Activision Blizzard: dopo le accuse di molestie arriva la prima causa degli azionisti

Activision Blizzard: dopo le accuse di molestie arriva la prima causa degli azionisti
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I problemi giudiziari di Activision Blizzard sembrano non trovare soluzione di continuità e anzi si aggravano. Oggi un azionista ha fatto causa alla società la cui leadership, secondo l'accusa, ha danneggiato il valore delle azione.

Dopo le accuse di molestie mosse dal Department of Fair Employment and Housing della California e le conseguenti proteste dei dipendenti che hanno portato ad uno sciopero generale, Activision Blizzard deve ora affrontare la prima causa intentata dagli azionisti. Stando all'accusa la negligente supervisione dell'amministratore delegato Bobby Kotick e di altri leader aziendali avrebbe causato una perdita sostanziale del valore delle azioni.

L'autore della causa è Gary Cheng, azionista di Activision Blizzard da cinque anni, rappresentato dallo studio The Rosen Law Firm di Los Angeles, società esperta nella gestione delle class action: gli avvocati sostengono che i documenti trimestrali, con dichiarazioni che potenzialmente possono influire sul prezzo delle azioni, contenevano informazioni ritenute "materialmente false" alla luce della recente causa del DFEH.

Oltre a Kotick vengono citati nella causa il chief financial officer Dennis Durkin e l'ex CFO della società Spencer Neumann. Intanto il presidente di Activision Blizzard J. Allen Brack ha formalizzato le proprie dimissioni lasciando la società.