Uncharted: 10 momenti memorabili della serie Naughty Dog per PS3 e PS4

Ripercorriamo i momenti indimenticabili che abbiamo vissuto in Uncharted Drake's Fortune, Il Covo dei Ladri, L'Inganno di Drake e Fine di un Ladro.

Uncharted: 10 migliori momenti
Speciale: PlayStation 4
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  • PS4
  • PS4 Pro
  • Al pari di The Last of Us e God of War, quella di Uncharted è un'altra serie simbolo di casa PlayStation, giacché i titoli che la compongono sono tra i più osannati delle ultime due generazioni di console. Con Nathan Drake ormai ritiratosi a vita privata, Chloe Frazer e Nadine Ross hanno dimostrato che i giocatori non hanno perso la voglia di vivere avventure al cardiopalma, esplorare templi perduti o ammirare paesaggi da cartolina. In attesa di avere conferme o smentite in relazione al possibile nuovo capitolo sviluppato presso un misterioso team di San Diego, abbiamo voluto riscoprire dieci momenti memorabili di Uncharted, legati alla trama, alle ambientazioni e a specifiche sezioni di gioco. Prima di cominciare, è doveroso fare un'importante premessa: sebbene includa frangenti decisamente famosi, la nostra lista è stata pensata per valorizzare alcune scene meno citate ma non per questo poco avvincenti o emozionanti.

    Il prologo che diede inizio a tutto - Uncharted Drake's Fortune

    "Ogni grande avventura ha un principio, ma è la strada da percorrere, quella che conduce al suo termine, che riserva la vera gloria".

    Con questa frase di Sir Francis Drake si apriva l'indimenticabile esordio del buon Nathan su PlayStation 3, in un'avventura cinematografica, adrenalinica e forte di una presentazione visiva sorprendente. La cutscene introduttiva mostrava il ritrovamento della bara di Francis che - colpo di scena - si rivelava essere vuota. Dopo aver filmato l'incredibile scoperta, Elena Fisher cominciava a battibeccare col suo accompagnatore, un giovane e scalmanato avventuriero chiamato Nathan Drake.

    Pur avendo firmato un contratto, il presunto discendente di Francis non voleva che la giornalista documentasse il ritrovamento del diario che avrebbe permesso loro di scoprire i segreti del navigatore. La disputa in ogni caso lasciava spazio allo scontro con i pirati panamensi, che a bordo di veloci motoscafi assaltavano l'imbarcazione cadente di Drake. Sopravvissuti per miracolo allo scontro, i due venivano salvati da Victor Sullivan, un ladro che aveva cresciuto, in qualche modo, il geniale Nate.

    La scena si concludeva con il vecchio aereo anfibio che si librava alto nel cielo, mentre Nathan prometteva a "Sully" che quel diario avrebbe fatto la loro fortuna. Il prologo di Uncharted non si limitava a presentare con efficacia i personaggi chiave del racconto (e della serie tutta), poiché riusciva a instillare il seme della curiosità nella mente dei giocatori: ecco perché non avremmo mai aperto questa carrellata di ricordi in altro modo.

    Un U-Boat molto lontano da casa - Uncharted Drake's Fortune

    Come abbiamo detto poco fa, Uncharted instillava nei giocatori una curiosità destinata a crescere nel corso del viaggio di Nate, tra la scoperta della vera natura di El Dorado, le indagini dei nazisti e la terribile maledizione che aveva colpito gli spagnoli centinaia d'anni prima. Proprio come in un film di Indiana Jones in formato giocabile, Drake, Sullivan e la Fisher scampavano a morte certa in più occasioni per poi ritrovarsi di sasso dinanzi a una nuova, ingestibile, rivelazione.

    Era proprio in questo modo che si sentivano i giocatori quando - dopo aver esplorato un tempio antichissimo - scoprivano un gigantesco U-Boat nazista alle pendici di un'immensa cascata. Sbigottiti quanto il personaggio che stavano controllando, gli avventurieri in erba dovevano scalare una parete rocciosa fino a raggiungere la sommità del sottomarino, che offriva un punto perfetto per ammirare il primo tramonto mozzafiato della serie, con i raggi del sole che coloravano d'arancio la foresta e il Rio delle Amazzoni. Esplorando gli interni logori dell'U-Boat, Nathan trovava una pagina mancante del diario di Sir Francis, che l'avrebbe condotto ancor più vicino alla leggendaria El Dorado.

    Resa dei conti con Lazarevic - Uncharted 2 Il Covo dei Ladri

    Uncharted 2 offriva un viaggio dal ritmo incalzante, pieno zeppo di location da sogno e pervaso da un fitto alone di mistero. La rivalità con Flynn, la necessità di sopravvivere a pericoli d'ogni sorta e l'indecisione di Nathan - diviso tra l'ex che non aveva mai smesso di amare e la focosa Chloe Frazer - erano fattori che parzialmente adombravano la figura di Zoran Lazarevic, che da molti è considerato come il villan più indovinato dell'intera serie.

    Pronto a uccidere i suoi stessi uomini e mosso da un'ambizione malata, il criminale di guerra riusciva infine a trovare l'albero sacro di Shambala e a berne la resina, in modo da ottenere la capacità sovrumana di rigenerare le proprie ferite. Mentre Elena lottava tra la vita e la morte, Nate sferrava un ultimo disperato attacco al formidabile avversario, con la mitica città che crollava sotto ai loro piedi per seppellire il suo tremendo segreto.

    Dopo aver danneggiato Lazarevic servendosi della resina che l'aveva reso così potente, Nathan preferiva lasciare il lavoro sporco ai guardiani di Shambala, che dilaniavano il mercenario con inaudita ferocia. Prima di confrontarsi con un cattivone furbo e spietato quanto Zoran, parliamo dell'Asav di Uncharted: l'Eredità Perduta, i giocatori hanno dovuto attendere per otto lunghi anni.

    Un attimo di respiro tra le montagne del Tibet - Uncharted 2 Il Covo dei Ladri

    Uncharted 2 traboccava di momenti concitati e sequenze al cardiopalma, forse più dei suoi successori, eppure consentiva ai giocatori di "fermarsi per un attimo" prima di tuffarsi negli atti conclusivi dell'avventura. Sopravvissuto alle estenuanti sparatorie sul treno in corsa e al successivo incidente ferroviario - stiamo parlando di due sezioni stellari sul fronte del level design - Nate perdeva i sensi durante una tempesta di neve per poi venir tratto in salvo da Tenzin, un abitante del posto.

    Dopo aver dormito alcuni giorni si risvegliava in un villaggio incastonato tra le montagne del Tibet, tentando invano di trovare qualcuno che potesse capirlo. Prima di raggiungere Elena e Karl Schafer, il giocatore poteva esplorare la suggestiva ambientazione e ammirare lo splendido lavoro di Naughty Dog sul fronte grafico e artistico, complice un'illuminazione di rara bellezza per gli standard del 2009. Ciliegina sulla torta, Nathan poteva giocare a palla coi bimbi o avvicinarsi pericolosamente al "posteriore" di uno Yak, che emanava un odore tutt'altro che gradevole.

    "Aspetta un minuto, Nate" - Uncharted 3 L'Inganno di Drake

    In Uncharted 3 i giocatori vivevano il primo incontro tra Nate e Victor Sullivan, dal quale sarebbe scaturita una proficua collaborazione "sul lavoro". Ancor più d'impatto era il finale del gioco, che ospitava un discorso padre-figlio tanto strampalato quanto toccante. Sopravvissuti a innumerevoli peripezie, Nathan ed Elena erano pronti a prendere strade diverse e, probabilmente, a dirsi addio una volta per tutte.

    Come un padre pronto a dare consigli al proprio figlio dinanzi a un bivio importante, Sullivan fermava Nate e cominciava a parlargli a cuore aperto, mostrandogli la più amorevole parte di sé. Prima di restituirgli l'anello che gli aveva sottratto da tempo, Sully confessava a Nathan di considerarlo come il figlio che non aveva mai avuto e - con la forza di uno sguardo - lo spingeva a fermare Elena per non lasciarla andare mai più. Infine, giusto per rendere ancor più commovente quel momento, l'attempato furfante faceva una sorpresa ai due piccioncini, portandoli a casa con un aereo anfibio molto simile a quello andato distrutto durante gli eventi del primo capitolo. A ripensarci, ci scende una lacrimuccia.

    Scazzottate londinesi - Uncharted 3 L'Inganno di Drake

    Diventati padroni dell'hardware di PlayStation 3, i ragazzi di Naughty Dog hanno dato tutto per fare di Uncharted 3 uno dei titoli più spettacolari e maestosi della settima generazione di console. I patiti della serie ben ricorderanno l'infiltrazione al cardiopalma sull'aereo di Marlowe, la conseguente sparatoria a bordo del velivolo e il mirabolante "atterraggio" di Nate nel bel mezzo di un impressionante deserto virtuale. Per questo motivo ci siamo concentrati su di un'altra scena, magari di scala "ridotta" rispetto al Rub' al-Khali ma non per questo meno spettacolare.

    Saltato l'acquisto del mitico anello di Drake in un bar di Londra, l'infido Talbot ordinava ai suoi uomini di strapparlo con la forza a Nathan, che assieme a Sullivan non poteva far altro che tuffarsi nella mischia. Tra sedie e tavoli distrutti, mobili su cui spaccare la testa dei nemici, vetri rotti e stecche da biliardo utilizzate a mo' di armi, l'avventuriero prendeva parte a una zuffa memorabile, per poi essere scaraventato in un lurido bagno da un energumeno.

    I numerosi oggetti raccoglibili e le incredibili animazioni dei nemici - che incassavano in modo coerente ogni colpo ricevuto - rendevano la sequenza un perfetto "bentornato" al giocatore, che gioiva quando riusciva a chiudere la testa dell'assalitore in una pulitissima tazza del water.

    Fantasmi del passato - Uncharted 4 Fine di un Ladro

    Nel corso di Uncharted 4 Bruce Straley e Neil Druckmann hanno svelato il più grande segreto di Nate, sofferente da una vita per aver perso l'amato fratello Sam durante la fuga dal carcere di Panama. Dopo essersi lasciato alle spalle la sua vecchia vita da ladro e avventuriero, Drake conduceva un'esistenza tranquilla con la sua Elena, pur avvertendo dentro di sé il desiderio di tornare in azione. La scusa perfetta avrebbe letteralmente bussato alla sua porta in compagnia di Samuel, in una scena che non avremmo mai potuto ignorare.

    Dopo aver aperto la porta del suo ufficio a un signore più insistente del solito, Nathan quasi sveniva quando questi si rivelava essere Sam: il minore dei fratelli Drake abbracciava il parente come un bimbo incredulo, per poi invitarlo a uscire fuori per parlare e recuperare i quindici anni di distanza. Seduti su di una panchina del porto alle prime luci dell'alba, i due facevano una lunga chiacchierata e spettava al giocatore decidere quale memorabile avventura raccontare a Sam. Complici la presentazione visiva sopraffina, le incredibili espressioni facciali e l'ottima interpretazione di Nolan North e Troy Baker, il ritorno di Sam è una delle scene più intense dell'attuale generazione di console.

    Le bellezze campane secondo Naughty Dog - Uncharted 4 Fine di un Ladro

    Il mercato di King's Bay, gli splendidi paesaggi della Scozia, le rovine di Libertalia: la quarta iterazione di Uncharted era piena zeppa di location mozzafiato, capaci di sorprendere anche l'occhio più esigente con le rispettive peculiarità. Tra queste, per motivi d'orgoglio nazionale, ci è sembrato giusto soffermarci sulla Costiera Amalfitana, che ospitava alcune delle fasi più diversificate e riuscite della produzione.

    Indossando tute da lavoro per evitare di rovinare i loro smoking, Sam e Nate entravano di soppiatto in una lussuosa casa d'aste - previa tradizionale sequenza di arrampicata - per incontrare il buon vecchio Sully. E poi l'infiltrazione nelle cantine dei vini, il primo confronto con Rafe Adler, la scazzottata con Nadine Ross e la classica fuga rocambolesca.

    Gli eventi in Sud Italia, in buona sostanza, includevano tutte quelle attività che hanno fatto di Uncharted un capolavoro dell'action/adventure e tra le altre cose si sviluppavano in un'ambientazione da cartolina. Strizzando l'occhio alle rocce di Furore e alle casette di Positano, Naughty Dog ha partorito un setting di rara bellezza, completo di porticciolo, giardini di limoni e altri tratti caratteristici della Penisola Sorrentina.

    Come stendere il pubblico all'E3 2015 - Uncharted 4 Fine di un Ladro

    L'addio di Nathan alla serie che l'ha reso un'icona del mondo PlayStation non avrebbe potuto che essere un'avventura emozionante, meno scanzonata del solito e dai toni più maturi rispetto alle precedenti. Ciò detto, le sezioni concitate e spettacolari sono parte integrante del DNA di Uncharted e infatti il quarto capitolo della serie ne vanta di memorabili. Dovendone scegliere una, abbiamo inserito la famosa scena dell'inseguimento a King's Bay, la stessa utilizzata da Naughty Dog per sorprendere il pubblico alla conferenza Sony dell'E3 2015.

    Tentando di oltrepassare l'affollato mercato cittadino nel minor tempo possibile, Nate e Sully si ritrovavano accerchiati dagli uomini della Shoreline e non potevano far altro che sfoderare le armi: lo scenario era altamente distruttibile e sottolineava la grande cura riposta dagli sviluppatori nel confezionare la presentazione scenica dell'avventura.

    Saliti sulla jeep, i due coraggiosi amici si lanciavano a tutta velocità verso la periferia di King's Bay, distruggendo recinzioni, segnali stradali e intere bancarelle di venditori ambulanti, il tutto mentre le camionette corazzate della Shoreline li bersagliavano con le mitragliatrici. L'allucinante sezione di guida non era che il principio di una delle sequenze più folli mai partorite da mente umana, tra frangenti di "sci nautico" (ma sul fango), veicoli esplosivi e una caterva di mercenari morti.

    Un giro in elefante - Uncharted L'Eredità Perduta

    Pensato per diventare un DLC di Uncharted 4, L'Eredità Perduta si è trasformato in un intero episodio a sé stante, che tra l'altro vantava una clamorosa autocitazione. Consci di aver realizzato una memorabile battaglia sul treno nel 2009, gli sviluppatori ne hanno introdotto una versione riammodernata in l'Eredità Perduta, il che ha fatto la felicità di stampa e pubblico.

    Per concludere il nostro viaggio tra i ricordi però volevamo rievocare un momento magico dell'avventura, una sorta di controparte in versione Uncharted della famosa scena delle giraffe di The Last of Us. Nella corsa verso la Zanna di Ganesh, Chloe e Nadine si imbattevano in un cucciolo d'elefante bloccato da una colonna, riuscendo - non senza un immane sforzo - a liberarlo. Per "premio" il dolce animale permetteva loro di salirgli in groppa e le portava a conoscere la sua stessa famiglia.

    Nel pieno di questo momento tanto unico quanto surreale, le due compagne di squadra superavano le divergenze che le avevano divise e si aprivano un po' di più l'una con l'altra, finché l'elefante non scattava di colpo per poi tuffarsi in una grande vasca naturale piena d'acqua.

    Non potendosi più avvicinare all'elefantino per paura di imbattersi nei suoi genitori, a Chloe non restava altro che scattare una bella foto per immortalare quella splendida scena. Non sarebbero bastate decine di pagine per soffermarci su tutti i momenti memorabili che Uncharted ha saputo regalarci nel corso degli anni, ecco perché - come di consueto - vi invitiamo a completare la lista nella sezione commenti, sperando che nel prossimo futuro Sam, Chloe e Sullivan possano farci vivere un'altra emozionante avventura.

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