Top 5: i migliori giochi con Ray Tracing da Control a Cyberpunk 2077

L'avvento del Ray Tracing è stato un passo importante verso il fotorealismo: ecco i giochi che secondo noi hanno saputo sfruttarlo al meglio.

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Rispetto alle premesse iniziali, il percorso del Ray Tracing nel mercato videoludico è stato tutt'altro che semplice, con difficoltà tecniche ma anche artistiche e un'industria che non sempre è riuscita a utilizzarlo al meglio delle possibilità, al punto da relegare in molti casi l'illuminazione in tempo reale a una manciata di opzioni da disattivare senza sentirne più di tanto la mancanza.

Chiaramente non sono mancati i titoli che sono riusciti a sfruttare bene questa soluzione, facendone uno degli elementi fondamentali per dar corpo alla presentazione visiva. Ecco i giochi che, secondo noi, a oggi sono riusciti meglio di chiunque altro a valorizzare il Ray Tracing e che a modo loro ne hanno scritto la storia.

Control

Quando si parla di Ray Tracing non si può non partire da Control, un vero e proprio manifesto della tecnologia che ha saputo sfruttarlo al meglio. Il gioiellino di Remedy non è stato il primo a proporlo a livello tecnico, ma nella prima generazione RTX la sua è stata la proposta in assoluto più completa.

Sotto il cofano troviamo un'evoluzione del motore di gioco proprietario Nortlight, già apprezzato nell'avventura ibrida di Quantum Break (qui la recensione di Quantum Break), ma reso ancor più avanzato con supporto a ombre e illuminazione in tempo reale. In realtà però sono i riflessi il protagonista assoluto in termini di impatto scenico. Sempre Control ha probabilmente avuto il merito di consacrare una volta per tutte il DLSS come parte fondamentale dell'esperienza di gioco. Se la versione PC è quella di riferimento per qualità visiva, va dato merito a Remedy di essere riuscita a produrre anche su console un pacchetto tecnicamente solido, con possibilità di scelta tra performance e grafica. Al netto di ciò, quest'avventura all'insegna di fenomeni paranormali spicca per un gameplay a tratti frenetico e sempre stimolante, complice un combat system variegato e mai monotono, in pieno stile Remedy, che consente di variegare l'approccio alle battaglie (il merito è anche della buona distruttibilità ambientale).

Metro Exodus Enhanced Edition

Coetaneo di Control, Metro Exodus è arrivato sugli scaffali nel 2019 proponendo un impianto di illuminazione altrettanto interessante. Possiamo dire però che ci abbia offerto l'esperienza definitiva soltanto nel 2021, a due anni di distanza dal debutto.

La versione Enhanced di Metro Exodus è a tutti gli effetti il primo gioco tripla A con illuminazione in tempo reale non opzionale. Oltre a questo, c'è stata anche una massiccia rivisitazione sul fronte tecnico rispetto all'originale iterazione del titolo, in cui i calcoli erano limitati al primo rimbalzo di luce e molti degli effetti scenici erano precompilati e non davvero eseguiti in maniera dinamica. Con Metro Exodus Enhanced Edition assistiamo a un passo davvero importante verso il futuro del fotorealismo nei videogiochi, grazie a una credibilità particolarmente elevata soprattutto nella diffusione delle luci negli ambienti. Forti di questi risultati, gli sviluppatori sono riusciti ad amplificare quelle sensazioni di paura e urgenza nelle fasi di gioco più concitate.

Cyberpunk 2077

In piena corsa per il riscatto definitivo, Cyberpunk 2077 è già riuscito a riconquistare il pubblico grazie al premio Atto d'Amore della community di Steam. Al netto di un lancio problematico e di una proposta iniziale non all'altezza su tutte le piattaforme, soprattutto sul fronte tecnico, la conduzione artistica del mondo di gioco non è mai stata messa in discussione, complice un impianto di illuminazione eccellente. In un tripudio di neon e acciaio, Night City brilla di luce propria quanto baciata dal Ray Tracing sulle piattaforme che lo supportano.

L'ultima edizione del gioco propone un Ray Tracing migliorato sotto più fronti, a cominciare dall'illuminazione globale e dalla diffusione delle luci sulle superfici. Aumentano anche i rimbalzi, prima limitati a uno, e la risoluzione dei riflessi, che ora rispecchia quella impostata nel motore di gioco. Insomma, se già nel 2020 l'avventura di V e Johnny Silverhand si era fatta apprezzare per una grafica spaccamascella, oggi è stata trasformata nel profondo ed è ormai praticamente giunta alla maturità, al netto dei pesanti requisiti tecnici per riuscire a viverla al meglio.

Trasformando i grandi miti

Da Minecraft a Portal, passando per Quake 2, l'era delle rivisitazioni in salsa Ray Tracing è appena cominciata, merito anche delle soluzioni di Nvidia. È grazie anche e soprattutto ai tool di sviluppo messi a disposizione dal team verde che oggi possiamo sperimentare questi classici con un impianto di illuminazione avanzato, che da solo è in grado di rimescolare le carte in tavola.

Minecraft RTX è l'esempio più famoso e rappresenta per certi versi la migliore di queste rielaborazioni a tutto tondo. Del resto infonde nuova linfa vitale a un builder immortale grazie a un mare di pixel più luminosi che mai. Non solo il Ray Tracing ha fatto rinascere il mondo a mattoncini di Minecraft, ma possiamo dire anche che, viceversa, il titolo di Mojang ha influito in maniera determinante nel rendere mainstream le tecnologie RTX, incluso il DLSS.

Di recente abbiamo avuto modo di provare anche il primo gioco sviluppato con RTX Remix, strumento creato da Nvidia per rimasterizzare in maniera semplice e automatizzata le icone del passato anche grazie all'IA. Nel corso della presentazione delle RTX Serie 40 abbiamo avuto un assaggio delle sue potenzialità in un brevissimo footage di un'ipotetica remaster di Morrowind, che resta ancora oggi il sogno proibito degli appassionati di vecchia data di The Elder Scrolls. In realtà però è con un'altra pietra miliare che RTX Remix ha potuto mettere in luce le sue reali capacità.

Stiamo parlando di Portal with RTX, che è stato rielaborato in alta risoluzione e dotato di un impianto di illuminazione unico, il primo a supportare il Path Tracing in tempo reale, ma non esente da critiche per via dei requisiti hardware proibitivi per riuscire a giocarlo in maniera soddisfacente. Siamo ancora molto lontani da un futuro in cui questa tecnologia potrà essere proposta in titoli AAA di nuova generazione, ma Portal with RTX è riuscito a raggiungere una vetta importantissima in tal senso.