Uncharted Eye of Indra: il prequel delle avventure di Nathan Drake

Uncharted Eye of Indra è un corto animato pubblicato poco dopo il lancio di Uncharted 2 Il Covo dei Ladri: un prodotto da riscoprire, ora più che mai.

Uncharted Eye of Indra
Speciale: PlayStation 5
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Disponibile per
  • Pc
  • PS5
  • Chiunque abbia accompagnato Nathan Drake in tutte le sue cacce al tesoro ricorderà sicuramente che, alcuni giorni dopo l'uscita di Uncharted 2: Il Covo dei Ladri, su PlayStation Store venne pubblicato un cortometraggio animato e ambientato poco prima dei fatti raccontati in Uncharted: Drake's Fortune (per conoscere nel dettaglio le avventure vissute da Nate e i suoi compagni, vi suggeriamo di consultare il nostro riassunto completo della saga di Uncharted). Intitolato Uncharted: Eye of Indra, sfortunatamente il prodotto è stato rimosso dallo store di Sony, ma il suo ricordo nel cuore dei fan del franchise è ancora vivo.

    A poche settimane dal lancio di Uncharted: Raccolta - L'eredità dei ladri e del lungometraggio cinematografico con protagonista Tom Holland (a proposito del nostro amichevole Bimbo-Ragno di quartiere, avete già letto la nostra recensione di Spider-Man: No Way Home?), vi raccontiamo di seguito la genesi e soprattutto la trama del motion comic attualmente reperibile su YouTube o comunque nel Blu-Ray di Uncharted 2: Game of the Year Edition.

    La nascita del prequel a fumetti

    In concomitanza del lancio in Nord America del secondo episodio del brand, che ricordiamo raggiunse i negozi degli Stati Uniti il 13 ottobre 2009, Neil Druckmann rivelò al mondo intero di come Naughty Dog fosse in procinto di pubblicare un motion comic piuttosto particolare.

    Cronologicamente collocabile prima di Uncharted: Drake's Fortune, il cortometraggio avrebbe infatti dovuto coinvolgere non solo i personaggi che il pubblico aveva conosciuto attraverso il capostipite della serie, ma anche qualche comprimario introdotto dal suo altrettanto celebre sequel. Diversamente da quanto dichiarato, però, nessun personaggio di Among Thieves apparve realmente nel fumetto.

    Al termine di uno sviluppo durato oltre un anno, il prodotto che mirava a catturare l'attenzione delle nuove leve e al contempo fungere da richiamo per i fan storici si rivelò comunque un intrattenimento più che valido, anche perché nel progetto vennero coinvolti tutti gli interpreti originali che avevano preso parte al doppiaggio inglese della serie di Naughty Dog, il compositore degli strepitosi brani musicali presenti nei vari episodi del franchise, e non per ultimo un artista di fama internazionale quale Marco Castiello.

    Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Napoli e conosciuto principalmente per il lavoro svolto in Marvel Comics, DC Comics e Dark Horse (dove ha prodotto diverse miniserie legate alla galassia lontana lontana di Star Wars), la superstar di origini italiane realizzò in effetti dei disegni estremamente dettagliati e incisivi, nonché capaci di amalgamare lo stile unico dell'artista ed il character design originale di Uncharted. Non sorprende, dunque, che il "fumetto in movimento" scritto da Neil Druckmann in persona e caratterizzato da ottimi effetti particellari seppe conquistare anche i favori dei fan più scettici.

    Tuttavia, a differenza di quanto effettuato in quegli stessi giorni da Ubisoft con Assassin's Creed: Lineage (una serie di tre cortometraggi le cui vicende introducevano i fatti raccontati in Assassin's Creed II), Uncharted: Eye of Indra non venne distribuito in maniera completamente gratuita. Una volta scaricata l'apposita applicazione, gli utenti poterono fruire gratuitamente solo della prima parte di quattro, mentre le rimanenti tre vennero vendute a 99 centesimi ciascuna tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre 2009. Una cifra sicuramente irrisoria, specie dinanzi alla già appurata bontà del motion comic (la cui durata totale si attestava attorno ai 19 minuti circa), ma che al tempo potrebbe aver spinto molti utenti a ignorarlo.

    Alla ricerca di fondi

    Avendo bisogno di denaro con cui finanziare la spedizione atta a rinvenire la bara del suo antenato Sir Francis Drake, il giovane Nathan accetta di compiere un lavoro ben retribuito per conto dell'indiano Daniel Pinkerton, un ricco quanto losco collezionista di reliquie che vorrebbe allungare le mani sul più importante dei "Tre Tesori di Indra". Rivelando all'archeologo di aver già recuperato i primi due - un pugnale dorato e una statua dell'elefante bianco Airavata, che secondo il mito trasporterebbe il dio hindu Indra - Pinkerton gli consegna tutti i materiali raccolti dal suo precedente cacciatore di tesori, affinché Nate possa rintracciare l'ambito Occhio di Indra.

    Spostatosi all'interno di un bar per esaminare i file ricevuti, il protagonista viene provocato e aggredito da un manipolo di teppisti, ai quali sfugge anche grazie all'immediato intervento di Rika, la giovane e scaltra proprietaria del locale. Nathan si offre quindi di risarcire il tavolo rotto durante la colluttazione in cambio di un piccolo aiuto per tradurre i documenti di Pinkerton e, ignorando ancora di aver appena trovato una socia di affari, scopre che il terzo tesoro si trova già nella cassaforte del collezionista, in quanto nascosto all'interno della statua di Airavata.

    Anziché comunicare al committente il risultato delle sue ricerche e intascare la somma pattuita, Nathan comincia a pianificare il furto del manufatto assieme alla stessa Rika, che all'indomani coinvolge nella missione anche il fratello Eddy Raja (un pirata che i fan della saga hanno conosciuto in Uncharted: Drake's Fortune).

    Avendo questi un conto in sospeso con Nate, che durante un lavoro non meglio specificato lo aveva piantato in asso prima di ricevere a sua volta il ben servito, la rimpatriata tra i due vecchi compagni di avventure si rivela un tantino più burrascosa del previsto; ciononostante, il trio raggiunge un accordo per rubare l'Occhio di Indra. Dopo aver persuaso Rika a rimanere indietro per offrire loro copertura, Nathan e Eddy fanno saltare in aria le auto di Pinkerton e approfittano del trambusto per intrufolarsi nella sua sfarzosa proprietà. Una volta raggiunta la cassaforte contenente i preziosi tesori, però, l'ultimo detonatore rimasto a Eddy si inceppa, costringendo Nate a elaborare al volo un piano di riserva estremamente rischioso. Non potendo aprire la cassaforte senza l'aiuto dello stesso Pinkerton, i due ladri si fanno catturare dagli uomini del collezionista, ma non prima di aver nascosto la pistola d'oro di Eddy sotto un mobile nelle vicinanze e aver comunicato a sua sorella le istruzioni da seguire alla lettera.

    Mentre i due uomini vengono torturati, anche la ragazza si lascia acciuffare e condurre al cospetto di Pinkerton, il quale se ne serve per costringere Nathan a rivelargli la posizione dell'Occhio di Indra. Attenendosi al piano orchestrato, il cacciatore di tesori svela quindi che l'amuleto si trova all'interno del secondo tesoro, permettendo all'incredulo collezionista di verificare la sua teoria. Sfuggendo agli scagnozzi del losco individuo, Rika raccoglie dunque la pistola nascosta da Nathan ed elimina sia Pinkerton che il suo seguito, per poi tradire i suoi complici e fuggire da sola col bottino.

    Non avendo alcuna pista da seguire, Nathan rinuncia all'idea di rintracciarla e tre giorni più tardi rivela all'amico Victor "Sully" Sullivan - cacciatore di tesori e uomo d'affari - di aver trovato un altro modo per finanziare la ricerca della bara del suo avo. Indicando un servizio televisivo dell'affascinante reporter Elena Fisher, Nate afferma infatti che la incontrerà il giorno seguente e che saranno proprio i suoi produttori a sovvenzionare la spedizione. Ricollegandosi alle battute iniziali di Uncharted: Drake's Fortune, il motion comic termina quindi con le chiassose risate di uno scettico Sully, il quale dichiara che crederà alla storia di Nathan solo quando lo vedrà coi propri occhi.

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