Valorant: tutte le novità, in attesa della recensione

La nuova IP targata Riot Games sta finalmente per debuttare, con qualche sorpresa, dopo un closed beta da record.

Valorant: tutte le novità, in attesa della recensione
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  • Non c'è dubbio che VALORANT, il nuovo "tactical hero shooter" targato Riot Games, si sia imposto in questi mesi come uno dei titoli più attesi del travagliato primo semestre 2020.
    Merito dell'efficacia comunicativa del colosso statunitense, della capacità di creare un hype mostruoso attraverso il semplice concetto di "esclusività" e di una campagna mediatica senza precedenti grazie alla partnership strategica con Twitch.
    Da quel lontano 7 aprile vi abbiamo raccontato le nostre impressioni (recuperate la nostra prova della demo di Valorant), abbiamo passato qualche ora in live e cercato di sintetizzare i primi passi per prendere confidenza con la complessità della produzione.

    L'hype, i dubbi, le speranze

    Nonostante la situazione sanitaria globale legata alla pandemia di COVID-19, i ragazzi di Riot Games sono riusciti ad adattarsi con celerità, rispettando la tabella di marcia attraverso una distribuzione scaglionata che ha permesso di sovraccaricare i server in maniera progressiva e controllata.
    A pochi giorni dall'uscita, in concomitanza con la chiusura ufficiale della closed beta, abbiamo avuto l'opportunità di fare il punto della situazione con i ragazzi di Riot Games e gustare in anteprima le novità che ci attendono all'apertura ufficiale dei server.

    Le domande, a poche ore dalla release, si stanno moltiplicando: VALORANT è davvero pronto? Riusciranno i server a resistere all'ondata di giocatori che stanno mordendo il freno da mesi? Il criticato anti cheat system proprietario di Riot Games manterrà le promesse senza gravare sui PC dei giocatori?
    Prima del debutto, ovviamente, nessuno lo può prevedere.
    Di certo il piano d'azione messo in campo da Riot con la closed beta e il roll out progressivo hanno permesso di approntare le difese necessarie per sostenere l'onda d'urto. Inoltre, il fatto che infrastruttura server e sistema anti cheat sono - appunto - proprietari, consentiranno alle diverse squadre impegnate nello sviluppo di agire con maggior prontezza e celerità in caso di imprevisti.

    Una closed beta da Guinness

    Il team si è comunque dimostrato entusiasta dell'accoglienza ricevuta dai giocatori sin dalle prime ore della closed beta. Stando ai numeri che ci hanno fornito, una media di circa 3 milioni di giocatori ha effettuato l'accesso giornalmente per giocare VALORANT; inoltre, sono state raggiunte oltre 470 milioni di ore di streaming, accumulate tanto su Twitch quanto sul servizio di streaming coreano Afreeca TV.
    Il tactical hero shooter ha anche rapidamente frantumato ogni record di viewership su Twitch con 34 milioni di ore guardate in un singolo giorno, al day-one.
    La Closed Beta, altro traguardo storico, ha superato un totale di 1.7 milioni di spettatori contemporanei, numero secondo solo alle Finali del Campionato Mondiale di League of Legends di Parigi del 2019. Oltre a tutto questo, ovviamente, non possiamo dimenticare l'esport, inteso nel suo senso più ampio, ovvero ciò che organizzazioni professionistiche e media stanno costruendo attorno a VALORANT. Content Creator e tournament organizer hanno già creato migliaia di ore di contenuti e ora, con l'apertura dei server, tutto crescerà in maniera esponenziale.

    Come vedremo a breve, inoltre, VALORANT possiede già ambizioni competitive, tanto che la futura scena competitiva - o, almeno, le sue fondamenta - sono state svelate dalla stessa Riot Games pochi giorni dopo l'inizio della closed beta (questi i piani eSport per Valorant).

    Reyna, Bell'Italia...e Spotify

    Con il debutto ufficiale, lo shooter di Riot Games accoglie anche un nuovo agente e una mappa inedita. Il roster della squadra VALORANT, insomma, si sta per ampliare con la combattente di nazionalità messicana che avrete intravisto su tutti i social sabato sera: Reyna. Non abbiamo avuto modo di testare le sue abilità ma, da quanto abbiamo potuto vedere, la nuova eroina sembra avere il potenziale per mettere i bastoni tra le ruote al team avversario. Bisognerà comprendere quanto le sue abilità, all'atto pratico, potranno essere effettivamente funzionali all'economia di gioco.

    In particolare, uno sneak peek ci ha permesso di vedere ciò di cui la nuova eroina è capace. Reyna ha una passiva in grado di creare un orb a ogni kill; se raccolto, ripristina la sua salute (Q), può renderla invulnerabile (E), e non targhettabile per qualche secondo quando utilizzata in combinazione con la Ultimate, mentre con la C può lanciare un orb che acceca i nemici nel raggio d'azione. La Ultimate, infine, le permette una sorta di "rage mode" con conseguente aumento di velocità, riduzione del tempo di ricarica.
    Sarà davvero OP? Di sicuro basterà qualche giorno nei server live per emettere le prime sentenze.

    Duelists, il nuovo trailer in CGI che mostra un intenso combattimento tra due iconici combattenti, permette anche di gettare uno sguardo alla nuova mappa (nome in codice Ascent) che andrà ad aggiungersi a quelle già presenti. La nuova location si trova in Italia e, più precisamente, a Venezia. Ovviamente è una rivisitazione della Serenissima: scorci bucolici, dall'architettura tipicamente lagunare, intervallati da strette calli e pertugi forieri di molte, potenziali linee di fuoco. Il team di sviluppo ha assicurato che Ascent, nonostante la planimetria faccia credere diversamente, sarà molto diversa da Split grazie ad alcune sorprese che scopriremo solo quando la location andrà live.

    Una delle iniziative più interessanti, a nostro avviso, sarà la presenza su Spotify di una playlist dedicata a ogni singolo combattente. Non solo: le tracce, accuratamente selezionate, sono profilate su nazionalità, indole e carattere dei personaggi, per garantire una maggior immersività ai giocatori.
    Ciò significa che la brasiliana Raze, ad esempio, potrà contare principalmente su canzoni carioca; Phoenix presenterà probabilmente il britpop e così via.
    Riot Games, insomma, si dimostra ancora una volta estremamente sensibile al connubio tra videogioco e mondo della musica (recuperate il nostro speciale su musica ed eSport). Come sappiamo, il colosso statunitense non solo commissiona, produce e distribuisce le proprie canzoni ma da anni può vantare su strette relazioni con piattaforme streaming come, appunto, Spotify. Il profilo di League of Legends, ad esempio, può vantare milioni di ascolti ogni mese.

    Battle Pass e modalità inedita

    In concomitanza con la release avrà inizio anche la prima stagione ufficiale battezzata, non a caso, "Ignition". Tra le novità che accompagnano l'uscita di VALORANT, un Battle Pass da cinquanta livelli (suddivisi come sempre in ricompense free e a pagamento) e una modalità di gioco inedita: Spike Rush.
    Quest'ultima promette di essere una modalità molto più rapida rispetto a quella tradizionale. Anzitutto, ogni attaccante avrà una Spike, quindi tutti possono potenzialmente andare di innesco.

    I game, secondo quanto promesso, non dureranno più di 8-12 minuti; anche i round sono stati decurtati, visto che il match si risolverà con una Best of Seven e un cambio side al terzo round. Inoltre, tutti i giocatori non solo verranno equipaggiati con armi random ma le abilità saranno sbloccate. Infine, un ammontare casualedi orb "power up" appariranno a caso sulla mappa.
    Arriverà anche un piccolo rework di Omen, combattente additato sin dai primi giorni come uno degli agenti bisognosi di un aggiustamento.
    Riguardo al Battle Pass di cui vi abbiamo parlato poco fa, Alberto Delgado (senior brand manager di VALORANT) ci ha assicurato che non esisteranno contenuti premium; il team vuole incoraggiare il tempo di gioco e metterà a disposizione scorciatoie per acquistare livelli con moneta sonante.

    L'esport, le competizioni, la ranked

    All'inizio, come sappiamo, VALORANT non avrà la modalità classificata attivata; questo per consentire al team di monitorare l'effettiva tenuta del titolo una volta che i server saranno accessibili da chiunque. Tempo un paio di settimane, comunque, e potremo tornare a cimentarci nel ranked.
    Riguardo, invece, alla futura scena esport, è ovviamente ancora troppo presto prevedere esattamente come l'ecosistema di VALORANT crescerà negli anni a venire.
    Riot Games, come sappiamo, può vantare un know how decennale in tale campo e il suo tactical hero shooter, durante la closed beta, ha già ricevuto un riscontro più che positivo da parte di organizzazioni e giocatori professionisti (anche i Mkers hanno da poco annunciato il roster dedicato all'FPS).
    Non è un caso che diverse figure della scena esport di Overwatch, Fortnite e Counter Strike abbiano deciso di fare il grande salto e tentare la fortuna su VALORANT. C'è una grande, enorme differenza, però, che distingue i pro player di Overwatch e quelli di CS:GO e che rende evidente la disparità tra una scena competitiva stratificata, solida e - quasi - immutabile, e una giovane, dalle fondamenta troppo fragili.

    La diaspora da CS:GO vede infatti principalmente giocatori di secondo piano, quelli che desiderano rimettersi in gioco ed emergere dall'immobile pantano delle serie minori.
    I giocatori di Overwatch invece sono i cosiddetti Tier 1, top player come Dafran e Sinatraa, semplicemente stufi dell'hero shooter di Blizzard e dei suoi continui, incerti mutamenti. L'arrivo di VALORANT, insomma, potrebbe avere delle conseguenze molto profonde per le scene competitive che si credevano ormai (apparentemente) consolidate. Può essere semplicemente l'effetto novità, oppure il miraggio di una nuova carriera; quel che è certo è che VALORANT si prepara a provocare un bel terremoto.

    Valorant In contemporanea con l'uscita di una delle IP più attese di questa travagliata prima parte del 2020, abbiamo avuto l'opportunità di raccontarvi VALORANT con una prospettiva a tutto tondo, dai dubbi che Riot Games dovrà riuscire a fugare a Reyna - la nuova agente -, sino all'inedita location italiana e al futuro competitivo del titolo. Di carne al fuoco, come si dice in questi casi, ce n'è davvero tanta e non vediamo l'ora di testare il nuovo tactical hero shooter con i server ufficialmente aperti a tutti. Ci si vede su VALORANT!

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