In Color Zen l’obiettivo di ciascun schema è far sì che il colore dello sfondo sia uguale a quello della cornice, eliminando al contempo qualsiasi forma geometrica presente al loro interno. Alcune delle suddette, facilmente individuabili rispetto alle altre tramite specifici segnalatori grafici, possono essere spostate nell’area, in modo da farle impattare con quelle di identica pigmentazione. Ad ogni collisione la superficie della schermata si colorerà di conseguenza, inglobando e fagocitando, all’occorrenza, qualsiasi elemento della stessa tinta. Puzzle game dai toni zen, compatta le riuscitissime meccaniche di gameplay con un comparto grafico-sonoro ammaliante e psichedelico.
Pur non dandolo a vedere, Color Zen ha la presunzione di imporsi come un’esperienza totalizzante: di quelle che conducono l’utente in un trip psichedelico e allucinato ...