Recensione The Warrior's Way

Samurai e pistoleri in un unico film

Recensione The Warrior's Way
Articolo a cura di

Partiamo dalla figura di Yang, con le fattezze di Dong-gun Jang, spietato assassino dagli occhi a mandorla che ha giurato di uccidere l'ultimo superstite di un clan nemico, ma che, quando scopre che si tratta di una neonata inerme, si fa commuovere dalla sua innocenza e decide di abbandonare la spada per iniziare una nuova vita, crescendola nel Vecchio West.
E' lui il protagonista del lungometraggio d'esordio di Sngmoo Lee, il cui scenario è una cittadina abbandonata a se stessa dove conosce Lynne, con le fattezze della Kate Bosworth di Superman returns (2006), ma anche nella quale viene costretto da alcuni fuorilegge ad uccidere ancora; fino alla resa dei conti con il tiratore scelto Roland, interpretato dal grande Geoffrey Rush della serie Pirati dei Caraibi, il sadico Colonel alias Danny"30 giorni di buio"Huston, leader di una banda di criminali, e una gang di assassini che ha tradito.
Lungometraggio che, nonostante i grandi nomi coinvolti, non arriva nelle sale cinematografiche italiane ma approda direttamente nel mercato digitale dei dvd grazie a Sony pictures Home Entertainment, il cui catalogo, tra horror e pellicole d'azione, pullula non poco di inediti di genere.

Il dvd

Un dvd che, corredato di breve dietro le quinte e dieci minuti di scene eliminate quali contenuti extra, propone quindi un mix di western e wuxia, un po' come fece Takashi Miike nel suo Sukiyaki western Django (2007).
Ovviamente, però, i tempi di narrazione e il look generale si discostano da quelli che furono alla base del lungometraggio firmato dall'autore di 13 assassini (2010), in quanto, complice l'abbondanza di ricorso al digitale, sia per quanto riguarda gli sfondi che le sequenze con effetti speciali, l'affascinante lato estetico non appare poi molto distante da quello dei moderni videogiochi.
Anche se, nonostante tutto, il sapore dell'operazione riesce a richiamare in ogni caso quello dei film d'arti marziali sfornati dagli orientali negli anni Settanta, già a partire dall'avvio che non risparmia spargimenti di cadaveri e liquido rosso.
E non è certo il senso del ritmo ad essere assente nel corso dei totali 96 minuti di visione che, immersi in una variopinta atmosfera impreziosita dalla bella fotografia di Kim Woo-hyung, non sembrano nascondere neppure influenze dal cinema di Sergio Leone, ricordato in particolar modo dalle musiche di evidente taglio morriconiano.
Fino alla spettacolare resa dei conti pre-finale all'interno di un fatiscente luna park, con tanto di clown armati, ed allo scontro conclusivo con i guerrieri dalla spada caratterizzati da un tanto cupo quanto affascinante look dardeggiante. Mentre ritroviamo con piacere in scena anche il veterano Ti Lung, attivo sullo schermo fin dai tempi de La sfida degli invincibili campioni (1969) di Chang Cheh e che i fan di John Woo ricorderanno per essere stato tra i protagonisti dei primi due A better tomorrow.

The Warrior's Way Nella vasta giungla degli inediti cinematografici che, fin dai tempi delle vhs, affollano gli scaffali delle videoteche senza passare per le sale cinematografiche, spesso e volentieri possono nascondersi piccole sorprese di celluloide che non lasciano affatto deluso lo spettatore. E’ il caso di questo lungometraggio d’esordio di Sngmoo Lee, che, forte di un cast di nomi noti, trasporta lo spettatore in una coinvolgente e tutt’altro che disprezzabile miscela di western e vecchio film d’arti marziali riuscendo a mantenere il sapore delle pellicole dagli occhi a mandorla che furono; sebbene l’estetica generale sfiori non poco quella dei moderni cineVgame. Distribuito da Sony pictures Home Entertainment con una piccola sezione riservata ai contenuti speciali, è disponibile anche in blu-ray.

6.5

Quanto attendi: The Warrior's Way

Hype
Hype totali: 19
48%
nd