Xenoblade Chronicles 3: le meraviglie dell'esplorazione nell'open world
Sconfinato e ricco di possibilità: l'open world di Xenoblade Chronicles 3 è parte integrante del gameplay. Scopriamo insieme le bellezze dell'esplorazione.
Colossali e adeguatamente diversificati, i Titani che caratterizzavano l'affascinante realtà di Alrest rappresentavano, insieme, uno degli elementi più riusciti e distintivi dell'indimenticabile Xenoblade Chronicles 2. Del resto, queste meravigliose creature costantemente in movimento fungevano da veri e propri continenti e sui rispettivi dorsi ospitavano - tra mostri e esseri umani - milioni di vite, luoghi di rara bellezza e tante attività in cui cimentarsi (ve ne abbiamo parlato nel dettaglio nel nostro speciale sui fantastici Titani di Xenoblade Chronicles 2).
Dopo avervi raccontato tutte le meraviglie di Xenoblade Chronicles 3, pronto a esordire in esclusiva su Nintendo Switch il 29 luglio (a questo proposito, avete già letto la nostra recensione di Xenoblade Chronicles 3?), l'agenzia turistica Everyeye Travel&Games riapre i battenti per illustrarvi le principali novità ludiche di un JRPG fortemente improntato su una travolgente componente esplorativa. Che il viaggio in quel di Aionios abbia dunque inizio!
Open world sconfinato
Sconfinato quanto e forse anche più dei mondi proposti dai precedenti titoli della serie, il mondo di Aionios si è rivelato straripante di segreti e contenuti secondari cui dedicarsi anima e corpo.
Rigorosamente open world, quello di Xenoblade Chronicles 3 è infatti un universo che incoraggia l'esplorazione libera e selvaggia: che vi troviate sulle montagne, nel deserto o nel mare intravisto nei trailer (una mappa che da sola ci ha portato via più di dieci ore!), ogni ecosistema è contraddistinto da caratteristiche uniche e interessanti, che durante la traversata spingono il giocatore a posare il controller per poter rimirare i paesaggi, la vegetazione e l'immancabile fauna locale. Costruite su più livelli, le mappe realizzate dai ragazzi di Monolith Soft appaiono incredibilmente vaste e, sebbene la verticalità finisca talvolta per complicarne la "lettura" e il raggiungimento delle location più nascoste, setacciarne ogni singolo anfratto è puntualmente appagante e rilassante, oltre che un'allettante alternativa al classico grinding. Scoprire un nuovo punto di riferimento, come ad esempio una grotta, un belvedere o un semplice accampamento in cui riposare dona al team di Noah dei preziosi Punti Esperienza bonus che, una volta accumulati a sufficienza, favoriscono l'aumento di livello. In questo modo, coloro che non siano particolarmente attratti dall'idea di annientare qualsiasi cosa respiri al solo scopo di arraffare denaro e punti EXP possono anche scegliere di dedicarsi unicamente ai tanti scontri obbligatori e alla completa mappatura di Aionios.
Non a caso, proprio come succedeva in Xenoblade Chronicles e nel suo ben più illustre "seguito" (correte a rileggere la nostra recensione di Xenoblade Chronicles 2), anche le mappe e mini-mappe del nuovo episodio sono "oscurate" e si svelano man mano che Miyo e compagni le attraversano: un sistema ormai rodato e che alle volte richiede diverse ore, ma che al tempo stesso consente di tenere traccia dei progressi compiuti in ciascuna ragione. Anche perché, sebbene questo sia a tutti gli effetti un mondo open world, determinate zone non sono perlustrabili sin da subito, poiché popolate da mostri di livello altissimo o accessibili solo dopo aver acquisito determinate abilità.
Un po' come accade da sempre nei metroidvania, durante la campagna i nostri eroi acquisiranno infatti dei talenti mirati ad agevolare l'esplorazione, come ad esempio la capacità di scalare i rampicanti, attraversare in corsa le superfici altrimenti scivolose (come le dune del deserto), o magari scivolare sulle corde che collegano le aree centrali di una specifica mappa agli anfratti di terra più remoti e nascosti. Con un livello di libertà che rivaleggia con quello offerto da The Legend of Zelda: Breath of the Wild, non è affatto esagerato asserire che la scoperta e l'esplorazione siano quindi le vere protagoniste di Xenoblade Chronicles 3.
Tra una schermaglia e il reclutamento di un Eroe
Accennate nel paragrafo precedente, le attività secondarie di Aionios sono molteplici e spaziano dall'eliminazione di mostri unici alla risoluzione di "schermaglie". Già noti ai fan della saga, i primi sono esemplari straordinariamente potenti delle varie specie che popolano il mondo, tant'è che il loro livello è generalmente più alto dei propri simili, presentano pattern di attacco extra e la loro eliminazione dona tantissimi PE bonus.
Tra l'altro, dopo aver sconfitto un mostro unico, questo viene rimpiazzato sulla mappa da un totem che ne rappresenta la lapide: non solo questa può essere utilizzata come punto di arrivo per il viaggio rapido, permettendo insomma di creare scorciatoie nei luoghi privi di autentici punti di interesse, ma interagendovi è possibile rianimare la bestia già abbattuta e affrontarla una seconda volta, magari a un livello di difficoltà maggiore.
Menzionate poc'anzi, le schermaglie sono invece una novità assoluta che consente ai nostri beniamini di immischiarsi nelle dispute altrui e influenzare le sorti di un combattimento: che si tratti di mostri o di soldati appartenenti alle due nazioni in guerra, durante le vostre scorribande vi capiterà spesso di imbattervi in gruppi di nemici intenti a uccidersi a vicenda e sarete proprio voi a stabilire quale parte aiutare, a seconda dei premi speciali offerti dall'uno e dall'altro.
Se un contendente metterà in palio un ingente quantitativo di PE bonus necessari all'aumento di livello, il suo rivale rilancerà con preziose monete Nopon da scambiare coi mercanti o consumare per creare gemme da inserire nell'equipaggiamento. Monete che, in ogni caso, Noah e i suoi potranno anche recuperare attraverso gli innumerevoli container sparpagliati per tutto Aionios e in attesa di essere depredati.
Prendendo parte alle schermaglie, "tramandando" le anime degli sventurati soldati deceduti sul campo di battaglia e completando le missioni secondarie assegnate dai vari NPC, inoltre, i nostri eroi avranno la possibilità di accrescere il livello di intesa con le varie colonie visitate, così da sbloccare nuove sidequest, ammassare in poco tempo (e in maniera assolutamente divertente) una montagna di PE bonus e scavare sempre più nella lore di Xenoblade Chronicles 3 e nella caratterizzazione di personaggi principali e secondari.
A tal proposito va detto che ogni colonia di Keves e Agnus vive a modo proprio la delicata condizione in cui i soldati sono costretti a condurre la loro esistenza, ed è alquanto interessante scoprire i differenti orientamenti dei vari insediamenti umani. Come se non bastasse, più o meno in ogni colonia troverete puntualmente ad attendervi un cosiddetto "Eroe", ovvero un combattente che potrete reclutare come settimo membro del party: ve ne sono più di quindici, e giacché la maggior parte di questi non compare durante la trama principale, l'unico metodo per "collezionarli" tutti è quello di setacciare ogni singola area di Aionios, interagire coi locali per aiutarli a risolvere i loro problemi e instaurare dei solidi legami tanto con gli Agnus quanto coi Keves. Anche perché ciascun "Eroe" è specializzato in una classe unica, che Lanz, Sena e gli altri membri della banda possono apprendere e impiegare per modificare la propria formazione e le strategie di assalto. Individuare le colonie nascoste e liberarle progressivamente dal giogo della guerra unisce in definitiva l'utile al dilettevole, spronando il giocatore a tuffarsi a capofitto nelle numerosissime attività che Xenoblade Chronicles 3 pone sul piatto.
Xenoblade Chronicles 3: le meraviglie dell'esplorazione nell'open world
Sconfinato e ricco di possibilità: l'open world di Xenoblade Chronicles 3 è parte integrante del gameplay. Scopriamo insieme le bellezze dell'esplorazione.
Colossali e adeguatamente diversificati, i Titani che caratterizzavano l'affascinante realtà di Alrest rappresentavano, insieme, uno degli elementi più riusciti e distintivi dell'indimenticabile Xenoblade Chronicles 2. Del resto, queste meravigliose creature costantemente in movimento fungevano da veri e propri continenti e sui rispettivi dorsi ospitavano - tra mostri e esseri umani - milioni di vite, luoghi di rara bellezza e tante attività in cui cimentarsi (ve ne abbiamo parlato nel dettaglio nel nostro speciale sui fantastici Titani di Xenoblade Chronicles 2).
Dopo avervi raccontato tutte le meraviglie di Xenoblade Chronicles 3, pronto a esordire in esclusiva su Nintendo Switch il 29 luglio (a questo proposito, avete già letto la nostra recensione di Xenoblade Chronicles 3?), l'agenzia turistica Everyeye Travel&Games riapre i battenti per illustrarvi le principali novità ludiche di un JRPG fortemente improntato su una travolgente componente esplorativa. Che il viaggio in quel di Aionios abbia dunque inizio!
Open world sconfinato
Sconfinato quanto e forse anche più dei mondi proposti dai precedenti titoli della serie, il mondo di Aionios si è rivelato straripante di segreti e contenuti secondari cui dedicarsi anima e corpo.
Rigorosamente open world, quello di Xenoblade Chronicles 3 è infatti un universo che incoraggia l'esplorazione libera e selvaggia: che vi troviate sulle montagne, nel deserto o nel mare intravisto nei trailer (una mappa che da sola ci ha portato via più di dieci ore!), ogni ecosistema è contraddistinto da caratteristiche uniche e interessanti, che durante la traversata spingono il giocatore a posare il controller per poter rimirare i paesaggi, la vegetazione e l'immancabile fauna locale. Costruite su più livelli, le mappe realizzate dai ragazzi di Monolith Soft appaiono incredibilmente vaste e, sebbene la verticalità finisca talvolta per complicarne la "lettura" e il raggiungimento delle location più nascoste, setacciarne ogni singolo anfratto è puntualmente appagante e rilassante, oltre che un'allettante alternativa al classico grinding. Scoprire un nuovo punto di riferimento, come ad esempio una grotta, un belvedere o un semplice accampamento in cui riposare dona al team di Noah dei preziosi Punti Esperienza bonus che, una volta accumulati a sufficienza, favoriscono l'aumento di livello. In questo modo, coloro che non siano particolarmente attratti dall'idea di annientare qualsiasi cosa respiri al solo scopo di arraffare denaro e punti EXP possono anche scegliere di dedicarsi unicamente ai tanti scontri obbligatori e alla completa mappatura di Aionios.
Non a caso, proprio come succedeva in Xenoblade Chronicles e nel suo ben più illustre "seguito" (correte a rileggere la nostra recensione di Xenoblade Chronicles 2), anche le mappe e mini-mappe del nuovo episodio sono "oscurate" e si svelano man mano che Miyo e compagni le attraversano: un sistema ormai rodato e che alle volte richiede diverse ore, ma che al tempo stesso consente di tenere traccia dei progressi compiuti in ciascuna ragione. Anche perché, sebbene questo sia a tutti gli effetti un mondo open world, determinate zone non sono perlustrabili sin da subito, poiché popolate da mostri di livello altissimo o accessibili solo dopo aver acquisito determinate abilità.
Un po' come accade da sempre nei metroidvania, durante la campagna i nostri eroi acquisiranno infatti dei talenti mirati ad agevolare l'esplorazione, come ad esempio la capacità di scalare i rampicanti, attraversare in corsa le superfici altrimenti scivolose (come le dune del deserto), o magari scivolare sulle corde che collegano le aree centrali di una specifica mappa agli anfratti di terra più remoti e nascosti. Con un livello di libertà che rivaleggia con quello offerto da The Legend of Zelda: Breath of the Wild, non è affatto esagerato asserire che la scoperta e l'esplorazione siano quindi le vere protagoniste di Xenoblade Chronicles 3.
Tra una schermaglia e il reclutamento di un Eroe
Accennate nel paragrafo precedente, le attività secondarie di Aionios sono molteplici e spaziano dall'eliminazione di mostri unici alla risoluzione di "schermaglie". Già noti ai fan della saga, i primi sono esemplari straordinariamente potenti delle varie specie che popolano il mondo, tant'è che il loro livello è generalmente più alto dei propri simili, presentano pattern di attacco extra e la loro eliminazione dona tantissimi PE bonus.
Tra l'altro, dopo aver sconfitto un mostro unico, questo viene rimpiazzato sulla mappa da un totem che ne rappresenta la lapide: non solo questa può essere utilizzata come punto di arrivo per il viaggio rapido, permettendo insomma di creare scorciatoie nei luoghi privi di autentici punti di interesse, ma interagendovi è possibile rianimare la bestia già abbattuta e affrontarla una seconda volta, magari a un livello di difficoltà maggiore.
Menzionate poc'anzi, le schermaglie sono invece una novità assoluta che consente ai nostri beniamini di immischiarsi nelle dispute altrui e influenzare le sorti di un combattimento: che si tratti di mostri o di soldati appartenenti alle due nazioni in guerra, durante le vostre scorribande vi capiterà spesso di imbattervi in gruppi di nemici intenti a uccidersi a vicenda e sarete proprio voi a stabilire quale parte aiutare, a seconda dei premi speciali offerti dall'uno e dall'altro.
Se un contendente metterà in palio un ingente quantitativo di PE bonus necessari all'aumento di livello, il suo rivale rilancerà con preziose monete Nopon da scambiare coi mercanti o consumare per creare gemme da inserire nell'equipaggiamento. Monete che, in ogni caso, Noah e i suoi potranno anche recuperare attraverso gli innumerevoli container sparpagliati per tutto Aionios e in attesa di essere depredati.
Prendendo parte alle schermaglie, "tramandando" le anime degli sventurati soldati deceduti sul campo di battaglia e completando le missioni secondarie assegnate dai vari NPC, inoltre, i nostri eroi avranno la possibilità di accrescere il livello di intesa con le varie colonie visitate, così da sbloccare nuove sidequest, ammassare in poco tempo (e in maniera assolutamente divertente) una montagna di PE bonus e scavare sempre più nella lore di Xenoblade Chronicles 3 e nella caratterizzazione di personaggi principali e secondari.
A tal proposito va detto che ogni colonia di Keves e Agnus vive a modo proprio la delicata condizione in cui i soldati sono costretti a condurre la loro esistenza, ed è alquanto interessante scoprire i differenti orientamenti dei vari insediamenti umani. Come se non bastasse, più o meno in ogni colonia troverete puntualmente ad attendervi un cosiddetto "Eroe", ovvero un combattente che potrete reclutare come settimo membro del party: ve ne sono più di quindici, e giacché la maggior parte di questi non compare durante la trama principale, l'unico metodo per "collezionarli" tutti è quello di setacciare ogni singola area di Aionios, interagire coi locali per aiutarli a risolvere i loro problemi e instaurare dei solidi legami tanto con gli Agnus quanto coi Keves. Anche perché ciascun "Eroe" è specializzato in una classe unica, che Lanz, Sena e gli altri membri della banda possono apprendere e impiegare per modificare la propria formazione e le strategie di assalto. Individuare le colonie nascoste e liberarle progressivamente dal giogo della guerra unisce in definitiva l'utile al dilettevole, spronando il giocatore a tuffarsi a capofitto nelle numerosissime attività che Xenoblade Chronicles 3 pone sul piatto.
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