Storie di videogiochi e personalità multiple: personaggi pieni di gente

In occasione del lancio di Glass, nuovo film di Shyamalan, parliamo delle personalità multiple più interessanti del mondo dei videogiochi...

Storie di videogiochi e personalità multiple: personaggi pieni di gente
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Con l'uscita nelle sale di Glass, lungometraggio dell'imprevedibile regista M. Night Shyamalan, ritorna il tema della personalità multipla, e per l'occasione abbiamo scavato a fondo nelle nostre memorie videoludiche, cercando i casi più eclatanti in cui questo disturbo è stato alla base di precise scelte di character design. Preparatevi quindi a una carrellata dei personaggi più contorti che possiate immaginare, e anche ad una discreta dose di confusione mentale.
Prima di iniziare, tuttavia, è necessario un doveroso chiarimento. I titoli che tirano in ballo le patologie mentali sono innumerevoli, ma esistono differenze grandi come un oceano tra l'articolato labirinto della schizofrenia descritto da Hellblade e i folli assassini che abitano nel manicomio di Outlast. Quello che viene comunemente definita personalità multipla (la nomenclatura corretta è disturbo dissociativo dell'identità, altresì detto DID) è una patologia concreta ed esistente, e come tale andrebbe trattata con assoluto rispetto e serietà. Alcuni personaggi che vedremo in questo articolo sono pertanto volutamente romanzati, descritti come violenti o peggio, e non rappresentano un quadro veritiero sul DID e chi ne è affetto.
Per dovere di cronaca segnaliamo anche la massiccia presenza di spoiler sui giochi trattati.

Vampire The Masquerade - Bloodlines. Le sorelle Voerman

I disturbi dissociativi affondano quasi sempre le radici in un evento di natura traumatica, e sono caratterizzati dalla discontinuità della normale integrazione di identità, percezione e comportamento, dunque possono colpire ogni area del funzionamento psicologico.

In particolare il DID è caratterizzato da due o più stati di personalità distinti che causano una disgregazione dell'identità (a cui possono associarsi amnesie). In parole povere un uomo non è consapevole di ciò che accade al "passaggio del testimone" verso un altro carattere che emerge e prende il controllo. E su questo punto si fonda la "prima coppia" di personaggi che vogliamo citare in questo articolo: le sorelle Voerman. I ragazzi di Troika Games fecero, nel 2004, un lavoro sopraffino nel tradurre in termini virtuali il gioco di ruolo Vampire: The Masquerade. Rivestendo i panni di una delle creature della notte si potevano incontrare personaggi sfaccettati e tenebrosi, ma Therese e Jeanette Voerman con la loro quest hanno rappresentato la proverbiale ciliegina sulla torta.
Giunti in uno dei ritrovi dei succhiasangue, veniamo avvicinati dalla procace Jeanette, e dopo averla salutata incontriamo in seguito la sorella Therese. La prima è sensuale, aggressiva, con atteggiamenti simili ad un flirt macabro; l'altra si presenta come una "donna in carriera" nel mondo delle tenebre: maniaca del controllo e con diversi affari sparsi per la città, sarà lei stessa a incaricarci di svolgere alcune missioni.

Tormenti mnemonici Durante la nostra ricerca ci siamo imbattuti anche nel celebre Nameless One di Planescape: Torment. Nel titolo il protagonista è senza ricordi, a causa di un patto magico che lo ha reso immortale, ma non invincibile. Ogni volta che viene ferito gravemente rinasce a nuova vita, perdendo le memorie dell'esistenza pregressa. Ciò significa che in passato il nostro alter ego può esser stato un brutale assassino, oppure un eroe osannato nei tempi, o entrambi, e la ricerca stessa del suo passato è alla base di una narrativa eccezionale. Questo caso ci ha però portato ad un turbinio di pensieri: se il carattere di un uomo è il frutto delle sue memorie ed esperienze, fare tabula rasa dei suoi ricordi può effettivamente mutarne il carattere? Avrebbe pertanto senso inserirlo come un esempio più astratto di "personalità multipla"? Domande importanti, di difficile risposta, ma il nostro desiderio è lasciarvi con questi "piccoli" dubbi.

Proseguendo nella loro quest siamo chiamati a compiere diverse scelte, scoprendo che le due sono in conflitto, e le nostre decisioni rappresenteranno l'ago della bilancia a favore dell'una o dell'altra. Tutto prosegue in maniera apparentemente tranquilla, fino a quando non arriva il momento della resa dei conti, quando scopriamo che Therese e Jeanette sono due identità distinte nello stesso corpo. L'incontro finale con la donna è in grado di far prevalere una delle personalità, e durante la conversazione scopriamo il background di questo intrigante personaggio: non è chiaro quale sia dei due il carattere predominante (e quale il surrogato), ma ci viene spiegato che il padre delle "sorelle" abusava continuamente della figlia. Tutto fino ad una notte, in cui, stando ai racconti della donna, le viscide attenzioni dell'uomo passano erroneamente da una "sorella "all'altra. Il mistero non verrà mai chiarito pienamente, perché Therese e Jeanette raccontano versioni differenti del patricidio, e a confondere ulteriormente la situazione troviamo un quadro antico dove è raffigurato l'uomo con due bambine. La teoria più accreditata dai fan vuole Therese perdere il senno a seguito degli abusi, uccidere il padre, e in seguito sviluppare la personalità di Jeanette (la bad girl in contrapposizione alla seria donna d'affari) per superare l'enorme trauma subito.

La quest delle sorelle Voerman è considerata a tutt'oggi una delle migliori di Bloodlines, e risulta una delle più coerenti sul piano psicologico, anche se è ambientata in un mondo popolato da vampiri. Non è un caso che surrogati del DID si riscontrino maggiormente in titoli dal sapore orrorifico, ma proseguendo nella lista scenderemo sempre più negli abissi, e il prossimo esempio chiama in causa uno dei nomi più iconici del genere.

Resident Evil Code Veronica - Alfred Ahsford

Giunto alle porte del nuovo millennio, il quarto capitolo canonico della serie Capcom è tutt'ora annoverato tra i migliori del brand. Protagonista delle vicende è Claire, a tre mesi di distanza dai fatti di Resident Evil 2. Miss Redfield a seguito di una missione viene catturata dall'Umbrella e imprigionata a Rockfort Island, un'isola sperduta dove la famigerata azienda farmaceutica attua le sue malsane ricerche. L'intera struttura è sotto il controllo della famiglia Ashford, ed il nostro prossimo caso riguarda proprio i suoi discendenti: Alfred e Alexia.
Durante l'avventura si scopre infatti che i due fratelli gemelli sono dei surrogati di laboratorio, generati dal padre Alexander per avere dei figli dotati di un'intelligenza fuori dal comune. I risultati migliori tuttavia riguardano solo Alexia, mentre il fratello si risulta appena sopra la media.

Il ragazzo, tuttavia, durante l'adolescenza scopre la reale natura della provenienza sua e della sorella, verso la quale, ha nel tempo sviluppato una venerazione viscerale. Insieme sperimentano il virus T-Veronica sul padre, con risultati fallimentari, ma la scelta seguente è quella che comporterà le conseguenze peggiori. Alexia, a seguito di ulteriori indagini, decide infatti di sottoporre il suo stesso corpo all'agente patogeno, convinta che dopo un sonno criogenico di quindici anni sarebbe stata in grado di controllare il virus. Alfred resta quindi in solitudine, senza l'oggetto di questo amore malato, e gli effetti sulla sua psiche saranno devastanti.
Alla ricerca di una via di fuga da Rockfort Island, Claire ed il suo partner Steve (un altro prigioniero della struttura) si scontrano più volte con i fratelli Ashford, ma nel corso dell'avventura si scopre che è lo stesso Alfred a impersonare il ruolo della sorella. Gli anni senza la sua amata lo hanno portato, infatti, a sviluppare una personalità alternativa a lui del tutto ignota, che ricreasse la presenza di Alexia nelle zone più oscure della sua mente. La trasformazione è sorprendente, e comprendiamo quanto l'uomo non ne sia consapevole durante una colluttazione con Claire e Steve. La "finta Alexia", ferita e costretta a sfuggire, si rifugia nel ruolo del fratello, ma la frenesia dell'azione provoca uno shock alla fragile mente di Ashford: dopo la transizione effettuata per affrontare meglio il combattimento, Alfred scorge tracce di cosmetici femminili guardandosi allo specchio. Il risultato finale è una crisi psicotica devastante, condita da una fuga precipitosa e urla fuori di senno.

Rispetto al caso delle sorelle Voerman, quello dei fratelli Ashford appare forse più raffazzonato in termini di scrittura, anche in base alla breve descrizione del DID citata poc'anzi: Therese sviluppa una personalità opposta alla sua (dando per buono che sia lei il carattere dominante), mentre Alfred crea un surrogato psicologico della sorella, per sentirla vicina durante gli anni di solitudine. In comune però troviamo l'incoscienza di questa "sfaccettatura" mentale, che rende questi due esempi ottimi casi di personalità multipla in ambito videoludico. Un cliché usato diverse volte, ma con risultati altalenanti a seconda della qualità della produzione. E' necessario quindi fare un passo in avanti, abbandonando alcuni dei caratteri tipici di questa patologia. Quelli che tratteremo d'ora in poi, infatti, sono personaggi perfettamente consci dei propri alter ego.

Storie di investigatori ed assassini

L'agente Francis York Morgan, chiamato ad indagare su un misterioso omicidio a Greenvale, ogni volta che riflette porta una mano alla tempia, dialogando con un misterioso Zach. Il tono sembra quello di una persona che chiede al cielo come mettere insieme i tasselli del puzzle, per incastrare il misterioso killer di Deadly Premonition, ma il passato di questo personaggio è molto più oscuro. Da bambino ha assistito al massacro della madre, commesso dall'altro genitore (poi suicidatosi dopo l'insano gesto), subendo quindi un trauma terribile.

In quel momento la sua mente si è frammentata, e Zach è apparso per rassicurarlo e confortarlo, accompagnandolo fino all'età matura. A differenza degli altri esempi, questa seconda personalità non emerge mai, e le conversazioni continue tra York ed il suo doppio risultano a senso unico, ma tutto cambia nelle battute finali della campagna.
Morgan scopre che i fatti di Greenvale sono collegati all'episodio che ha segnato la sua infanzia, arrivando a importanti verità sul suo passato: il padre non ha mai ucciso l'amata, ma non sopportando lo shock della sua morte ha preferito togliersi la vita. Durante l'estremo gesto guarda suo figlio, lasciandogli un monito per il futuro "Quando il tempo arriverà prendi la giusta decisione Zach". Scopriamo quindi che la personalità alternativa fin dall'inizio del gioco è proprio York, emerso per proteggere il bambino traumatizzato.

E' un momento ben costruito, in uno dei titoli più controversi della scorsa generazione, capace di spaccare a metà critica e pubblico. Ma quando un videogioco è associato cosi potentemente a produzioni del calibro di Twin Peaks appare chiaro come non si rivolga ai gusti della massa.
Iniziamo quindi ad abbandonare i "limiti" della realtà scientifica, assaporando però l'estro fuori controllo del designer Suda 51. Già con il suo Killer 7, uscito nel lontano 2005, il creatore giapponese aveva inventato un protagonista degno di nota: Harman Smith. Quest'uomo è a capo di un gruppo di killer, ma quello che scopriamo con il prosieguo della trama è che l'intera organizzazione è "nel corpo di un solo individuo", capace di mutare la sua stessa struttura fisica. Dopo aver imparato a conoscere il buon Suda, non ci si dovrebbe stupire a vedere un uomo settantenne su una sedia a rotelle in grado di trasformarsi in altre sei persone (tra cui un luchador grosso quanto un armadio), ma la ricetta incuriosisce ancora a distanza di anni.
Ogni "membro" del gruppo ha quindi un proprio carattere, aspetto, abilità uniche e perfino un'arma preferita, e lo switch continuo diventa ben presto una consuetudine a cui il giocatore si abitua. Forse vi starete chiedendo quali ragioni vi siano dietro le trasformazioni di Smith, ma vi basti sapere che l'uomo ha "assorbito" le anime di altri individui, ora riuniti in questa convivenza alternativa.

What Now?

A distanza di anni dalle produzioni che abbiamo elencato, il tema delle personalità multiple non è stato ulteriormente sfruttato, se non in titoli dallo scarso successo, che sfruttavano più i cliché dell'alter ego mentale piuttosto che accentuarne i tratti più originali. Ma qualcosa si erge ancora all'orizzonte, soprattutto negli uffici di Dontnod Entertainment, con il baluardo rappresentato da Twin Mirror.

Ancora molti dettagli non sono noti, ed al momento sappiamo solo che il giornalista investigativo Sam Higgs si ritroverà nel West Virginia per il funerale di un amico, ma la visita prenderà pieghe sinistre. Risvegliatosi in una stanza d'albergo, infatti, Higgs ritroverà una camicia insanguinata e un mistero da risolvere, e per farlo dovrà visitare il suo "palazzo mentale", in cui vive una sua personalità alternativa. In attesa di nuovi risvolti, non ci resta quindi che attendere informazioni dai creatori di Life is Strange.
Questo viaggio nella mente di personaggi "frammentati" ci ha regalato scorci interessanti sul DID e tutte le sue possibili interpretazioni. Alcune più vicine alla configurazione classica della patologia, altre caratterizzate da una bizzarria unica. Ma dopo gli esempi che vi abbiamo elencato, in noi cresce la certezza che un domani potremmo ritrovarci davanti ad altri personaggi memorabili e clamorosi, e bisognerà soltanto attendere che qualche visionario designer colga il "frutto proibito".