Il 30% dei consumatori americani paga per un servizio di gaming in abbonamento

Il 30% dei consumatori americani paga per un servizio di gaming in abbonamento
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C'è chi pensa che il futuro del gaming siano i servizi di sottoscrizione a pagamento, anche se a dire il vero più che futuro si tratta del presente. Praticamente tutti i grandi publisher ne hanno uno: EA ha Origin Access, Microsoft ha Xbox Game Pass, Ubisoft tra poco avrà Uplay+, ad esempio.

E con l'avvento di Google Stadia, il modello di business sarà probabilmente preso in considerazione anche da altre aziende. Si tratta infatti di un modello di successo, visto che un recente sondaggio ha svelato che il 30% dei consumatori americani è già abbonato ad uno di questi servizi. E badate che non si tratta del 30% di coloro che utilizzano videogames, ma proprio dei consumatori in generale, dunque un numero che andrà assolutamente preso in considerazione.

Andando a scavare a fondo in questi dati, si scopre che il 53% dei Millennial possiede una sottoscrizione ad un servizio di gaming, mentre l'anno scorso il dato era fermo a quota 44%. C'è da dire che non è del tutto chiaro cosa si intende per "gaming subscription" come specificato nel sondaggio, ma è probabile che i servizi online includano anche Xbox Live, PlayStation Plus e Nintendo Switch Online, e in questo caso il dato per quanto riguarda i giocatori su console che possiedono un'abbonamento a uno di essi sale fino al 63%.

Insomma non si tratta di dati incisi sulla pietra, ma senz'altro dimostra come i giocatori siano più che ben disposti a pagare una tariffa fissa per i videogiochi. Voi che ne pensate?