Proprio così. Quantum Redshift rappresenta di diritto quella schiera di giochi che la critica DEVE sminuire. Perché, con Wipeout e F-Zero sulla piazza, non è trendy affermare che Quantum Redshift è assolutamente all'altezza, se non superiore. Questo è totalmente sbagliato ed è una mancanza di onestà nei confronti dell'utenza che si sente quasi in obbligo di scartare titoli snobbati che, invece, avrebbero potuto garantire ore ed ore di divertimento. Ma non c'è problema, si può benissimo rimediare in qualsiasi momento, recuperando il titolo in questione che, per la cronaca, potete trovare anche a 29 euro. Quantum Redshift, sviluppato dai Curly Monsters per Microsoft Game Studios, vede la luce nell'ottobre 2002 per essere il nuovo punto di riferimento nel settore delle corse futuristiche. Purtroppo così non è stato (cancellando l'idea di un suo seguito, ma la speranza è l'ultima a morire), anche se il titolo presenta tantissimi pregi contro un paio di difetti. Giusto per liquidare subito i difetti, questi si possono riscontrare in una penosa recitazione dei personaggi (durante i filmati) con dei dialoghi ai limiti del trash, e nell'obbligo di arrivare sempre primi in tutte le gare per poter progredire nel gioco. Tolti questi difetti, tutto ciò che rimane è solo spettacolo e divertimento. Una volta scelto il proprio personaggio dobbiamo affrontare una serie di campionati (in tutto cinque) che verranno sbloccati con il progredire delle vittorie. La differenza tra questi campionati è nella velocità di gioco: in pratica, progredendo con i campionati, la velocità di gara aumenterà a dismisura fino ad arrivare alla modalità “Redshift”, la più veloce in assoluto e che vi farà saltare via gli occhi dalle orbite! Ogni personaggio ha un suo storico rivale, per cui dovrete cercare di non fargliela passare liscia dandogli addosso con armi e sportellate per guadagnare punti e soldi. Sì, perché in gara avrete la facoltà di dichiarare guerra agli avversari per eliminarli e aprirvi la strada verso la vittoria. Quindi saranno presenti i soliti power-up e turbo che vi aiuteranno nel vostro intento e, grazie al denaro acquisito, potrete potenziare il vostro mezzo per renderlo sempre più minaccioso. In realtà, tolto il turbo e lo scudo protettivo, avrete a disposizione solo un paio di armi, per cui il suddetto potenziamento consiste nel rendere più distruttive queste armi, senza aggiungerne altre. Questo è un bene, perché la velocità di gioco cui sarete sottoposti non vi darà la possibilità di ragionare troppo sul da farsi, per cui due pulsanti dedicati a due armi rendono l'azione più immediata e scorrevole. Anche perché, con i dovuti potenziamenti, queste diventano altamente efficaci. Ovviamente, una volta presa confidenza con il metodo di controllo (che consente persino di derapare come nei rally!) il divertimento sale a dismisura, grazie anche ad una giocabilità elevata e ad un senso di competizione che pochi altri titoli riescono ad infondere. E' chiaro che inizialmente avrete delle difficoltà, soprattutto perché in questo genere di giochi il primo ostacolo da superare è l'effetto “rimbalzo” contro gli elementi dei tracciati, ma se siete sopravvissuti al “dio” Wipeout... Tecnicamente questo gioco è a dir poco mostruoso: ancora oggi fa cadere la mascella, con una quantità di poligoni indefinibile gestiti ad una velocità da ricovero in ospedale, senza il minimo rallentamento, pop-up o bad clipping anche quando azionate il turbo. Chiaramente tutto si muove a 60 fotogrammi al secondo, uniti ad una realizzazione delle texture da applausi e ad un effetto di bump-mapping ancora oggi ineguagliato. Per non parlare degli effetti di luce, spettacolari e scenografici, che vanno a completare un quadro tecnico che non lascia spazio a nessun tipo di critica. Veramente, dopo aver dato uno sguardo a questo titolo vi verrà spontaneo fare un inchino davanti alla vostra Xbox. Il design dei tracciati, inoltre, è vario e “movimentato”, mettendo alla prova i vostri riflessi con salti chilometrici, giri della morte, curve pericolosissime, laghi e tunnel da far venire la pelle d'oca. Tutto questo all'interno di scenari molto diversificati, come uno pseudo-Egitto, una montagna innevata, canyon, coste marine, valli in prossimità di un castello o città futuristiche. Anche il sonoro è degno di nota con buoni effetti e musiche techno al punto giusto per un titolo del genere. Insomma, come dicevamo all'inizio, si può rimediare a tutto. Se amate questo genere di corse, non possedere Quantum Redshift è un delitto, per cui fatevi un favore: correte a fare vostro un titolo dimenticato troppo in fretta, ma che sa dare quello che promette.
Speciale U-Turn: Quantum Redshift
Leggi il nostro articolo speciale su U-Turn: Quantum Redshift - 366
Un gran bel
Proprio così.gioco sottovalutato
Quantum Redshift rappresenta di diritto quella schiera di giochi che la critica
DEVE sminuire. Perché, con Wipeout e F-Zero sulla piazza, non è trendy affermare
che Quantum Redshift è assolutamente all'altezza, se non superiore. Questo è
totalmente sbagliato ed è una mancanza di onestà nei confronti dell'utenza che
si sente quasi in obbligo di scartare titoli snobbati che, invece, avrebbero
potuto garantire ore ed ore di divertimento. Ma non c'è problema, si può
benissimo rimediare in qualsiasi momento, recuperando il titolo in questione
che, per la cronaca, potete trovare anche a 29 euro.
Quantum Redshift,
sviluppato dai Curly Monsters per Microsoft Game Studios, vede la luce
nell'ottobre 2002 per essere il nuovo punto di riferimento nel settore delle
corse futuristiche. Purtroppo così non è stato (cancellando l'idea di un suo
seguito, ma la speranza è l'ultima a morire), anche se il titolo presenta
tantissimi pregi contro un paio di difetti. Giusto per liquidare subito i
difetti, questi si possono riscontrare in una penosa recitazione dei personaggi
(durante i filmati) con dei dialoghi ai limiti del trash, e nell'obbligo di
arrivare sempre primi in tutte le gare per poter progredire nel gioco. Tolti
questi difetti, tutto ciò che rimane è solo spettacolo e divertimento. Una volta
scelto il proprio personaggio dobbiamo affrontare una serie di campionati (in
tutto cinque) che verranno sbloccati con il progredire delle vittorie. La
differenza tra questi campionati è nella velocità di gioco: in pratica,
progredendo con i campionati, la velocità di gara aumenterà a dismisura fino ad
arrivare alla modalità “Redshift”, la più veloce in assoluto e che vi farà
saltare via gli occhi dalle orbite! Ogni personaggio ha un suo storico rivale,
per cui dovrete cercare di non fargliela passare liscia dandogli addosso con
armi e sportellate per guadagnare punti e soldi. Sì, perché in gara avrete la
facoltà di dichiarare guerra agli avversari per eliminarli e aprirvi la strada
verso la vittoria. Quindi saranno presenti i soliti power-up e turbo che vi
aiuteranno nel vostro intento e, grazie al denaro acquisito, potrete potenziare
il vostro mezzo per renderlo sempre più minaccioso. In realtà, tolto il turbo e
lo scudo protettivo, avrete a disposizione solo un paio di armi, per cui il
suddetto potenziamento consiste nel rendere più distruttive queste armi, senza
aggiungerne altre. Questo è un bene, perché la velocità di gioco cui sarete
sottoposti non vi darà la possibilità di ragionare troppo sul da farsi, per cui
due pulsanti dedicati a due armi rendono l'azione più immediata e scorrevole.
Anche perché, con i dovuti potenziamenti, queste diventano altamente efficaci.
Ovviamente, una volta presa confidenza con il metodo di controllo (che consente
persino di derapare come nei rally!) il divertimento sale a dismisura, grazie
anche ad una giocabilità elevata e ad un senso di competizione che pochi altri
titoli riescono ad infondere. E' chiaro che inizialmente avrete delle
difficoltà, soprattutto perché in questo genere di giochi il primo ostacolo da
superare è l'effetto “rimbalzo” contro gli elementi dei tracciati, ma se siete
sopravvissuti al “dio” Wipeout...
Tecnicamente questo gioco è a dir poco
mostruoso: ancora oggi fa cadere la mascella, con una quantità di poligoni
indefinibile gestiti ad una velocità da ricovero in ospedale, senza il minimo
rallentamento, pop-up o bad clipping anche quando azionate il turbo. Chiaramente
tutto si muove a 60 fotogrammi al secondo, uniti ad una realizzazione delle
texture da applausi e ad un effetto di bump-mapping ancora oggi ineguagliato.
Per non parlare degli effetti di luce, spettacolari e scenografici, che vanno a
completare un quadro tecnico che non lascia spazio a nessun tipo di critica.
Veramente, dopo aver dato uno sguardo a questo titolo vi verrà spontaneo fare un
inchino davanti alla vostra Xbox. Il design dei tracciati, inoltre, è vario e
“movimentato”, mettendo alla prova i vostri riflessi con salti chilometrici,
giri della morte, curve pericolosissime, laghi e tunnel da far venire la pelle
d'oca. Tutto questo all'interno di scenari molto diversificati, come uno
pseudo-Egitto, una montagna innevata, canyon, coste marine, valli in prossimità
di un castello o città futuristiche. Anche il sonoro è degno di nota con buoni
effetti e musiche techno al punto giusto per un titolo del genere.
Insomma,
come dicevamo all'inizio, si può rimediare a tutto. Se amate questo genere di
corse, non possedere Quantum Redshift è un delitto, per cui fatevi un favore:
correte a fare vostro un titolo dimenticato troppo in fretta, ma che sa dare
quello che promette.
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