Provato Trials Fusion - Single-player

Direttamente dalla fredda Helsinki, una prova con mano del nuovo corsistico arcade di RedLynx Studios.

Provato Trials Fusion - Single-player
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Dopo aver fatto parlare tanto di sé dall’ultimo E3 e negli ultimi mesi, finalmente Trials Fusion è pronto a mostrarsi al pubblico. Il gioco sviluppato da RedLynx e prodotto da Ubisoft è l’ultimo ritrovato di una serie di successo, decollata su PC e in seguito atterrata anche su console. Per chiunque fosse nuovo o non sapesse di cosa stiamo parlando, ci troviamo di fronte ad un corsistico a scorrimento che ci mette a bordo di una potente moto da trial, tra percorsi intricati ed evoluzioni al cardiopalma. La fisica è aspetto preponderante e imprescindibile della saga, ricreata con gran perizia e migliorata ad ogni capitolo. Siamo al cospetto di un gioco di chiaro stampo arcade che, tuttavia, non deve essere confuso con un semplice passatempo per chi è in cerca di intrattenimento ingenuo e banale: Trials Fusion è infatti un titolo profondo che richiede pratica, abilità e tanta pazienza. Parliamo di un prodotto digitale adatto comunque a tutti i palati, anche da chi non ha passione per le due ruote o per i videogiochi di corsa. Come anticipato nel corso dei giorni scorsi, siamo atterrati nella fredda Helsinki per impugnare il pad e provare con mano il nuovo titolo dello studio rosso.

    WELCOME TO THE FUSION

    Per dare una svolta al franchise e approfittando delle nuove e potenti piattaforme, il team di RedLynx opta per un’ambientazione fantascientifica che strizza l’occhio ai più noti videogame sci-fi che hanno accompagnato PC, Playstation e Xbox nel corso degli ultimi anni. “L’idea era quella di offrire un gioco davvero nuovo” ci dice il creative director Antii Ilvessuo “e per gettare le basi di un nuovo inizio, un’ambientazione fantascientifica era la cosa migliore da proporre”. Così gli ambienti “sporchi” e fangosi che hanno caratterizzato i precedenti capitoli del franchise, si fanno lindi e puliti, con lucide piattaforme di metallo, vetro e luci colorate, per degli scenari affascinanti e molto ben realizzati. Anche la colonna sonora subisce qualche mutazione e i temi punk rock che hanno caratterizzato i precedenti episodi cambiano registro, assecondando il nuovo setting. Il principale focus del team di sviluppo è di migliorare ulteriormente il gameplay e portare la fisica a dei livelli mai visti prima: la squadra, oggi composta da circa 100 elementri tra designer e coder, ci mostra un videogame che non si può dire realistico - a causa degli ovvi vincoli dati dalla sua impostazione arcade - ma che che è assolutamente credibile ed eccezionalmente appassionante, tanto che nel corso dell’evento ci siamo trovati più volte di fronte schermo pensando “ancora una partita e poi basta”.
    Sebbene non ci sia stato possibile approfondire la questione, il nuovo titolo sviluppato da RedLynx getta le fondamenta per un progetto d’ampio respiro: al titolo per piattaforme casalinghe si affianca infatti un titolo mobile, Trials Frontier, che appoggiandosi alla piattaforma UPlay condividerà profilo, risultati ed eventuali bonus.


    FREESTYLE

    La mappatura del controller non potrebbe essere più semplice e intuitiva: i due grilletti controllano l’andamento del mezzo su due ruote, lo stick analogico sinistro modifica la posizione del busto del centauro, correggendo quindi il baricentro di moto e motocliclista, mentre la levetta destra gestisce “il resto del corpo” abilitandoci a elaborate evoluzioni acrobatiche quando siamo sospesi tra una duna di sabbia e l’altra. Per padroneggiare al meglio Trials Fusion è necessaria un po’ di pratica, dosando attentamente la pressione dei pollici sugli stick analogici. Se all’inizio saremo facilitati da motocicli più pesanti e quindi facili da controllare, procedendo nel gioco avremo necessità di mezzi più veloci e adatti agli stunt più complessi. Per superare gli ostacoli più lunghi è d’obbligo spostare il baricentro del pilota in fase di stacco, così da dare ulteriore slancio e raggiungere punti che non si credereva possibile raggiungere.
    Proprio come nei vecchi capitoli di Trials, si parte da una due ruote generica e ben bilanciata, non molto veloce ma semplice da portare, fino ad arrivare alla bicicletta BMX per la quale è indispensabile moltissima pratica, se non vogliamo ritrovarci con la faccia nella sabbia a soli 10 metri dalla partenza. Il mezzo più semplice da utilizzare si rivela essere la Quad-bike - una novità per la serie - molto pesante, ma anche potente ed estremamente maneggevole. Tutti i mezzi messi a disposizione sono già equilibrati e ben bilanciati, nonostante i lavori di rifinitura e di ottimizzazione del gameplay siano tuttora in corso. Il parco mezzi non è molto ampio, ma in compenso è possibile customizzare la nostra due ruote in tutto e per tutto, dalle componenti fino al colore. Ovviamente la personalizzazione non si limita al solo motociclo, ma è estesa anche al nostro alter ego virtule, che in virtù della futuristica ambientazione può trasformarsi in una sorta di Robocop corazzato.
    La curva di apprendimento è meno ripida che in passato, ma è altresì vero che i livelli sono davvero tantissimi, suddivisi come sempre in segmenti che assecondano ambientazione e difficoltà. Si parte dalle ambientazioni fuoristrada classiche, catalogate sotto etichetta Easy, giungendo a quelle urbane più lunghe e complicate che riconosciamo per il tag Extreme. Alle corse normali si affiancano le sfide acrobatiche, che ci chiedono di eseguire il maggior numero di trick nel tempo prestabilito (e scandito da un timer con conto alla rovescia). Ma non è finita qui: in alcune mappe avanzate saranno disponibili delle sfide extra attivabili mediante trigger o conseguibili solo giocando il livello in maniera alternativa. La nostra prova con mano ha potuto mostrarci fugacemente qualcosa e possiamo garantire che il divertimento è davvero assicurato.
    Giocato con la mentalità agonistica di un hardcore gamer, Trials si trasforma in un vero e proprio Trial & Error (perdonate il gioco di parole) nel quale il giocatore dovrà memorizzare ogni singolo passaggio del difficile percorso, così da superarlo nel minor tempo possibile e con il minor numero di errori (possibilmente nessuno).

    A CIASCUNO IL SUO

    L’evento di Helsinki ci ha dato l’opportunità di provare il gioco in ogni sua forma, quindi di saggiare il titolo con i joypad controller attualmente in circolazione. Chi scrive ha trovato il pad di Xbox 360 davvero perfetto sia sulla console Microsoft che su PC; Dualshock 4 non è da meno, grazie a degli stick adeguatamente rigidi e reattivi. Il pad di Xbox One si rivela ottimo specialmente sulle lunghe sessioni, quando il grip in morbida gomma può fare la differenza tra un’evoluzione perfetta e un fail clamoroso. Indipendentemente dal sistema di controllo che adopererete, Trials Fusion si lascerà giocare perfettamente su ogni piattaforma.

    TRA SGOMMATE E SCHIZZI DI FANGO

    Sotto il punto di vista squisitamente tecnico il titolo di RedLynx è di gran lunga più bello e virtuoso dei precedenti episodi. Gli scenari futuristici si raccontano attraverso texture molto ben definite, effetti di luce e HDR, un antialiasing sempre presente a rendere l’immagine nitida e pulita, quindi a un comparto sonoro che veste perfettamente il tutto. Il motore grafico proprietario subisce un profondo processo di re-design, dimostrandosi ora capace di elaborare scenari e dettagli più complessi che mai, in riferimento non solo alle edizioni Playstation 4, Xbox One e PC, ma anche ad una versione Xbox 360 che, sebbene inferiore in risoluzione, si dimostra sinceramente in ottima forma. Per quanto concerne le edizioni next gen, l’obiettivo della software house finnica è quello di ottenere un prodotto fedele all’ideale di 60 fps costanti con un’immagine di 1920x1080: le ore passate in compagnia del nuovo titolo Ubisoft hanno immediatamente confermato il raggiungimento del difficile traguardo, senza riserva alcuna. Per raggiungere tale risultato - in particolar modo il granitico framerate - il team ha dovuto sacrificare qualche piccolo elemento di contorno e un paio di effetti (per lo più sulle ombre e i particellari), piccole mancanze che però non sminuiscono in alcun modo il prodotto giunto nelle nostre mani in sessione di prova.

    Trials Fusion Trials Fusion si prospetta essere non solo il migliore esponente della serie Made in RedLynx, ma anche un imperdibile titolo digitale per chiunque sia in possesso di una console next gen e per tutti gli amanti dei precedenti capitoli su PC e Xbox 360. Siamo infatti al cospetto di un gioco adatto ad un pubblico assolutamente eterogeneo, tanto al casual gamer in cerca di un’esperienza istantanea e adatta ai ritagli di tempo, quando all’hardcore gamer sempre attento all'ultimo record da battere. La nuova IP di RedLynx è la naturale evoluzione del franchise Trials, e la principale innovazione di questo nuovo episodio arriva dal motore grafico rivisto e corretto, che in questa edizione riesce a mostrare dettagli e minuzie precluse ai precedenti capitoli. Pur avendolo visto solo rapidamente nel corso della presentazione, anche l’editor di tracciati ci è sembrato molto interessante, con mappe pressoché infinite sulle quali sarà possibile creare i nostri percorsi originali. In aggiunta ad un gameplay competitivo e adrenalinico, con una longeva campagna per il giocatore singolo ed una modalità multiplayer in locale e online, si aggiungono le curiose interazioni con il titolo mobile Trials Frontier già disponibile su App Store e compatibile sia con iPad che con iPhone. Insomma, le premesse sono molto più che interessanti e il nostro consiglio e di tenere davvero gli occhi puntati su questo interessante corsistico arcade. Se siete interessati ad approfondire l’aspetto multiplayer, vi invitiamo a leggere l’articolo dedicato.

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