Uncharted arriva su PS5: riassunto della grande storia di Nathan Drake

Uncharted L'Eredità dei Ladri include solo Uncharted 4 e L'Eredità Perduta: ma cosa è successo prima? Ecco il riassunto della serie Naughty Dog.

Uncharted: il riassunto della saga Naughty Dog
Speciale: PlayStation 5
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  • Pc
  • PS5
  • I primi mesi del nuovo anno si stanno rivelando pregni di novità per i fan del cacciatore di tesori Nathan Drake. Se a fine gennaio i possessori di PlayStation 5 potranno infatti cimentarsi con le versioni rimasterizzate di Uncharted 4: Fine di un ladro e Uncharted: L'Eredità Perduta, il 17 febbraio le avventure del noto archeologo ci condurranno invece nelle sale cinematografiche di tutto il globo per visionare finalmente il film prequel con protagonisti Tom Holland, Mark Wahlberg e Antonio Banderas, salito agli onori della cronaca anche per l'iconica scena del combattimento aereo di Uncharted 3.

    Allo scopo di aiutare i far storici a ricordare le passate avventure di Nathan Drake e al contempo offrire un completo resoconto a chiunque non ne abbia mai vestito i panni, abbiamo deciso di ripercorrere con questo speciale gli episodi principali della saga di Uncharted, includendo nel nostro riassunto anche i fatti raccontati nell'espansione del quarto episodio (a tal proposito, per approfondire ecco la recensione di Uncharted L'Eredità Perduta).

    Uncharted: L'Abisso d'Oro

    L'avventuriero Nathan Drake e il suo vecchio amico Jason Dante (anch'esso un archeologo e cacciatore di tesori) sono impiegati in un sito di cavi a Panama diretto da Marisa Chase (la nipote del defunto archeologo Vincent Perez), nel quale sono stati rinvenuti i cadaveri di conquistadores spagnoli apparentemente avvelenati e una lapide caratterizzata da un simbolo visigoto. Quando una telefonata costringe Dante a lasciare il sito, una Chase ancora molto diffidente mostra a Nathan un amuleto lasciatole da suo nonno e appartenuto alla civiltà di Quivira.

    Poco dopo, però, il vero partner di Dante, il signore della guerra Roberto Guerro, attacca a sorpresa il sito di scavi, ma i due riescono a darsela a gambe grazie a un diversivo e si nascondono nel vecchio studio di Vincent Perez. Indagando, i due archeologi comprendono che il simbolo visigoto è riferito al Sete Cidades, una setta cristiana che secoli prima si era dedicata alla ricerca delle Sette Città d'Oro, e che Fra Marcos de Niza (un membro dell'associazione) aveva partecipato alla spedizione fallita capeggiata dal conquistatore spagnolo Francisco Vásquez de Coronado e finalizzata a trovare la città di Quivira.

    Seguendo gli indizi rinvenuti, Nathan e Chase si fanno dunque strada in un monastero in rovina in cui trovano la prova che dimostra che Fra Marcos de Niza abbia deliberatamente ingannato Coronado; tuttavia, quando i due recuperano la spada dove sono incise le indicazioni per trovare Quivira, Dante e Guerro irrompono sul posto e si impossessano della reliquia. Come risultato di un litigio, il signore della guerra rapisce Chase e spinge Dante da un balcone, che dopo essersi salvato collabora a malincuore con Nathan per abbandonare le rovine e vendicarsi dell'ex-socio.

    A tal fine, Dante assume il comando di un gruppo di mercenari, mentre Nate convince Nate Victor "Sully" Sullivan (un vecchio amico e mentore dello stesso Nathan Drake) ad aiutarlo a portare a termine il lavoro di Perez. I due seguono quindi una mappa ricavata dai simboli incisi sulla spada e all'interno di un complesso di templi assistono allo scontro tra gli uomini di Guerro e i mercenari di Dante, durante il quale il buon Sully rimane ferito a una gamba. Sopravvivendo persino a un attacco missilistico, Nathan salva Marisa e utilizza il suo amuleto per entrare a Quivira, scoprendo un'enorme caverna rivestita d'oro e collegata da un lago sotterraneo.

    L'attivazione del contatore geyser riposto nello zaino di Marisa Chase svela però che l'oro è radioattivo, in quanto irradiato dai vicini depositi di uranio: proprio l'avvelenamento da radiazioni portò piano piano all'estinzione la gente di Quivira, spingendo il gruppo di de Niza a ingannare Coronado per evitare che questi lo saccheggiasse. Intenzionato a vedere l'oro a prescindere, l'avido Dante giunge sul posto e vi rimane intrappolato, poiché Marisa sigilla l'Abisso d'Oro con degli esplosivi, mentre Guerro ha un ultimo scontro con Nathan e incontra la morte precipitando da un ponte danneggiato. Con l'aiuto di Sully, Nate e Marisa si mettono dunque in salvo, ma non prima di aver gettato via l'amuleto di Perez, poiché questo "appartiene all'inferno" tanto quanto i resti della città di Quivira.

    Uncharted: Drake's Fortune

    Accompagnato da Elena Fisher, una spericolata reporter che lo segue in buona parte dei suoi viaggi, il nostro Nathan segue le coordinate incise su un antico cimelio di famiglia e riporta alla luce la bara di un suo presunto antenato, il corsaro inglese Sir Francis Drake. Al suo interno non sono però conservate le spoglie del navigatore, bensì un diario con le indicazioni per raggiungere il leggendario El Dorado. Attaccati da un manipolo di pirati, i quali distruggono l'imbarcazione di Nathan, il cacciatore di tesori e la sua collega vengono dunque tratti in salvo dal provvidenziale arrivo di Sully, che li accoglie sul suo idrovolante.

    Temendo che i resoconti della giornalista possano attirare l'attenzione di altri rivali, i due decidono di abbandonarla su un molo sicuro e, continuando a seguire le indicazioni riportate sul diario, si recano in Colombia per risalire il Rio delle Amazzoni e individuare un antico tempio Inca. È qui che il duo scopre un'amara verità: El Dorado non è esattamente una città, bensì un'immensa statua d'oro, che tuttavia è stata spostata circa quattro secoli prima del loro arrivo. Continuando a seguire le tracce, Nathan e Sully individuano un sottomarino tedesco risalente all'epoca nazista, al cui interno si cela la parte ancora mancante del diario appartenuto a Sir Drake: una mappa che indica un'isola situata nell'Oceano Pacifico e sulla quale potrebbe in realtà trovarsi la gigantesca statua d'oro.

    Abbandonato il sommergibile, Nathan, che vi si era introdotto da solo, scopre che l'amico Sully è stato catturato da Gabriel Roman, uno spietato cacciatore di tesori, nonché leader di un gruppo di pirati e mercenari, il quale lo costringe a consegnargli la mappa. Nonostante la piena collaborazione del rivale, Gabriel decide comunque di sparare all'ostaggio Sully, spingendo il povero Nathan a fuggire assieme all'appena ritrovata (e piuttosto adirata) Elena verso l'isola segnata sulla cartina dell'avo.

    Sebbene il loro aereo venga abbattuto ad un passo dalla meta dai pirati al soldo di Eddy Raja, un vecchio rivale che Nathan aveva conosciuto durante i fatti raccontati in Uncharted: Eye of Indra, Elena e Nathan riescono a sfuggirgli e a rifugiarsi presso i resti di una colonia spagnola abbandonata, dove scoprono che la statua è stata spostata verso l'interno dell'isola. Assieme al sopravvissuto Sully, che nel frattempo ha fornito delle false piste ai propri aguzzini, anche Gabriel Roman e Atoq Navarro (l'archeologo sudamericano a capo dei mercenari assoldati da Gabriel) raggiungono l'isola e si inoltrano in direzione di un vecchio monastero, dove però Elena e Nathan riescono a ricongiungersi all'amico creduto morto.

    Perlustrando i tunnel del monastero, Drake ascolta per caso una discussione tra Roman, Navarro e Eddie, il quale informa i suoi capi di una maledizione che sta trasformando l'equipaggio in mutati vagamente simili a zombi. Mentre Eddy viene ucciso dai suddetti esseri, Nathan e Elena si imbattono dapprima nel cadavere di Sir Drake e in seguito si rifugiano in un bunker abbandonato, dove i due si separano e il primo realizza non solo che il corsaro inglese conosceva il vero potere della statua maledetta, ma che a suo tempo aveva dato la propria vita per tenerla al sicuro sull'isola.

    Deciso a fuggire coi propri compagni di avventure, Nathan torna da Elena, ma al suo arrivo scopre che la reporter è stata catturata da Roman e dal suo sottoposto Navarro, il quale induce il proprio capo ad aprire la statua, che appunto si rivela un sarcofago contenente una mummia infetta da un virus mutageno. Mentre Roman si trasforma, un Navarro intenzionato a vendere il virus come arma biologica assume il comando dei mercenari e prova a recuperare il sarcofago con un elicottero. Saltando sul velivolo, non solo Nathan spinge in acqua la statua maledetta e lo stesso Navarro, liberandosene una volta per tutte, ma riesce quindi a salvare Elena e a ricongiungersi a Sully, per poi rubare una barca e diversi forzieri ricolmi d'oro.

    Uncharted 2: Il covo dei ladri

    Due anni più tardi Nathan Drake viene avvicinato da Harry Flynn, un cacciatore di tesori assetato di denaro con cui il protagonista ha condiviso un paio di avventure, e la sua fidanzata Chloe Frazer, che in seguito si rivelerà un'abile esploratrice, i quali vorrebbero il suo aiuto per rubare una lampada a olio legata alle navi perdute di Marco Polo. All'insaputa di Flynn e del suo cliente, Nathan e Chloe avevano già lavorato assieme, ragion per cui la donna vorrebbe piantarlo in asso e fuggire col tesoro assieme al nostro eroe. Una volta giunti al museo di Istanbul e trovata la lampada, il trio scopre al suo interno una mappa e una resina infiammabile che rivela loro la verità del destino della flotta di Marco Polo, che a quanto pare naufragò nel Borneo mentre trasportava la pietra Cintamani dalla leggendaria Shambhala.

    Al momento di darsi alla fuga, però, Flynn tradisce Nathan e, facendo scattare l'allarme, lascia che questi venga portato via dalla polizia turca. Coadiuvata dal buon Sully, tre mesi dopo Chloe riesce a liberare l'amico Nathan, al quale confida che Flynn lavora in realtà per Zoran Lazarevic, un criminale di guerra serbo che vorrebbe mettere le mani sulla pietra Cintamani. Giunti nel Borneo e potendo contare su Chloe come talpa, Nathan e Sully si infiltrano quindi nel campo di Lazarevic, dove scoprono che la pietra non ha mai lasciato Shambhala e addirittura localizzano un tempio contenente i resti dell'equipaggio di Marco Polo. Sempre al suo interno l'attento Nathan rinviene un phurba e una pergamena contenente le istruzioni per raggiungere un tempio nella città di Kathmandu, in Nepal.

    A differenza di Chloe, che rimane sotto copertina, Nathan e Sully si danno alla fuga, ma al momento di partire verso la nuova destinazione, il secondo si tira indietro, ritenendosi troppo vecchio per l'avventura intrapresa. Giunto in Nepal, Nathan vi trova una guerra civile e le truppe dello stesso Lazarevic, anch'esse alla ricerca della struttura, ma soprattutto si imbatte in Chloe e persino nell'ex-fidanzata Elena Fisher, che assieme a un cameraman di nome Jeff sta seguendo le mosse del criminale di guerra. Utilizzando il phurba, Nathan e Chloe scoprono quindi che Shambhala si trova sull'Himalaya, ma quando Jeff cade in un'imboscata del nemico, il gruppo si divide: la Frazer passa dalla parte di Lazarevic per non far saltare la propria copertura, mentre Elena e Nathan fuggono.

    Supportato da Elena, Nathan raggiunge il treno del criminale serbo e si batte coi suoi uomini per ritrovare Chloe, che tuttavia lo accusa di aver compromesso la missione e si rifiuta di seguirlo. Messo alle strette dall'arrivo di Flynn, che gli spara allo stomaco, Nathan recupera il phurba e, provocando una terribile esplosione, riesce a fuggire a far deragliare il treno. L'uomo è quindi ritrovato privo di sensi da uno sherpa tibetano di nome Tenzin, il quale lo conduce al suo villaggio per aiutarlo a rimettersi in forze. È qui che Nathan si riunisce a Elena e per di più viene presentato a Karl Schäfer, un esploratore tedesco ossessionato da Shambhala.

    Grazie alle indicazioni dell'anziano uomo, Nathan e lo sherpa Tenzin ritrovano i resti della spedizione guidata da Schäfer circa settant'anni prima e dopo aver combattuto con degli strani mostri, i due realizzano che al tempo l'esploratore lavorava per l'Ahnenerbe nazista e che uccise tutti gli uomini al suo seguito per proteggere il mondo intero dal potere della pietra Cintamani. Nel frattempo, gli uomini di Lazarevic attaccano il villaggio di Tenzin e, oltre a rapire Schäfer, si impossessano del prezioso phurba necessario per raggiungere la città leggendaria.

    Elena e Nathan seguono il convoglio del criminale di guerra fino a un vecchio monastero, dove un moribondo Schäfer li incarica di distruggere la pietra prima che Lazarevic possa ottenere il suo incredibile potere. Riottenuto il phurba dalla stessa Chloe, Nathan e i suoi aprono un passaggio segreto che conduce a Shambhala, ma Lazarevic li mette alle strette, obbligando il gruppo a fargli strada.

    Al loro arrivo in città, questi vengono subito aggrediti dai cosiddetti Guardiani di Shambhala, i quali offrono a Nathan e compagni l'occasione propizia per tagliare la corda e proseguire indisturbati. Mentre Lazarevic e i suoi decimano i Guardiani, il gruppo di Nathan realizza che la pietra Cintamani è in realtà un gigantesco frammento d'ambra creato con la resina dell'Albero della Vita.

    Apprendendo che la linfa del suddetto dona poteri disumani a chiunque la beva, Nathan vorrebbe fermare Lazarevic, quando un Flynn ormai dato per morto si fa esplodere con una granata e ferisce gravemente la povera Elena. Affidando l'ex-fidanzata alle cure di Chloe, Nathan raggiunge quindi il nemico alla base dell'albero e lo sconfigge in combattimento, lasciando però che siano i Guardiani di Shambhala a finirlo. Mentre la città leggendaria crolla su sé stessa, Nathan torna al viaggio di Tenzin, dove Chloe aiuta l'amico di avventure a far chiarezza suoi propri sentimenti per Elena, che nel frattempo si sta riprendendo e lo attende assieme a Sully.

    Uncharted 3: L'inganno di Drake

    L'avventura raccontata dal terzo episodio della saga ha inizio due anni dopo la conclusione del secondo, quando Nathan e Sully inscenano il loro omicidio per poter rintracciare la perfida Katherine Marlowe, ossia la donna a capo di una società segreta e che due decenni prima aveva cercato di impossessarsi dell'anello appartenuto a Sir Francis Drake.

    Grazie all'aiuto di Charlie Cutter - un buttafuori sul libro paga della stessa Marlowe - che appunto finge di ucciderli, e alle informazioni ricevute dall'amica Chloe circa gli spostamenti della donna, il gruppo si introduce nel covo di un ordine segreto fondato dagli antenati di Marlowe e recupera il decodificatore di caratteri sabei indispensabile per raggiungere la città perduta di Iram dei Pilastri. Avendo due diverse piste da seguire, il quartetto si divide in altrettante squadre: mentre Cutter e Chloe si recano in una cittadella siriana, Sully e Nathan visitano un castello situato in Francia e vi trovano la metà di un amuleto, che tuttavia cade nelle mani del braccio destro di Marlowe (un uomo chiamato Talbot e piuttosto abile nel combattimento corpo a corpo). Temendo che anche i compagni siano caduti in qualche tranello, i due si ricongiungono con Chloe e Cutter, i quali hanno scoperto che Marlowe è il capo dello stesso ordine a cui apparteneva anche Sir Francis. Insieme, i quattro individuano con successo la seconda metà dell'amuleto, ma in seguito all'ennesimo attacco di Talbot e dei suoi scagnozzi, Cutter rimane ferito a una gamba e si ritira assieme a Chloe, costringendo Nathan e Sully a proseguire da soli verso lo Yemen.

    Potendo contare sul prezioso supporto dell'amata Elena Fisher, che fornisce loro dei pass da giornalisti, i due rintracciano la tomba in cui sono descritte nel dettaglio le indicazioni da seguire per localizzare Iram dei Pilastri. Una volta riemerso dal sotterraneo, però, Nathan è colpito da un dardo allucinogeno e catturato dagli uomini di Marlowe, la quale rivela delle sconcertanti informazioni sulle origini dell'eroe: stando alle scrupolose ricerche compiute dalla donna, Nate non è affatto un discendente di Sir Drake, ma è cresciuto in un orfanotrofio e ne ha assunto il nome.

    Quando Talbot apprende la posizione di Sully, Nathan scappa per aiutare l'amico in pericolo e viene a sapere da Elena che Marlowe lo ha già catturato affinché questo le faccia strada. Non avendo altra scelta, l'archeologo sale dunque sull'aereo cargo che rifornisce di provviste le forze di Marlowe, ma in seguito a una sparatoria è obbligato a paracadutarsi e a vagare nel deserto per giorni. Provato dalla sete e dalle allucinazioni, il cacciatore di tesori è quindi salvato da Salim, lo sceicco a capo di alcuni beduini, il quale gli racconta che la città di Ubar venne condannata dal re Salomone quando questi vi nascose un vaso in ottone al cui interno erano stati imprigionati dei Djinn.

    Temendo che la subdola Marlowe voglia servirsene per controllare la gente, i due si alleano e attaccano il convoglio su cui viaggia il nemico, riuscendo a salvare il buon Sully, per poi essere separati da una violenta tempesta di sabbia. Resosi conto di essere giunto alle porte della città perduta, Nathan vi entra e approfitta di una fontana per bere un sorso d'acqua, sperimentando sulla propria pelle le allucinazioni che questa è in grado di provocare.

    Di nuovo in sé, Nathan individua una Marlowe ormai prossima a recuperare il vaso, ma innesca accidentalmente il crollo della città: come risultato, una profonda voragine apertasi nel pavimento finisce per ingoiare la donna, che purtroppo sprofonda nelle sabbie mobili portando con sé l'anello di Sir Francis. Durante la fuga il duo viene poi aggredito da un isterico Talbot, ma prima che questi possa fracassare il cranio di Sully con una roccia, Nathan gli spara alla testa. Grazie al provvidenziale ritorno dello sceicco Salim, i due lasciano dunque incolumi la città condannata e ritornano nello Yemen, dove Nathan ed Elena risolvono in via definitiva le loro questioni sentimentali.

    Uncharted 4: Fine di un ladro

    Tre anni più tardi, non solo Nathan ha sposato l'amata Elena, ma avendole promesso che si sarebbe lasciato alle spalle la vita del cacciatore di tesori, l'archeologo ha assunto uno stile di vita piuttosto sedentario e destinato a non durare. L'inaspettata ricomparsa di Samuel "Sam" Drake - il fratello che Nathan aveva dato per morto quindici anni prima, quando i due erano alla ricerca del tesoro appartenuto al pirata Henry Avery - offre al nostro eroe l'occasione per rivivere il brivido di cui già sente la mancanza.

    Raccontando di aver trascorso tutto quel tempo nella prigione panamense in cui i fratelli Drake stavano conducendo le loro ricerche, Sam spiega al fratello di essere evaso solo grazie agli scagnozzi del suo compagno di cella, il boss della droga Hector Alcazar, che dopo averlo salvato gli ha concesso tre mesi di tempo trovare il grande tesoro pirata di cui Sam parlava continuamente. In caso contrario, Alcazar ha promesso di ucciderlo.

    Anziché spiegarle la situazione, Nathan racconta alla moglie una frottola circa un presunto lavoro in Malesia, sicché parte per la costiera amalfitana assieme a Sully e Sam, dove il trio ruba la croce di San Disma appartenuta ad Avery e contenente la mappa per trovare la tomba del bucaniere. Volando dall'Italia alla Scozia, per poi atterrare in Madagascar, i tre seguono di volta in volta gli indizi rinvenuti, finché non scoprono dell'esistenza di una colonia pirata in Libertalia in cui Henry Avery, Thomas Tew e diversi altri capitani pirata avrebbero riunito i rispettivi tesori.

    Tornato in hotel per prepararsi a lasciare la città di King's Bay e proseguire col viaggio, Nathan vi trova però la moglie Elena, che oltre ad essere sconvolta per la comparsa del mai menzionato Sam, si dimostra particolarmente scocciata e delusa dal fatto che il marito non le abbia detto la verità. Mentre Sully insegue Elena per farla ragionare, i fratelli Drake trovano Libertalia, dove apprendono che i suoi fondatori rubarono il tesoro e si rifugiarono nella zona dell'isola chiamata New Devon.

    Prossimo a raggiungere la meta, Nathan si imbatte però in Rafe Adler, un ricco uomo d'affari che tanto tempo addietro aveva cercato il bottino di Avery assieme ai fratelli Drake, che svela un'inaspettata verità sul conto di Sam: non solo Alcazar è morto da sei mesi, ma è stato Rafe, due anni prima, a liberare Samuel affinché questi lo aiutasse nelle ricerche della tomba del pirata.

    Determinato a recuperare gli indizi rubati dal traditore Sam, il nuovo arrivato spara a Nathan, quando il fratello gli si para davanti e viene colpito al braccio, mentre l'eroe cade accidentalmente da una scogliera. Ridestandosi tra le braccia di Elena, che per sua fortuna è tornata per aiutarlo, Nathan approfitta quindi della situazione per parlare alla moglie della propria infanzia e raccontarle di quando lui e Sam cambiarono il loro cognome in Drake per onorare le teorie della madre secondo cui Sir Francis Drake avesse effettivamente avuto dei discendenti. Seguendo le tracce lasciate dalla Shoreline, la compagnia militare capeggiata dalla principale aiutante di Rafe, Nadine Ross, i coniugi Drake mettono piede a New Devon e si intrufolano nella villa del pirata inglese Thomas Tew, dove scoprono che lui e Avery avvelenarono tutti gli altri corsari per appropriarsi dei loro tesori. Trovato Sam, il maggiore dei fratelli Drake si rifiuta di abbandonare la caccia al tesoro, di conseguenza Nathan non ha altra scelta se non quella di seguire il consanguineo fino al galeone di Avery.

    Poiché questo è pieno di esplosivi piazzati a suo tempo dal capitano pirata, una volta a bordo Sam attiva suo malgrado una trappola e appicca un incendio, mentre Nadine volta le spalle al socio e lo lascia a morire assieme ai fratelli Drake. Rivelando di essere sempre stato geloso delle scoperte compiute da Nathan, Rafe lo sfida a duello e ha la peggio, pertanto un Sam ormai libero aiuta il fratello a tornare sull'aereo di Sully. E mentre quest'ultimo e il maggiore dei Drake decidono di mettersi in affari, una volta a casa Elena realizza che lei e il marito hanno ancora bisogno di provare il brivido dell'esplorazione. Pertanto, utilizza tutte le monete recuperate dal cognato per acquistare la società dedita al recupero dei relitti in cui lavora Nathan e la trasforma in un'attività un tantino più avventurosa, grazie alla quale i coniugi Drake diventano dei cacciatori di tesori piuttosto noti.

    Diversi anni dopo, Elena e Nathan vivono in una casa sul mare assieme alla loro unica figlia, Cassie (diminutivo di Cassandra, come la genitrice dei fratelli Drake), una fanciulla che fisicamente somiglia alla madre, ma che ha ereditato i modi del padre e alla quale nessuno ha mai parlato delle numerose cacce al tesoro illegali cui hanno preso parte i genitori. Quando la ragazza, ormai divenuta un'adolescente, si imbatte per caso nell'armadio in cui sono custoditi i cimeli arraffati dai coniugi Drake, questi si vedono finalmente costretti a vuotare il sacco e raccontarle le loro passare imprese.

    Uncharted: L'eredità perduta

    Anni prima dell'epilogo di Uncharted 4 è ambientata l'espansione con protagoniste Chrloe Frazer e Nadine Ross. Decisa a trovare la leggendaria Zanna di Ganesh, ossia una reliquia perduta dell'Impero Hoysala, la prima assolda l'ex-mercenaria per portare a termine la missione già intrapresa tanti anni addietro da suo padre.

    Dopo essersi incontrate a Calcutta, le due donne si introducono nell'ufficio di Asav, un ex conoscente di Nadine oggi a capo degli insorti, che a quanto pare si è convinto di essere l'ultimo discendente degli Hoysala e vorrebbe usare la Zanna per fomentare una guerra civile. Non senza difficoltà, le due riescono a sottrargli una mappa che conduce alla reliquia leggendaria e un artefatto a forma di disco indispensabile per aprire l'ingresso agli ultimi domini dell'Impero.

    Seguendo la cartina, Chloe e Nadine si recano in una valle traboccante di rovine Hoysala, dove risolvono degli enigmi legati ad alcuni oggetti del mito di Ganesh e soprattutto scoprono che la Zanna non è mai stata nella città di Halebidu, ma che al contrario è nascosta a Belur. Sfruttando un antico acquedotto che collega i due luoghi, le cercatrici di tesori vengono attaccate a sorpresa dagli uomini di Asav, che si impossessano della chiave a forma di disco, ma fortunatamente almeno le due riescono a fuggire.

    Spiando le forze del nemico, Nadine nota la presenza di Samuel Drake e realizza che questi è l'esperto al soldo del presunto discendente degli Hoysala, ma quando l'ex-mercenaria palesa l'intenzione di ucciderlo, Chloe dichiara di essere già a conoscenza del suo coinvolgimento: Sam e Chloe stavano cercando la Zanna insieme, almeno finché il primo non è stato catturato. Sentendosi tradita, inizialmente Nadine abbandona Chloe, per poi tornare sui propri passi e aiutarla a raggiungere Belur, dove le due donne si fanno strada sino al tempio in cui è custodita la Zanna di Ganesh. Avendo compreso i raggiri di Sam, Asav irrompe però sul luogo e obbliga Chloe a usare il disco per rivelare la reliquia, per poi innescare una trappola e abbandonare i tre prigionieri a morte certa. Mentre il tempio comincia ad allargarsi, Chloe scassina i lucchetti delle manette e riesce a liberarsi, pertanto i tre sopravvissuti decidono di collaborare e si mettono subito sulle tracce di Asav.

    Sconcertata nello scoprire che questi sia in combutta con Orca, ex-luogotenente di Nadine e nuovo capo della Shorelin, la donna e gli altri due si rendono conto che Asav ha scambiato la reliquia con una bomba da far esplodere nella capitale dell'India e pertanto rubano una jeep per inseguirlo, ma non prima di aver ferito Orca a morte. Correndo contro il tempo, il disperato trio raggiunge quindi il treno che trasporta la bomba e riesce a deviare il percorso del mezzo verso un ponte diroccato.

    Con la vittoria ormai in tasca, Chloe e Nadine si fanno infine strada verso la carrozza in cui si trovano la bomba e lo stesso Asav, che durante il combattimento rimane intrappolato sotto il micidiale ordigno esplosivo: mentre le donne saltano giù dal treno, questo precipita in un burrone, innescando l'esplosione della bomba e la morte di Asav. Riflettendo sul futuro, Chloe e Nadine, che durante l'avventura sono diventate piuttosto unite, decidono di continuare a lavorare insieme e regalano la Zanna di Ganesh al Ministero della Cultura indiano.

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