Speciale Noah: tra mitologia ed effetti speciali

In occasione dell'uscita in Home Video dell'ultimo film di Darren Aronofsky, uno sguardo ravvicinato alla sua realizzazione

Speciale Noah: tra mitologia ed effetti speciali
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È stato uno dei film di cui più si è parlato nella scorsa primavera, al punto da aver acceso dibattiti, dato vita ad opinioni contrastanti e indotto a riflettere sulla rinascita di un genere, il kolossal mitologico/religioso di ispirazione biblica (si veda anche l’imminente Exodus - Dei e re di Ridley Scott), decisamente in voga a Hollywood fino agli Anni ’60, ma in seguito abbandonato, almeno fino a quest’anno. Stiamo parlando, ovviamente, di Noah, l’ambiziosissima mega-produzione diretta dal visionario regista Darren Aronofsky e con protagonista l’attore australiano Russell Crowe: uscito lo scorso aprile nelle sale italiane, Noah si è rivelato uno dei maggiori successi commerciali del 2014, con oltre 350 milioni di dollari d’incasso al box-office mondiale, ed ha rappresentato una nuova frontiera nell’utilizzo del 3D e del formato IMAX (tecnologia ancora in attesa di una vera diffusione nel nostro paese, dove per ora è limitato a pochissime sale).

Lo spettacolo della natura

Opera epica e spettacolare, ma caratterizzata anche e soprattutto da toni cupi ed apocalittici, con un cast che comprende anche Jennifer Connelly, Ray Winstone, Emma Watson, Logan Lerman, Douglas Booth ed Anthony Hopkins, Noah ha segnato il ritorno alla regia di Darren Aronofsky a oltre tre anni di distanza dal tenebroso thriller Il cigno nero, e dal 20 agosto è disponibile in tre edizioni home-video: DVD, Blu-Ray e Blu-Ray 3D (quest’ultima versione in un cofanetto che include anche il disco Blu-Ray 2D). Ad accompagnare il film nelle edizioni Blu-Ray vi sono inoltre numerosi contenuti extra, per una durata di più di un’ora, con i filmati del backstage della pellicola, che ha richiesto una lavorazione molto complessa, a partire dalla costruzione dell’Arca che costituisce il principale scenario delle imprese di Noah e della sua famiglia.
Noah, infatti, rappresenta un ardito connubio fra le naturali suggestioni offerte dai panorami mozzafiato dell’Islanda meridionale, dove sono state effettuate buona parte delle riprese, e l’apporto di avanguardistici effetti speciali, necessari a restituire l’imponenza della vicenda raccontata e il ruolo delle varie coppie di animali raccolte da Noah a bordo della sua Arca. L’Arca, a tal proposito, è stata realizzata all’interno del Planting Fields Arboretum State Historic Park, ad Oyster Bay, ovvero uno dei parchi più vasti ed affascinanti nello Stato di New York: il luogo ideale per offrire allo sguardo dello spettatore una natura selvaggia ed incontaminata. Nell’ottobre 2012 Aronofsky ha dovuto interrompere le riprese quando su New York si è abbattuto l’uragano Sandy, con un “diluvio” tutt’altro che cinematografico, mentre un mese prima Russell Crowe ha subito un piccolo “imprevisto” nel corso di una pausa della lavorazione: trascinato dalla forza delle acque mentre si rilassava sul suo kajak, è stato “ripescato” diverse ore più tardi dalla Guardia Costiera presso Cold Spring Harbor.

La "visione" di Aronofsky...

Ma anche la post-produzione, durata ben quattordici mesi, non è stata certo fra le più semplici, proprio in virtù della quantità di effetti speciali richiesti per il prodotto conclusivo. Aronofsky si è avvalso infatti del contributo della storica società di effetti Industrial Light and Magic, la quale è arrivata a dichiarare che Noah costituisce «il risultato più complesso nell’intera storia della compagnia». Aronofsky, infatti, non ha voluto utilizzare alcun vero animale nel corso delle riprese, scegliendo invece di ricreare al computer un vero e proprio “regno animale”, composto da immagini digitali, modificate al computer, di animali realmente esistenti: questo è il motivo per cui gli animali mostrati nel film presentano delle lievi ma significative differenze rispetto agli animali reali, talvolta anche a livello cromatico, a sottolineare l’aspetto mitologico della storia. Particolarmente laboriosa, a tal proposito, è stata la realizzazione delle numerose specie di uccelli che trovano posto sull’Arca.

...e l'ausilio della ILM

La ILM si è occupata inoltre della creazione dei Vigilanti, ovvero dei maestosi “angeli caduti”, simili a giganteschi uomini-roccia: si tratta delle figure più poderosi ed impressionanti dell’universo di Noah, protagoniste di alcune sequenze di notevole impatto visivo, fra cui la furiosa battaglia contro l’esercito del perfido Tubal-cain. Altri momenti clou del film sono rintracciabili nella sequenza che rievoca la genesi dell’universo e la nascita del nostro pianeta e, per l’appunto, nell’esplosione del diluvio universale. Non a caso Aronofsky ha dichiarato che questo film è stato il progetto più impegnativo e faticoso della sua carriera, ma si è detto molto soddisfatto di quanto conseguito, affermando che nel lavoro di un regista le difficoltà si incontrano ogni giorno: «Troppe riprese da fare in troppo poco tempo, non abbastanza soldi... è questa la realtà del cinema: come svolgere il proprio compito nel miglior modo possibile a dispetto dei limiti che ci vengono imposti. Fare un film è un lavoro insormontabile».

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