Theatrhythm Final Bar Line è un compendio musicale di assoluto valore

Final Bar Line non è solo il miglior gioco della serie Theatrhythm ma anche un compendio musicale di alta qualità per i fan delle produzioni Square Enix.

Theatrhythm Final Bar Line #AD
Speciale: Nintendo Switch
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  • Switch
  • Pubblicato lo scorso 16 febbraio su Nintendo Switch e PlayStation, Theatrhythm Final Bar Line è un rhythm game sorprendente e straripante di contenuti, in quanto Square Enix e lo sviluppatore indieszero hanno attinto non solo alle strepitose colonne sonore che accompagnavano i capitoli principali della serie Final Fantasy, ma anche a quelle dei suoi numerosi spin-off e di altre produzioni estranee alla fantasia finale. In attesa di potervi proporre la nostra recensione del prodotto, vogliamo anzitutto raccontarvi cosa ci spinga a considerare Final Bar Line il miglior esponente della serie Theatrhythm, nonché un compendio musicale di inestimabile valore.

    Le origini del Theatrhythm

    Mettendo da parte la componente ludica, di cui appunto vi parleremo nella recensione finale, sono fondamentalmente due gli aspetti di Theatrhythm Final Bar Line che ci hanno stregati: la spropositata mole contenutistica e la decisione del sodalizio giapponese di uscire dai confini del solo Final Fantasy per abbracciare una libreria musicale potenzialmente illimitata.

    Per comprendere il valore e le possibilità di questo nuovo episodio, dobbiamo però tornare brevemente alle origini del brand, la cui nascita risale al non troppo lontano 2012. Titolo di esordio del producer Ichiro Hazama, che fino a quel momento aveva collaborato alla realizzazione di Final Fantasy VII Advent Children Complete e altri progetti minori, l'originale Theatrhythm Final Fantasy per Nintendo 3DS non era che un esperimento. Dopo aver reclutato il team indipendente "indieszero", un Hazama che vedeva nel Nintendo 3DS la piattaforma ideale su cui dar vita alla propria creatura ne parlò quindi al suo diretto superiore, Tetsuya Nomura, che quello stesso giorno rimase talmente affascinato dall'idea del collega da accordargli immediatamente il via libera per iniziare a lavorare al progetto. Con i suoi appena 70 brani, opportunamente selezionati dalle prime tredici incarnazioni di Final Fantasy, cui se ne aggiunsero pian piano altri 52 sotto forma di DLC a pagamento, il primo Theatrhythm Final Fantasy riscosse un successo sorprendente, anche perché lo sviluppatore era riuscito a sintetizzare un gameplay che mescolava gli elementi tipici del rhythm game all'irrinunciabile componente ruolistica della serie targata Square Enix, imbastendo addirittura un'esilissima e poco pretenziosa trama che al solito vedeva contrapposti l'ordine e il caos (rappresentati ancora una volta dalle divinità Cosmos e Chaos, che solo l'anno prima erano state di nuovo al centro di Dissidia 012 Final Fantasy).

    Data la grande popolarità ottenuta dall'originale, la dose venne rincarata solo due anni più tardi da Theatrhythm Final Fantasy: Curtain Call (ecco la nostra recensione di Theatrhythm Final Fantasy Curtain Call, un titolo per Nintendo 3DS che di base includeva 221 brani (più 100 melodie DLC) e che rispetto al capostipite proponeva pure due modalità inedite.

    Chiamata Quest Medleys, la prima spingeva l'utente e i suoi beniamini ad affrontare vere e proprie missioni che solitamente culminavano con un boss alquanto ostico, mentre la seconda, battezzata Versus Mode, proponeva delle sfide in chiave "1-vs-1" i cui il giocatore poteva affrontare la CPU o un amico - sia in rete che in locale - e inanellare note per ottenere il punteggio più elevato.

    Sorvolando su Theatrhythm Dragon Quest, che purtroppo non approdò mai in Occidente, è con tutta probabilità Curtain Call il vero precursore di Final Bar Line, giacché col suo secondo Season Pass è stato il primo episodio della serie musicale a proporre melodie tratte dalle colonne sonore di altri franchise di Square Enix, come ad esempio Bravely Default o The World Ends With You.

    Oltre Final Fantasy

    Seguendo la rotta tracciata dallo stesso Curtain Call e aggiustandone il tiro, in tempi recenti Square Enix e gli sviluppatori di indieszero hanno infine dato forma a quello che loro stessi hanno più volte descritto come il "Theatrhythm definitivo", nonché il più ricco e completo di sempre.

    Piombato sulle nostre PlayStation 4 e Nintendo Switch lo scorso 16 febbraio, Theatrhythm Final Bar Line è del resto uno dei più grandi omaggi alla saga Final Fantasy mai realizzati, in quanto il team ha voluto inserire la bellezza di 385 tracce giocabili nel pacchetto base, selezionandole dalle colonne sonore dei primi quindici episodi numerati e dai tantissimi spin-off che il franchise ha ispirato negli ultimi decenni, come Final Fantasy Tactics, i vari Dissidia, la serie Crystal Chronicles e ovviamente l'immancabile Compilation of Final Fantasy VII. Un'offerta davvero mastodontica e irresistibile, quella di Final Bar Line, che riunisce in un unico rhythm game le più belle e nostalgiche melodie composte da artisti eccellenti tra i quali non possiamo non citare il sommo Nobuo Uematsu, che ha lavorato al brand sin dalla sua primissima incarnazione, Hitoshi Sakimoto (Final Fantasy XII), Masashi Hamauzu e Mitsuto Suzuki (Final Fantasy XIII), Masayoshi Soken (FFXIV: A Realm Reborn), Naoshi Mizuta (Final Fantasy: The 4 Heroes of Light), Kumi Tanioka (Final Fantasy Crystal Chronicles) e Takeharu Ishimoto (Final Fantasy Type-0).

    Che abbiate giocato o meno le produzioni arricchite dalle stupende colonne sonore realizzate puntualmente dai compositori di Square Enix, Theatrhythm Final Bar Line rappresenta insomma un'imperdibile opportunità per ripercorrere - o magari scoprire per la prima volta - l'immenso patrimonio musicale su cui poggia l'intera saga Final Fantasy.

    Final Bar Line, tuttavia, non si limita soltanto a questo. Mentre le 385 tracce del pacchetto base e i 27 brani esclusivi dell'edizione "Digital Deluxe" esplorano le migliori soundtrack dalle fantasie finali, i 90 DLC a pagamento che verranno pubblicati nell'arco del 2023 usciranno dai confini del solo Final Fantasy per addentrarsi in opere altrettanto memorabili dal punto di vista musicale.

    Attingendo addirittura alle colonne sonore di LIVE A LIVE, SaGa, Mana, Chrono, Xenogears, NieR, The World Ends with You e Octopath Traveler, gli autori di Final Bar Line mirano in sostanza ad ampliare progressivamente la già straripante componente contenutistica di Theatrhythm Final Bar Line, che già a fine anno potrà contare su 502 tracce giocabili.

    Considerando che i gioielli della corona Square Enix non ancora "esposti" sono parecchi, non saremmo affatto sorpresi se il publisher dovesse decidere di estendere ulteriormente il supporto post-lancio del prodotto e trasformarlo in una sorta di live service da aggiornare a cadenza regolare con pacchetti sempre nuovi e accattivanti.

    A ragion veduta, la scelta di non includere Final Fantasy nel nome del rhythm game potrà anche essere stata attribuita alla volontà di Tetsuya Nomura di evitare la ripetizione della parola "final" e risparmiarci un titolo à la Dragon Ball Super: Super Hero, ma il suggerimento dell'estroso e spesso lungimirante papà di Kingdom Hearts potrebbe essere interpretato in realtà come una chiarissima dichiarazione di intenti.

    D'altronde, la formula ludica e strutturale di Final Bar Line si presta piuttosto bene ad aggiornamenti e DLC, e data la calorosa accoglienza che i fan hanno riservato al rhythm game in queste prime settimane, un'eventuale espansione dedicata interamente a Dragon Quest - solo per dirne uno - potrebbe già essere nei piani futuri del colosso nipponico.

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