Recensione Nord & Sud collection

Andando in ordine, partiamo dal 2010, quando Medusa, incoraggiata dal notevole consenso ottenuto al botteghino da Giù al Nord di Dany Boon, decise di metterne in piedi un remake tricolore sotto la regia di Luca Miniero: Benvenuti al Sud, che, ribaltando il concetto di base del lungometraggio francese, pose Claudio Bisio nei panni di Alberto, responsabile dell'ufficio postale di una cittadina della Brianza trasferito in un paesino della Campania, da lui ritenuta terra della camorra, dei rifiuti per le strade e dei "terroni" scansafatiche.
Remake che, con lo stesso Dany Boon coinvolto sia in una breve apparizione che nel ruolo di produttore esecutivo, ha avuto due anni dopo anche il sequel Benvenuti al Nord, sempre diretto da Miniero e nel quale fu Alessandro Siani, già co-protagonista del lungometraggio precedente nella parte del napoletano Mattia, a passare dalla terra campana a Milano, dove, nel frattempo, si era definitivamente spostato anche Alberto insieme alla moglie Silvia alias Angela Finocchiaro.
Un dittico tricolore di inaspettato successo e dopo il quale il regista si è dedicato, nel 2013, a Un boss in salotto, costruito su un plot analogo a quello già alla base del secondo dei due citati tasselli, in quanto costruito su una energica meridionale di nome Cristina che, incarnata da Paola Cortellesi e trapiantata in un piccolo centro del Nord Italia dove ha messo su famiglia con Michele Coso, ovvero Luca Argentero, vede stravolgere la propria tranquillità dal momento in cui il fratello Ciro, implicato in un processo di camorra e con il volto di Rocco Papaleo, chiede di poter trascorrere gli arresti domiciliari presso la sua casa.

Il cofanetto dvd

Con trailer, papere sul set, scene tagliate ed un backstage come contenuti speciali, Warner Bros Entertainment rende disponibile questo terzo scontro sociale su celluloide all'interno del cofanetto dvd Nord & Sud collection, comprendente anche i due film precedenti; il primo dei quali con gli stessi extra.
Infatti, sono trailer, scene tagliate, galleria fotografica e backstage ad accompagnare il secondo, che, a differenza del capostipite, tempestato di confronti tra mozzarella e gorgonzola, giubbotti antiproiettile e crema solare protezione 50 nel passaggio alla regione di Nino D'Angelo e Gigi D'Alessio, tira in ballo un mega-direttore con le fattezze di Paolo Rossi, abbigliamento fornito di fendinebbia e sciarpa double face (da un lato riporta i colori del Milan e dall'altro quelli dell'Inter) nel riproporre la trasformazione del contrasto Sud-Nord in un rapporto Nord-Sud inserito nell'ottica dell'incontro-abbraccio-riconciliazione.
Senza dimenticare, nel cast, Valentina Lodovini, Giacomo Rizzo e Nando Paone, assenti, invece, nella oltre ora e quaranta di visione incentrata sul Papaleo tutto tatuaggi e catene d'oro, oltre che poco abituato alle buone maniere.
Anche se a tornare in scena è la Finocchiaro, stavolta consorte di Alessandro Besentini della coppia Ale & Franz per concretizzare una coppia di alto borghesi ricchissimi e snob.
Del resto, è proprio la sequenza della cena insieme a questi ultimi a rappresentare uno dei momenti più divertenti dell'operazione, infarcita di imprevisti con un gatto, Profondo rosso dei Goblin nella variegata colonna sonora e immancabile morale sull'importanza della famiglia.
Buon divertimento!