Videogiochi sviluppati da una sola persona: da umili origini al successo

Da Minecraft a Vampire Survivors, con un occhio rivolto al futuro: ecco alcuni tra i migliori giochi nati e sviluppati da una sola persona.

Videogiochi sviluppati da una sola persona: da umili origini al successo
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Fare un gioco di successo sia per qualità, sia per risposta del pubblico, è un'impresa ardua. Ce lo dicono progetti ad alto budget che mancano il bersaglio e titoli molto attesi che, per un motivo o per l'altro, non si dimostrano all'altezza delle aspettative. E poi ci sono quelle storie che ci parlano di trionfi inattesi, di prodotti con umili origini (magari connesse a un singolo sviluppatore) destinati a diventare colossi, o quantomeno a entusiasmare milioni di utenti in tutto il mondo e a guadagnarsi le lodi della critica. Da Minecraft, a Tunic e Vampire Survivors, ci siamo soffermati su alcuni dei casi più significativi, per poi volgere lo sguardo in avanti, con due produzioni "dal basso" che speriamo possano far parlare di sé in futuro.

Minecraft

Tra i videogiochi che hanno fatto la storia del medium non si può non citare Minecraft, il sandbox ideato da Markus "Notch" Pearson. Parliamo del titolo più venduto di sempre, con quasi 240 milioni di copie distribuite in tutto il mondo e circa 140 milioni di utenti attivi ogni mese. Grazie al suo impegno e ai feedback della community, lo sviluppatore ha continuato ad aggiornare la sua creatura, fino all'arrivo della Java Edition di Minecraft, realizzata tra il marzo e il maggio del 2009. Nel corso dei mesi il creativo ha continuato ad ampliare l'offerta con nuovi elementi di gameplay e modalità, fondando intanto la compagnia Mojang assieme a Jakob Porser e Carl Manneh (proprio grazie ai fondi ottenuti col suo progetto).

Il 18 novembre 2011, ecco, finalmente, la versione finale di Minecraft. Quel mondo a blocchi così amato dagli utenti ha continuato a scalare le classifiche di vendita e ad attirare l'attenzione dei colossi del mercato. Nel 2014 è arrivata la vera svolta nella vita di Pearson: il 15 settembre di quell'anno infatti Microsoft ha annunciato l'intenzione di voler acquisire Mojang Studios e la proprietà intellettuale di Microsoft per la cifra di 2,5 miliardi di dollari. L'affare si è concluso il 6 novembre successivo, con Markus che probabilmente ha stappato lo champagne più costoso della sua vita.

Ad oggi il franchise di Minecraft è piuttosto vasto e tra le sue più recenti iterazioni troviamo Minecraft Dungeons, un piacevole dungeon crawler che può essere affrontato sia in single player che in compagnia di un amico. C'è poi Minecraft Legends (qui la recensione di Minecraft Legends), uno strategico in tempo reale che dimostra ancora una volta uno dei principali punti di forza dell'IP: la capacità di questi cubetti di adattarsi con facilità ed efficacia a ogni tipo di genere videoludico.

Tunic

Siamo nel 2015. Dopo aver lavorato come programmatore nella game industry, Andrew Shouldice decide di abbandonare il suo incarico per dedicarsi giorno e notte allo sviluppo di Secret Legend, che ha fatto il suo debutto sette anni più tardi col nome di Tunic. "L'importante è provarci" ha dichiarato Andrew in un'intervista ai microfoni Gamerant. Se in tanti ce l'avevano fatta, doveva riuscirci anche lui, complici le due peculiarità della sua produzione (che voleva infatti utilizzare per generare un potente effetto nostalgia nelle menti degli utenti).

Prima di tutto, un libretto di istruzioni virtuale, di quelli che si trovavano nella vecchia scatola del videogioco che attendevamo con più ansia, da raccogliere in-game una pagina alla volta e fondamentale per guidare il protagonista tra le insidie di una misteriosa terra da esplorare in tutta la sua bellezza. Poi, la vicinanza con The Legend of Zelda, una delle serie più iconiche di Nintendo (a proposito, la recensione di Zelda Tears of The Kingdom è a un click di distanza).
La prima demo di Tunic viene mostrata al pubblico nel 2016. Una piccola volpe protagonista, un comparto grafico quasi fiabesco che però non deve trarre in inganno: l'opera di Andrew Shouldice vuole far sudare i giocatori nei combattimenti, spingerli a impegnarsi non poco per sopravvivere alle boss fight e proseguire nel viaggio. Malgrado il notevole entusiasmo degli utenti per la demo, Tunic scompare improvvisamente dai radar per poi riapparire all'E3 del 2017, forte anche della collaborazione con il publisher Finji.

Il gioco di Shouldice torna a mostrarsi all'Xbox Showcase dell'E3 2018, segno di un avvicinamento all'ecosistema Microsoft. Difatti, quattro anni più tardi, debutta su Xbox Game Pass al Day One, e viene accolto con entusiasmo da pubblico e critica. Oltre alle numerose candidature ai Game Awards, tra cui quelle come Miglior Indie e Miglior Gioco D'Avventura agli ultimi The Game Awards, il titolo pubblicato da Finji si è aggiudicato il premio di Miglior Indie ai DICE Awards.

Vampire Survivors

"Ancora una e poi smetto", scriveva così il nostro Alessandro Bruni nella recensione di Vampire Survivors per provare a trasmetterci l'assuefazione derivante dal gameplay loop del roguelike ideato dal designer Luca Galante, in arte Poncle. Quando ha deciso di gettare le fondamenta della sua opera, il creativo aveva in mente un obiettivo ben preciso: creare un videogioco che si legasse in modo indissolubile alla sua community, basandosi anche sulla sua esperienza da admin di uno dei server del MMORPG Ultima Online. Luca inoltre ha preso ispirazione da Magic Survival, un prodotto mobile in cui il protagonista faceva fuoco in modo automatico sui nemici.

Dopo un anno di lavoro speso per confezionare una versione early access di Vampire Survivors, Poncle ha ottenuto un successo tanto grande quanto insperato, e ha potuto licenziarsi dal suo impiego per concentrarsi esclusivamente sulla sua creatura. Si è quindi fatto affiancare da altri addetti ai lavori e ha definito una road map per pianificare lo sviluppo del gioco e dei suoi contenuti.

A seguito dell'uscita su PC, sono arrivate anche le versioni per Xbox e piattaforme mobile, con tanto di trailer in mondovisione proiettato ai Game Awards 2022. Ciliegina sulla torta di questa storia straordinaria, la vittoria del premio per il Miglior Gioco d'Azione ai DICE Awards 2023. Di recente, tra le altre cose, è stata annunciata la collaborazione tra Story Kitchen (che si sta occupando dell'adattamento per il cinema di Sifu) e Poncle per la serie animata di Vampire Survivors.

Morbid Metal e Bulwark Falconeer Chronicles

Prima di salutarci, abbiamo dato uno sguardo a ciò che ci riserverà il futuro con due titoli che si preannunciano decisamente interessanti: Morbid Metal, il roguelike ideato dallo sviluppatore tedesco Felix Schade, e Bulwark: Falconeer Chronicles, il nuovo progetto di Tomas Sala. Il primo dei due è diventato popolare quando il suo creatore è stato nominato per le Best 3D Visuals allo Unity Showcase della GDC 2021. Basato su Unity Engine, Morbid Metal offre una ricetta hack ‘n' slash con ambientazione sci-fi, e impressiona per grafica e fluidità (pensiamo alle movenze del suo protagonista).

Morbid Metal

Bulwark: Falconeer Chronicles

In un'intervista, Felix ha dichiarato che il principale ostacolo nello sviluppo di un videogioco in solitaria, è quello di essere soli e di non poter ascoltare le opinioni altrui. I pareri degli altri possono risultare determinanti, perché aiutano i creativi a guardare al proprio lavoro da un punto di vista differente e, talvolta, a correggere la rotta. Ad ogni modo, qui trovate la nostra anteprima su Morbid Metal.

Nel 2001, Tomas Sala ha fondato un piccolo studio assieme al fratello ma poi lo ha abbandonato per avviare una carriera da game designer in solitaria. Questo suo percorso è cominciato con la pubblicazione di una mod per Skyrim, dal nome Moonpath to Elsweyr, particolarmente apprezzata dal pubblico. Da quel momento in poi, Tomas Sala non si è più fermato. Suo infatti è il The Falconeer del 2020, un gioco di combattimenti aerei in terza persona ambientato in un mondo formato principalmente da acqua e da poche terre emerse.

Grande Ursee, questo il nome della terra immaginaria, non è stata creata per caso da Tomas Sala. Bulwark: Falconeer Chronicles, la sua prossima opera, è ambientata al suo interno ma stavolta ci offrirà un'esperienza ludica più basata sulla strategia, in cui la costruzione e la gestione delle risorse si riveleranno fondamentali per difendere la propria città.