Vesper: il platform finalista del Red Bull Indie Forge

Scopriamo Vesper, uno dei cinque giochi finalisti del Red Bull Indie Forge: il platform di Cordens Interactive ha stile da vendere.

Vesper: il platform finalista del Red Bull Indie Forge
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  • Switch
  • Il nostro viaggio alla scoperta dei cinque titoli finalisti dello speciale Red Bull Indie Forge 2020 e dei loro sviluppatori comincia nell'affascinante segno della fantascienza. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con i due fondatori di Cordens Interactive, lo studio lombardo dietro Vesper: ecco cosa ci hanno raccontato l'Art Director Matteo Marzorati e il Game Director Tommaso Loiacono sulla nascita del piccolo Seven e su cosa voglia dire essere sviluppatori indie, oggi, in Italia.

    Gli inizi di un team tutto italiano

    Matteo e Tommaso hanno alle spalle una solida amicizia nata in ambito universitario, durante i loro studi al Politecnico di Milano. "Il nostro primo gioco, Vesper, nasce nel 2017 come prototipo per il corso di Videogame Design & Programming", ci spiega Matteo, "in questi spazi, Tommaso ed io abbiamo visto crescere la nostra amicizia e qui abbiamo dato vita all'embrione di ciò che oggi potete vedere": un platform bidimensionale di stampo sci-fi, con un dolcissimo androide come protagonista e tanti nemici meccanici ad ostacolare il suo cammino.

    Presto i due studenti hanno capito di non volersi fermare lì: credevano nella loro idea e avevano ben chiaro come raggiungere il loro obiettivo. Sono stati presenti in numerose fiere del settore, hanno iniziato a prendere contatto con diversi publisher - anche internazionali - e ciò ha portato, secondo le parole dell'Art Director, "un'iniezione di nuova linfa vitale al prototipo, che, nel corso degli anni e a scapito del nostro tempo libero, è cresciuto fino a diventare la bozza definitiva dell'opera che avremmo sempre voluto realizzare".

    Inizialmente un salto nel vuoto per amore, lo sviluppo di Vesper si è infine trasformato in un'avventura imprenditoriale a pieno titolo, grazie all'incontro, avvenuto alla Nordic Game Conference del 2019, con l'attuale publisher: "i ragazzi di Deck13 Spotlight sono un team competente, affiatato e cordiale, con il quale abbiamo stabilito un rapporto di lavoro sincero, capace di trasmettere serenità all'intero team di sviluppo".

    Acquisita la tranquillità economica necessaria per poter fare della loro passione un lavoro vero e proprio, Matteo e Tommaso hanno quindi fondato Cordens Interactive, un team tutto italiano formato da sette membri. Matteo non nasconde il suo entusiasmo: "insieme a Federico, Francesco, Antonio, Fabio e Francesco stiamo finalmente plasmando il nostro sogno d'infanzia, in un ufficio non lontano da Milano e Pavia, con alle spalle un investimento che possa permettere a tutti noi lavoratori uno stipendio congruo".
    Come molti altri sviluppatori nostrani, anche Cordens Interactive è in attesa del decreto attuativo che dovrebbe rendere realtà il First Playable Fund, il fondo per l'intrattenimento digitale finalizzato ad apportare risorse al settore varato dal Governo il 19 maggio di quest'anno. Perché essere dev indie in Italia, nel 2020, "significa essere pronti ad affrontare un mercato abbastanza spietato che lavora con una logica del tutto internazionale".

    La visione di Matteo è molto chiara: Cordens Interactive deve sfruttare i propri punti di forza ("fare di tutto perché il gioco risulti un'opera coerente, divertente, capace di riconoscere i propri limiti e di trasformarli in una sorgente di creatività") per poter spiccare in un mercato ricco di proposte, dove brillare è difficile, ma di certo non impossibile.

    Un supporto in tal senso viene dalla Italian Interactive Digital Entertainment Association (IIDEA), di cui lo studio fa parte: come spiega Matteo, "per noi IIDEA è come una grande famiglia: un gruppo di persone con cui abbiamo contatti regolari scambiandoci know-how, insight e idee sui prossimi passi dell'industria italiana, imparando nel mentre da coloro che hanno saputo affermarsi a livello nazionale e anche da chi, proprio come noi, sta intraprendendo i primi passi della carriera videoludica". Fare networking, confrontarsi, supportarsi a vicenda, specialmente in un anno a dir poco particolare come quello che stiamo vivendo.

    L'ispirazione di Vesper

    Ma quali sono gli elementi che hanno costituito il terreno fertile per la nascita della loro creatura? Matteo e Tommaso ci hanno parlato delle esperienze videoludiche che li hanno segnati di più. Per l'Art Director, in un buon videogioco è fondamentale "il senso di meraviglia e scoperta generato da luoghi in un mondo lontano". In questo senso, l'atterraggio sull'installazione 04 in Halo: Combat Evolved è stato una vera e propria rivelazione, così come la visione del mondo di gioco all'uscita dalla grotta in The Legend of Zelda: Breath of the Wild: "sono momenti che porterò sempre nel cuore e che, ogni giorno, cerco di trasmettere ai futuri giocatori di Vesper, creando scenari e schermate che possano rievocare anche solo un briciolo di queste incredibili sensazioni".

    Passando la palla a Tommaso scopriamo una delle principali fonti d'ispirazione per l'avventura di Seven. "Uno dei primi ricordi della mia carriera da videogiocatore è legato ad Oddworld: Abe's Odysee, regalo dei miei genitori quando avevo solamente cinque anni": a quanto pare un regalo boomerang, dato che ogni volta che Tommaso riaccendeva la PlayStation per proseguire nel percorso di Abe si trovava in un punto diverso da quello in cui aveva lasciato il gioco nella sessione precedente. "Solamente anni dopo capii che i miei genitori non aspettavano altro che me ne andassi a letto per giocare!".

    Questo aneddoto divertente fa capire quanto la passione per il videogioco fosse condivisa in famiglia, e sicuramente ciò ha aiutato Tommaso nella scelta del suo percorso. Tornando a Oddworld, a quanto pare l'humour slapstick che contraddistingue questo grande titolo del passato sarà presente, in una certa misura, anche in Vesper: in alcuni casi, la morte di Seven sarà contraddistinta da una comicità che contribuirà a rendere il piccolo androide ancora più umano. Inoltre, l'abilità di controllare i nemici propria della Drive Gun - l'arma impugnata da Seven - è una rilettura del Canto di Abe, e anche in Vesper sarà un elemento fondamentale per la risoluzione degli enigmi e la progressione nel mondo di gioco.

    Sempre Tommaso ci ha parlato della sua grande passione per la letteratura fantascientifica: impossibile non citare i mostri sacri del genere, con Isaac Asimov, Philip Kindred Dick e William Gibson in testa.

    Nello specifico, "Asimov entra in Vesper non tanto per le sue famose Leggi, quanto per il tentativo di immaginare un intreccio che abbracci secoli e millenni di storia, così come avviene nella Trilogia della Fondazione". E Dick? "Dick invece dire che è l'anima psicologica di Vesper: anche qui i personaggi hanno percezioni profondamente soggettive della realtà, e si confrontano con moltissimi fantasmi interiori". Ultimo, ma non per importanza, l'autore di Neuromante, "non tanto perché il gioco abbia un'estetica Cyberpunk - quella la lasciamo a CD Projekt RED! - quanto perché nei suoi libri si respirano culture distanti e totalmente aliene alla nostra, grazie a un'inventiva nel lessico e nel significato delle parole che in un qualche modo anche noi abbiamo provato a replicare nel gioco". Gli insegnamenti dei grandi maestri avranno un impatto concreto sul mondo di Seven, visto che la storia sarà narrata con cura, tramite sequenze cinematiche e testi nascosti. Chi lo vorrà potrà quindi approfondire la lore del gioco, "lanciandosi in teorie e ricostruzioni degli eventi, cercando di mettere assieme i pezzi del puzzle": un approccio che ricorda la narrazione frammentaria à la Dark Souls, e non potrà che affascinare gli appassionati.

    Il mondo di Seven

    Dopo aver scoperto di più su Cordens Interactive e sulle fonti d'ispirazione per Vesper, siamo entrati nel vivo per parlare dell'avventura di Seven. Lo stile grafico del titolo rimanda ai giochi di luci ed ombre di Limbo, ma è contraddistinto da un utilizzo forte e vibrante del colore: le immagini del mondo creato da Cordens Interactive evidenziano una direzione artistica che mira ad immergere il giocatore in un mondo molto diverso dal nostro, il tutto incastonato in schermate fisse che sapranno proporre al giocatore sfide impegnative e variegate.

    Saranno presenti enigmi complessi da risolvere con la Drive Gun, dotata di abilità non soltanto offensive, ma capace anche di controllare le menti dei nemici, come spiegavamo sopra: "un'arma iconica", per Tommaso, "capace di concentrare in sé tutti gli elementi del gameplay". Grazie alla sua fida pistola, Seven potrà assorbire le Luci dell'ambiente che lo circonda, creando zone in cui nascondersi e attivando macchinari per risolvere puzzle e progredire nell'avventura.

    Come in ogni videogioco che si rispetti, la creazione del protagonista è stata uno step essenziale, e ha richiesto uno sforzo corale da parte del team. Abbiamo chiesto ai fondatori di Cordens Interactive di dirci qualcosa in più sulla scelta di un personaggio androide. "Credo che Seven possa funzionare come protagonista proprio grazie alla sua vulnerabilità", spiega Tommaso, "non è in grado di confrontarsi con i suoi assalitori faccia a faccia, non compie super salti, ed in generale basta un colpo per metterlo KO. Questo aiuta il giocatore ad avere un certo grado di empatia verso il personaggio nel tentativo di proteggerlo dai pericoli".

    Il piccolo Seven dovrà attraversare un enorme mondo in rovina, e starà a noi prenderci cura di lui; un personaggio che non sfrutterà la forza, ma la sua intelligenza. Molto interessanti le ragioni alla base della scelta del protagonista: per Tommaso "l'androide è un ottimo involucro per parlare di tante cose, soprattutto, ossimoricamente, di cosa vuol dire essere umani". Tutti i grandi maestri della fantascienza sarebbero d'accordo con queste parole, e siamo quindi molto curiosi di giocare nei panni di Vesper!

    La partecipazione a Red Bull Indie Forge 2020

    Forte di un'idea brillante e con uno sviluppo già ben avviato - l'uscita di Vesper è prevista per il 2021 su PC, e già ora è possibile inserire il gioco in Wishlist su Steam, incrementandone così la sua visibilità sulla piattaforma - Cordens Interactive non ha esitato a presentare domanda di partecipazione a Red Bull Indie Forge 2020 (se non conoscete questa competizione, recuperate il nostro speciale sul Red Bull Indie Forge e la sua giuria): "il motivo per cui abbiamo partecipato al contest nasce quindi dalla volontà di cogliere un'opportunità più unica che rara per poter raccontare Vesper a tutti coloro cui farebbe piacere scoprirlo", ci spiega Matteo.

    Questo perché Vesper "è un gioco nato dal cuore, una lettera d'amore ai generi che ci hanno cresciuto e ci hanno reso le persone che siamo". Matteo conclude così: "Vesper è un sogno. E speriamo che, grazie anche a questa fantastica iniziativa di Red Bull, possa essere conosciuto e giocato da persone che condividano i nostri ideali e i nostri ricordi, così che in futuro possiamo raccontarne di nuovi, insieme".

    Ringraziamo Matteo, Tommaso e tutti i membri di Cordens Interactive per l'intervista che ci hanno concesso, e siamo felici di annunciarvi che a novembre sarà disponibile su Steam una demo di Vesper. Nel frattempo lo studio continua a lavorare a pieno ritmo sull'avventura di Seven e culla il sogno di vederla arrivare anche su una console indie-friendly come la Nintendo Switch. Cosa pensate del loro progetto? Vi aspettiamo per parlarne insieme nello spazio dedicato ai commenti, e vi invitiamo a non mancare agli appuntamenti delle prossime settimane per scoprire di più sugli altri quattro finalisti di Red Bull Indie Forge 2020!

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