Storia dell'E3: la fiera dei videogiochi di Los Angeles dal 2005 al 2010

La caduta di Sony, l'ascesa di Microsoft e la divergenza di Nintendo in cinque edizioni (2005/2010) dell'Electronic Entertainment Expo.

Storia dell'E3: la fiera dei videogiochi di Los Angeles dal 2005 al 2010
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Il motivo per cui attendiamo con tanto hype e trepidazione l'inizio dell'E3 2017 (le conferenze iniziano il 10 Giugno) è perché siamo consapevoli di quanto la strategia adottata per un'edizione della fiera abbia reali ripercussioni in termini di vendite natalizie della console, di quali titoli avranno successo e può anche incidere sulla performance della console rispetto all'intera generazione hardware.
Oggigiorno i publisher sono molto più attenti e cauti: 20 anni e passa di E3 hanno restituito un manuale di cosa funziona e cosa no, di cosa mostrare a tutto il mondo sul palco e cosa, invece, a porte chiuse. Ma mai come nel lustro 2005-2010 alla fiera losangelina gli errori di Sony e la concretezza di Microsoft hanno avuto un eco in tutto il mondo (anche all'infuori della ristretta cerchia dell'industria) e si sono ripercossi come non mai sulle performance al botteghino dei due hardware, con il sorpasso iniziale della seconda sulla prima.
In questa terza puntata della Storia dell'E3 (via abbiamo già parlato delle edizioni del 1995 e 1996/2004) ripartiamo dell'edizione 2005 e ci fermiamo un attimo prima dell'attuale generazione di console, ovvero l'E3 2010. In questo quinquennio i protagonisti non cambiano (Sony-Microsoft-Nintendo), ma vedremo come di edizione in edizione quello che era il granitico dominio di Sony si sgretola a poco a poco sotto i colpi intelligenti di Microsoft e divergenti di Nintendo. La storia continua: E3 dal 2011 al 2016.

E3 2005: profumo di rivoluzione

Microsoft voleva approdare alla nuova generazione prima di tutti gli altri. J. Allard alla Game Developer Conference del 2005 aveva descritto lo scenario futuro dei videogiochi come un mondo in cui co-esistevano team elefantiaci che avrebbero tratto il massimo dall'avvento dell'Alta Definizione con piccoli nuclei di sviluppatori che attraverso la piattaforma XNA avrebbero creato titoli destinati alla piattaforma di distribuzione digitale che Microsoft stava per lanciare, Xbox Live Arcade.
Nella Primavera gruppetti di giornalisti facevano vista agli studi di Redmond e poterono dare uno sguardo alla line-up del primo anno di Xenon. Infine, il 12 Maggio 2005 uno speciale su MTV (la Youtube degli anni '00?) rivelò in un tripudio di danze e celebrità che la nuova console Microsoft si sarebbe chiamata Xbox 360, un concentrato di gioco e intrattenimento. A Microsoft non restava che calcare il palco dell'E3 e presentare i primi giochi in HD di Xbox 360.
Ma prima - come di consueto - sarebbe stata la volta di Sony. Nella sala di registrazione principale dei Sony Pictures Studios Kaz Hirai svelò la "terza generazione del sistema Playstation", chiamata poco fantasiosamente Playstation 3.

Sony in questa occasione la sparò grossa e come è lecito aspettarsi la fece fuori dal vaso: consci delle specifiche preliminare di Xbox 360, Sony disse che il processore proprietario Cell e tutta l'architettura hardware attorno sarebbe stata almeno 2/3 volte più potente della rivale Microsoft, che il supporto disco in HD (il Blu ray) avrebbe immagazzinato circa 50 GB di dati, inclusi salvataggi ed eventuali patch/espansioni e che quindi Playstation 3 avrebbe fatto a meno di Memory Card, Schede SD ed Hard Disk. Si disse anche che ogni gioco avrebbe beneficiato di una risoluzione nativa di 1080p (mentre Microsoft aveva promesso per tutti un più realistico 720p), che il modulo Bluetooth interno avrebbe supportato fino a 7 controller senza fili, che ogni console avrebbe avuto un modulo Wi-Fi interno (disponibile tramite un accessorio esterno su Xbox 360) e che Playstation 3 avrebbe riprodotto i 5000 titoli di Playstation 2 ed i 7000 di Playstation.
Col senno di poi sappiamo che quasi nessuna delle promesse di Sony avrebbe avuto seguito, almeno non per tutte le versioni di Playstation 3. Quella volta Sony aveva con sé soltanto demo tecniche (incluso un trailer di Killzone 2, cinematograficamente ineccepibile ed emozionante, ma ahimè pre-renderizzato), puntò sulla tecnologia perché i giochi erano ancora ad uno stadio preliminare di sviluppo.

Si dimostrò anche piuttosto arrogante: Kaz Hirai portò avanti una strategia simile quando disse all'E3 2001 che la console war era già finita, ma questa volta la dichiarazione che la gente avrebbe ben sacrificato il proprio stipendio mensile per una Playstation 3 suonò come un insulto. Soprattutto alla luce del fatto che Microsoft si dimostrò molto più cauta, eppure estremamente concreta e pragmatica. Dal momento che si impegnò pubblicamente per un lancio mondiale (cosa mai tentata prima) nel Novembre 2005, la casa di Redmond lasciò ampio spazio ai giochi, pescando tra i 25 titoli al lancio (Dead or Alive 4, Project Gotham Racing 3 con modalità Spettatore, Perfect Dark Zero, Kameo e Ghost Recon Advance Warfighter) ed i blockbuster che comunque sarebbe stati pubblicati nel primo anno di vita (Oblivion, Gears of War e la sorpresa di Final Fantasy XI, segno che Square Enix non era più 100% a favore di Sony ma cominciava a guardarsi intorno).
A coronamento della conferenza il Time aveva fotografato Bill Gates sulla copertina del numero di quella settimana: il virgolettato parlava ampiamente di quanto Microsoft ritenesse finto il trailer di Killzone 2, ma anche se fosse stato vero era pronto il contrattacco: Halo 3 sarebbe stato pronto in tempo per contrastare il lancio di Playstation 3. La dirigenza di Microsoft era stata abile nello sfruttare il fatto che molti non credevano alle promesse di Sony ed anzi erano pronti a lasciarsi irretire da Xbox 360, che avrebbe portato la nuova generazione, quella dell'HD, nel giro di qualche mese nelle case di tutto il mondo, con una line-up che spaziava dagli RPG che dominavano la scena PC ai beat'em up che impegnavano i giocatori dagli occhi a mandorla nelle sale giochi. Il prezzo era interessante, l'offerta online assolutamente completa (benché ancora a pagamento) e soprattutto la retro-compatibilità ben calibrata (anche se Microsoft poi avrebbe pasticciato non poco con il software di emulazione).Nintendo dal canto suo continua a giocare una partita differente in un campionato differente. Mentre Sony e Microsoft si sfidano a colpi di pura tecnologia, Nintendo investe sé stessa del compito di non produrre solo giochi, ma cambiare il concetto stesso di gioco. Mentre Nintendo DS ospita New Super Mario Bros, un nuovo Mario bidimensionale 15 anni dopo Super Mario World, ed entra nel mondo dell'online con la Wi-Fi Connection di Mario Kart DS e Animal Crossing DS,

il Game Boy prosegue la sua corsa con il modello Micro, retroilluminato ma non a conchiglia, talmente piccolo che trova spazio in qualunque tasca dei jeans (dedicato ai modaioli), anche se non c'è più spazio per le cartucce quadrate del primo Game Boy.
Mentre Gamecube tira ufficialmente le cuoia (i titoli presentati quell'anno saranno poi tutti dirottati al Wii), Nintendo parla di Revolution e mostra uno scatolotto di modeste dimensioni, potente come una Xbox (primo modello!), dischi da 12 cm ma non DVD, hard disk interno di appena 512 MB, uno store digitale denominato Virtual Console per poter giocare a qualsiasi gloria Nintendo dal NES al Nintendo 64. Tutti comunque notarono che mancavano all'appello i giochi, il prezzo, la data di lancio e - cosa di non poco conto - la forma del controller. Qualche mese più tardi sarebbe stato svelato il telecomando Wiimote, capace di stupire giocatori e non, ma in quel mese di Maggio furono in tanti ad interrogarsi sulla strategia di Nintendo, che da un lato parlava di rivoluzione del videogioco, ma poi aggiornava semplicemente il design del Game Boy Advance e soprattutto portava avanti la sua rivoluzione dando in pasto alla stampa soltanto l'involucro esterno del proprio prossimo hardware.

E3 2006: this is the way the console war ends

Sony aveva commesso molti errori all'E3 2005 e li avrebbe commessi anche nel corso dell'anno successivo: Microsoft aveva saputo approfittarne ed Xbox 360 era partita decisamente bene, totalizzando già 5 milioni di console e 18 milioni di download di titoli Xbox Live Arcade.
La casa nipponica aveva ampie possibilità di fare ammenda all'E3 2006, facendo terra bruciata delle iperboliche promesse di un anno prima attraverso una puntuale descrizione di ciò che gli utenti avrebbero trovato al lancio mondiale nel mese di Novembre e quello che avrebbero trovato nei primi mesi del 2007. Sony in quell'occasione rivelò interessanti nuove IP come Heavenly Sword, Warhawk (il primo e unico titolo in grado di sfruttare il motion sensor di Dualshock 3, controller più simile a quello di Playstation 2 rispetto a quello a forma di banana dell'E3 precedente) e Resistance Fall of Men, ma il pubblico si ricorda soprattutto gaffe diventate poi meme come "Riiiiidge Racer" e "Giant Enemy Crab" (riferito a Genji 2). Non aiutò certo il prezzo semplicemente troppo alto di 599 $ a rendere affascinante la conferenza Sony.

Mentre la casa nipponica arrancava, Microsoft pensava già al livello successivo: dopo un lancio decisamente soddisfacente, la casa di Redmond era focalizzata sulla seconda infornata di titoli per Xbox 360. A Natale sarebbe arrivato Gears of War, in grado di polverizzare ogni convinzione sul fatto che la console Microsoft fosse debole graficamente, ma anche la line up per il 2007 era già oltremodo ricca: Blue Dragon avrebbe dato il là ad una massiccia conversione di software house nipponiche (Namco in primis) verso l'hardware a stelle e strisce, che avrebbero poi dato origine a Dead Rising, Lost Planet, Ninety Nine Nights ed Ace Combat. Non mancavano le esclusive di peso anche da publisher occidentali, del calibro di Rockstar che anticipava il motore grafico di GTA 4 in Table Tennis, Ubisoft con Splinter Cell Conviction, Bioware e Mass Effect, NHL 2k7 , Remedy e Alan Wake, Rare che rinacque insieme a Viva Pinata, i free roaming Saint's Row e Crack Down (come se non bastasse GTA 4 multipiattaforma sin dal day one).

Dopo una simile scorpacciata di titoli Microsoft chiude con due momenti hype e suspense: il secondo tatuaggio di Peter Moore (dopo quello di Halo 2) svela non la nuova avventura di Master Chief, bensì il lancio simultaneo di Grand Theft Auto 4 su Playstation 3 e Xbox 360. Quindi viene annunciato Halo 3, pur senza alcun marchio permanente sulla pelle: è un trailer in CG, ma affascinante e di grande pathos. Avendo già Gears of War in concomitanza con il lancio di Playstation 3, Microsoft ha ben deciso di concedere un anno aggiuntivo a Bungie per completare lo sviluppo. Anche molti altri titoli annunciati quel giorno subiranno slittamenti, ripensamenti, ridimensionamenti, ma non cancellazioni: Xbox 360 nei primi anni di vita ospita un numero elevatissimo di videogiochi meritevoli, alcuni in esclusiva, altri decisamente più riusciti rispetto alla rivale Sony, il cui hardware è così difficile da addomesticare.
Chi sembra giocare in un campionato a sé stante è Nintendo che all'E3 di quell'anno porta il nome finale della console (Wii), più la line up di lancio. La casa di Kyoto stuzzica per buona parte della conferenza il pubblico hardcore presentando titoli maturi e vecchie glorie: si va da Project HAMMER (che poi sarà cancellato) a Super Mario Galaxy, da Disaster Day of Crisis a Zelda Twilight Princess (giocato per la prima volta via Wiimote), da Excitetrucks a Dragon Quest Warriors, da Final Fantasy Crystal Chronicles a Red Steel.

Tuttavia quasi tutti si ricordano il momento più ingenuo e divertito: la partita di Tennis con Wii Sports tra Reggie, Iwata e Miyamoto. Aldilà della semplicità del concept di gioco, vedere degli alti dirigenti giocare tra di loro con fanciullesco trasporto è merce rara; mentre Kutaragi si gonfia il petto con specifiche impossibili di Playstation 3 e Peter Moore non va oltre a tatuaggi finti-permanenti, il CEO di Nintendo ed i suoi più stretti collaboratori vendono nella maniera più semplice e senza alcun artifizio commerciale la rivoluzione di Wii e la democraticità della nuova console Nintendo. E' merito anche di questo siparietto se poi a Novembre tutti vorranno un Wii da mettere in salotto...

E3 2007: - 56 %

Dopo l'E3 2006 si fece strada sui forum e le chat di discussione a tema videoludico un'interessante tendenza, denominata Wii60. In breve molti videogiocatori realizzarono di come allo stesso prezzo di una Playstation 3 era possibile acquistare un Wii ed una Xbox 360, due console che combinate tra loro permettevano di spaziare tra generi e tipi di esperienze differenti, oltre ad offrire delle esclusive decisamente più interessanti dei vari Resistance, Warhawk e Lair.
Sempre a stretto giro rispetto alla conclusione dell'E3 2006, l'ente che organizza la fiera, l'ESA, anziché celebrare i 70mila visitatori dell'edizione 2005 ed i 60mila di quella 2006, dichiara non più sostenibile il modello attuale di svolgimento dell'E3. Il numero di persone che visitano la fiera è semplicemente troppo alto, la maggior parte di essi ha blog o siti con poche centinaia di clic, ma i publisher non riescono a distinguere chi veramente può dirsi influencer rispetto a chi ha un seguito risicato.

La soluzione è trasferire la fiera da Downtown a Santa Monica, dove già gli alberghi costano molto di più, e fare in modo che siano i publisher stessi a stilare una lista di persone da invitare. Chi veramente conta ed ha una cassa di risonanza nell'industria può essere accompagnato nella prova dei giochi dagli sviluppatori in prima persona, mentre chi ha un piccolo sito può tranquillamente riportare sulle proprie pagine gli annunci recepiti in differita dalla conferenze stampe. La nuova mossa abbatte drasticamente il numero di visitatori, che scenderà a 10mila nel 2007 e ad appena 5mila l'anno successivo, trasforma l'evento in un congresso più formale (gli espositori sono a mala pena una quarantina) anziché celebrare come le prime edizioni il peso crescente assunto dall'industria nel panorama dell'entertainment americano e mondiale. Anche se si tratta di un'edizione al risparmio, Sony, Microsoft e Nintendo non lesinano su annunci ad effetto e lustrini. Nintendo lancia ufficialmente il trend della Touch Generation, che va a lambire anche Wii con la presentazione di Wii Fit, per la gioia della casalinga di Voghera. Gli hardcore gamer comunque non possono voltare le spalle ad una azienda che offre loro Super Smash Bros Brawl (con Sonic e Solid Snake tra i lottatori), Mario Kart Wii ed una rinnovata modalità online e Super Mario Galaxy.
Per Sony l'E3 di Santa Monica segna l'inizio della risalita. Dopo due fiere da dimenticare Sony si rimbocca le maniche e lavora per colmare il divario nei confronti di Nintendo DS e Xbox 360. Rispetto al primo presenta diverse novità software per PSP (Echochrome, Patapon, God of War: Chains of Olympus) ed il modello Slim che è il 19% più sottile, il 33% più luminosa e la batteria dura maggiormente sia in-game che in stand by. Il Playstation Network e l'inedito social network Home introducono Playstation 3: la line up è varia e ricca di esclusive, alcune prese dal catalogo di terze parti come Unreal Tournament 3 ed Haze, e quindi sottratte alle grinfie di Microsoft. Per Sony è il momento di sfoderare gli studi interni, ognuno dei quali ha almeno un videogioco in dirittura d'arrivo su Playstation 3: Insomniac ha Ratchet and Clank, la neonata Media Molecule ha Little Big Planet, Guerrilla ha Killzone 2 (che 2 anni dopo è graficamente spettacolare, ma non tanato quanto il trailer in CG che stupì ed interrogò molti sulla sua veridicità) e Poliphony Digital ovviamente Gran Turismo 5 anche se nella versione "demo a pagamento" Prologue. In quella circostanza fu presentata anche la nuova fatica di Naughty Dog, quell'Uncharted che allora ci stupì ma non avremmo certo immaginato che sarebbe diventato l'alfiere di Playstation 3 e Playstation 4.
Hideo Kojima resta fedele a Sony e supporta attivamente Playstation 3 con il kolossal Metal Gear Solid 4. Il titolo sarebbe stato pubblicato soltanto un anno più tardi, ma al termine della conferenza Sony i 6 minuti di taglio cinematografico lasciarono quasi tutti gli spettatori con un sorriso stampato sulla faccia.

Di fronte al risveglio di Sony, Microsoft fece poco o nulla. Con Halo 3 in arrivo a Natale ed un vantaggio non indifferente in termini di console vendute, la casa di Redmond non annunciò la stessa caterva di titoli dell'E3 2006, ma preferì mostrare delle demo estese di molte esclusive e multipiattaforma quali Bioshock, Call of Duty 4: Modern Warfare, Lost Odyssey, Mass Effect e Resident Evil 5. Una Microsoft mai così concreta ed avulsa da voli pindarici seppe tener testa ad una Sony smaniosa di rivincita.

E3 2008: yawhn!

Il secondo e ultimo E3 a ranghi ridotti è anche uno dei più deludenti della storia recente. Né Sony né Microsoft vollero sfruttare la fiera per stupire e sorprendere, limitandosi ad annunciare un numero infinito di seguiti. Li citiamo in rodine sparso: Motostorm Pacific Rift, God of War 3 (comunque attesissimo), Soulcalibur IV, Resistance 2, Gears of War 2, Fable 2, Fallout 3, Modern Warfare 2 e Portal: Still Alive (una simpatica esclusiva Xbox Live Arcade). Molti di loro arrivavano ad appena 2 anni dal titolo d'esordio (vedi alla voce Epic e Insomniac), altri ad appena un anno di distanza (Modern Warfare 2), altri ancora erano decisamente in ritardo (Resident Evil 5, Fallout 3). In parole povere, si era entrati nella fase centrale della generazione hardware: superata la novità e l'eccitazione dell'esordio, era venuto il momento di battere cassa.

Nintendo è in cima alle preferenze dei giocatori ed è un attimo, come ci ha già dimostrato Sony, fare passi falsi dettati dalla tracotanza. Se da un lato Grand Theft Auto Chinatown Wars per Nintendo DS ed Animal Crossing City Folk con microfono per le scampagnate online Wii Speak sono novità ben gradite, Wii Sport Resorts e soprattutto Wii Music sono videogiochi malconci, poco ispirati e poco divertenti a guardarli. Ancora una volta Miyamoto, Reggie ed Iwata scendono in prima linea per provare entrambi i titoli di fronte alla striminzita platea, ma questa volta non si percepisce affatto quel senso di trasporto e di ingenuo divertimento che ci trasmise la presentazione di Wii due anni prima.

E3 2009: back to basics!

Dopo l'esperimento fallimento dell'E3 intimo e a ranghi ridotti, la fiera ritorna al Convention Center. Il pubblico ben accoglie il ripristino della vecchia formula e l'affluenza si attesta attorno a 40mila partecipante: non un record, ma comunque un +800% sopra ai 5mila della precedente edizione.
Le 3 case adottano strategie ben diverse e per certi versi i ruoli si scambiano: Nintendo dopo una kermesse tutta dedicata ai casual games pone sotto la luce dei riflettori i suoi franchise più hardcore e di vecchia data; Sony, invece, vuole strizzare il pubblico che Wiimote ha creato attraverso il Playstation Move; Microsoft, invece, presenta Project Natal, il germe di quello che un anno più tardi diventerà Kinect.
Cominciamo da Nintendo, decisa a fare ammenda delle critiche piovute in merito all'ampio (troppo?) spazio dedicato a Wii Sport Resorts e a Wii Music della precedente fiera: la strategia è quella di declinare i franchise più celebri e amati (Mario-Zelda-Metroid) sia in chiave hardcore che casual.

L'idraulico italoamericano ad esempio è qui presente sia con Super Mario Galaxy 2 sia con New Super Mario Bros Wii, Samus Aran fa coppia con Team Ninja per Metroid Other M (un titolo molto differente da Metroid Prime, ma comunque ricercato nel gameplay action e nella trama) ed infine Zelda si presenta su Nintendo DS in versione cartoon con Spirit Tracks (ricordate Link capostazione?) e con l'annuncio di un episodio inedito su Wii in arrivo nel 2010. Microsoft tra tutte e 3 è decisamente in una posizione avvantaggiata. Anche se è venuta meno la politica iniziale di esclusive strappate a Sony, ora tutte le terze parti sviluppano sui dev kit di Xbox 360 e dedicano maggiori attenzioni all'hardware Microsoft. La line up di titoli che si avvicendano sul palco dell'E3 2009 è decisamente impressionante: Alan Wake, Assassin's Creed 2, Forza Motorsport 3, Halo: ODST e Halo: Reach, Left 4 Dead 2, Mass Effect 2, Metal Gear Solid Rising e Splinter Cell: Conviction.
La sicurezza con cui questi AAA sono presentati lascia intendere come per Xbox sia ormai giunto il momento di passare al livello successivo: Project Natal. Una tecnologia di riconoscimento visivo e spaziale che Microsoft sta sviluppando nei propri laboratori ed intende applicarla per prima cosa al gaming. Ad anticipare le future possibilità garantite da Kinect ci pensa Peter Molyneux e Milo, un assistente (?) virtuale con cui dialogare ed interagire, utilizzando la voce ed i movimenti, nessun controller, neppure il più semplificato. Milo alla fin fine non si trasformerà mai in un gioco e molti criticheranno il fatto che non fosse presente sul palco e quindi la demo mostrata era tutta pre-renderizzata, ma per tutta l'Estate Project Natal fu l'annuncio più chiacchierato. Microsoft era riuscita ancora una volta ad attirare tutta l'attenzione su di sé!

Anche all'E3 2009 Sony si trovava nella difficile posizione di inseguitrice, dovendo inseguire Microsoft nel settore casalingo e Nintendo in quello portatile. Ma Sony in quell'anno aveva lavorato con impegno e convinzione, sicura di poter colmare il gap (come poi accadde) prima della fine della generazione.
La conferenza si aprì con Uncharted 2, presentato in una lunga ed emozionante sessioni di gameplay (che rimane una tra le più memorabili dell'intera saga), a cui seguì una beta multiplayer aperta a tutti ed in partenza appena dopo il termine della conferenza. Altri titoli per Playstation 3 degni di nota furono: God of War 3 (che chiuse la conferenza), Gran Turismo 5, Modnation Racer (Litlle Big Planet in salsa kart), Final Fantasy XIII e XIV Online (entrambi accolti negativamente però), Heavy Rain e l'annuncio bomba di The Last Guardian, il nuovo videogioco del Team Ico.
Per contrastare degnamente i due concorrenti Sony aveva in serbo anche nuovi hardware, che però si sono rivelati dei clamorosi buchi nell'acqua. PSP Go era il tentativo di porre l'accento sull'unico elemento veramente distintivo di PSP rispetto alla concorrenza, ovvero l'online e l'accesso diretto al Playstation Network. PSP Go era più sottile e leggera, dotata di una memoria capiente ed è stato l'unico tentativo fino ad ora di superare il formato fisico e accogliere la sola distribuzione digitale. Nonostante il prezzo accattivante di 250 $, furono i rivenditori in primis a boicottare la console che avrebbe impedito agli acquirenti di tornare nei loro negozi per comprare i giochi.
Molto meglio spingere PSP 3000 e fare leva sui molti giochi di qualità che sarebbero arrivati tra la fine del 2009 e la Primavera del 2010: Metal Gear Solid Peace Walker (seguito ufficiale di Snake Eater), Gran Turismo PSP (già pronto per una pubblicazione ad Ottobre) e Resident Evil PSP che sarebbe poi stato cancellato (diventerà forse RE Revelations uscito su Nintendo 3DS?).

Per Playstation 3 Sony stava lavorando ad una periferica pensata per i casual gamer, il Playstation Move. Ma anziché proporre qualche tecnologia innovativa come fece Microsoft, Sony si limitò a scoppiazzare l'idea del Wiimote e renderla di poco più precisa grazie all'ausilio di Playstation Camera. Furono mostrate alcune tech demo, ma anche qui come per Project Natal si rimandarono i giochi alla fiera successiva. Per 12 mesi Nintendo poteva stare tranquilla...

E3 2010: E3 2009, il seguito

L'edizione 2010 appare un po' tristemente come la naturale prosecuzione di quella precedente. Microsoft e Sony dedicarono gran parte delle loro conferenze rispettivamente a Kinect e Playstation Move, mentre Nintendo mostrò di voler tirare le fila di Wii e nel frattempo annunciare Nintendo 3DS.
Tra Settembre e Ottobre Sony avrebbe distribuito Playstation Move al prezzo consigliato di 50 $ per periferica. I giochi non mancavano e spaziavano tra vari generi (Time Crisis: Raging Storm, SingStar Dance, Resident Evil 5 Gold Collection ed Echochrome 2), sebbene la superstar era una compilation sportiva (novità...) denominata Sports Champion.

Move a parte Sony propose per le proprie piattaforme una sequela lunghissima di seguiti delle IP sviluppate dagli studi interni: Infamous 2, Killzone 3, MotorStorm Apocalypse, LittleBigPlanet 2, God of War: Ghost of Sparta e Patapon 3 (per PSP). Nel frangente di questa conferenza Sony tentò invano di spingere anche la compatibilità dei propri giochi con le nuove TV 3D, specialmente i Bravia, ma non fu una mossa in grado di distinguerla dalla concorrenza. Così come chiudere con un siparietto di Twisted Metal, non certo il franchise Playstation di maggior richiamo, anche se ideato da David "God of War" Jaffe...
Piuttosto dobbiamo ricordare questa conferenza per due ragioni fondamentali: la prima è la presenza di Kevin Butler, interprete di tutti gli spot Playstation di quel periodo, quale mattatore del palcoscenico, lanciando frecciatine a destra e a manca e concludendo il discorso con una dichiarazione dei diritti dei giocatori; la seconda per la felice intuizione del Playstation Plus, l'abbonamento da 50 $ all'anno per provare un po' tutti i giochi ed usufruire di sconti sulle novità. Microsoft e Nintendo hanno seguito questa intuizione che Sony ebbe anni prima della diffusione di Netflix...

Microsoft spinse molto di più Kinect di quanto fece Sony con il Move. Microsoft in effetti ci credeva moltissimo e se vogliamo fu anche l'unica a non stupirsi dell'iniziale successo. All'E3 2010 tutte le demo funzionarono adeguatamente, anche se il contesto era alquanto deprimente: bambini che coccolavano tigri in Kinectimals, ballerini sgarruppati per Dance Central (sviluppato da Harmonics) e famigliole sovra-eccitate alle prese con Kinect Adventures e Kinect Sports. Il device avrebbe debuttato a Novembre per un prezzo di 99 $, tutto sommato onesto vista la tecnologia messa in campo: Microsoft proverà a supportarlo adeguatamente, coinvolgendo anche alcuni franchise più hardcore (vedi Steel Battalion), ed allegandolo in bundle ai primi esemplari di Xbox One, prima di accorgersi del gap di 100 $ che c'era rispetto a Playstation 4.
Mentre Kinect impazza, Microsoft è piuttosto sbrigativa nel salutare Bungie che avrebbe chiuso con Halo nel settembre successivo in concomitanza con l'uscita di Reach e nell'annunciare l'Xbox 360 Slim, una revisione hardware che era stata pensata anche per risolvere il fantomatico problema di surriscaldamento che portava ai 3 Rings of the Death del modello originale. Un brivido di eccitazione percorse i giornalisti presenti alla conferenza quando Microsoft annunciò loro che un esemplare della nuova console li avrebbe attesi nella buca delle lettere una volta ritornati a casa...

Nintendo, invece, pensò che l'E3 2010 fosse il palcoscenico opportuno per presentare il successore di Nintendo DS, ovvero il 3DS. Assecondando la mania dilagante del 3D al cinema (Avatar aveva frantumato ogni record al cinema a Natale 2009), Reggie presentò il nuovo portatile, che era una versione aggiornata del 2 schermi, con le performance hardware di un 128 bit (quindi al pari di Wii e PSP), ed uno schermo superiore con un effetto di profondità graduale. Difficile descrivere il modo in cui i visitatori dell'E3 accolsero il 3DS: da un lato Kid Icarus Uprising ed il remake di Zelda Ocarina of Time ben dimostravano il salto tecnologico della console, mentre il 3D fu accolto in maniera tiepida, come una feature curiosa e interessante per sviluppare nuove idee di gameplay (al contrario dei TV 3D cui puntava Sony, tutti i possessori di Nintendo 3DS potevano giocare con la stereoscopia attiva), ma assolutamente superflua e non così determinante come fu il touch screen sul primo DS.
Al Wii, che fino all'anno prima, era venerato e celebrato da Iwata e soci fu dedicato uno spazio molto piccolo: Zelda Skyward Sword aprì la conferenza con un trailer e poi fu oggetto di una demo on-stage (anche se per via delle interferenze i Wiimote Plus sballarono parecchio), furono annunciati anche due bei platform del calibro di Kirby's Epic Yarn e Donkey Kong Country Returns (New Super Mario Bros Wii aveva venduto parecchio bene), ma nell'aria già si respirava l'intenzione di un imminente pensionamento della console...

Impossibile non citare la prima e sicuramente unica conferenza all'E3 di Konami. Il publisher nipponico aveva un bel po' di titoli nel cassetto (Neverdead, Ninety Nine Nights 2, Silent Hill, ecc...) e pensò di annunciarli in pompa magna alla fiera losangelina: peccato però che l'inesperienza in materia portò a numerosissime gaffe, momenti tristezza e presentazioni dilettantesche. Se non altro allora ci si portò a casa una folta compilation di meme...