Yakuza Like a Dragon: analisi gameplay e novità dal Tokyo Game Show

Il nuovo Yakuza (conosciuto come Yakuza Like a Dragon in Occidente) è stato uno dei grandi protagonisti del TGS 2019.

Yakuza Like a Dragon: analisi gameplay e novità dal Tokyo Game Show
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  • PS4 Pro
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  • Xbox Series X
  • Assieme a Project Resistance e al Death Stranding di Hideo Kojima, Yakuza Like a Dragon è stato un altro grande protagonista del Tokyo Game Show, giacché il Ryu Ga Gotoku Studio ha deciso di scoprire le proprie carte su più fronti. Grazie ai numerosi eventi in fiera, il nuovo titolo di Toshihiro Nagoshi ha fatto bella mostra di sé con la location inedita, le attività secondarie e il battle system a turni, la cui riuscita potrebbe sancire il successo o l'insuccesso dell'intera produzione. Ciò che è emerso dalla nostra indagine, meglio dirlo subito, è che pur non stravolgendo in toto i canoni della serie, il debutto di Ichiban Kasuga porterà una ventata d'aria fresca alla formula tradizionale. Senza perderci in altre chiacchiere, andiamo a conoscere il folle protagonista, il quale - durante l'era di Kazuma Kiryu - non era altro che un inesperto "chinpira".

    Ichiban e i suoi amici: uno sguardo ai personaggi

    Il trailer esteso di Yakuza Like a Dragon non ci ha detto molto né sull'aspirante dragone, né sugli eventi precedenti al suo arresto. Le cutscene mostrate degli ultimi appuntamenti invece hanno soddisfatto la nostra curiosità, fornendoci qualche utile spunto di riflessione. In primo luogo, con ogni probabilità esploreremo Kamurocho col giovane Kasuga in quel che potrebbe essere un atto introduttivo.

    La cattura del ladro di videocassette, le passeggiate col superiore in carrozzella e le ultime ciotole di ramen prima di costituirsi, tutte scene legate al passato di Ichi che potrebbero andare a comporre un prologo dell'avventura. In aggiunta, più andiamo avanti e più ne siamo convinti, "l'eroe" in completo rosso non potrebbe essere più diverso di così da Kiryu o Majima: pur avendo passato 18 anni in galera per un crimine che non ha commesso, nello sguardo di Ichiban non ci sono né ferocia, né malvagità e la cosa non sembra cambiare quando questi scopre di essere stato tradito dal suo amato boss.

    Siamo in sostanza dinanzi a un bambinone appassionato di giochi di ruolo, quasi come se fosse rimasto il ventenne che era prima di andare in prigione. Insomma, il protagonista è già riuscito a intrigarci e in realtà non ci saremmo aspettati nulla di meno dal Ryu Ga Gotoku Studio. D'altronde il team si è sempre contraddistinto per la cura profusa nel tratteggiare i personaggi, e difatti anche i membri del party di Ichiban sembrano ben caratterizzati.

    Saeko Mukouda lavora per uno dei cabaret club più rinomati di Yokohama e incontrerà Kasuga a seguito di alcuni eventi, mentre Kouichi Adachi - doppiato dal leggendario Akio Ootsuka (Big Boss) - si unirà al nostro eroe per avvicinarsi a Masumi Arakawa. Lo yakuza infatti è l'unico a conoscere il segreto dietro l'allontanamento di Adachi dalle forze dell'ordine, poiché quest'ultimo aveva scoperto i loschi affari di un sovrintendente della polizia. Tra Tianyou Zhao, il leader della mafia cinese, l'affascinante e temibile Seong-Hui e Ryuhei Hoshino, il patriarca del Seiryu Clan, non vediamo l'ora di scoprire gli intricati rapporti che legano i protagonisti del racconto.

    Il sollazzo a Ijincho: tra gare di kart, pisolini al cinema e nettezza urbana

    Quando gli sviluppatori hanno mostrato la mappa di Yakuza Like a Dragon, ci sono balzati all'occhio un paio di dettagli interessanti. In primis, le dimensioni di Ijincho sono più generose rispetto a quelle di Kamurocho: non sappiamo se sia davvero tre volte più grande del quartiere di Tokyo, ma crediamo possa superare l'estensione di Kamurocho e Sotenbori (Osaka) messe assieme.

    Inoltre, proprio come se fossimo in un GDR, la mappa evidenzierà soltanto le aree effettivamente esplorate, mentre il resto rimarrà oscurato fin quando non verrà scoperto. A quanto pare, inoltre, spingersi in zone "avanzate" significherà incappare in nemici più potenti, capaci di annientare la squadra di Ichi in un battito di ciglia. Se l'esplorazione presenta alcune differenze evidenti rispetto al filone di Kiryu, lo stesso non possiamo dire della presentazione visiva.
    Il Dragon Engine utilizzato per creare l'universo di Ichiban è lo stesso di sempre, con i suoi pro e contro: la modellazione dei volti "principali" - soprattutto nelle cutscene - rasenta il fotorealismo, mentre la realizzazione dei blocchi urbani lascia talvolta a desiderare. Ritorna la buona illuminazione diurna e notturna, che grazie alle nuove ambientazioni potrebbe essere ancor più suggestiva. Tra cabaret club, parchi divertimenti e viste sul mare da togliere il fiato, Ijincho offre un inedito pool di attività di contorno e, stando a quanto abbiamo visto, anche molto divertente. Partiamo dalle gare su kart, che ci chiameranno a impersonare Ichi in versione Crash Nitro Fueled: dalle pedane turbo alle derapate, fino alla raccolta del bazooka - che sostituisce i missili cartooneschi del nostro marsupiale - tali competizioni potrebbero rivelarsi una delle aggiunte più indovinate dell'intero pacchetto, soprattutto se ci verrà permesso di personalizzare i bolidi.

    Il patito di JRPG potrà inoltre dedicarsi alla nettezza urbana e ripulire le strade di Ijincho in bicicletta. Il fatto è che i quartieri non si potranno tirare a lucido con facilità, giacché una masnada di senzatetto li pattuglierà per tentare di disarcionare Ichiban. Il minigioco sembra piuttosto simpatico ma aspettiamo prima di pronunciarci: la manovrabilità della bici infatti sembra essere tutt'altro che rifinita. Sorvolando sui pachinko - che non mancheranno di omaggiare Ken il guerriero - passiamo direttamente alla visione dei classici cinematografici, un'attività che vuole attestarsi tra le più folli dell'intera serie.

    Il programma dell'Uminekoza vanta pellicole per tutti i gusti, dai film romantici agli action, il problema però è Ichi sembra non essere colui che definiremmo un cinefilo fatto e finito. Dopo pochi istanti dall'inizio della proiezione, un'entità dal sapore esoterico con testa caprina tenterà di far piombare il protagonista in un sonno profondo. Tramite la pressione di alcuni tasti al momento giusto, Ichiban riuscirà a resisterle e a terminare la visione del film, cosa che gli garantirà un incremento delle abilità.

    A chiudere il cerchio troviamo il karaoke e il baseball arcade, due grandi classici di Yakuza, mentre restiamo in attesa di riscoprire le tradizionali substories, che a questo punto potremmo chiamare anche quest secondarie. Gli esploratori più meticolosi invece potrebbero imbattersi in alcuni dungeon segreti, proprio come in un gioco di ruolo. Da quest'ultimi ci aspettiamo delle boss fight degne di questo nome, dell'equipaggiamento raro in ricompensa e qualche sorpresa dai vecchi capitoli: chi ha parlato di un nuovo scontro con il clan degli Amon? Insomma, l'offerta di contorno di Like a Dragon sembra voler puntare in alto e dare ai giocatori degli ottimi motivi per non lasciare Yokohama dopo aver completato la storia principale.

    Il potere della mente: primo contatto con il combat system

    La cosa andrà chiarita ma pare proprio che il combat system a turni del nuovo Yakuza sia dovuto ai "viaggi mentali" del protagonista. Non a caso, quando Ichi e i suoi si imbattono in gruppo di nemici, lo schermo viene avvolto da un cambio scena violaceo, che precede un evento più esplicativo di mille parole: sia i membri del party, sia gli sgherri, mutano d'aspetto e si trasformano nelle rispettive controparti "ruolistiche".

    Sin anche negli spezzoni che mostrano la boss fight contro un escavatore, vediamo quest'ultimo ruggire come fosse un drago o il mostro a guardia di un tesoro perduto. Ciò che stiamo cercando di dire è che le zuffe a cui prenderemo parte potrebbero non rispecchiare la realtà ma solo il modo d'interpretarla di Ichiban, che a questo punto potrebbe non essere del tutto sano di mente.
    Addentrandoci più in profondità, il patito di Dragon Quest parrebbe essere il personaggio equilibrato, capace sia di infliggere seri danni in corpo a corpo - complice l'utilizzo di una mazza da baseball - sia di eseguire alcuni attacchi "magici". Namba il senzatetto invece colpisce i nemici col suo ombrello e non sembra avere la stessa forza del leader.

    In compenso però, riesce a "evocare" gli stormi di piccioni e può creare delle strane nubi tossiche dopo aver bevuto un liquido non meglio specificato. Finora, se contiamo anche Saeko e Adachi, il party dovrebbe contenere fino a un massimo di quattro elementi ma potremmo anche essere smentiti.

    Pur rispondendo alla divisione in turni, gli scontri procedono in tempo reale: in altre parole, gli alleati e i nemici continueranno a muoversi mentre Ichiban attaccherà e ciò potrebbe portare a situazioni inaspettate. Un avversario, ad esempio, potrebbe frapporsi tra il nostro eroe e il suo reale bersaglio, impedendogli di colpirlo. Lo stesso chiaramente varrà per gli alleati che - se ben posizionati - potrebbero addirittura effettuare un contrattacco ai danni del nemico.

    Se tutto ciò non fosse riuscito a mettere in evidenza l'anima ruolistica dei combattimenti, sappiate che in Like a Dragon potrete eseguire delle epiche evocazioni. Tramite lo smartphone (e a un po' di moneta sonante) infatti, potrete chiamare in aiuto dei potenti alleati, che spesso e volentieri annienteranno gli opponenti con un singolo attacco: dal "branco" di aragoste-samurai, fino all'imponente Gary Buster Holmes di Yakuza Kiwami 2, le evocazioni promettono di strappare più di un sorriso e speriamo che oltre a essere esilaranti abbiano in serbo qualche sorpresa.

    È in questa forma che rivedremo il Dragone di Dojima o il Cane Pazzo di Shimano? Difficile che accada ma sognare non costa nulla. A tutto questo bendidio bisogna aggiungere anche un inedito Job System, che - previo il superamento di un apposito esame - consentirà ai nostri impavidi cavalieri di intraprendere la "carriera" di manager di cabaret o di ballerino di strada. Selezionare un determinato lavoro andrà a modificare gli attacchi a disposizione e l'intero stile di combattimento del personaggio: per dirne una, diventare un ballerino porterà a sferrare dei colpi al sapor di capoeira o break dance, che potrebbero travolgere anche più di un nemico per volta. Il gestore del cabaret invece può sparare dei getti di spumante sui nemici, mentre l'assassino è in grado di infliggere il sanguinamento con i fendenti della sua katana.
    Ora resta da capire il funzionamento del sistema di progressione del mitico quartetto che, peraltro, dovrà far fronte a degli avversari sempre più potenti e meglio equipaggiati. In ultima analisi il combat system di Yakuza Like a Dragon sembra divertente e sufficientemente profondo. Non siamo dinanzi alla ricetta TPS di Dead Souls o alle meccaniche investigative di Judgment, perché stavolta il team ha avuto il tempo necessario per fare i compiti a casa.

    Detto questo però, vorremmo chiudere con un'ultima considerazione. La serie di Nagoshi cavalca il confine tra il serio e il faceto fin dagli albori e l'ha sempre fatto magistralmente. Stavolta però tale confine è stato ampiamente superato dalla grande immaginazione di Ichiban, che tende a trasporre i pericoli reali in un clima da gioco di ruolo. Temiamo che questa leggerezza avvertibile possa cozzare coi temi e i toni del racconto, che - se dovessero assomigliare a quelli dei capitoli precedenti - potrebbero mal sposarsi con la nuova ricetta ludica.

    Yakuza: Like A Dragon Yakuza Like a Dragon sembra essere un'opera folle e ricca di personalità, che evidenzia la volontà del Ryu Ga Gotoku Studio di "cambiare aria". Non siamo dinanzi a un totale stravolgimento della formula ludica, giacché diversi elementi classici - seppur rivisti - torneranno anche a Yokohama ma, questo è innegabile, il nuovo combat system rappresenta un taglio netto col passato. Divertente, grottesco e apparentemente stratificato - dalla possibilità di eseguire le evocazioni al Job System - ha potuto beneficiare di un ciclo di sviluppo più lungo e ragionato, e crediamo che saprà soddisfare i fan del mondo JRPG. Detto questo, bisogna vedere in che modo andrà a interfacciarsi con un racconto i cui toni, date le premesse, potrebbero avvicinarsi molto a quelli dei precedenti capitoli. Inoltre, e questo è un discorso di puro mercato, resta da capire se e quanto riuscirà a intrigare gli appassionati occidentali, e ci riferiamo soprattutto a quelli che si sono avvicinati alla serie proprio grazie a Kiryu e alla formula action.

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