Tekken 8: un sistema di combattimento completamente rivoluzionato

Tekken 8 presenterà un combat system totalmente rinnovato e maggiormente incentrato sull'aggressività: ecco cosa sappiamo.

Tekken 8: rivoluzione combat system!
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  • Pc
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Nella giornata di domenica 5 febbraio i giocatori più forti del mondo di Tekken si sono scontrati durante le fasi finali del Tekken World Tour, il torneo più importante dedicato al picchiaduro Bandai Namco. Approfittiamo dell'occasione per fare i nostri più sentiti complimenti all'italiano Joshua "Ghirlanda" Bianchi per aver ottenuto un incredibile quarto posto, sconfiggendo avversari di livello come il giapponese Nobi o l'americano Joey Fury, in una delle migliori run torneistiche di sempre per il mondo del fighting game del nostro paese.

    Poco prima dei match conclusivi, Katsuhiro Harada e Michael Murray hanno mostrato al mondo i dettagli del combat system di Tekken 8 (qui lo speciale sui personaggi e il gameplay di Tekken 8). Particolare attenzione è stata dedicata alla filosofia di sviluppo alla base di cambiamenti che con ogni probabilità rivoluzioneranno il franchise di Tekken. Come già esposto in precedenza, il nuovo titolo Bandai Namco enfatizzerà l'aggressività negli scontri e li renderà più cinematografici e leggibili per gli spettatori.

    L'Heat System spiegato bene

    Prima di analizzare il nuovo combat system, capiamo brevemente cosa succederà al Rage System di Tekken 7. Tale meccanica era costituita da due principali elementi: Rage Art e Rage Drive. La prima componente dovrebbe ricevere delle efficaci semplificazioni e prevedere un unico comando per tutti i personaggi (diagonale avanti più R1 o altro dorsale a scelta). La seconda invece verrà completamente rimossa e integrata nell'inedito Heat System.Prepariamoci quindi a parlare del nuovo sistema di gioco, che differisce e non di poco da quello delle precedenti iterazioni di Tekken.

    D'ora in avanti parare i colpi non sarà un processo indolore ma consumerà una data quantità di "vita bianca" (una porzione della barra vitale colorata di bianco). L'arrivo di quella che è una soluzione simile a quanto visto in Street Fighter 5 serve a scoraggiare le strategie fondate sin troppo sulla difensiva.
    Riteniamo tuttavia che si tratti di uno degli aspetti più controversi e meno graditi del picchiaduro Capcom, e lascia perplessi la scelta di Bandai Namco di voler dare una rinfrescata agli incontri con una meccanica simile.

    C'è però una differenza tra Tekken 8 e il picchiaduro con Ryu e Ken, su questo fronte e risiede nella possibilità, offerta dal primo, di recuperare la vita bianca attraverso gli attacchi. Colpire l'avversario ci permetterà di riassorbire parte del danno subito in parata, in linea con le offensive "rubavita" tipiche degli RPG.
    In altre parole, il combat system sembra privilegiare e di molto l'aggressività. L'unico modo che il difensore ha per ribaltare le sorti dello scontro è attaccare a sua volta, così da riottenere l'energia persa in precedenza.

    Ma non è tutto: durante i match ci sarà la possibilità di entrare in uno stato chiamato "Heat State", in cui il lottatore ha accesso a nuove mosse o versioni potenziate di colpi già esistenti nella sua dotazione standard. Il personaggio sarà avvolto da fiamme blu, estremamente vistose e chiare per permettere agli spettatori di assistere adeguatamente all'azione, e vedrà comparire un indicatore che si svuoterà in circa 10 secondi. Tuttavia, Bandai Namco ha previsto un modo per prolungare la durata dell'Heat State. Continuando a pressare l'avversario con attacchi a profusione, lo stato potenziato permarrà per un tempo maggiore, riuscendo a influenzare in modo ancor più importante l'esito del match.

    Una gestione delle movelist più razionale

    L'Heat State può essere raggiunto in due modi: attraverso l'Heat Burst o l'Heat Engager. Possiamo considerare il primo una meccanica simile al V-Trigger di Street Fighter V. Premendo un tasto, il nostro personaggio entrerà automaticamente in questo stato potenziato. Nel caso della seconda soluzione, invece, i combattenti avranno a disposizione alcune mosse (in media cinque per ogni lottatore) che permetteranno loro di accedere all'Heat State.

    Queste sono definite, per l'appunto, "Heat Engager" e stando alle parole di Harada serviranno a rendere più semplice la comprensione delle complesse movelist della serie Tekken. Le Engager, infatti, saranno le mosse più importanti dei membri del roster. A detta dello sviluppatore, basterà conoscere i cinque colpi fondamentali del proprio guerriero per poter pianificare una strategia di gioco. Parliamo insomma di una sorta di "evidenziatore", pensato per indicare all'utenza un numero ridotto di tecniche chiave da conoscere e padroneggiare prima di ampliare ulteriormente il proprio repertorio.

    Nonostante questa apertura ai neofiti sia sicuramente gradita, si tratta di un'operazione radicale, che rischia di intaccare le fondamenta di un'esperienza che discende da altre che mettevano al primo posto la profondità dei moveset e la vastità delle tecniche utilizzabili. L'idea di poter gestire un incontro col solo utilizzo di cinque mosse, così come dichiarato da Harada, è qualcosa che sicuramente avrà fatto rizzare i capelli a più di un appassionato. Tekken è un franchise che è sempre rimasto simile a sé stesso con, fondato più su delle evoluzioni lente e organiche che sugli stravolgimenti netti. In altre parole, ci aspettiamo che queste decisioni andranno a polarizzare le reazioni del pubblico. L'ultima meccanica che andremo ad analizzare è l'Heat Energy: simile a una catena e collocato accanto alla barra dell'Heat State, questo indicatore ci permetterà di eseguire attacchi estremamente potenti che variano a seconda del personaggio. Attivando l'Heat State con un Heat Burst, otterremo un indicatore di Heat Energy. Azionandolo invece tramite l'Heat Engager - chiaramente più difficile da utilizzare - verremo ricompensati con ben due indicatori. Detto questo, l'Heat Energy potrà essere sfruttata in due modi differenti.

    Iniziamo dall'Heat Smash, che ricorda in tutto e per tutto il Rage Drive di Tekken 7, una mossa che causerà ingenti danni o metterà l'attaccante in una posizione estremamente vantaggiosa. C'è poi l'Heat Dash, che ci permetterà di cancellare le nostre azioni in uno scatto per mettere ancor più sotto pressione l'avversario o chiudere una combo altrimenti impossibile.

    La vera ciliegina sulla torta di questo comparto offensivo è la possibilità, per chi attiva l'Heat System, di infliggere danni anche agli avversari che parano, in maniera simile a quanto accade con il "chip/cheap damage" dei picchiaduro bidimensionali. Tale sistema di gioco costringerà il difensore a prendere una decisione, che lo porterà a ribaltare le sorti dell'incontro o a soccombere miseramente sotto i colpi dell'opponente. L'aspetto più interessante dell'Heat System è sicuramente il modo in cui valorizza le caratteristiche dei vari personaggi. Durante l'Heat State, Law potrà ad esempio effettuare nuove e devastanti combo coi nunchaku, mentre King guadagnerà la possibilità di assorbire un quantitativo enorme di colpi mentre corre verso il suo avversario. Paul invece andrà a massimizzare il potere dei suoi leggendari Death Fist. Detto questo, vogliamo assolutamente provare il gioco con mano per dissipare i nostri dubbi circa la componente offensiva. Se non mitigata a dovere da meccaniche difensive, infatti, l'esperienza potrebbe risultare frustrante e incappare nei medesimi errori delle prime versioni di Street Fighter V.

    Al servizio dei principianti

    La parte finale dell'appuntamento è stata dedicata ai nuovi schemi di controllo di Tekken 8. In maniera molto simile a quanto è stato fatto con l'imminente Street Fighter 6, il picchiaduro Bandai Namco prevederà un sistema facilitato per i neofiti. Attraverso questa opzione, potremo portare a schermo un prompt che ci ricorderà le combinazioni più importanti, eseguire combo aeree con la semplice pressione ripetuta o alternata del tasto quadrato o triangolo, e utilizzare l'Heat System con pochi tasti.

    Gli sviluppatori hanno precisato che si tratta di una soluzione utile sia ai neofiti, che potranno abbattere le barriere per l'esecuzione delle combo, che a coloro che vorranno iniziare a prendere confidenza con un dato lottatore. Questo nuovo sistema di controllo sarà ammesso anche durante le partite online e classificate e prevede un utile switch durante i match. Ad esempio potremo giocare un primo round con lo schema standard, per poi passare a quello facilitato, sempre a favore dell'apprendimento delle tecniche di un personaggio.

    In merito alla data d'uscita, che non è stata ancora resa nota, possiamo fare delle lecite supposizioni. Poiché è stata annunciata una nuova edizione del Tekken World Tour sul settimo capitolo, dubitiamo che il gioco possa essere pubblicato prima della primavera del 2024. I circuiti competitivi durano circa 12 mesi, e il World Tour 2023 comincerà a fine marzo. Riteniamo estremamente improbabile che Bandai Namco voglia farsi concorrenza interna col debutto di Tekken 8 (qui lo speciale sulla carriera di Tekken), che potrebbe quindi vedere la luce tra il marzo e l'aprile del prossimo anno.

    Lo stesso Harada ha cercato di placare gli animi dicendo che il titolo è ancora in lavorazione e richiederà ancora molto tempo per essere perfezionato. Tekken 8 potrebbe essere l'iterazione più sperimentale della serie sin dai tempi del quarto episodio. Nonostante alcune nostre perplessità, però, crediamo che il team sia perfettamente in grado di imbastire un combat system solido, capace di appassionare milioni di fan.

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