Come promesso, ritorniamo con la seconda parte del nostro viaggio a ritroso nella storia di Mario. Nella prima tappa di questo viaggio abbiamo trattato delle origini del (fu) idraulico Nintendo e degli episodi in due dimensioni che l'hanno visto protagonista. Pochi giorni ormai ci separano dall'uscita di Super Mario Odyssey, titolo che si preannuncia come un punto di svolta per il genere. Mario ha già segnato un deciso cambiamento nella storia del medium circa vent'anni fa, ai tempi del salto nelle tre dimensioni. Andiamo a vedere come.
Super Mario 64 (Nintendo 64, 1996)
Nintendo sceglie di continuare il percorso intrapreso con lo SNES e, nel presentare al mondo il Nintendo 64, decide di accompagnare la nuova console al gioco generazionale di Mario, che compie un triplo balzo dimensionale e si ritrova catapultato nel giardino del castello di Peach, hub di gioco da dove partire per recuperare le 120 Stelle nascoste nei meravigliosi livelli.
Super Mario 64 è fra i giochi più importanti della Storia: grazie al rivoluzionario sistema di controllo interamente elaborato attorno all'analogico del tricornuto pad della console, all'innovativa telecamera messa a disposizione del giocatore e allo strabiliante level design libero dai vincoli delle due dimensioni e fruibile nella più totale libertà d'azione, l'ottavo titolo di Mario resta ancora oggi una meraviglia. Il gioco ha potuto godere di una seconda giovinezza quando, nel 2005, è stato pubblicato un remake per Nintendo DS, arricchito dalla presenza di nuovi personaggi giocabili ma azzoppato dal sistema di controllo privo di stick analogico.
Super Mario Sunshine (GameCube, 2002)
Il GameCube, l'incompresa console viola dell'azienda di Kyoto, non ha avuto l'onore di accompagnarsi ad un gioco di Mario in fase d'uscita (tale compito è toccato al fratello in verde, protagonista dell'ottimo Luigi's Mansion). Il titolo con Mario protagonista arriva quasi un anno dopo l'uscita dell'hardware, che apre il proprio sportello per accogliere Super Mario Sunshine.
La decima avventura dell'idraulico si svolge per la prima volta fuori dal Regno dei Funghi: Bowser e un inedito scagnozzo (spoiler: Bowser Jr.) arriveranno a rovinare le vacanze di Peach e Mario sull'Isola Delfina, imbrattando il paradiso tropicale tramite l'utilizzo di un clone del nostro baffuto. Oltre al ritorno di Yoshi, ciò che caratterizza il titolo è la presenza dello Splac 3000, inusuale pompa a spalla necessaria a ripulire tutti i disastri a base di tempera lasciati in giro da Bowser Jr. La scarsità di livelli a disposizione e le tediose sezioni a base di spruzzi d'acqua fanno discutere ancora oggi. Super Mario Sunshine non è sicuramente il miglior gioco della serie, ma forse una riproposizione su Switch potrebbe far cambiare idea ai fan più intransigenti.
Super Mario Galaxy & Super Mario Galaxy 2 (Wii, 2007 & 2010)
Mario atterra su Wii soltanto un anno dopo il lancio, ovvero nel 2007, giustificando però in maniera ottima tutto il tempo speso ad aspettarlo. Con Super Mario Galaxy, Nintendo compie un miracolo. Nonostante le limitate capacità di calcolo della console bianca, il gioco del suo personaggio simbolo stravolge ogni concetto di game e level design fino ad allora elaborato.
Ambientato in un'immaginifica galassia, l'avventura di Mario si dipana sulle superfici di una infinita pletora di pianeti e pianetini, ognuno con le sue caratteristiche fisiche e le sue personalissime leggi di gravità. Il primo dei due fortunati episodi vede, inoltre, l'introduzione della regina delle stelle, Rosalinda, e dei suoi amati Sfavillotti. La presenza di questo nuovo personaggio sarà fondamentale, dato che metterà a disposizione la propria abitazione come hub del gioco, esattamente come il castello di Peach e Delfinia nei due giochi precedenti. Tale hub sarà però abbandonato nel secondo capitolo, datato 2010. Il secondo Galaxy, probabilmente ancora più sperimentale del primo, riesce a farsi perdonare l'assenza di Rosalinda tramite il ritorno di Yoshi e, per la prima volta in un titolo principale in 3D, grazie alla possibilità di poter usare Luigi come personaggio giocabile.
Super Mario 3D Land (Nintendo 3DS, 2011)
Mario torna portatile nel 2011 e lo fa con un gioco tutto nuovo. 3D Land, come subdolamente suggerisce il titolo ammiccante verso i capitoli per Game Boy, è un gioco che attinge dalle due forme di Mario: i livelli sono di fatto quelli dei Mario 2D data la loro natura "unidirezionale", indirizzati verso l'ottenimento della bandierina alla fine di un percorso; nonostante questo, il gioco fa uso di un motore grafico in tre dimensioni, esaltato dall'effetto stereoscopico della console.
Anello di congiungimento fra le due anime del franchise, il capitolo per 3DS sarà una grandissima fonte di ispirazione per la realizzazione del Mario per Wii U.
Super Mario 3D World (Wii U, 2013)
Il ritorno alle due dimensioni: New Super Mario BrosParallelamente allo sviluppo dei titoli 3D, Nintendo decide di riportare Mario nei cari vecchi livelli a scorrimento laterale. Nel 2006 esce per Nintendo DS New Super Mario Bros, platform a scorrimento laterale mosso da un motore grafico in 2.5D. Da quel momento in poi, tutte le console Nintendo potranno vantarsi di un New Super Mario Bros, dal Wii al Wii U passando per il 3DS. Lo vedremo anche su Switch?
Non c'è stato proprio modo di salvare Wii U, la sfortunata console dal pad schermo-munito, ad oggi la peggiore in termini di vendite nella storia Nintendo (Virtual Boy escluso). Non c'è riuscito nemmeno Mario, arrivato nel 2013 con un gioco quanto meno coraggioso. Nel realizzare il Mario 3D generazionale, infatti, Nintendo abbandona il filone iniziato con Mario 64, fatto di hub centrali e livelli da esplorare a tutto tondo. 3D World riprende piuttosto lo stile di 3D Land, il gioco apparso su 3DS. I livelli hanno quindi - più o meno - la stessa linearità del capitolo per la console portatile, sebbene le loro dimensioni siano decisamente più generose. Più generosa è anche l'offerta ludica: i giocatori possono scegliere fra cinque possibili personaggi. Tornano i quattro eroi di Super Mario Bros. 2, vale a dire Mario, Luigi, Peach e Toad, mentre si aggiunge al roaster anche Rosalinda, finalmente giocabile dopo essere apparsa nei due Galaxy. La grande innovazione di quello che è, finora, l'ultimo gioco mariesco immesso sul mercato, risiede nei power up: fra i tanti, viene introdotta la campanella, in grado di donare agli eroi poteri - e tutina - felini.
Super Mario in tre dimensioni: da Super Mario 64 a Super Mario 3D World
Dopo aver (ri)scoperto gli episodi per NES e SNES, adesso è arrivato il momento di ricordare i giochi 3D di Super Mario...
Come promesso, ritorniamo con la seconda parte del nostro viaggio a ritroso nella storia di Mario. Nella prima tappa di questo viaggio abbiamo trattato delle origini del (fu) idraulico Nintendo e degli episodi in due dimensioni che l'hanno visto protagonista. Pochi giorni ormai ci separano dall'uscita di Super Mario Odyssey, titolo che si preannuncia come un punto di svolta per il genere. Mario ha già segnato un deciso cambiamento nella storia del medium circa vent'anni fa, ai tempi del salto nelle tre dimensioni. Andiamo a vedere come.
Super Mario 64 (Nintendo 64, 1996)
Nintendo sceglie di continuare il percorso intrapreso con lo SNES e, nel presentare al mondo il Nintendo 64, decide di accompagnare la nuova console al gioco generazionale di Mario, che compie un triplo balzo dimensionale e si ritrova catapultato nel giardino del castello di Peach, hub di gioco da dove partire per recuperare le 120 Stelle nascoste nei meravigliosi livelli.
Super Mario 64 è fra i giochi più importanti della Storia: grazie al rivoluzionario sistema di controllo interamente elaborato attorno all'analogico del tricornuto pad della console, all'innovativa telecamera messa a disposizione del giocatore e allo strabiliante level design libero dai vincoli delle due dimensioni e fruibile nella più totale libertà d'azione, l'ottavo titolo di Mario resta ancora oggi una meraviglia. Il gioco ha potuto godere di una seconda giovinezza quando, nel 2005, è stato pubblicato un remake per Nintendo DS, arricchito dalla presenza di nuovi personaggi giocabili ma azzoppato dal sistema di controllo privo di stick analogico.
Super Mario Sunshine (GameCube, 2002)
Il GameCube, l'incompresa console viola dell'azienda di Kyoto, non ha avuto l'onore di accompagnarsi ad un gioco di Mario in fase d'uscita (tale compito è toccato al fratello in verde, protagonista dell'ottimo Luigi's Mansion). Il titolo con Mario protagonista arriva quasi un anno dopo l'uscita dell'hardware, che apre il proprio sportello per accogliere Super Mario Sunshine.
La decima avventura dell'idraulico si svolge per la prima volta fuori dal Regno dei Funghi: Bowser e un inedito scagnozzo (spoiler: Bowser Jr.) arriveranno a rovinare le vacanze di Peach e Mario sull'Isola Delfina, imbrattando il paradiso tropicale tramite l'utilizzo di un clone del nostro baffuto. Oltre al ritorno di Yoshi, ciò che caratterizza il titolo è la presenza dello Splac 3000, inusuale pompa a spalla necessaria a ripulire tutti i disastri a base di tempera lasciati in giro da Bowser Jr. La scarsità di livelli a disposizione e le tediose sezioni a base di spruzzi d'acqua fanno discutere ancora oggi. Super Mario Sunshine non è sicuramente il miglior gioco della serie, ma forse una riproposizione su Switch potrebbe far cambiare idea ai fan più intransigenti.
Super Mario Galaxy & Super Mario Galaxy 2 (Wii, 2007 & 2010)
Mario atterra su Wii soltanto un anno dopo il lancio, ovvero nel 2007, giustificando però in maniera ottima tutto il tempo speso ad aspettarlo. Con Super Mario Galaxy, Nintendo compie un miracolo. Nonostante le limitate capacità di calcolo della console bianca, il gioco del suo personaggio simbolo stravolge ogni concetto di game e level design fino ad allora elaborato.
Ambientato in un'immaginifica galassia, l'avventura di Mario si dipana sulle superfici di una infinita pletora di pianeti e pianetini, ognuno con le sue caratteristiche fisiche e le sue personalissime leggi di gravità. Il primo dei due fortunati episodi vede, inoltre, l'introduzione della regina delle stelle, Rosalinda, e dei suoi amati Sfavillotti.
La presenza di questo nuovo personaggio sarà fondamentale, dato che metterà a disposizione la propria abitazione come hub del gioco, esattamente come il castello di Peach e Delfinia nei due giochi precedenti. Tale hub sarà però abbandonato nel secondo capitolo, datato 2010. Il secondo Galaxy, probabilmente ancora più sperimentale del primo, riesce a farsi perdonare l'assenza di Rosalinda tramite il ritorno di Yoshi e, per la prima volta in un titolo principale in 3D, grazie alla possibilità di poter usare Luigi come personaggio giocabile.
Super Mario 3D Land (Nintendo 3DS, 2011)
Mario torna portatile nel 2011 e lo fa con un gioco tutto nuovo. 3D Land, come subdolamente suggerisce il titolo ammiccante verso i capitoli per Game Boy, è un gioco che attinge dalle due forme di Mario: i livelli sono di fatto quelli dei Mario 2D data la loro natura "unidirezionale", indirizzati verso l'ottenimento della bandierina alla fine di un percorso; nonostante questo, il gioco fa uso di un motore grafico in tre dimensioni, esaltato dall'effetto stereoscopico della console.
Anello di congiungimento fra le due anime del franchise, il capitolo per 3DS sarà una grandissima fonte di ispirazione per la realizzazione del Mario per Wii U.
Super Mario 3D World (Wii U, 2013)
Il ritorno alle due dimensioni: New Super Mario BrosParallelamente allo sviluppo dei titoli 3D, Nintendo decide di riportare Mario nei cari vecchi livelli a scorrimento laterale. Nel 2006 esce per Nintendo DS New Super Mario Bros, platform a scorrimento laterale mosso da un motore grafico in 2.5D. Da quel momento in poi, tutte le console Nintendo potranno vantarsi di un New Super Mario Bros, dal Wii al Wii U passando per il 3DS. Lo vedremo anche su Switch?Non c'è stato proprio modo di salvare Wii U, la sfortunata console dal pad schermo-munito, ad oggi la peggiore in termini di vendite nella storia Nintendo (Virtual Boy escluso). Non c'è riuscito nemmeno Mario, arrivato nel 2013 con un gioco quanto meno coraggioso. Nel realizzare il Mario 3D generazionale, infatti, Nintendo abbandona il filone iniziato con Mario 64, fatto di hub centrali e livelli da esplorare a tutto tondo. 3D World riprende piuttosto lo stile di 3D Land, il gioco apparso su 3DS. I livelli hanno quindi - più o meno - la stessa linearità del capitolo per la console portatile, sebbene le loro dimensioni siano decisamente più generose. Più generosa è anche l'offerta ludica: i giocatori possono scegliere fra cinque possibili personaggi. Tornano i quattro eroi di Super Mario Bros. 2, vale a dire Mario, Luigi, Peach e Toad, mentre si aggiunge al roaster anche Rosalinda, finalmente giocabile dopo essere apparsa nei due Galaxy. La grande innovazione di quello che è, finora, l'ultimo gioco mariesco immesso sul mercato, risiede nei power up: fra i tanti, viene introdotta la campanella, in grado di donare agli eroi poteri - e tutina - felini.
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