ACAB - All Cops Are Bastards arriva in DVD: la nostra recensione

Il lavoro di Stefano Sollima, ACAB - All Cops Are Bastards, arriva in DVD: ecco cosa pensiamo dell'edizione home video.

ACAB - All Cops Are Bastards arriva in DVD: la nostra recensione
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Il titolo, che poi è anche quello del testo scritto da Carlo Bonini da cui il lungometraggio prende le mosse, altro non rappresenta che il motto partito dal movimento skinhead inglese degli anni Settanta per poi trasformarsi nel richiamo universale alla guerriglia nelle città, nelle strade e negli stadi.
Un titolo non poco provocatorio che, al momento dell'uscita del film in sala, alla fine del Gennaio del 2012, ha portato immediatamente a scatenarsi un po' ovunque - soprattutto sui social network - due opposte fazioni di spettatori: l'una che lo accusava volgarmente di essere un "prodotto pro-sbirro", l'altra portata a denigrarlo perché convinta che fosse contro l'operato della polizia.
Opposte fazioni di spettatori che, comunque, hanno nella maggior parte dei casi sfoderato le proprie idee prima che la pellicola venisse distribuita, o, addirittura, quando era ancora in fase di lavorazione.
Quindi, opposte fazioni che, una volta visionato il debutto nella regia cinematografica per Stefano Sollima, autore dell'acclamata serie televisiva Romanzo criminale, nonché figlio del Sergio Sollima autore di Città violenta (1970) e Faccia a faccia (1967), avranno per forza di cose dovuto provvedere a riguardare i propri (pre)giudizi.

Il dvd

Già, perché con Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro e Marco Giallini rispettivamente nei panni di Cobra, Negro e Mazinga, tre "celerini bastardi" ancor prima che poliziotti, l'esordio sollimiano da grande schermo, immerso in una Roma di Walter Veltroni invasa da rumeni e altri cittadini non italiani, evita in maniera intelligente di esprimere un giudizio preciso; lasciando esclusivamente allo spettatore il compito di stabilire chi siano i buoni e chi i cattivi in quello che si presenta quale inedito ritratto dall'interno del controverso "reparto mobile" della Polizia, la cui violenza sembra essere destinata a diventare lo specchio di una società esasperata, di un mondo governato dall'odio che ha perso le regole e che i protagonisti vogliono far rispettare anche ricorrendo all'uso esasperato della forza.
Un inedito ritratto dall'interno che, con incluso nel cast l'Andrea Sartoretti che concesse anima e corpo a Bufalo nella citata serie riguardante la famigerata Banda della Magliana, tira in ballo anche l'ottimo Domenico Diele del manettiano Paura (2012) nel ruolo della giovane recluta Adriano, proprio nel delicato momento in cui la vita privata del trio arriva alla resa dei conti.
Mentre, in mezzo a scontri di massa, culto della destra fascista e politici che promettono ma non mantengono, si parla di quanto accaduto a Genova al G8 del 2001 e si attraversa il periodo dell'uccisione dell'ispettore capo Filippo Raciti durante il derby Catania-Palermo, del tragico stupro con omicidio di Giovanna Reggiani e dell'accidentale morte del tifoso laziale Gabriele Sandri.
Tramite una macchina da presa che, guardando più al cinema di genere che ai tipici esempi di denuncia sociale tricolore su celluloide, impreziosisce una splendida regia di taglio internazionale capace di regalare diversi momenti da antologia; tra i quali citiamo il dialogo via citofono tra Cobra e un extracomunitario.
Buona l'edizione dvd targata 01 distribution, corredata di sezione extra costituita da otto scene tagliate, trailer, un backstage di sedici minuti, le esercitazioni degli attori e le prove degli stessi alle prese sia con i costumi che con gli scontri.

ACAB Dopo averlo lanciato nelle sale cinematografiche nel Gennaio 2012, 01 distribution rende disponibile su supporto dvd - e con non disprezzabile sezione riservata ai contenuti speciali - quello che, senza ombra di dubbio, si è rivelato essere uno dei migliori film italiani realizzati nei da poco avviati anni Dieci del XXI secolo. Una nutritissima colonna sonora - da Seven nation army dei White stripes a Police on my back dei Clash - sfruttata in maniera eccellente, un cast in stato di grazia e un’ottima regia che riconferma le notevoli doti di Stefano Sollima, già autore della splendida serie televisiva Romanzo criminale. Da non perdere!

7

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