Videogiochi contro il caldo

Le temperature raggiungono livelli da record. Ecco una serie di videogame che potrebbero aiutarvi a sopportare l'afa estiva.

Videogiochi contro il caldo
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Avete presente quando fa così caldo che i calzini organizzano una class action per impedirvi legalmente di lasciarli al sole ad asciugare? Ecco, contattate gli avvocati che ci siamo.
La crisi climatica, in questo periodo, picchia durissimo, ma noi di Everyeye abbiamo un rimedio. Onde evitare ulteriori spargimenti di sudore, abbiamo deciso di lanciarci in un ardito esperimento comunitario: provare a sfruttare i nostri comuni talenti di immedesimazione videoludica per sconfiggere l'afa a colpi di poligoni. È nato così un breve prontuario dei giochi da riprendere in mano in queste giornate torride, al fine di ingannare i sensi con le suggestioni rinfrescanti di qualche mondo digitale.
Funzionerà?
Beh, diciamo che avete le stesse possibilità di vincere una sfida di bocce in salita con il bomber della scuderia geriatrica del locale Bar Sport, però oh: tentar non nuoce.

The Long Dark

Un non meglio identificato sconvolgimento geomagnetico ha mandato in vacca tutti gli apparati tecnologici del globo terracqueo, precipitando l'umanità tra le grinfie dilanianti di un nuovo medioevo.
La cattiva notizia? Durante questo evento apocalittico stavate sorvolando, a bordo di quella che presto sarebbe diventato un'inutile astuccio di metallo, una delle aree più fredde e ostili del mondo. In pieno stile "l'antico vaso andava portato in salvo", tra l'altro.
La buona notizia? Beh, se non altro siete sopravvissuti. Ah, e avete la barba, dotazione tricotica che a trenta gradi sotto zero fa decisamente comodo.
The Long Dark, profondo e appagante survival game sviluppato da Hinterland Studio, farà del freddo uno dei vostri nemici più detestabili, spingendovi così a rivalutare in positivo le temperature infernali di questi giorni. Ok, probabilmente non succederà ma, hey, si fa quel che si può . Anche perché si tratta di uno dei titoli di sopravvivenza più interessanti degli ultimi tempi, in grado di promuovere un'immedesimazione destabilizzante, a colpi di inedia, ipotermia e opprimente isolamento.
Se avete intenzione di provarlo, tenete a mente che i lupi sono delle persone orribili.

Dead or Alive Xtreme 3 (Import)

Quale modo migliore per stemperare i roventi guizzi d'arroganza del dolce Lucifero (l'anticiclone, non l'affittacamere dell'inferno) se non passare qualche tempo a sguazzare placidamente tra i flutti di un oceano cristallino, magari in compagnia di qualche donzella dotata di meravigliose rotondità antigravitazionali?
Quest'ultimo dettaglio, in particolare, rappresenta - de facto - il nodo centrale dell'ascendente di Dead or Alive Xtreme 3 sul pubblico giapponese, più che disposto a chiudere un occhio sugli irragionevoli handicap motori che le protagoniste del brand, letali e agilissime combattenti per 10 mesi all'anno, sembrano sviluppare subito dopo lo sbarco su New Zack Island, la location tropicale del titolo.
Sarà la calura, sarà il jet lag, saranno le scie chimiche... chi lo sa.
Questo simpatico simulatore di gomito del tennista offre ai suoi estimatori una buona varietà di minigiochi altamente rinfrescanti, che spaziano dal tiro alla fune in piscina, alle furiose Butt Battle (traduzione non necessaria, N.d.R.) con le quali le toniche fanciulle di Dead or Alive sembrano sublimare le proprie velleità omicide. La sconfitta di una delle contendenti si traduce, in buona parte dei casi, in un bel bagno in piscina, con l'annesso cedimento di una delle sezioni portanti degli striminziti costumi in dotazione alle succitate.
La leggenda vuole che l'edizione speciale del gioco contenesse un buono per una visita gratuita presso un discreto numero di oculisti convenzionati.

The Elder Scrolls V: Skyrim

Pensate a come potrebbero migliorare le giornate estive se foste in grado di sparare dalle fauci un potente Fus Ro Dah, magari diretto verso le vostre pudenda desiderose di nordico frescorino. Ok, ci sono ottime probabilità che un vocalizzo di tale portata vi vedrebbe proiettati - privi di una fetta consistente della vostra virilità - verso i confini dell'iperuranio (notoriamente freschi, tra l'altro), eppure siamo moderatamente certi che si tratterebbe di un sacrificio più che accettabile, contestualmente parlando. Riflessioni allucinate a parte, l'attuale clima avernale può rappresentare un ottimo pretesto per tornare in quel di Skyrim, una regione di Tamriel piacevolmente rigida, notoriamente ricca di boschetti nevosi, draghi logorroici e ottimi professionisti per il trattamento delle ferite da freccia... al ginocchio. Considerando il quantitativo medio delle ore richieste per (ri)esplorare ogni anfratto dell'ultimo capitolo di The Elder Scrolls (presto anche in VR!), potreste riemergere dal gioco giusto in tempo per andare a sedervi sulle ginocchia del buon vecchio Babbo Natale, pronti a cedere la combo tattica mutandoni-canotta in cambio di una calda pelliccia di troll.
Fate attenzione, però: lo shock termico potrebbe lasciarvi seriamente offesi.

Metal Gear Solid 1 & 4

Se nel 1999 eravate già avidi fruitori della "decima arte", è piuttosto probabile che l'originale Metal Gear Solid sia l'indiscusso protagonista di alcune tra le vostre più preziose memorie videoludiche, anche nel caso in cui abbiate - come lo scrivente - la predisposizione allo stealth di un capitone marinato. La potenza della sceneggiatura di Hideo Kojima, unita a meccaniche di gioco (per il tempo) meravigliosamente raffinate, rendono il primo capitolo 3D della saga uno dei titoli più memorabili di sempre, nonché un'esperienza obbligatoria per gli appassionati del genere. Considerando il piacevole contrasto tra il clima gelido di Shadow Moses e i picchi infuocati di queste settimante, non sarebbe un'idea tanto malvagia approfittare del vostro eventuale tempo libero per perdervi nella gelida tempesta che, da quasi un ventennio, imperversa sull'isola. In attesa che il rumor circa un possibile arrivo di The Twin Snakes (remake per GameCube del titolo) sulla Virtual Console di Nintendo Switch venga - dita incrociate - confermato, avete due alternative per approdare nuovamente a Shadow Moses: recuperare il titolo originale per PSX o PC, oppure rimettere le mani su Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots (PS3) e abbandonarvi ai ricordi nella sezione - volutamente nostalgica - ambientata sull'isola.
Entrambe le opzioni ben valgono il vostro tempo.

Steep

Ci sono appena una manciata di modi per riempire una singola giornata con sessioni di sci, snowboard, paracadute e tuta alare, il tutto senza dover abusare di dosi clinicamente rilevanti di doping equino, e senza essere costretti a lasciare buona parte del vostro sorriso sulla corteccia di un pino insolitamente goloso di abbracci. Uno di questi modi è Steep, open world montano pubblicato da Ubisoft lo scorso dicembre e ambientato nella meravigliosa, quanto refrigerante, cornice delle alpi. Non tutte le attività proposte dal titolo di Ubisoft Annecy hanno la stessa capacità di titillare lo sportivo estremo che si nasconde - bene - dentro ogni giocatore (il parapendio continua ad essere divertente come una gita dal proctologo), al netto di una gestione della fisica piuttosto altalenante, eppure Steep rappresenta qualcosa di unico nel recente panorama tripla A, sostanzialmente orbo di titoli "invernali" degni di nota. Che siate o meno appassionati degli sport che compongono il corredo adrenalinico di Steep, vi invitiamo a soppesare mentalmente il valore rinfrescante - virtualmente parlando - di un salto nel vuoto da 4000 metri d'altezza. Male che va, potreste sempre approfittare del fattore immedesimazione per versarvi nel gozzo un buon cinque litri di vin brulè. È probabile che a quel punto il caldo diventi una preoccupazione secondaria... o terziaria, perfino.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Se fate parte di quella generosa fetta di utenza videoludica che, negli ultimi mesi, ha passato più tempo a Hyrule che nel mondo reale, è allora altresì probabile che abbiate speso una quota consistente del vostro tempo ad imprecare contro le avverse condizioni climatiche di buona parte del mondo di gioco. Rimanendo in tema di probabilistica inventata, è del tutto possibile che la prima area climaticamente ostile incontrata nel corso dei vostri viaggi sia stata quella di Monte Hylia, una zona gelida poco lontana dall'area iniziale del gioco, particolarmente avversa per gli eroi neofiti. Tanto per continuare a mantenere viva la psicosi allucinatoria che, da sei mesi a questa parte, vi spinge a minacciare in fil di spada panettieri, benzinai e cassieri in risposta al loro rifiuto, assurdamente tassativo, di accettare rupie in cambio di beni o servizi, potreste dunque decidere di tornare nei pressi della suddetta altura per recuperare qualche Sacrario saltato in attesa di ottenere abiti più consoni. Considerando lo stato attuale della vostra temperatura interna, presumibilmente compresa tra "ferragosto a Mordor" e "temperatura di fusione del tungsteno", abbiamo ragione di credere che il momento sia particolarmente propizio.

videogiochi Come da tradizione, vi invitiamo a condividere nei commenti i luoghi videoludici che rappresentano per voi un algido rifugio in questi giorni di canicola. Non sia mai che si riesca a mettere a comune un tesoretto di rinfrancante gelo digitale.