Speciale Star Trek: Enterprise

Testi a cura di Stefano Lo Verme

Sempre piu` la televisione sta imparando a confrontarsi col genere, in tutte le sue forme e molteplici sfumature; tra il gangster ed il noir, attraversando l’horror per approdare nel thriller, la serialità ha oramai abbracciato tutti i rami della produzione di genere, dedicandosi - ovviamente - anche alla fantascienza. Fringe, Battlestar Galactica, Caprica, Misfits, Falling Skies per citarne alcune, oppure fare un salto nel passato, arrivando dalle parti di X-Files. Tutte queste serie però, che siano di successo o facilmente dimenticabili, americane, europee o asiatiche, interpretate da grandi star o realizzate con pochi fondi, hanno un unico progenitore: Star Trek. Perché è con le avventure del Capitano Kirk e dell’assistente Spock, di Uhura e della nave Enterprise che tutto ebbe inizio, fornendo al pubblico una visione completamente nuova della vita aldilà della Terra. Inseguendo quella visione embrionale e primitiva lo spettatore imparerà a confrontarsi con l’ultraterreno, conoscendo gli abitanti dell’Enterprise imparerà poi ad amare anche tutto ciò che arriverà dopo; e a partire dal 10 aprile possiamo tornare a quella visione dal sapore nostalgico ma insostituibile. È difatti disponibile - distribuito da Universal Pictures Italia - il cofanetto in Blu Ray di Star Trek: Enterprise - La Prima Stagione, trasmessa tra il 2001 ed il 2005. Questo esclusivo cofanetto contiene sei dischi con tutte le puntate della prima stagione, oltre a tanti contenuti speciali tra cui un inedito documentario in tre parti, dal titolo To Boldly Go: Launching Enterprise, che comprende interviste al cast ed alla troupe, alcune girate nel 2012, più filmati d’archivio e clip di backstage.

Le vicende di questa stagione partono circa un secolo prima rispetto a quelle della serie classica, risalgono cioè a quando la Federazione dei Pianeti Uniti era poco più che neonata, nel momento in cui i primi incontri con le razze aliene avevano luogo; la prima Enterprise NX-01 è quindi pronta al decollo, capitanata da Jonathan Archer, interpretato da Scott Bakula. Le prime alleanze tra l’umanità e le specie aliene vedono la luce in questa serie, plasmando quei rapporti intergalattici che diventeranno le fondamenta per la nascita della Federazione. Fondata nel 2161, la Federazione dei Pianeti Uniti è l’organo che regola i rapporti tra più di 150 sistemi stellari. Una ONU futuristica in poche parole, nata con l’intento di distendere i rapporti tra Grandi Potenze (non a caso il fantomatico conflitto viene definito Guerra Fredda temporale).
Fantascienza e realtà viaggiano quindi mano nella mano come in tutto lo sviluppo narrativo di Star Trek, e su questa linea andranno a disporsi anche tantissimi prodotti successivi, come Fringe (ideata proprio da quel J.J Abrams che tanta importanza avrà nello sviluppo della fantascienza seriale e ora al timone della saga cinematografica) che segue le vicende di una sezione dell’FBI impegnata a far luce nel campo delle scienze di confine; come Misfits, che del sovrannaturale si nutre in ogni puntata, creando ponti che vanno dalla serie omonima andata in onda in America negli anni Ottanta fino ad X-Files, per poi tornare nella natia Inghilterra ed attirare generazioni di appassionati. Anche il maestro Steven Spielberg si è confrontato col macrogenere della fantascienza, nell’indimenticabile Incontri ravvicinati del terzo tipo ovviamente, ma anche nella veste di produttore: è infatti lui che si cela dietro il successo di Falling Skies, incentrata su un attacco alieno al quale gli abitanti della Terra dovranno trovar modo di controbattere.
Prodotti per tutti i palati, più legati alla tradizione o spiccatamente innovativi, reazionari e progressisti, più intimi o volutamente esplosivi. Tanti piccoli Star Trek autonomi, indipendenti, figli di un unico genitore.