringendo O'GamingTV a correre ai ripari aumentando la portata dei server e garantendo, attraverso l'introduzione di un captcha, la sicurezza e la trasparenza nelle votazioni.
Divise in due gironi le otto formazioni scelte dal pubblico si diedero battaglia per tre giorni a colpi di mouse e tastiera incoronando dopo una finale a senso unico la Norvegia di Snute come campionessa della prima edizione delle Nation Wars.
Un risultato ampiamente pronosticabile, in quanto Snute, nel 2014, era in un momento di forma realmente straordinario e per lui non fu difficile regolare la Russia, guidata da Happy, in finale per 4-1, anche se l'incontro conclusivo lo portò a casa il suo compagno di squadra TargA dopo una partita drammatica.
L'intera competizione si disputò online, sostenere le spese di viaggio e location per realizzare un evento dal vivo era semplicemente il passo più lungo della gamba da dover necessariamente evitare per mettere in piedi un progetto vincente per quanto riguarda l'azienda francese.
Un passo importante verso il grande salto di qualità
O'GamingTV, quindi, decise di aprire un crowfunding, incrementando di base il montepremi a 9600$ e attendendo l'aiuto di quel pubblico che nel 2014 contribuì a rendere le Nation Wars un evento oggettivamente indimenticabile per un giocatore o appassionato di Starcraft II.
Il pubblico non si tirò indietro e nel giro di poco tempo il montepremi fu innalzato a 27989$, una cifra esorbitante per un torneo che era appena al suo secondo anno di vita e si apprestava a sostenere il suo secondo cambiamento epocale, le finali dal vivo.
O'GamingTV, spinta anche dalla volontà del pubblico, decise che era arrivato il momento di soddisfare le richieste degli spettatori realizzando le fasi conclusive dal vivo e aumentando da otto a sedici il numero delle squadre partecipanti alla fase a gironi.
Il 7 maggio 2015 prese il via la seconda edizione delle Nation Wars alla quale prese parte anche una rappresentativa azzurra formata da StarEagle, Narcotic e Reynor che venne seguita dal commento in italiano di Vasacast.
La nazionale azzurra fu subito sconfitta, negli ottavi di finale, dalla Russia guidata da uno scatenato sLivko che riuscì nell'impresa di allkillare l'Italia anche se, i più "anziani" ricorderanno, in più occasioni i tre italiani furono ad un passo dal fermare il russo che ebbe in parte fortuna e in parte grande abilità nel riuscire a vincerle tutte.
La seconda edizione delle Nation Wars regalò al mondo una nuova vittoria della Norvegia che riuscì a regolare il Messico in finale per 4-2 grazie alla prestazione di TargA e Snute che sconfissero quella che allora appariva come una solida corazzata formata da MajOr, JimRising e Maker.
Ancora una volta ci furono polemiche per il mancato invito della Corea del Sud che appariva come la grande esclusa in una competizione che avrebbe avuto ancora bisogno di un altro anno per alzare l'asticella e regalare al proprio pubblico le gesta dei progamer coreani.
A fine 2015, per mettere fine alle polemiche, O'GamingTV organizzò un incontro amichevole tra Norvegia, vincitrice delle due edizioni delle Nation Wars, e Corea del Sud.
La nazionale asiatica vinse per 5-3 una serie di partite che a tratti la vide assoluta protagonista, benissimo, in quell'occasione, TargA che riuscì a conquistare dei punti importanti contro Life e MC prima di essere definitivamente sconfitto da Jaedong nella partita decisiva per la vittoria finale.
Il debutto della Corea del Sud
Fu tuttavia il 2016 a regalare, probabilmente, la più bella ed emozionante edizione delle Nation Wars di tutti i tempi, fu la prima volta, infatti, che la Corea del Sud venne ammessa a partecipare alla competizione, un evento storico, considerando anche che i giocatori coreani furono spesso costretti a giocare ad orari davvero improponibili tutta la fase online.
L'idea di O'GamingTV di raccogliere dei fondi per sostenere l'evento permise agli organizzatori di mettere sul piatto quasi 18.000$, un montepremi di tutto rispetto che ingolosì numerosi giocatori importanti della scena coreana che decisero di partecipare a questo torneo come INnoVation, PartinG, Hydra.
Tuttavia, la terza edizione delle Nation Wars, viene ricordata soprattutto per l'impresa della nazionale francese che riuscì a superare, in finale, la Corea del Sud con allkill di MarineLord, un evento che fece eco e che lasciò il mondo completamente esterrefatto.
Il giocatore francese, ex Millenium, riuscì in un'impresa che resterà scolpita nella storia dello StarCraft II contemporaneo e che verrà raccontata negli anni a venire come una delle più belle favole dell'esport moderno. Bisogna oltretutto sottolineare che la vittoria di MarineLord permise al mondo di evidenziare la vulnerabilità dei giocatori coreani che se presi singolarmente sarebbero potuti essere sconfitti.
Il trofeo si trasferisce in Asia
Grazie alla vittoria della Francia e al diretto intervento da parte di Blizzard, O'GamingTV decise che era arrivato il momento di regalare al pubblico qualcosa di realmente sensazionale, raccolte tutte le critiche degli anni passati, riuscì a raddoppiare il montepremi arrivando a fissarlo a quota 30000$ e garantì una location fisica alle fasi finali che vennero disputate all'interno degli O'Gaming studios di Parigi il 21 gennaio 2017.La quarta edizione delle Nation Wars fu sicuramente quella più radiosa per l'Italia che riuscì a raggiungere per la prima volta nella sua storia la fase a gironi dopo aver eliminato la Cina di TIME per 4-3 con allkill di Riccardo "Reynor" Romiti.
Gli azzurri, tuttavia, nulla poterono contro la brillantezza di Francia e Polonia, due formazioni nettamente superiori che all'epoca non permisero al terzetto tricolore di lasciare il segno. La quarta edizione delle Nation Wars fu vinta dalla Corea del Sud e per la prima volta il trofeo e lo scettro abbandonarono l'occidente per approdare in Asia, la finale tra Corea del Sud e Polonia fu uno dei match assolutamente più belli che un appassionato di Starcraft II possa ricordare.
Alla formazione europea, probabilmente, mancò quel pizzico di fortuna che, nell'ace match, avrebbe consentito ad Elazer o Nerchio di portarsi a casa un incontro che avrebbe, probabilmente, avuto delle sfumature assolutamente straordinarie se fosse finito con la vittoria della Polonia.
La vittoria della Corea del Sud, seppur scontata agli occhi dello spettatore poco attento, apparve come un canto del cigno, già a fine 2016 proprio Elazer era riuscito a centrare una semifinale al BlizzCon, un anno dopo ci riuscirà SpeCial, e questo è indicativo del fatto, molto probabilmente, che il gap tra resto del mondo e Corea del Sud si sta velocemente riducendo e le Nation Wars, in questi anni, hanno evidenziato proprio questo aspetto.
Nation Wars, un ponte tra culture e popoli
La quinta edizione del torneo organizzato da O'GamingTV, tuttora in corso e che si concluderà il prossimo 22 aprile con le fasi finali che si disputeranno all'interno del PLAY Paris Powered by PAX, ha invece avuto il merito di continuare quel percorso che è stato tracciato negli anni passati, cercando di dare regolarità ad una competizione che si sta sviluppando in molte direzioni coinvolgendo sponsor, persone e permettendo a culture e popolazioni differenti di incontrarsi attraverso Starcraft II. Quest'ultimo aspetto non deve essere sottovalutato, grazie alle Nation Wars gli appassionati del popolare RTS Blizzard hanno potuto identificarsi in una bandiera che troppo spesso viene associata al singolo giocatore, nascosta dalla sua abilità e dal team di appartenenza, quella stessa bandiera che custodiamo gelosamente e che desideriamo sventolare alta nel cielo quando il nostro campione o la nostra campionessa decidono che è arrivato il momento di gioire insieme.
L'incontro di bandiere, di popoli e culture differenti nelle Nation Wars è evidente, così come il fattore sociale aggregativo che unisce tutte queste differenti realtà e che rende questa competizione unica nel suo genere. In questo senso diventano importanti le "meme", le immagini satiriche, le frasi goliardiche e tutte quelle attività tipicamente da "terzo tempo" che in sport tradizionali come il rugby sono diventate una tradizione millenaria e conosciuta in tutto il mondo.
Non è importante che nella semifinale delle Nation Wars V si affronteranno Messico vs Olanda e Corea del Sud vs Finlandia, perchè il mondo sarà unito nello sguardo e nei gesti che precedono il trionfo o la sconfitta di una determinata nazionale, si alterneranno emozioni, sensazioni, sentimenti che solo una competizione come le Nation Wars, oggi, riesce a regalarci.