Video Games & High Culture 2022 a Bari tra videogiochi, guerra e cultura

Quale rapporto lega videogiochi, guerra e cultura? Un quesito intrigante, protagonista dell'edizione 2022 di Video Games & High Culture in programma Bari.

Video Games & High Culture 2022 a Bari tra videogiochi, guerra e cultura
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Nell'arco di soli dodici mesi, Godzilla e King Kong si sono fatti largo sugli scenari di guerra di Call of Duty: Warzone, Lucas Pope ha aggiornato Papers, Please per dare conto della tragica situazione ucraina, Ubisoft ha annunciato Valiant Hearts 2 e This War of Mine è tornato in versione Final Cut. Pochi ma emblematici esempi di quanto numerose siano le declinazioni del fenomeno bellico all'interno dell'universo videoludico. Il tutto senza nemmeno chiamare in causa strategici dall'impronta storica, conflitti interplanetari, immaginari fantasy e distopie cyberpunk.

Complici i tempi tremendamente complessi che la società umana si trova ad affrontare a meno di un secolo di distanza dalla Seconda Guerra Mondiale, interrogarsi sul rapporto tra conflitti armati e forme espressive non è mera speculazione accademica, ma una concreta necessità. Una riflessione nella quale non può non trovare spazio l'universo videoludico, che incarna in sé innumerevoli rappresentazioni del concetto di conflitto. Il videogioco può normalizzare la guerra e contribuire ad assuefare le coscienze umane alla violenza? Il nostro medium può svolgere una funzione di sensibilizzazione e di esercizio dell'empatia? Qual è, in definitiva, il rapporto tra guerra, videogiochi e cultura? Un quesito seducente, che cercherà di trovare risposta il prossimo lunedì 17 ottobre, nel corso dell'edizione 2022 di Video Games & High Culture, in diretta anche su Twitch.

Video Games & High Culture

"Cosa sono, ma soprattutto, cosa potrebbero essere i video game?" Una domanda tanto affascinante quanto stimolante, che alcuni anni fa ha portato alla nascita di un'intrigante iniziativa. Per azione di Fabio Belsanti, storico di formazione e CEO e Lead Game Designer di Age Of Games di professione, Roberto Talamo, teorico della letteratura e docente, ed Elisa Di Lorenzo - CEO di Untold Games - nel 2018 esordiva infatti Video Games & High Culture, un prestigioso appuntamento annuale volto ad esplorare il poliedrico universo del videogioco.

Sin da subito, il progetto ha saputo attrarre a sé una straordinaria varietà di personalità e professionalità, tra sviluppatori, ricercatori, docenti e accademici, uniti dal desiderio di accendere i riflettori sull'influenza che il medium videoludico può esercitare sull'essere umano. Con un approccio rigorosamente multidisciplinare, Video Games & High Culture ha edificato la propria struttura a partire dall'opera di Johan Huizinga e dal suo iconico Homo Ludens.

Pubblicato per la prima volta nella città di Amsterdam del 1939, il celebre saggio condusse lo storico olandese ad esplorare il concetto di "gioco" e le sue innumerevoli implicazioni culturali. Con riflessioni che affondavano le proprie radici tanto nella linguistica quanto nel diritto e nell'economia, Huizinga edificò un prezioso ponte tra la quotidianità di ciascun individuo e la cultura "alta". Come evidenziato da Umberto Eco, in effetti, la "nozione di gioco come costante dei comportamenti culturali" proposta da Homo Ludens "affascinava se non altro perché era oltraggiosa. Aveva tutta l'aria di uno pseudoconcetto che prendeva violentemente il potere insediandosi nel Palazzo d'Inverno sino ad allora alteramente abitato dall'Estetica, dalla Teoretica, dall'Etica e dall'Economia".

A partire dalle riflessioni di Huizinga - peraltro fonte d'ispirazione anche del logo di Kojima Productions - dal 2018 ad oggi Video Games & High Culture ha acceso i riflettori su di una ricca rassegna di suggestioni,

che hanno esplorato il rapporto tra videogiochi e psicologia, educazione, capitalismo, arte e letteratura. Con eventi annuali strutturati in tavole rotonde, discussioni e interviste, il progetto ha coinvolto nel tempo un ventaglio sempre più ampio di autori videoludici ed esperti di molteplici campi del sapere. Dal professor Marco Accordi Rickards, direttore di Fondazione Vigamus, all'adesione di David Cage, l'esperienza di questi anni si è cristallizzata anche in un interessante volume. Dal titolo Homo Cyber Ludens, questa raccolta di illustri esperienze descrive il protagonista della ricerca come un essere umano che è al contempo "demiurgo, spettatore e fruitore di mondi reali, virtuali e immaginari".

Guerra, incubo nucleare e videogiochi

Per l'edizione 2022 di Video Games & High Culture, il comitato organizzatore dell'iniziativa ha necessariamente dovuto fare i conti con la complessa attualità che ammanta l'Europa, e non solo. Mentre lo spettro dell'incubo nucleare riemerge direttamente dai decenni della Guerra Fredda, la tensione tra USA e Russia cresce vertiginosamente e l'Europa si ritrova testimone di una guerra d'invasione condotta al suo confine, trenta esperti di storia, geopolitica, letteratura e videogiochi si riuniranno per dialogare di "guerra e incubo nucleare raccontati attraverso i video game".

L'appuntamento, in programma per la giornata di lunedì 17 ottobre 2022, sarà ospitato a Bari, presso la Mediateca Regionale Pugliese, in collaborazione con Apulia Film Commission e Regione Puglia. L'obiettivo sarà a dir poco ambizioso, con gli ospiti che rifletteranno su quesiti complessi e articolati. "Che rapporto c'è tra guerra, giochi e videogiochi? Come si può raccontare, attraverso un'attività ludica, il dramma del conflitto, l'inferno della distruzione o la minaccia del reciproco annientamento nucleare, tema tornato tristemente attuale con lo scoppio delle ostilità tra Russia e Ucraina?", sono solo alcuni esempi degli interrogativi che guideranno gli interventi di - tra gli altri - autori di videogiochi, giochi da tavola e wargame, docenti e ricercatori di storia moderna, romana e militare, professori di letteratura e rappresentanti dell'editoria fantascientifica.

Nella cornice offerta dalla città di Bari, gli appassionati avranno così l'occasione inedita di assistere a confronti che chiameranno in causa da tutta Europa ospiti del calibro di Tomasz Kisilewicz (Game Director presso 11Bit Studios), Lukha B. Kremo (scrittore autore di Pulphagus: Fango dei Cieli, romanzo vincitore del Premio Urania) o Virgilio Ilari (Presidente della Società Italiana di Storia Militare e Contributor per LIMES, nota rivista di geopolitica). Un parco relatori di primissimo piano, che avrà modo di confrontarsi all'interno di un ricco programma di nove tavole rotonde.

Dopo l'introduzione offerta dai già citati Fabio Belsanti, Marco Accordi Rickards, Elisa Di Lorenzo e Roberto Talamo, la manifestazione entrerà nel vivo con spazi di riflessione che chiameranno in causa innumerevoli sfaccettature del rapporto tra guerra ed elementi ludici e narrativi. La natura dei giochi di guerra, i confini della propaganda, l'evoluzione della figura dell'eroe e del guerriero, gli effetti del (video)gioco su conscio e inconscio, il ritorno della minaccia nucleare, Infowar e Cyberwar, saranno solamente alcuni dei temi affrontati in occasione dell'edizione 2022 di Video Games & High Culture.

Videogiochi e Dintorni L'evento Videogames, Guerra e Alta Cultura prenderà il via alle ore 8:30 in punto, per poi protrarsi sino alle ore 18:00. Oltre che in presenza, presso la Mediateca Regionale di Bari (Via Giuseppe Zanardelli 36), la manifestazione potrà essere seguita in diretta tramite il canale Twitch AgeOfGames. Ogni panel offrirà al pubblico in loco e online la possibilità di rivolgere domande e quesiti ai relatori. Ogni tavola rotonda utilizzerà l'italiano o l'inglese come lingua di lavoro: in ogni caso, sarà proposto un servizio di traduzione in simultanea. Per tutti i dettagli, segnaliamo la possibilità di consultare il sito ufficiale di Video Games & High Culture.