Videogiochi e grafica: livelli senza precedenti nel 2024

Nel 2024 la grafica next-gen sboccerà per davvero, vi sveliamo quali sono i giochi da tenere d'occhio e perché.

Giochi con una grafica super in uscita nel 2024
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La fine del 2023 ci ha portato in dote lo stupefacente Alan Wake 2 che ha settato nuovi standard per l'industria videoludica. Ma ci sono giochi annunciati per il 2024 che promettono di fare persino meglio. Quali sono i giochi più incredibili che ci aspettano il prossimo anno? Vi diremo quali e vi spiegheremo perché vi lasceranno a bocca aperta.

Final Fantasy 7 Rebirth

Partiamo da Final Fantasy 7 Rebirth, che pur utilizzando un motore grafico alquanto datato, ovvero l'Unreal Engine 4, offre un colpo d'occhio a tratti strabiliante. Il suo eccezionale impatto visivo trae forza da tre 3 elementi cardine: l'ottima realizzazione dei protagonisti, la complessità e qualità delle cutscene, i sistemi di effettistica e particellari.

La scelta di un motore grafico meno avanzato in termini di feature, ma sicuramente più leggero, rende probabilmente più semplice raggiungere la soglia dei 60 fps su PS5, che promette di rendere ancora più spettacolari gli scontri. Tra una esplorazione e l'altra, affronteremo bestioni di dimensioni titaniche, modellati e texturizzati con una cura eccezionale, come si evince dalla presenza di squame, appendici e pelame realizzati in modo eccellente. Senza dimenticare un sistema di animazione che durante le cinematiche rasenta la perfezione e non fa rimpiangere le scene in CGI, complice una telecamera dinamica che amplifica la potenza della messa in scena. Infatti il gioco sembra dare il meglio di sé graficamente quando, superati determinati momenti delle battaglie chiave, partono scene di intermezzo in cui l'inquadratura si avvicina ai personaggi, si sofferma sui volti,, gioca con le loro movenze, pose ed espressioni facciali, dando adito a momenti di fan service da capogiro. La fasi d'esplorazione mostrano scenari ben realizzati, dove a spiccare sono la draw distance e la quantità di elementi su schermo. Durante i combattimenti a brillare sarà ancora una volta il sistema di animazione, arricchito da magie pirotecniche ed effetti speciali di grande impatto. L'efficace fusione tra momenti di gameplay e narrazione è sempre stato uno dei punti di forza di Final Fantasy, e questo capitolo sembra dunque stabilire nuovi standard di eccellenza per il talentuoso team di Square Enix.

Crimson Desert

Crimson Desert è uno di quei giochi quasi troppo belli per essere veri. Ogni singola inquadratura dei trailer mostra un'ambientazione diversa, nuovi nemici, nuovi combattimenti, nuove possibilità di gameplay, tutto caratterizzato da una direzione artistica di gran pregio e una quantità straripante di dettagli.

Partiamo dalla realizzazione del mondo di gioco. Che si tratti di una strada dissestata sul margine di un bosco tenebroso, una prateria assolata e lussureggiante, la sommità di una montagna o una città medievale a picco su un incantevole lago: ogni singola ambientazione non solo è ben caratterizzata ma offre un colpo d'occhio degno di un quadro. Quando la telecamera si allontana dal suolo, una draw distance eccezionale permette al gioco di disegnare panorami mozzafiato, vere e proprie cartoline perfettamente animate ed illuminate, liberamente esplorabili grazie a meccaniche di traversal che paiono sorprendentemente stratificate. La quantità di elementi naturali che adornano gli scenari, tra piante, alberi e fogliame, è incredibile, così come la vitalità trasmessa dal dinamismo delle ambientazioni, che sembrano reagire realisticamente alle sollecitazioni di vento ed intemperie.

Passando alla modellazione dei personaggi, questi sfoggiano una quantità di dettagli davvero notevole, nonché ottime animazioni nelle fasi di combattimento, che promettono di essere tanto adrenalinici quanto spettacolari. Anche i nemici sono ben realizzati, e le creature più grandi, come i draghi, sanno davvero rubare la scena.

Durante gli scontri Il peso dei colpi appare consistente e ben tarato, così come sono efficaci i particellari, nonché la resa delle collisioni con i nemici e lo scenario, disseminato di strutture che nei trailer abbiamo visto cedere rovinosamente nella furia della battaglia. Si potrebbe dibattere sull'originalità stilistica dell'insieme, ma la direzione artistica appare nel complesso solida e suggestiva. L'unico vero difetto che abbiamo notato è riguarda le animazioni facciali durante le cinematiche, forse non all'altezza degli elevati standard della produzione. Si tratta comunque di flessioni che non ci preoccupano più di tanto. Per saperne di più sul gioco, ecco la nostra anteprima di Crimson Desert dalla Gamescom.

Senua's Saga Hellblade 2

Quando parliamo di Unreal Engine 5, una delle migliori manifestazioni muscolari del motore di Epic è certamente il gameplay reveal di Hellblade 2, teoricamente destinato a fare il suo esordio nel 2024.

Il video mostra un lungo piano sequenza in cui si mischiano continuamente sequenze non interattive con brevi sezioni di gameplay, caratterizzate da livelli qualitativi semplicemente fuori parametro. Considerando il poco materiale mostrato da Ninja Theory, è comunque necessario adoperare la giusta cautela, in quanto il rischio downgrade è sempre dietro l'angolo. Anche perché quasi ogni frame del trailer rasenta i livelli qualitativi di un film realizzato in CGI. Lo stile è certamente occidentale, con un taglio realistico guidato da una chiara visione artistica, resa ancora più cupa e soffocante grazie all'uso massiccio di filtri, giochi di luci e inquadrature che trasmettono il piglio allucinato dell'esperienza. Lo scenario è stracolmo di oggetti tridimensionali ricchi di dettagli, realizzati tramite fotogrammetria per ottenere un realismo senza compromessi. Perfino la resa del terreno e delle rocce appare credibile, grazie ad un set di materiali eccezionali, accarezzati da una global illumination da applausi. Gli shader toccano picchi di eccellenza nella riproduzione della pelle martoriata del gigante e nella rappresentazione del volto della protagonista, rigato dalle lacrime, bruciato dal fuoco, stremato dall'orrore.

Un viso peraltro animato in modo assai convincente grazie alla tecnologia metahuman di Epic. Senua piange, urla e si dispera, combatte terrorizzata ma indomita e riesce a trasmettere queste emozioni al giocatore grazie ad espressioni facciali di qualità cinematografica.

Visto che la scena è per la gran parte immersa nella penombra, o nella nebbia, qualcuno potrebbe obiettare che il motore grafico fa meno fatica, ma è anche vero che la qualità del fuoco, del fumo e del sistema particellare sembra raggiungere apici qualitativi inediti, soprattutto nella scena in cui il gigante viene avvolto dalle fiamme. Qualche difetto lo si può intravedere in alcune animazioni e collisioni nelle poche fasi di gameplay: le uniche incertezze che ci fanno pensare di essere di fronte ad un videogioco. Tutto il resto è talmente incredibile che, se fosse vero, stabilirebbe nuovi standard per la grafica in un videogioco.

Star Wars Outlaws

Sebbene gli ultimi giochi ambientati nell'universo di Star Wars ci abbiano offerto un discreto banchetto sensoriale, Star Wars Outlaws sembra appartenere ad un'altra categoria. Al di là di una realizzazione tecnica di sicuro spessore, è impossibile non apprezzare poi il matrimonio tra direzione artistica e pregevolezza grafica, che trasuda un concentrato d'amore per il materiale originale.

L'avventura sembra avere un taglio fortemente cinematografico, e la qualità delle scene d'intermezzo pare rispettare gli standard visti sul grande schermo, anche in termini di messa in scena. Le ambientazioni al chiuso sono valorizzate da un uso magistrale dell'illuminazione, e ospitano un gran quantità di modelli così dettagliati da non temere il confronto con uno dei film della saga, con la complicità di texture e shader di ottima fattura. Quando nel trailer di Star Wars Outlaws, dopo una breve scontro a fuoco impreziosito da animazioni sopra la media, si passa all'aperto, il gioco non perde un briciolo del suo fascino. L'inseguimento a bordo della speeder bike è l'occasione per posare lo sguardo su un ambiente semidesertico straripante di dettagli, il cui dinamismo è accentuato dall'ottima simulazione fisica di tessuti come tende e drappeggi, o del movimento degli alberi.

Un'altra sequenza al chiuso ci permette di soffermare lo sguardo sulla realizzazione della protagonista, il cui volto appare decisamente sopra la media delle produzioni Ubisoft, grazie ad un'eccellente espressività, una modellazione sostanzialmente ineccepibile, ed una recitazione digitale all'altezza dello spettacolo visivo imbandito dal team di sviluppo.

Passando dal locale alla piazza, per poi entrare nella nostra astronave e di lì, fino ad affrontare il primo scontro nello spazio, ogni passaggio del gioco mostra la medesima incredibile cura per i dettagli, con un effettistica volumetrica di alto livello e un'illuminazione al limite delle perfezione. Difetti? Una certa staticità dell'ambiente di gioco durante gli scontri a fuoco, qualche connessione tra le animazioni poco riuscita e una resa non perfetta della corsa a bordo della speeder bike. Tutto il resto sembra uscito da un sogno ad occhi aperti, e speriamo che il titolo riesca a confermare appieno il potenziale delineato dal primo trailer di gameplay.

Stellar Blade

Per gli amanti degli action in stile orientale, Stellar Blade sembra una vera delizia. Complice un buon uso dell'Unreal Engine V, che sembra finalmente dare i primi frutti, gli scenari spiccano per un ottima resa dei materiali ed una illuminazione dinamica molto efficace. Motion blur a tutto spiano, lenti distorte, particellari in sovrabbondanze ed effetti di luce eccezionali, fanno da contorno alle coreografie di morte al centro degli scontri tra la nostra eroina e i suoi nemici.

Sia la protagonista, con i suoi incredibili capelli fluttuanti, che i nemici, con i loro corpi deformi e bizzarri, sono perfettamente animati e danno vita a scontri ad alto tasso di spettacolarità. A ben guardare alcune scelte cromatiche appaiono un po' eccessive, con colori davvero troppo spinti, mentre alcune ambientazioni risultano meno riuscite e forse troppo statiche. Del resto in un gioco in cui si muove letteralmente tutto senza sosta, forse era necessario fornire qualche punto di riferimento più statico agli occhi del giocatore.

Black Myth Wukong

Salvo clamorose sorprese, il 2024 dovrebbe essere l'anno di Black Myth Wukong, un action a tinte souls graficamente incredibile sviluppato dalla cinese Game Science. Al momento della sua presentazione, circa 3 anni fa, non esistevano altri giochi che potessero vantare un comparto grafico simile, ragione per cui si era portati a credere che si trattasse al massimo di una tech demo, adombrata dal rischio di tramutarsi in vaporware.

Ora sappiamo che il gioco esiste, lo abbiamo provato alla Gamescom 2023, e ci è sembrato piuttosto solido sulle console dell'attuale generazione. Nel 2024 ci saranno altri giochi che potranno rivaleggiare con Wukong in termini di complessità dei modelli poligonali, texture, effettistica e costruzione ambientale, ma bisogna ammettere che al momento questo team sembra tra i migliori al mondo quando si tratta di sfruttare fino all'estremo le capacità dell'Unreal Engine, grazie anche ad uno stile originale e ricercato le cui radici affondano profondamente nel folklore orientale.

Il protagonista del gioco affronterà enormi e possenti creature, caratterizzate da animazioni tanto pregevoli quanto fluide. L'esplorazione delle foreste e delle rovine pare inoltre davvero avvincente, grazie a scenari stracarichi di dettagli e ben modellati, come si evince dalle cutscene che indugiano su elementi ambientali di grande qualità, che si tratti di bassorilievi, statue o tronchi d'albero.

Non meno riusciti sono il fuoco, il fumo o le tempeste di sabbia che avvolgono giocatore e ambientazione, nonché le scintille, gli effetti mistici e gli schizzi di sangue che lo investono durante gli scontri più cruenti. In tutto questo non possiamo che sperare in una modalità a 60 fps per le console current gen, anche se è probabile che il gioco dia il meglio di sé su Pc, considerato il già annunciato supporto alle tecnologie di ray tracing e DLSS di Nvida.

Microsoft Flight Simulator 2024

Flight Simulator del 2020 è uno dei più grandi benchmark di questa generazione, un simulatore di volo che ha saputo dettare standard grafici per l'intera industria andando ben oltre i paletti del suo specifico genere. A partire da queste premesse, il prossimo anno Flight Simulator 2024 promette di elevare ancora di più l'asticella dell'industria. Non sarà un'espansione ma un titolo standalone, come già dichiarato da Microsoft, e la pesante eredità che si appresta ad accogliere sarà sostenuta grazie ad un ampliamento delle possibilità ludiche e ad un approccio tutt'altro che conservativo sul fronte grafico.

Asobo promette di migliorare soprattutto la realizzazione degli oggetti più vicini al terreno, con una flora maggiormente curata e variegata e montagne sempre più realistiche. Anche il meteo sarà rimaneggiato, con l'aggiunta di molti più eventi atmosferici come trombe d'aria ed uragani, realizzati per risultare ancor più suggestivi, e non sarà raro imbattersi in aurore boreali o pericolose tempeste. Davvero stupende le routine che simulano il passare delle stagioni, e gli stessi scenari appariranno drammaticamente diversi passando dall'estate all'autunno, dall'inverno alla primavera. Siete pronti a volare dritti nella tempesta?