Speciale Super Mario Maker - La forza dell'Editor

Valutiamo nel dettaglio la profondità e la complessità dell'editor creato da Nintendo per tutti i novelli Miyamoto. Uno strumento flessibile e potente che permette di dare vita anche a livelli incredibilmente complessi.

Speciale Super Mario Maker - La forza dell'Editor
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Disponibile per
  • 3DS
  • Wii U
  • Lo scorso undici settembre è finalmente arrivato nei negozi il tanto atteso Super Mario Maker, vero e proprio sogno racchiuso su disco per i tanti amanti dell'idraulico italiano più famoso del mondo. La nuova esclusiva Wii U è chiamata ad inaugurare la line-up Nintendo della stagione più "calda" dell'anno per il mercato videoludico, aspirando al difficile ruolo di "piattaforma per contenuti marieschi" definitiva. L'accoglienza rivolta a questo primo, grande esperimento condotto dalla casa di Kyoto nel mondo dei prodotti fondati sugli "user generated content" è stata molto calorosa, e a distanza di un paio di settimane dall'uscita abbiamo deciso di porre la nostra lente d'ingrandimento sul cuore dell'esperienza di gioco del titolo, ovvero il tool di creazione, così da valutarne complessità, funzionalità e immediatezza. Lasciateci anticipare che il risultato ottenuto da Nintendo è francamente unico nel suo genere, per un editor che riesce inaspettatamente a costituire la reale essenza ludica di Super Mario Maker, rubando addirittura la scena ai vari livelli giocabili.

    Il manuale del giovane Miyamoto

    In molti hanno osservato come Super Mario Maker non costituisca effettivamente un'opera rivoluzionaria nel suo genere, di fatto proiettando l'universo di Mario in un campo nel quale molti altri titoli, negli ultimi anni, sono stati capaci di dire la loro; basti pensare a Little Big Planet o a Super Meat Boy. Il prodotto Nintendo però ha dalla sua una marcia in più che riesce ad elevarlo prepotentemente rispetto alla concorrenza, distanziata di numerose lunghezze: stiamo parlando del controverso "paddone". La troppo spesso bistrattata periferica, tratto distintivo di Wii U, viene così promossa a vero e proprio "tavolo da lavoro", col quale tutti gli aspiranti Miyamoto possono dare libero sfogo alla propria creatività, con un'immediatezza e una rapidità mai raggiunte prima d'oggi. Nei tanti video promozionali che hanno accompagnato l'uscita di Super Mario Maker le due geniali menti che hanno partorito l'universo videoludico più celebre di tutti i tempi, Miyamoto e Tezuka, hanno colto l'occasione per ripercorrere gli albori della loro carriera, in quella metà degli anni '80 durante la quale lo sviluppo di un videogame richiedeva l'uso di tecnologie completamente differenti rispetto ad oggi. I due maestri hanno così rispolverato gli originali fogli di carta millimetrata sui quali letteralmente disegnavano ciascun livello di gioco, posizionando cubi, koopa e tubi giganti con una semplice matita e pastelli colorati. Quest'essenziale filosofia di design viene così recuperata da Super Mario Maker, e rielaborata in un tool di creazione che fa dell'immediatezza il suo tratto distintivo, celando però al di sotto della sua superficie "giocosa" una profondità e una complessità che solo coloro che decideranno di investirvi del tempo riusciranno ad apprezzare. Avviato il gioco per la prima volta si avranno a disposizione ben pochi "ferri del mestiere": cubi di vario genere, funghetti power-up e tubi verdi permettono al giocatore di prendere confidenza con il sistema di creazione, così da creare dei primi livelli piuttosto semplici e lineari. Col passare del tempo e con l'impiego costante dei pezzi disponibili riceveremo ad intervalli regolari nuove consegne, ottenendo oggetti che permetteranno di creare ambienti sempre più complessi e difficili da superare. Creare uno stage è semplice ed immediato: ciascun elemento occupa una determinata area del nostro foglio di carta virtuale, e collocare nemici e piattaforme mobili grazie al pennino risulta sempre stimolante e divertente. Complice anche un'interfaccia essenziale ma molto ben curata, ricca di animazioni ed effetti sonori "dedicati", come il bizzarro suono che accompagna l'utilizzo della gomma da cancellare, o il breve countdown stile NASA che precede il lancio di un piccolo razzo, la cui esplosione non è altro che un buffo pretesto per ripulire completamente la nostra tavolozza e ripartire da zero. L'editor sembra essere stato sviluppato proprio mettendosi nei panni dei tanti giocatori non propriamente abituati a masticare i più complessi linguaggi di programmazione, quasi cercando di entrare nelle loro menti per anticiparne dubbi, idee e comportamenti, implementando un sistema di comandi che esalta la naturalezza dei gesti. Volete posizionare un cubo "?" e nascondervi all'interno un fungo "1up"? Niente di più semplice: basterà piazzare il pezzo in questione e successivamente trascinarvi su il relativo power up. Con poche e rapide mosse il giocatore prende così confidenza con un sistema le cui regole possono essere applicate a variabili sempre diverse: basterà infatti eseguire la stessa procedura per piazzare monete nascoste o potenziamenti di altra natura. Se invece siete dei tipi perfidi e sadici game designer, con l'obiettivo di sintetizzare la filosofia dei "Souls" all'interno del colorato mondo "mariesco", potreste addirittura collocare all'interno dei cubi malvagi nemici in attesa di essere liberati, Bowser compreso. Quando si desidera creare uno stage che esalti invece la precisione dei salti e la puntualità dei movimenti Super Mario Maker concede altrettanta libertà d'azione, mettendo a disposizione del giocatore piattaforme mobili, basi dall'equilibrio instabile sulle quali sarà impossibile sostare a lungo, o superfici ghiacciate, perfette per approntare mortali trappole disorientando le movenze del giocatore.

    Nulla è lasciato al caso, motivo per cui sarà possibile controllare l'orientamento di ciascun corpo in movimento grazie ad una comoda freccia da rivolgere nella direzione desiderata. Dopo aver sbloccato l'ultimo carico di strumenti ottenibili potrete addirittura tessere delle fitte reti di binari, sui quali applicare elementi mobili così da creare un percorso prestabilito, anche in questo caso orientandone l'andamento: le possibilità creative sono quindi davvero numerose, impreziosite ed esaltate da tutti quegli elementi recuperati dall'universo di Mario, oramai vere e proprie icone della storia del videogioco. Oltre ad offrire un parco nemici piuttosto variegato, Super Mario Maker ripropone anche alcune delle classiche trappole della serie, come le infide palle di fuoco, i cannoni fissi, categnacci affamati ed anche le odiosissime colonne di fiamme rotanti. Le possibilità di customizzazione dei singoli elementi abbondano ancora una volta, concedendoci di orientare le bocche dei cannoni, allungare o accorciare la lunghezza delle colonne ardenti, addirittura stabilire l'altezza massima raggiungibile dalle sfere infuocate. In Super Mario Maker (quasi) tutto è possibile.

    "Shake that booty Peach!"

    Super Mario Maker permette davvero di poter intervenire con grande libertà su di un qualsiasi aspetto del proprio stage, curando anche i più piccoli particolari e assicurando una possibilità tangibile a quasi tutte le nostre ispirazioni da game designer in erba. Ma, a parere di chi scrive, la grandezza dell'opera Nintendo non risiede nell'aver creato un tool assolutamente intuitivo e completo, obiettivo in parte già raggiunto da altri concorrenti. Il grande pregio dell'esclusiva Wii U è piuttosto quello di rendere l'editor effettivamente divertente da usare, una qualità che la concorrenza non può sempre vantare. La sperimentazione e l'interattività con gli elementi a schermo stimolano costantemente il Miyamoto che è in noi con piccoli tocchi di classe ai quali è impossibile resistere o rimanere impassibili. Sbloccata la possibilità di inserire effetti sonori personalizzati, lo "scemo & più scemo" che, paziente, alberga in un angolino nascosto del nostro cuore, tornerà prepotentemente alla ribalta, dando il via ad una intensa sessione di "doppiaggio del nonsense", le cui battute saranno composte da versi e lamenti di indicibile natura, privi di logica alcuna. Accadrà praticamente a tutti, ne siamo assolutamente certi! Le possibilità di interazione con l'editor stesso e con la sua interfaccia non si esauriscono però al comparto audio: ciascun oggetto da collocare sul foglio (effetti sonori compresi) può infatti essere scosso con rapidi movimenti di pennino, per restituire così una variante dello stesso. Siete stufi di vedere i vostri non proprio furbissimi koopa lanciarsi nel vuoto a meno che non limitiate il loro percorso con qualche barriera architettonica di fortuna? Niente paura, una bella "shakerata" e la graziosa tartaruga "evolverà" nella sua variante rossa, molto più furba e meno incline al suicidio.

    Se siete stanchi di vedere il brutto muso di Bowser e cercate un boss di fine livello più grazioso ma parimenti aggressivo potrete scuotere il tartarugone gigante così da ottenere un bel Bowser Jr. nuovo di pacca. E lo stesso principio può essere applicato a tantissimi altri elementi di gioco, dalle piante carnivore ai koopa scheletrici, ai cannoni e alle talpe, per poi terminare con i Boo e le piattaforme teschio, con risultati che restituiranno grande meraviglia, riuscendo a strappare più di un sorriso. In una maniera del tutto unica e inimitabile Super Mario Maker riesce a racchiudere nel proprio editor un'anima ludica che sembra addirittura spingere in secondo piano l'infinito numero di livelli giocabili già oggi disponibili sulla rete. Il vostro tempo verrà letteralmente divorato dalle infinite possibilità di interazione messe a disposizione dal titolo, quando oramai completamente rapiti dalla sua magia, non potrete fare a meno di voler piazzare un ultimo blocco o un'ultima piattaforma mobile prima di terminare la sessione. Una volta ancora, e ancora e ancora.

    Super Mario Maker Impossibile sintetizzare in pochi caratteri la magnificenza dell'editor offerto da Super Mario Maker: ci sarebbero tantissimi altri aspetti da affrontare degni di grande nota, uno su tutti la possibilità di selezionare vari background nei quali contestualizzare gli stage, oppure di riscriverne completamente lo stile estetico scegliendo tra uno dei quattro disponibili, ciascuno ispirato ad uno degli storici capitoli del baffuto idraulico. Non manca nemmeno l'opportunità di creare livelli a scorrimento, nei quali è anche possibile intervenire sulla velocità di movimento dello sfondo, per creare complessi stage al cardiopalma. Quel che conta però è sottolineare come Nintendo sia riuscita ancora una volta a mettere il proprio zampino in un ambito sino ad oggi estraneo alla casa di Kyoto, sfornando un titolo peculiare e unico nel suo genere. Il ruolo del paddone nel raggiungimento di questo importante traguardo è assolutamente primario, al punto da spingerci ad immaginare scenari diversi per il ciclo vitale di Wii U, fatti di trionfi e successi di vendita in un ucronico passato in cui la console viene lanciata proprio al fianco di Super Mario Maker. Poi però riapriamo gli occhi, e ricordiamo che le criticità che hanno segnato l'ultima home console della casa di Kyoto sono state tante e di diversa natura: ci rincuora però constatare come, ancora una volta, Nintendo sia stata capace di affermare il proprio estro creativo e il proprio genio, riscrivendo regole e reinterpretando parzialmente generi con un tocco di personale genialità. Ma sopratutto divertendo genuinamente, come da sua tradizione.

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