Speciale The art of Brotherhood

Il LuCCA spalanca le porte ad Ezio Auditore

Speciale The art of Brotherhood
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Per definizione i musei d'arte devono essere un po' snob. I musei d'arte contemporanea lo sono a maggior ragione: con esposizioni di un'arte che è tutto fuorchè di ispirazione concreta e d'aspirazione popolare. Elevano sculture e dipinti francamente imbarazzanti al solo scopo di compiacere l'utenza borghesuccia, ignorano sordamente le arti visive e le arti digitali che invece sono la vera motrice dell'espressione artistica di inizio millennio.
    Ci era particolarmente piaciuta l'iniziativa Art of Games, tenutasi l'anno passato ad Aosta: una rassegna di opere d'arte avanti come sfondo il nostro intrattenimento preferito, un modo per avvicinare sempre più la barchetta videoludica a quello scoglio che sulle carte nautiche è segnato come legittimazione culturale e artistica.
    A questo proposito abbiamo guardato con reale interesse l'occupazione del LuCCA, Lucca Center of Contemporary Art, da parte dell'attesissimo Assassin's Creed Brotherhood, alla cui uscita ormai mancano davvero pochissimi giorni. Una mostra curata da Ubisoft in collaborazione con il polo espositivo, una maniera per raccontare sotto una prospettiva differente la grande cura che il gigante franco-canadese infonde nei propri titoli e in particolare in quelli aventi come protagonista l'assassino italico Ezio Auditore.

    Il potere della Fratellanza

    "Chi non punisce il male, comanda che lo si faccia"
    Leonardo da Vinci

    Behind the Brotherhood L'arte di Assassin's Creed è perdurata dal 23 Ottobre al 10 Novembre, avendo come giornate centrali i giorni in cui il centro storico del capoluogo toscano è stata assediato da orde di appassionati per il Lucca Comics and Games. Una maniera unica per presentare in anteprima mondiale la terza iterazione casalinga del franchise, nonché una mostra che nei prossimi mesi girerà il mondo, portando con sé una fetta dell'arte rinascimentale, integra a tutt'oggi in borghi e città del Centro Italia.
    Una quarantina di artwork e bozzetti preparatori, panorami evocativi utili infine agli sviluppatori per ricreare le ambientazioni inserite nel gioco, secondo la glorificazione tecnologica richiesta, ma senza dimenticare una uniforme stesura stilistica. A dare linfa artistica al progetto Brotherhood sono stati chiamati sette illustratori (Donlu YU, Gilles Belloeil, Martin Deschmbault, Pascal Barriault, Olivier Martin, Patrick Lambert e Vincent Gaigneux), artefici dell'improbo compito di ricreare architettura e atmosfera della Roma tardo-rinascimentale, in cui il mecenatismo politico e culturale umanista lascia posto alla cupidigia dei Borgia.
    Rivivono tra le candide sale del LuCCA i magniloquenti palazzi cardinalizi della Città Eterna, vittima di opulenza e corruzione mal digerita un secolo più tardi da un certo frate tedesco: la ricchezza del papato si estende per le strade di Roma, dai luoghi simboli (Pantheon, Castel Sant'Angelo) alle viuzze interne, oscure e malfamate, anche loro nella morsa dei porporati. E le architetture imperiali e pagane? Cadono letteralmente a pezzi, laddove nulla si fa per estirpare il malaffare dalle antiche vestigia dell'Urbe. Il Colosseo è antro oscuro di perdizione e prostituzione, gli efficienti acquedotti meri protagonisti di quadretti bucolici nella campagna romana. Sono questi i luoghi ideali per Ezio Auditore e la sua confraternita, ideali per impiantarvi stabilmente un covo dal quale irridere lo strapotere papale. La Fratellanza è elemento distintivo del gameplay di Brotherhood e pertanto si rende indispensabile un luogo ove organizzare le tattiche di guerriglia e assassinio: la base operativa è dominata da un colorito rossastro, ovunque sta inciso il marchio degli Assassini, è la degna location del contropotere, dell'altro lato della scacchiera.
    Ma come abbiamo già visto nell'evento organizzato nel borgo di Monteriggioni, ideale luogo natio della famiglia Auditore, non solo Roma è al centro delle avventure del blockbuster Ubisoft: le prime fasi ci vedono fronteggiare l'assalto di villa Auditore, un assalto condotto in grande stile, con il supporto dell'artiglieria pesante (catapulte, rudimentali cannoni): alcuni dipinti fotografano momenti dell'assedio con grande pathos e realistico dramma.

    Assassin's Creed: Brotherhood Protagonisti della coeva pop art, popolari per necessità: i videogiochi abbattono con fragore le barriere edificate contro dai circoli snob dell'arte contemporanea, dagli elitisti boriosi e dalla critica pigra. Entrano di diritto nel Lucca Center of Contemporary Art con uno degli esponenti più ispirati, Assassin's Creed Brotherhood, racconto epico di quell'Italia “non donna di province, ma bordello”, come la definì Dante. Tra Monteriggioni e Roma si palesa anche negli artwork esposti la cupidigia della Città Eterna, nonché le insignificanti scaramucce tra i signori rinascimentali. Behind the Brotherhood è una mostra interessante per quanti amano scoprire i dietro le quinte dei videogiochi di punta, in più un ottimo luogo di riflessione sul rapporto che deve instaurarsi tra gli ambienti artistici e le arti digitali.

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